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Autore: BellatrixLestrange96    07/08/2012    4 recensioni
questa fanfiction racconta la vita privata dell'Oscuro Signore e la sua relazione con una delle mangiamorte più famose: Bellatrix Lestrange. Era amore o semplice devozione?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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L'infermeria era senza dubbio una delle stanze più luminose di tutta Hogwarts, seppure l'odore delle medicine e i flebili lamenti degli ammalati rendevano quella radiosità un po' più cupa. Il letto di Bellatrix era morbido e caldo, le coperte rimboccate fino al suo petto e sul comodino un grande mazzo di fiori colorati (soprattutto tulipani) inviati probabilmente da Rodulphus. Tom sedeva sulla sedia vicino al letto ed era rimasto tutto il giorno lì. Lo si poteva intuire dalle occhiaie che avevano corroso il suo sguardo e dai capelli completamente spettinati. Non appena Bellatrix aprì gli occhi, Tom si sentì molto sollevato, come rinato e si avvicinò di scatto a lei. Forse si era sentito un po' in colpa per il brutto volo che le aveva fatto fare. Bellatrix si sedette, appoggiò la schiena alle sbarre di ferro dello schienale del letto e si stropicciò gli occhi con entrambe le mani. Tom non elargì parola, attendendo che Bella si fosse abituata alla forte luce della stanza. Dopo qualche minuto iniziò a ricordare quello che era accaduto e si accorse anche della presenza di Tom che la osservava in silenzio da un po'. "Grazie per avermi fatto compagnia" "Di nulla, sono rimasto colpito dal tuo coraggio, non è che il Cappello Parlante ha sbagliato a smistarti?" disse con tono ironico Tom. "Io sono coraggiosa solo verso le persone che amo." concluse Bellatrix ammiccando un dolce e lieve sorriso. Si guardarono in silenzio per qualche istante fino a quando lo sguardo di Bella cadde sul suo indice sinistro. Il suo anello preferito, quello che indossava ogni giorno e ripuliva ogni sera con grande cura e attenzione era completamente sparito, volatilizzato. Quello era un regalo ereditario che sua madre le aveva fatto quando aveva solo cinque anni e le aveva ben spiegato che ogni donna forte e guerriera della nobile e antica famiglia Black l'aveva portato con eleganza e audacia. Per secoli nessuno lo aveva mai perso e lei sì. Iniziò a rigirarsi nel letto, ad alzare le coperte, il cuscino, il vaso di fiori. Niente, dell'anello nessuna traccia. Portò le ginocchia al petto e vi affondò il viso, soffocando a forza le lacrime. Tom non aveva capito granchè di quello che aveva visto. Poi si ricordò dell'anello che aveva sfilato a Bella prima che fosse portata in infermeria. Non voleva infatti che i medicinali le facessero gonfiare le dita e poi sai che brutta fine avrebbe fatto quell'anello? Lo tirò fuori dal taschino della divisa, prese con delicatezza la mano destra di Bellatrix che ancora aveva la faccia immersa tra le ginocchia. Con dolcezza le prese l'indice destro e gli infilò l'anello. Lei alzò il viso e le lacrime lasciarono posto nuovamente ad un sorriso di conforto. L'anello brillava come non mai, Tom l'aveva senza dubbio lucidato con gran maestria. Nonostante le avesse infilato l'anello, Tom continuava a tenere la mano destra di Bella e lei continuava a sorridergli. Voleva che quel momento non finisse mai, che rimanesse perennemente ibernato in quell' istante. Per sempre. Bellatrix iniziò ad avvicinarsi al viso di Tom, aveva la pelle morbida e chiara e alcuni riccioli gli scendevano sulla fronte alta. Tom non si allontanò, anzi sembrava entusiasta dell'iniziativa di Bellatrix. Proprio quando le loro labbra erano pericolosamente vicine e i loro respiri quasi si fondevano in uno solo, Cissy, Lucius e Rodulphus entrarono nella sala con un altro gruppo di ragazzi verdeargento giunti, per l'appunto, ad assicurarsi che Bella stesse bene. Tom e Bellatrix si allontanarono, Tom le lasciò la mano e si alzò di scatto dal letto. Se ne andò di corsa lasciando posto a Rodulphus e Cissy che continuavano a ripetere quanto fossero preoccupati per lei. Peccato che, se fossero stati davvero così in pensiero, sarebbero potuti rimanere come aveva fatto Tom. Poi si avvicinò anche Lucius che seppe solo dire:"sei sempre la solita, se non combini qualche disastro non sei contenta." Bellatrix era troppo impegnata a seguire Tom con lo sguardo anche per tirargli uno schiaffo in piena faccia e fargli svolazzare quei capelli biondo platino che aveva. Sperava magari che Tom si sarebbe girato per salutarla meglio, invece filò via, come un'ombra od un fantasma. Lei guardò l'anello intensamente. L'aveva sempre portato all'indice sinistro, ma Tom glielo aveva messo a quello destro. Di certo non lo avrebbe mai più spostato. FINE TERZO CAPITOLO! COME VI SEMBRA FINORA LA STORIA? FATEMELO SAPERE CON UNA RECENSIONE!
  
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