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Autore: rub_    06/08/2012    14 recensioni
Kass e Harry si conoscono per caso, in un taxi, lo stesso taxi che poco dopo si schianterà provocando la morte di entrambi i ragazzi.
Ma a volte la vita offre una seconda possibilità.
Kass e Harry continueranno a rivivere quel giorno. Avranno la possibilità di fare cose che non avrebbero mai fatto prima senza badare alle conseguenze,di vivere la loro vita in pieno, di conscersi meglio.
E tu, cosa faresti se avresti la possibilità di rivivere lo stesso giorno all'infinito?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Let’s go all the way tonight                                                 ( Andiamo fino in fondo stasera
No regrets, just love                                                          Nessun rimpianto, solo amore
We can dance until we die                                               Possiamo ballare fino alla morte
You & I                                                                                   Tu ed io
We’ll be young forever                                                       Saremo per sempre giovani)
  (Tenage dream – Katy Perry)



 
La solita canzone di Adele risuonava per l’ennesima volta nella stanza di Kass.
Si alzò la spense e se ne ritornò a letto.
 
Harry spense immediatamente la sveglia e si alzò. Si vestì e si sistemò velocemente i capelli.
Poi aprì la finestra e scese aggrappandosi ai cornicioni. Non voleva inventarsi scuse stupide da rifilare a sua madre né risentire ancora l’odore di quegli stupidi pancake.
Alle sei e quattordici precise stava aspettando Kass seduto su una panchina.
 
Kass sbarrò gli occhi. “cazzo…cazzo, cazzo!!” disse praticamente urlando mentre si alzava di scatto dal letto.
Erano le sei e un quarto, e a quest’ora lei doveva già essere al parco.
Iniziò a togliersi velocemente il pigiama mentre si scioglieva i capelli.
“Kassandra, queste non sono parole adatte per una signorina!” gridò la signora Sparks dall’altra parte del muro.
La ragazza sospirò, iniziava a non sopportarla più. “Senta” cominciò a dire parlando con la voce più alta che poté per essere sicura che la signora la sentisse bene “Ma i cazzi suoi mai?”  proseguì mentre si legava i capelli. “Sà, sta tutto il giorno con l’orecchio attaccato al muro, magari un giorno potrei buttare giù le pareti con un martello, così almeno beccherei in pieno la sua faccia da culo.”
Prese la borsa e si diresse verso la porta. Prima di uscire attese per qualche secondo la risposta della donna, ma  niente. Era sicura che l’avesse sentita. Forse pianificava già di dirlo a suo padre quando sarebbe tornato, ma a Kass non importava.
Corse come una disperata fino a raggiungere Green Street con un fiatone pazzesco.  
Appena lo vide rallentò.
 
 
“Avevi detto puntuale alle  6 e un quarto!” le sbraitò contro Harry” sono qui che ti aspetto da dieci minuti!”
Kass lo ignorò e si sedette. La precisione e la puntualità non facevano proprio per lei! “Io sono Kass” si limitò a dire. Aveva appena pensato che condividevano un segreto enorme e non sapevano nemmeno i nomi l’uno dell’altro.
“Harry” bofonchiò il ragazzo. “Harry Styles” forse pensava che dicendo il suo cognome Kass l’avrebbe riconosciuto e sarebbe  stata un po’ più docile nei suoi confronti.
Ma non fu così. Non le fece né caldo né freddo. Lei li conosceva, o meglio ne aveva sentito parlare, degli One Direction. Andiamo, che non li consce a Londra,? Ne hanno parlato ovunque :TV, quotidiani, striscioni pubblicitari…non sarebbe riuscita a non ricordare i loro nomi nemmeno se avesse voluto.
Ma a lei non importava di loro. A dir la verità non le importava niente di nessuno a parte se stessa.
“Beh, allora che si fa?” chiese lui per rompere il silenzio.
 “ Quello che vogliamo” rispose lei. Un ampio sorriso si stampò sul volto di Harry. “Già,” continuò lei. “ è questo il bello. Possiamo fare qualsiasi cosa noi vogliamo. Non dobbiamo pensare alle conseguenze, tanto domani nessuno si ricorderà nulla e ricomincerà tutto da capo!”
Il sorriso del ragazzo si allargava sempre di più. “Ti rendi conto? È come se fossimo padroni del tempo. Abbiamo un giorno, praticamente è nostro, lo possediamo, e possiamo farci quello che vogliamo, cambiare il finale di un’unica giornata in migliaia di modi diversi…” guardò la ragazza negli occhi, lei ricambiò il sorriso. “Quindi stasera si fa baldoria!” continuò lui alzando le braccia al cielo.
Kass lo guardò male. Con tutte le persone che poteva trovare perché gli era capitato questo totale idiota? Si alzò  “Tu hai la macchina vero?” chiese. Harry annuì.  “Perfetto. Passami a prendere alle otto . abito nella casa rosa sull’angolo di Seasan Street” terminò per poi andarsene lasciandolo ancora a bocca aperta, per la seconda volta.
“Stavolta vedi di essere puntuale!” le urlò poco dopo.
 
 
Come un orologio svizzero, Harry era alle otto in punto davanti a casa di Kass, tutto tirato a lucido.
Prima ancora che lui potesse suonare il campanello la ragazza si aggrappò ai cornicioni della  finestra e scese da quelli.
“Io e te abbiamo lo stesso metodo di evasione” le disse lui appena salì in macchina.
Lei non rispose. Non le piaceva parlare dei fatti suoi a una persona che conosceva da appena un giorno.
 
