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Autore: kiki4ever    07/08/2012    5 recensioni
Harry Potter ha sconfitto l'Oscuro Signore, ma ha perso tutto, compresi i suoi cari; ora è solo.
Una seconda possibilità si presenta nella sua vita, un'entità misteriosa gli propone di andare in un mondo alternativo, in cui tutti i suoi cari sono ancora vivi.
Harry non esita ad accettare, ma in questo nuovo mondo la minaccia di Voldemort è ancora presente...
Il nostro giovane Grifondoro dovrà affrontare nuovi pericoli, nuove avventure e nuovi amori, ma nelle difficoltà avrà sempre qualcuno al suo fianco pronto ad aiutarlo.
Perchè nella vita, non si è mai completamente soli, si ha sempre qualcuno pronto a tenderti una mano.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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chapter 5
Lo so. Lo so! Sono mancata per altri quattro mesi e non ho scusanti, ma davvero un mese fa ho finalmente terminato gli esami di maturità e quindi sono andata in vacanza e mi sono fatta la bella vita senza pensare a nient'altro se non mare, sole e vacanze! Scusate se ci ho messo tanto ad aggiornare ma con questo capitolo spero che mi perdoniate!
Buona lettura :)





Dove eravamo rimasti?


"Voglio che resti!" disse infine James, sentendo le carezze sulla sua nuca calmarlo un poco.
"Sei sicuro amore?"
"Sì, voglio che resti e che ci consideri come la sua famiglia!"
Si abbracciarono tutti e quattro, felici di essere giunti a quella conclusione.
Quello che non sapevano era che il ragazzo in questione era nascosto proprio dietro la porta della cunina ed aveva sentito tutta la loro conversazione.
Harry si lasciò scivolare silenziosamente sul pavimento.
Quelle parole che aveva appena ascoltato lo avevano colpito nel profondo.
Una piccola lascima solcò la sua guancia, ma questa volta non la pulì, la lasciò cadere.
Non si rimuovono le lacrime di gioia.





FAMILY






Altre due settimane erano passate da quella giornata, dal giorno in cui Harry aveva sentito quella conversazione che gli aveva scaldato il cuore, che aveva cambiato del tutto il suo modo di vedere le cose.
Come scordare, poi, quello che era successo giorni addietro?
Non pensava che sarebbe successo tutto così in fretta, ma era accaduto, come nei suoi sogni.
Alcuni giorni prima, nonostante fosse poco tempo che Harry era con loro, i suoi genitori, Sirius e Remus gli avevano finalmente chiesto di rimanere a Potter Manor e gli avevano rivelato di aver fatto domanda al Ministero per la sua custodia, dato che non aveva nessun parente in vita ed in grado di prendersi cura di lui.
Harry non avrebbe mai dimenticato quel momento, perchè era stato in quell'esatto istante che si era sentito, per la prima volta, parte integrante di qualcosa chiamato 'famiglia'.




