07/08/2012
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~Loki.
Loki stava passeggiando per gli immensi corridoi della reggia quando , all'improvviso , qualcosa attirò la sua attenzione. Una ragazza dai lunghi capelli rossi e grandi occhi verdi stava andando avanti e indietro davanti alla grande porta d'oro che conduce alla biblioteca reale , Loki cercò di avvicinarsi ma , mentre gli andava incontro la ragazza se ne andò via , sconsolata. Vide la ragazza inoltrarsi nel bosco e decise di seguirla senza farsi riconoscere , ovviamente. Dopo mezz'ora di cammino la ragazza arrivò in una grande radura con al centro un grande lago , non era possibile , anche quella ragazza aveva scoperto quella radura dove lui , Loki , da bambino si rifugiava quando quegli zoticoni degli amici di Thor lo disturbavno e là trovava la pace e riusciva a leggere in tranquillità e ora , ecco , una ragazza che a stento aveva visto stava pestando con i suoi piedi il suo rifugio segreto che mai e poi mai avrebbe condiviso con nessuno , neanche con suo fratello Thor.
Restò nascosto tra gli alberi mentre la ragazza si immergeva nel lago e iniziava a lavare il suo candido corpo. Passarono diversi minuti quando Loki decise di uscire allo scoperto visto che la ragazza sembrava essersi accorta di lui e si era immersa completamente sott'acqua ma , ovviamente , i suoi voluminosi capelli rossi si intravedeva lo stesso anche da dove si trovava lui.
Iniziò a camminare verso il lago stando di fronte all'acqua.
« E' inutile che tenti di nasconderti , quell'accozzaglia di capelli che hai in testa si vede anche da dietro gli alberi. » Disse Loki cercano di tenere un tono duro.
« Se posso , principe , cosa la porta da queste parti? » Quella ragazza aveva osato rivolgersi a lui in quel modo senza essere imbarazzate che lei era completamente nuda davanti a lui e a quel punto ricordò chi fosse , Anne , la figlia della sua tutrice , Katherine.
« Stavo facendo una passeggiata e ho visto una massa informe di rosso e eccomi qua. Tu sei la figlia di Katherine , giusto? » chiese Loki per accertarsi che non si stesse sbagliando
« Sì , sono sua figlia , da cosa l'hai capito? »
« Dagli occhi. »
Aveva ragione , era la figlia di Katherine , ha gli stessi suoi occhi , grandi e verdi.
« Ehm...Cosa? » gli chiese Anne interrogativa.
« Hai la stessa colorazione dei suoi occhi. Che ne dici se ti portassi nella biblioteca reale? Ti ho visto due o tre giorni di fila passeggiare per i corridoi intorno alla porta dorata della biblioteca cercando di aprirla. » Le chiese a bruciapelo senza capire del perchè di quella proposta.
« C-C-Cosa?! Sul serio?! Mi ci portereste ?! » Rispose lei eccitata come una bambina di cinque anni davanti a un pacchetto di caramelle.
« Certo , perchè no , su ora alzati e rivestiti , ti aspetto nei corridoi » Concluse Loki facendole l'occhiolino e avviandosi verso la reggia.
La stava aspettando da più di mezz'ora e ancora non si faceva viva , possibile che quella ragazza gli avesse dato buca? No , impossibile , era troppo eccitata e , mentre Loki si perdeva nei suoi pensieri , qualcosa di rosso catturò la sua attenzione. Anne era arrivata con addosso una lunga veste bianca e i lunghi capelli rossi erano intrecciati in una treccia con fiorellini e radici prese per la radura.
« Eccoti , credevo che te la fossi data a gambe. » La prese in giro per la seconda volta Loki. « Bene , iniziamo. » concluse aprendo la mano davanti alla porta della biblioteca e parlando un'antica lingua arcana che neanche il padre degli dei in person a, Odino , sarebbe riuscito a capire.
La porta si aprì e Loki vide l'espressione stupita di Anne che guardava il grosso mosaico che ricopriva ogni centimetro della biblioteca.
« E'...E'...stupenda » Aveva balbettato alla vista di quell'immensa sala piena di libri.
Passarono molto tempo in biblioteca fino a quando Anne non dovette andare via per aiutare sua madre mentre Loki era rimasto lì a curiosare tra i vari volumi di magia e , doveva ammetterlo , ora che se ne era andata si sentiva incredibilmente solo.
La solitudine era una sensazione che provava spesso , Loki , ma ora che aveva trovato una persona che poteva definire “ amica ” sembrava che quella sensazione gli fosse nuova e , andandosene via dalla biblioteca , andò nei giardini della reggia per pensare.