Questa storia si è classificata terza al "Concorso Flash! Addii" di IDont'tKnowMyName
Autore: ChibyLilla
Titolo fan fiction: Finalmente,
addio
Personaggio principale: Sirius
Black
Personaggi secondari: Regulus
Black
Raiting: Giallo
Genere: Malinconico,
Introspettivo
Avvertimenti: One-Shot
Trama(con note autore laddove presenti): A
distanza di anni da quando è scappato di casa, Sirius torna
per “compiere il
suo dovere”.
Finalmente,
addio
Tornò
in
quel posto un’ultima volta. Tornò per fare quello
che non aveva fatto anni
prima.
Rivedere quella
casa fu più doloroso di quanto avesse
immaginato; aveva pensato a quel momento per moltissimo tempo e nella
sua mente
tutto avrebbe dovuto essere come in passato: una casa affollata da elfi
affaccendati, una madre isterica che impartiva ordini urlando da un
capo
all’altro della stanza ed un padre assente, rinchiuso nel suo
studio.
Non aveva fatto
i conti col passare del tempo, non aveva
pensato che sarebbe tornato quando degli altri sarebbero rimaste solo
le ceneri
ed un dipinto troppo fedele all’originale.
Gli improperi di
Walburga si perdevano nel silenzio della
stanza, mentre lui osservava il nulla che lo circondava: quello non era
il suo
posto, se era lì era solo per compiere il suo dovere.
Si
scoprì ad attraversare il corridoio con più
velocità di
quanto avrebbe voluto, come se cercasse ancora di scappare, esattamente
come
era successo anni prima.
Raggiunse con
trepidazione il giardino interno, respirando
piano l’aria umida di Settembre e godendo del silenzio che
finalmente portava
pace nel suo cuore.
Stava per
piovere, ma a Sirius non importava di bagnarsi,
camminava piano sentendosi più vivo ad ogni passo.
Arrivò
di fronte al suo rifugio segreto, l’albero dove per
anni si era nascosto dopo aver combinato qualcosa di grosso e per la
quale si
aspettava una punizione, l’albero sotto le cui radici aveva
nascosto il suo
tesoro più prezioso.
Si
inginocchiò su un manto di foglie secche, iniziando a
spostare piccole zolle di terreno umido, incurante delle mani che si
sporcavano
di fango.
E la
trovò.
Sedette poco
distante dalla buca appena scavata, prendendo una
foglia raggrinzita ed accartocciandola tra le dita: mentre quella
scricchiolava, frantumandosi nella sua mano, lui osserva
l’oggetto che giaceva
a terra, proprio di fronte a sé.
La scatola che
il tempo e l’umidità avevano in parte consumato,
sembrava in perfetta sintonia col resto del paesaggio; lui invece
continuava a
sentirsi fuori luogo.
L’aprì
osservandone il contenuto con un nodo al cuore: stretta
tra le dita sporche di terra, reggeva l’unica foto scattata
con suo fratello
nel tempo in cui aveva vissuto a Grimmauld Place, l’unica
foto scampata al falò
che la madre aveva fatto in suo onore.
L’aveva
presa lui e l’aveva nascosta sotto le possenti radici
dell’albero.
“I’ll miss you”
aveva scritto in fondo, concedendosi una volta nella vita la
possibilità di
essere sdolcinato e melodrammatico, nonostante gli avessero insegnato
che certi
sentimenti non fossero affatto virtuosi. Lo aveva scritto, poi non
aveva avuto
il coraggio di lasciarla al destinatario; così era finita
lì, dimenticata da
tutti e vittima dello scorrere del tempo.
Si
guardò intorno: non era cambiato nulla, ogni albero, ogni
muro, ogni oggetto era esattamente identico in quel giardino, tutto gli
ricordava lui.
Regulus aveva
fatto una scelta di vita diversa dalla sua, una
scelta che Sirius aveva giudicato folle e disonorevole, una scelta che
lo aveva
portato a morire.
In quel momento
l’unica cosa che Sirius poteva fare, era
dirgli addio.
Represse una
lacrima, facendo appello a tutte le proprie
forze: quando era andato via, aveva giurato a se stesso che tutti i
suoi
sentimenti in quella casa sarebbero morti, una volta varcato
l’uscio. Non
avrebbe pianto lì, neppure per suo fratello morto.
Iniziò
a piovere e Sirius lasciò che le gocce penetrassero
l’albero sfiorito e lo bagnassero, come se l’acqua
potesse lavare via anni di
ripensamenti e di rimorsi.
Doveva dire
addio al suo passato e l’unica cosa che ancora
gli impediva di andare avanti era quella foto, era la consapevolezza di
essere
sparito, senza avergli dato spiegazioni, senza aver salutato.
Guardò
la foto: erano in quello stesso giardino, accanto a
quello stesso albero di ciliegio e sorridevano, proprio come due
fratelli
dovrebbero fare. Era primavera, in quella foto, l’albero era
fiorito e tutto
era luminoso e pieno di colori, Sirius era certo di sentire il profumo
di erba
fresca, la risata di suo fratello ed il canto del grillo: un contrasto
poco
armonioso, paragonato al grigio e al silenzio che lo avvolgevano, alla
solitudine e al decadimento che imprigionavano il suo rifugio segreto.
Si
alzò in piedi, malfermo sulle proprie gambe, ciondolando
verso il lago: doveva dirgli addio.
Fermo sulla
riva, con l’acqua che gli arrivava alle caviglie,
salutò per l’ultima volta Regulus: in silenzio
confessò a se stesso di non
essere riuscito a dimenticare suo fratello né il suo passato.
Lasciò
cadere la foto in acqua; mentre i contorni delle due
figure diventavano meno nitidi, una lacrima scivolò lungo le
sue guance.
-Addio-
La pioggia aveva smesso di cadere e Sirius poteva finalmente lasciare Grimmauld Place, certo che non vi avrebbe più messo piede.
GIUDIZIO DELLA GIUDICIA
Autore: ChibyLilla
Titolo
fan fiction: Finalmente,
addio
La
tabella di correzione sarà
la seguente:
-
Livello ortografico: grammatica:
(20/20) sintassi(15/15)
-
Lessico e stile (12/15)
-
Originalità (19/20)
-
Trama (14/20)
-
Gradimento personale (6/10)
-
Punti bonus per l’utilizzo
dell’immagine (massimo 5):
5
-Giudizio
del giudice: (breve
commento scritto)
Poteva
essere sviluppata meglio, non è male, ma è
sicuramente una delle storie sul rapporto Sirius/Regulus che ci ha
colpito di
più in vita nostra. Il tuo stile è molto
particolare, la grammatica e la
sintassi risultano impeccabili. Avremmo gradito un maggiore sviluppo,
magari
tramite flashback, del rapporto dei due fratelli prima che Sirius
andasse via o
cosa fosse scattato nella sua mente prima di andare ma in ogni caso
abbiamo
apprezzato molto la tua storia. L’immagine da noi proposta
è stata utilizzata
in modo impeccabile.
Per un totale di 86/100 punti + 5 punti bonus per un totale di 91/100