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Autore: Ce_    06/08/2012    8 recensioni
Sequel di “Ricomincio da Te’’
Questa è la storia della nuova generazione, la storia di un Hogwarts diversa da come ce la ricordiamo, un mondo magico diverso da quello che conosciamo.
Una storia che non si ripete: la storia di una generazione che vive al di fuori della guerra, ma non della sofferenza....una sofferenza diversa, forse più giuista, forse più ''normale'', ma non per questo meno forte.
Quindi, preparatevi ad andare incontro ai pregiudizi, al peso che un cognome, inevitabilmente, si porta dietro, ai fantasmi del passato che tornano, prepotenti, alla paura di non essere all'altezza, di non essere abbastanza bravi.....all'adolescenza.
Ma non ci sarà solo questo.. troverete anche felicità, speranza, amore, gioia di vivere, rivalsa e una grande forza per andare avanti, nonostante tutto e tutti.
Questa è la storia della nuova generazione, ma anche della vecchia, una storia piena di speranza che difficilmente scompare, perchè tutti noi non finiamo mai di sperare.
Spero di avervi incuriosito,
Ce_
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Louis Weasley, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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 Un grande passo

Ted Remus  Lupin era un ventenne quasi Auror e in quel momento aveva le idee parecchio confuse.
Ted Remus Lupin credeva negli ideali, credeva che fossero la cosa più importante di tutte, credeva che fossero quelli a delineare il carattere e la persona stessa in tutte le sue sfaccettature.
Ted Remus Lupin aveva degli ideali e li portava avanti con ostinazione e superando ostacoli, come gli era stato insegnato.
Ted Remus Lupin voleva diventare un Auror e ci era quasi riuscito, ormai, anche se mancavano un paio di mesi per prendere la qualifica, lavorava nel dipartimento a tempo pieno e questo gli permetteva di avere un lavoro stabile e poter essere indipendente, almeno economicamente.
 
Ted Remus Lupin amava la sua fidanzata, Victorie Weasley, Victorie era stata la prima: la prima a cui aveva dato un vero bacio, la prima con cui era davvero uscito allo scoperto, la prima con cui aveva fatto l'amore, insomma, la prima, unica e ultima che aveva amato.
Una delle poche sicurezze che Teddy aveva nella vita era il suo amore per Victorie, forse era l'unica, l'unica in cui credeva ciecamente.
 
Ted Remus Lupin amava i suoi genitori, anche quelli adottivi, per così dire, zio Harry e zia Ginny.
Amava i suoi genitori, credeva in loro.
Credeva nel loro sacrificio, certo, a volte, si era ritrovato a piangere nel letto dopo un incubo, incavolato per il fatto che loro non fossero li, non stessero con lui, ma poi, ogni volta, si dava dello stupido. Loro erano morti per lui, per permettergli di vivere una vita felice in un mondo pacifico e li amava per questo e per tutto il resto.
Amava Remus Lupin e il suo farsi sempre delle paranoie per la sua licantropia.
Amava Ninfadora Tonks e la sua sbadataggine.
Amava Remus Lupin e il suo essere un buon amico.
Amava Ninfadora Tonks e la sua allegria.
Amava Remus Lupin e il suo coraggio.
Amava Ninfadora Tonks e la sua testardaggine.
Amava Remus Lupin e il suo amore per la  moglie e il figlio.
Amava Ninfadora Tonks e il suo amore per il marito e il figlio.
 