Appena arrivati alla festa si separarono. Harry andò subito in pista, mentre lei si andò a sedere su uno sgabello del bar.
Il ragazzo pareva aver colto in pieno il discorso di quella mattina. Divertimento e pazzia, queste erano le parole chiave del loro nuovo stile di vita.
Ma a Kass tutto sembrava ancora così strano. I giorni sarebbero andati avanti per sempre? Non ci capiva più nulla .
“Due  Mojito, uno per me e uno per la signorina” un ragazzo la guardò sorridendo.
Quella voce, l’avrebbe riconosciuta tra mille.
Devin Boons, ex capitano della squadra di football, ex rappresentante di istituto e ex di almeno la metà delle ragazze della scuola. Era considerato quasi un dio! Aveva voti alti, suonava in una band,faceva sport, volontariato, e qualsiasi attività possibile immaginabile. Kass si era sempre domandata dove trovasse tutto quel tempo.
Nonostante avesse finito gli studi  da ormai  dodici anni , la gente continuava a parlare di lui, di quante cose belle avesse fatto per cambiare la London Mester School, di come l’abbia resa un posto migliore. Alcuni ne raccontano quasi come se stessero parlando di un eroe leggendario.
Adesso si ritrova a fare il professore di matematica nella sua stessa scuola. “Non bisogna mai dimenticare da dove si è partiti!” ha detto con spirito patriottico durante una riunione d’istituto , mandando in visibilio centinai di ragazzine.
Così, da quel giorno la matematica è diventata la materia preferita di tutta la massa femminile della scuola. Alcune pazze hanno persino fatto delle raccolte di firme per aumentare le ore settimanali di quella materia.
Altre gli mandavano fiori, cioccolatini e bigliettini anonimi.
A Kass veniva solo da ridere pensando a quelle scene. Sì, era sexy, ma dichiararsi per prima ad un uomo era contro ogni suo principio!
 
Non sapeva nemmeno lei perché le stesse parlando in quel preciso istante. Era il fratello della sua amica Meg, quindi tecnicamente potevano considerarsi conoscenti, ma non avevano nemmeno mai scambiato una parola prima d’ora, e lei non sapeva proprio che dirgli. Si limitò a prendere il suo drink e a buttarlo giù tutto d’un colpo.
“Wow, qualcuno vuole divertirsi stasera!” disse lui ordinando altri due bicchieri.
A Kass non uscivano le parole. Si girò a guardare la pista dove Harry stava ballando qualche minuto prima. Lo vide andarsene in una stanza con quattro ragazze. A lui sembrava non importare niente di quelle che stava succedendo e di quanto strano fosse tutto.
‘Se lo può fare lui posso farlo anche io!’ pensò la ragazza.  
Guardò Devin e si avvicinò pian piano al suo volto. Lo fissò giusto un attimo prima di colmare la minima distanza tra le loro labbra.
Si staccò dopo poco. Stava facendo un casino enorme. Era il fratello di una sua amica, un professore, e aveva il doppio della sua età. E poi chissà cosa aveva pensato lui su quello che aveva appena fatto. Forse aveva solo pensato a Kass come una delle tante studentesse assatanate .
Qualche secondo dopo un leggero sorriso si stampò sul volto della ragazza.
Lui la guardò e ricambiò il sorriso. Fece per avvicinarsi a lei di nuovo, evidentemente voleva rubarle un altro bacio, ma lei lo fermò poco prima, lo prese per mano e lo portò in una stanza.
In quel momento cancellò ogni pensiero, ogni ansia, ogni paura. Non doveva rendere conto a nessuno, domani sarebbe ricominciato tutto da capo!
 
 
“È stato il più bel sesso di tutta la mia vita!”  sospirò Harry sognante.
Erano le due di notte. Lui e Kass erano sdraiati sull’erba fresca del parco davanti a casa di Kass.
“Puoi dirlo forte!” concordò la ragazza.
“Ehi, aspetta un attimo, mi sono perso qualcosa?” Lei non rispose. “Hai scopato con il signor Boons?” Ancora nessuna risposta. “Potrebbe essere tuo padre!” continuò lui.
“Detto da uno che si è fatto quattro svedesi contemporaneamente..” disse senza smettere di guardare il cielo e abbozzando un leggero sorriso.
Harry scoppiò a ridere. “Già, è quello il bello, non c’è stato nemmeno bisogno di parlare,tanto qualsiasi cosa avessi detto non avrebbero capito niente!” puntò anche lui lo sguardo verso l’alto. “Sai,questa cosa del giorno che si ripete inizia a piacermi!”
“Puoi dirlo forte!” concluse lei poco prima di alzarsi. “Sarà meglio che me ne ritorni a casa” lo guardò per l’ultima volta e iniziò a camminare.
“Domani mattina alle sei e un quarto, stesso posto.” Le urlò lui.
Kass si fermò “Mi sembra ovvio” disse senza nemmeno girarsi.





...*YoLo*...
Gionro bellezze!!!:D
Scusate il ritardo,sono stata un po' incasinata ultimamente!
Spero che questo chap vi piaccia!:)
grazie mille alle meraviglie che hanno inserito la FF tra seguite, ricordate e preferite,
e a quegli SPLENDORI che hanno recensito!!! IO.VI AMO!!:3
Vi prego, vi sarei immensamente grata se mi faceste sapere cosa ne pensate attraverso una recensione:)
LAV U!!
Ru XXX

  
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