Da quanto tempo era che non metteva piede in quel castello? Alla fine erano solo un paio d'anni, era meno anziano di quanto sembrasse.
Si aprì in un sorriso, non era poi così vecchio.
Si diresse verso il dormitorio di Grifodoro, sperando di incontrare qualcuno che conosceva, ma le lezioni dovevano essere già iniziate perché non c'era anima viva in giro per il castello.
Teddy non fece neanche in tempo a pensarlo che si ritrovò steso per terra.
<< Ma che diavolo? >> si rialzò mettendo il peso sulle sue braccia
<< Scusa scusa, sono in ritardo >> un ragazzo, doveva frequentare  il settimo o sesto anno, si chinò a raccogliere la sua cartella in cui, Teddy si stupì di questo, non c'era neanche un libro scolastico... Il ragazzo aveva capelli castano scuro arruffati, era alto e slanciato.. Cavolo ma quello..
<< James? >> il moro alzò la testa verso di lui, sul volto un espressione sorpresa, di certo, quella era l'ultima voce che si aspettava di sentire
<< Ted? Fratello che ci fai qui? >> James lo abbracciò di slancio, rimettendosi la tracolla in spalla, in effetti, Teddy pensò, trattandosi di James, non c'era da stupirsi del fatto che  la sua cartella fosse vuota.
<< Ho una sorpresa e devo parlare con te, ma ora vai a lezione, ci vediamo dopo >>
<< Lezione? No no, ora andiamo in dormitorio e parliamo, la lezione la salto, come ai vecchi tempi. James lo trascinò velocemente verso la torre di Grifondoro, senza permettergli di replicare.
In realtà, lo facevano sempre, quando anche lui stava li, nonostante fossero in anni diversi, saltavano le lezioni e stavano insieme anche a non fare nulla, a volte, giusto per divertimento.
Certo, non era un comportamento da buon Tassorosso qual era stato, ma, insomma, suo padre era uno dei malandrini, non poteva mica essere un santarellino e infangare il suo buon nome, no?
Infatti, appena entrarono si sentì subito a casa, aveva passato più tempo in quel dormitorio che nel suo, anche quando stava con Victorie, che era stata una Corvonero,  preferivano quello di Grifondoro, si facevano prestare una stanza da James, Louis o Dominique e dormivano insieme li, Teddy aveva sempre pensato che, dei quattro dormitori, quello era quello più accogliente e vivo, per questo lo amava..
Come ho detto prima, il buon vecchio Lunastorta doveva in qualche modo farsi sentire, no?
<< Allora, che c'è? >> gli chiese James a bruciapelo, distogliendolo dagli altri suoi pensieri.
<< Ho chiesto a Vic di sposarla.. >> momento di silenzio, Jj era rimasto senza parole, forse l'aveva colto un pochino impreparato.
<< Ted, è stupendo.. Io...io... Congratulazioni >> si vedeva lontano un miglio che era rimasto un pochino perplesso.
<< Ho fatto una cazzata, vero? Io, io non lo so cosa mi sia preso, gliel'ho chiesto e punto, ma siamo giovani.. Non lo so, non so più niente.. >> ecco le sue paure più grandi, sicuramente era stato troppo avventato e lo stesso lei che aveva accettato, eppure Ted, in quel momento, si era sentito felice, forse la persona più felice del mondo, doveva per forza essere uno sbaglio?
<< Ted, ascolta.. È una cosa grandiosa, certo, dipende dai punti di vista, ma, cavolo, ti sposi.., non posso crederci. Sarai perfetto, ne sono sicuro e avete vent'anni, siete giovani, ma va bene..  >> non era proprio un discorso di incoraggiamento standard, ma era il massimo che ci si poteva aspettare da James Sirius, alla fine, a lui non glien'era mai fregato niente delle conseguenze, figurarsi se riusciva a capire il motivo che lo aveva spinto ad impegnarsi così tanto, comunque, a Ted bastò per tranquillizzassi e convincersi che era la cosa giusta, se lo diceva suo fratello doveva esserlo.
Ora doveva dirlo agli altri.
 
<< Gli ho dato appuntamento vicino al lago, andiamo >> Merlino, possibile che era più agitato in quel momento che quando lo doveva chiedere a Vic, erano i suoi fratelli, sarebbero stati con lui in qualunque modo sarebbe andata, anche se Lily era sempre stata contraria al matrimonio fin da quando era stata capace di formulare un pensiero compiuto e Albus, con molte probabilità, era gay, anche se sembrava che l'unico a non essersene accorto fosse proprio Al e forse zio Harry che, quando si trattava di queste cose, era un frana completa.
Li vide, erano in piedi vicino al lago, Lils di spalle che parlava con il fratello, Teddy si portò l'indice alle labbra, facendo segno ad Al, che lo aveva appena visto, di stare zitto; arrivò di soppiatto dietro di loro e diede un pizzico affettuoso sui fianchi della ragazze che saltò e si girò velocemente.
In un micro secondo Ted si trovò avvolto in un turbine di capelli rossi, prese la Potter per la vita e la sollevò da terra, facendo un giro su se stesso.
<< Fratellone , che ci fai qui? >> fratellone, ogni volta che Lily, o gli alti due, lo chiamavano così lui si sentiva felice, erano fratelli, questo lo sapevano tutti e quattro, erano cresciuti insieme, ma per Teddy sentirselo dire era sempre una gioia.
<< Devo dirvi una cosa >> le rispose, mentre abbracciava anche Al.
Si sedettero in circolo e Teddy buttò li la notizia del matrimonio, Albus ne fu subito entusiasta e  si congratulò con lui. Ma Lupin aspettava un'altra reazione, forse quella più difficile da ottenere e da accettare, guardò sua sorella con aspettativa, Lily teneva lo sguardo fisso nel vuoto, sembrava pensierosa.
<< Lils, lo so cosa stai pensando, ma credimi, è la cosa giusta e io sono felice >> cercò di rassicurarla, lei lo guardo con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.
<< Era proprio questo che volevo sentire. Mi basta che tu sia felice, davvero. La mia idea sul matrimonio non conta. Ma devi promettermi una cosa >> era proprio questo che amava di Lily, la sua maturità, non sembrava affatto una ragazzina di quattordici anni, almeno non caratterialmente, si stava avviando per diventare una donna  << promettimi che io sarò sempre il tuo scricciolo >> ma, a volte, la bambina ritornava a galla.
Ted scoppiò a ridere insieme agli altri Potter e abbracciò sua sorella, contento di come ed andato quell'incontro.
<< So che per voi è un periodo difficile, con quello che è successo ai vostri genitori e il resto, ma volevo dirvelo di persona >> sorrise al loro indirizzò e vide tre facce perplesse che lo guardavano,  sapeva che non era una situazione facile la loro, essere divisi tra due fuochi, tua madre o tuo padre..
<< Che è successo ai nostri genitori? >> era stato Al a parlare per gli altri.. Non sapevano niente? Ops, aveva appena fatto un casino enorme.
Spiegò loro tutta la storia, i sospetti e  la sfuriata di zia Ginny, il motivo per cui zio Harry non poteva dirgli più di tanto e il resto, ma i Potter erano talmente incavolati che non riuscivano a capire nulla.
<< COME HANNO POTUTO NON DIRCELO? >> sbottò Lily
<< Forse volevano proteggervi.. >> tentò di difenderli
<< CAZZO, TED, HO QUASI DICIASSETTE ANNI, NON SONO UN POPPANTE, EPPURE MI TRATTANO COME SE LO FOSSI >> James seguì a ruota la sorella, Albus era rimasto in silenzio, immerso nei suoi pensieri.
<< Papà ha davvero un'altra? >> chiese in un sussurro. Teddy lo sapeva, sapeva che Harry per Albus era molto più che un padre, ma un esempio da seguire, un modello, e una notizia del genere avrebbe potuto significare il crollo dell'immagine di Harry che Al si era fatto e Ted non poté di certo essere la causa della sua distruzione.
<< Non lo so.. Mi dispiace >> restarono a parlare per un'altra mezz'ora, dopodiché il ventenne si alzò
<< Io vado, non dite a nessuno del matrimonio >> li salutò uno a uno, soffermandosi un attimo di più su Lily, la sua paura gli sembrò  sciocca, ma sentì il bisogno di rassicurarla ancor di più.
<< Ciao, scricciolo >> le bacio la fronte e si smaterializzò.
 

<< Salve, sono Teddy Remus Lupin e questo è un grande passo >>

***

 Non ce la faceva più, era sempre a lavoro, era stanco e provato, voleva tornare a casa, voleva tornare da sua moglie, aveva deciso, quella sera sarebbe tornato prima e gli avrebbe fatto una bella sorpresa.
Sistemò in un attimo tutte le carte e le fotografie, era più di un mese che erano su quel caso, il primo stupro era avvenuto a fine agosto e le violenze si erano ripetute, una la settimane, tutte le settimane, fortunatamente non c'era ancora nessuna vittima, le ragazze erano ferite , ma  vive, ormai cominciavano a credere che non ci fosse una sola persona dietro ad esse, ma un'organizzazione, fatto sta che ancora non riuscivano a prenderli, erano ben organizzati e arrivavano sempre tardi, sempre maledettamente tardi e non ce la facevano più, l'unica consolazione era che ancora non facevano vittime, e speravano che non sarebbero arrivati ad uccidere, magra consolazione.
Si alzò dalla scrivania, prese la sua roba e prima di tornare a casa passò a salutare Harry, lo trovò sommerso dal lavoro.
<< Rimango solo un altro po'. Ciao >> lo sapeva, Ron lo sapeva che un altro po', in realtà, significava che sarebbe rimasto tutta la notte, sapeva che erano giorni che non tornava a casa, da quando Ginny se ne era andata, sapeva che gli avrebbe fatto troppo male tornare in quella casa enorme da solo, sapeva che si sentiva inutile perché, non solo non riuscivano a scoprire il colpevole di tutti quegli stupri, ma, inoltre, non poteva raccontare nulla a Ginny per ricucire il rapporto, sapeva che Harry era dentro a quel caso più di chiunque altro e sapeva anche che non dormiva da giorni, perché appena provava a chiudere gli occhi aveva incubi, incubi forse peggiori di quelli che gli procurava Voldemort e si sentiva maledettamente impotente, Ron, perché Harry non permetteva a nessuno di avvicinarsi a lui, neanche al suo migliore amico, Ron doveva guardarlo spegnersi piano piano, ogni giorno un pochino.
Il rosso, con questi pensieri tornò a casa e si mise subito all'opera, voleva che fosse tutto perfetto, voleva riconquistare Hermione, perché, se ne era accorto anche lui, ultimamente non riuscivano a stare insieme quasi mai e poteva scommetterci qualunque cosa, Hermione si sentiva sola, lo vedeva da come si comportava, lo vedeva dai suoi occhi spenti e voleva migliorare la situazione, per quanto gli era possibile, prima di sentirsi una sfuriata come quella di Ginny e ridursi  come il suo migliore amico.
 

***

 
Alle 6:30 al solito posto, solito posto, come se lo facessero da una vita, era diventata una routine, la vita che conduceva da quasi due settimane era una routine, non era una cosa molto normale, ma era automatico ormai andare nel bar fuori del ministero dopo il lavoro.
Hermione, quindi, come tutti i giorni da due settimane, entrò nel locale e si sedette, aspettando l'uomo al solito tavolo.. Incredibile, ora c'era anche un "solito tavolo", Hermione Granger stava impazzendo, era ufficiale.
Ci aveva messo sette anni per capire davvero cosa provava per Ron e prendere l'iniziativa e, dopo due settimane che aveva rivisto Krum, già avevano un loro tavolo? Era folle!
La cosa più folle, però, era che Hermione si sentiva in un maledetto limbo, stava bene con Viktor, ma Ron negli ultimi giorni cercava di tornare un po' prima dal lavoro, anche se era sempre distrutto, dopo la faccenda di Harry e Ginny si stava impegnando un pochino di più, forse solo perché aveva paura che sua moglie prendesse la stessa decisione della sorella, comunque, paura o no, Hermione apprezzava lo sforzo, anche se continuava a vedersi con il bulgaro.
<< Ciao, Hermione>> la voce di Krum la riscosse dai suoi pensieri
<< Oh, ciao! >> l'uomo si sedette accanto a lei, ordinarono una burrobirra  e un acquaviola e cominciarono a parlare del più e del meno.
Quando arrivarono le bibite Viktor appoggiò il suo braccio destro sulla spalliera della sedia della donna, con molta tranquillità, le loro gambe' si sfioravano, Hermione le sentiva bollenti sotto il tavolo, quella situazione le piaceva, ma, allo stesso tempo, la metteva terribilmente a disagio.
Viktor mise il braccio sulle sue spalle e l'attirò un pochino a se, lei fu costretta a girarsi, colta di sorpresa, i loro visi erano vicini, troppo vicini.
<< Domani riparto >> soffiò lui sulle sue labbra, Hermione sentì un forte odore di burrobirra invadergli le narici.
I loro nasi si sfiorarono, Herm sentiva che stava per perdere il controllo e non poteva permetterselo, doveva rimanere lucida, doveva staccarsi, anche se tutti gli organi del suo corpo volevano il contrario, non poteva farlo, Krum si avvicinò ancora di più e chiuse gli occhi, lei lo seguì a ruota, le loro labbra si sfiorarono leggermente, quel contatto fu come una doccia fredda per Hermione, girò velocemente il viso facendo in modo che il bacio arrivasse sulla sua guancia.
<< Mi dispiace, non posso >> la donna riprese la sua roba e uscì dal locale, l'aveva fatto, aveva resistito, doveva torna a casa, doveva vedere Ron.
 
Si smaterializzò direttamente in casa e subito un forte odore di pollo la attirò verso la cucina, vide suo marito di spalle, intento a controllare qualcosa nel forno con un'enorme libro tra le mani... Ok, un momento, doveva essere un'allucinazione, suo marito? Un libro? Un forno?
 Le possibilità erano due: o il giorno seguente sarebbe finito il mondo, o Ron avrebbe fatto bruciare qualcosa talmente tanto da causare un esplosione che avrebbe distrutto l'intero pianeta, in entrambe i casi, la conclusione era abbastanza tragica, no?
<< Ron? >> chiese titubante, avvicinandosi al marito
<< Cavolo, Herm, doveva essere una sorpresa! >> si lamentò lui girandosi, un espressione contrariata dipinta sul volto << va su a cambiarti, tra 5 minuti è pronto >> lei eseguì i suoi ordini, andò al piano superiore, si infilò velocemente i panni che usava per stare per casa e tornò in cucina.
Ron stava togliendo il pollo dal forno, poggiandolo sul piano cottura, si avvicinò a lui, lo fece girare strattonandolo per un polso e si impossessò delle sue labbra con furia, fu un bacio forte, arrogante, arrabbiato e tremendamente  dolce, allo stesso tempo.
 << Ehi.. >> sussurrò Ron, baciandogli la fronte
<< Krum ha cercato di baciarmi >> Non sapeva come le era uscito, sapeva solamente che ora si sentiva parecchio meglio e non si pentì di quello che aveva fatto, sperò solamente che Ron avrebbe capito, non sarebbe giunto a conclusioni affrettate e, soprattutto, si sarebbe fidata di lei. Sperava davvero che Ron non facesse una delle sue solite scenate senza riflettere.
<< E tu? >> si stupì di sentire quelle parole uscire dalla bocca di suo marito, si stava fidando di lei, gli aveva dato il beneficio del dubbio.
Lo baciò di nuovo, tanto per rendergli chiara la risposta.
<< Io, l'ho respinto >> e vide un largo sorriso aprirsi sul viso di Ron, mentre l'abbracciava.


***

 
Correva per il corridoio del sesto piano, deserto, correva, non capiva perché correva, era un istinto, o forse no, forse l'istinto le diceva di fermarsi e affrontare la situazione, ma la testa le diceva di continuare a correre, finche il suo inseguitore non si sarebbe stancato.
Continuava a chiamarla, senza sosta, ma lei non ne voleva sapere, non era una brava Grifondoro, ma aveva paura, paura di rimanere ferita ancora una volta, paura che James avesse ragione.
<< Sono innamorato di te >> urlò Scorpius alle sue spalle.
Il tempo sembrò fermarsi.
Lily fermò la sua corsa e così fece anche il ragazzo.
Il respiro di Scorpius si fermò, in attesa si una reazione.
Il cuore di Lily smise di battere per qualche attimo.
Il tempo non esisteva più, c'erano solo quelle quattro parole nella testa della ragazza: "sono innamorato di te".
È una bugia, è una bugia, un Malfoy non urla i suoi sentimenti in un corridoio, un Malfoy, quel Malfoy non l'avrebbe mai fatto, Lily non voleva crederci, non voleva ricadere di nuovo nella sua trappola, doveva andare avanti, anche se sembrava impossibile, doveva andare avanti, o forse doveva affrontare la situazione, affrontarla solamente per poi andare avanti.
Si voltò, sapendo che quella era l'unica cosa da fare e guardò il ragazzo negli occhi, sembravano sinceri, ma non doveva illudersi.
<< Che hai detto? >> chiese incredula, non era possibile che l'avesse detto davvero.
<< Non farmelo ripetere, Lily, sai quello che ho detto >> lo sapeva, Lily sapeva che non l'avrebbe mai ripetuto e si sentì sollevata, non era cambiato poi così tanto da quando non si parlavano più.
Erano diventati amici dal suo secondo anno, passavano molto tempo insieme, nonostante le case erano diverse e nonostante entrambe avessero altri amici, forse più stretti, parlavano di un sacco di cose insieme, si confrontavano e Lily aveva sempre nascosto il suo sentimento, fino a che non era cominciata quella specie di relazione fatta di carezze e baci rubati, nulla a che vedere con quello che Lily voleva.
<< Non dire cazzate, Malfoy.. Ti conosco, tu non ti innamori >> lo disse con tutta la calma possibile, per fargli capire bene ciò che intendeva
<< Proprio perché mi conosci saprai che avevo paura, tu mi hai rivelato i tuoi sentimenti in due secondi e io non ero pronto, mi hai preso impreparato, ma anche un mese fa provavo gli stessi sentimenti che provo adesso, forse anche l'anno scorso li provavo >> lo vedeva, vedeva che era maledettamente sincero, ma aveva paura, non voleva credergli, voleva voltarsi e lasciarsi le sue parole alle spalle.
Così fece, si girò, le lacrime agli occhi, e riprese a correre, scappando dai suoi sentimenti, scappando da tutto ciò che, forse, l'avrebbe resa felice.
Svoltò l'angolo e si appoggiò al muro per riprendere fiato, non riusciva a respirare, non poteva credere a ciò che aveva fatto, Scorpius, il ragazzo di cui era innamorata da quando aveva undici anni gli aveva detto di ricambiarla e lei era scappata? Non ci credeva, non ce la faceva, doveva tornare indietro, togliersi di dosso quella maledetta sensazione che la opprimeva e le diceva di non fidarsi, voleva buttarsi, come aveva sempre fatto.
Fece dietro front un'altra volta, vide Scorpius in mezzo al corridoio ancora deserto, la testa china, non l'aveva mai visto così, si stava mostrando debole, cosa era successo al Malfoy che era in lui?
Corse verso di lui e gli buttò le braccia al collo, abbracciandolo come mai aveva fatto, non era un abbraccio da amica, era qualcosa di più e sentì Scorpius cingerle la vita e stringerla a se, scese sulle sue labbra e la baciò con dolcezza infinita, Lily si beò di quel contatto nuovo, si erano sempre scambiati baci passionali, frugali, sbagliati.
<< Grazie >> ok, era ufficiale, il suo animo da Malfoy era andato a farsi friggere
<< Un Malfoy non ringrazia e non urla di essere innamorato, che è successo in mia assenza? >> gli chiese scherzando, le mani che giocavano ancora con i suoi capelli biondi
<< Ho capito tante cose, ma, tranquilla, sono sempre io, lo stronzo e insensibile Scorpius Malfoy >>
<< Mi sei mancato >> lui le rispose con un sorriso mozzafiato, come a dire:"non lo ammetterò mai, ma mi sei mancata anche tu" e a Lily bastò.
Forse stava sbagliando, forse aveva mollato troppo presto, forse lo aveva perdonato troppo facilmente, ma era sincero e Lily lo vedeva, aveva imparato ad interpretare i suoi occhi dopo tanto tempo e sapeva che era sincero.
Non le importava se era sbagliato, se, probabilmente, avrebbe litigato furiosamente con James e, forse, anche con Louis, se la sua famiglia non l'avrebbe accettato.
L'unica cosa che le importava era che lei era innamorata di Scorpius e lui la ricambiava.
<< Allora, che cosa è successo di nuovo? >> Scorpius le chiese per sciogliere il silenzio
<< Se togli il fatto che mio fratello si sposa >> Lily cominciò a contare le cose con le dita
<< JAMES SI SPOSA? >> la interruppe Scorpius
<< No, non lui.. Ted, Ted Lupin. Ah, non dirlo a nessuno, ancora non è ufficiale.. >> spiegò Lily << dicevo, se togli il fatto che mio fratello si sposa, che probabilmente, mi lascerò sfuggire l'occasione più importante della mia vita, e che forse mio padre ha tradito mia madre, va tutto bene >> camminavano verso i dormitori di  Serpeverde mano nella mano, come facevano l'anno passato, come avevano sempre fatto,  all'esterno sembrava tutto uguale, ma loro sapevano che non era più così, sapevano che qualcosa era cambiato.
Erano innamorati.
 

NDA
Salve!
Eccomi qui con il nuovo capitolo!
Ci sono parecchie novità, no?
Per prima cosa, abbiamo conosciuto Teddy Lupin e sappiamo che tra poco si sposerà.
Poi, Ron e Hermiome hanno fatto pace, abbiamo chiarito un pochino la situazione di Harry e dei casi di cui si stanno occupando gli auror e poi, svolta più importante, Lils e Scorp hanno capito di amarsi, o meglio, già lo sapevano, ora lo stanno solo mettendo in atto.
So che forse Scoprius può sembrare un pochino OOC, ma in quel momento me lo immaginavo così e comunque, volevo ribattere sul fatto che loro erano e sono amici, anche se per Scorpius Lily non è come
Albus e per Lily Scorpius non è come Dominique.
Ringarzio tutti voi che mi seguite e chi mi recensisce, siete fantastiche!
-GiulyHermy99 (Anche detta, signorina-io-lascio-le-recensioni-belle-della-storia)
-Wekesa(*_*)
-MartyViola91 (*.*)
-RoseBlack98
-fall_4 (*.*)
-Razorbladekisses
-AleJackson (<3)
Continuate a seguirmi e  a farmi sapere cosa ne pensate.
Un bacione,
Ce_

   
 
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