FLASHBACK




"Harry, caro, puoi sederti un momento sul divano, vorremmo parlare con te." Gli aveva chiesto sua madre, con sguardo dolce e comprensivo, accompagnandolo in salotto, mantenendo sempre una mano sulla schiand del giovane, come per guidarlo e per tranquillizzarlo.
Quel tocco lo faceva sentire bene, perchè era sua madre.
James, Sirius e Remus erano tutti lì, ad aspettarlo, in piedi davanti ad un piccolo fuocherello acceso, che illuminava la stanza e dava ad essa un'aria famigliare e calda.
Harry per un momento, però, vedendo la scena, si fece prendere un poco dal panico:  il primo pensiero che gli saltò alla mente fu che volevano fargli altre domande sul suo passato e lui, inevitabilmente, avrebbe dovuto mentire loro; fortunatamente sui loro volti traspariva che quello di cui volevano parlare era una cosa bella, felice e non una brutta notizia.
Sempre affiancato da Lily, si sedette con lei sul divano posto al centro della stanza, mentre i tre uomini andarono a sedersi su quello di fronte, senza mai perdere il contatto visivo con il giovane.
"Harrison...noi volevamo chiederti una cosa importante" proruppe suo padre con voce seria ma anche piena di aspettative e speranza.
Il comportamento di James era infatti cambiato verso il ragazzo, ora parlavano e ridevano insieme, proprio come faceva con gli altri; James era diventato più amichevole e sembrava provare un affetto enorme per il giovane moro che ora lo guardava con i suoi occhioni verdi.
"Ditemi pure" rispose cortesemente Harry, non sapendo che cosa aspettarsi da quella sottospecie di colloquio.
Questa volta fu Sirius a parlare, con voce un poco tremante, come se non vedesse l'ora di dire le parole che stava per proninciare.
Si mosse agitato sulla sedia, non riusciendo quasi a stare fermo, e si beccò uno sguardo di rimprovero, come al solito, da Remus, che si stava agitando anche lui per colpa dell'amico.
"Sir, smetti di agitarti, altrimenti parlo io!!!"
"Rem senti non è una cosa semplice da chiedere io..."
"Volete smetterla voi due?!?!? Così mi mettete ancora più in ansia...come se non lo fossi già di mio!!"
Tipica scena Malandrina, pensò Harry che proruppe in una risata fragorosa e fece zittire i tre che finalmente smisero di sinsigasi per guardarlo.
"Scusatemi, ma siete uno spasso quando litigate così!" Esclamò il giovane ancora ridendo, ma cercando di soffocare il tutto con la mano per non metterli troppo in imbarazzo.
Lily rise a sua volta, poi tornò seria, come fecero i tre seduti ancora sul divano di fronte a quello di Harry, lo guardarono intensamente e il moro seppe che era arrivato il momento cruciale.
Sua madre gli prese la mano tra le sue, con una delicatezza e gentilezza che solo lei poteva avere, e guardando dritta negli occhi di Harry disse con tono tranquillo e illuminato un poco dalle lacrime:
"Harry, noi ci stavamo chiedendo se..."
Prese un respiro profondo, come se avesse paura a dire quello che doveva; i Malandrini d'altro canto lo trattennero, il respiro.
"...se volevi rimanere con noi, intendiamo per sempre, di diventare una famiglia tutti insieme"
Quando pronunciò quelle parole Lily si sentì come una morsa nel petto, avendo paura di una riposta negativa da parte del ragazzo.
James sembrava aver smesso di respirare talmente era ansioso, Sirius era paonazzo e al contrario, Remus era pallido come un cencio.
Tutti stavano aspettando che lui dicesse qualcosa.
Ma che cosa poteva dire Harry?
Come potea esprimere la sua gioia?
Sapeva che loro lo volevano nella famiglia, come aveva sentito dalla conversazione di pochi giorni prima, ma sentirselo chiedere di persone era una sensazione fantastica.
Era come rinascere.
Si buttò tra le braccia di Lily e strinse, come voleva fare da tutta la vita.
"Questo sarebbe un sì?" chiese la donna con un sorriso sulle labbra e le lacrime che stavano per sgorgare.
Non avendo ancora la forza per proferire parola, Harry annuì contro il petto di sua madre, facendo capire a lei e ai Malandrini che sarebbe rimasto con loro, per sempre.
Sentì altre braccia circondarlo e abbracciarlo affettuosamente e si sentì bene.
Si sentì in pace, in paradiso.
Un paradiso formato da lui, sua madre, suo padre e i suoi due padrini.
Come aveva sempre sognato.



FINE FLASHBACK



Ora aveva una casa, una famiglia, delle persone che lo amavano.
La vita era bellissima e Harry non poteva desiderare di più.
Non gli importava se Voldemort fosse ancora in circolazione.
Non gli importava se avrebbe dovuto sconfiggerlo un'altra volta.
Sapeva solo che ora, grazie alla sua nuova famiglia, non sarebbe mai stato solo.
Si diresse verso la sua camera, salutò la sua nuova famiglia, ricevendo un bacio sulla guancia da Lily e si coricò nel letto.
Non aveva più paura, si sentiva al sicuro e più forte.
Si addormentò in pace, senza sapere però che i fantasmi del suo passato lo avrebbero perseguitato quella notte.




____________________________________________________________________________________________________________________




Era in un luogo buio, non sapeva dive si trovasse.
C'era solo la notte intorno a lui, niente di più, niente di meno.
Buio.
Scuro.
Il nulla.
Harry aveva paura.
Non gli piaeva quello che stava succedendo e non capiva se fosse reale o meno.
"C'è nessuno?" chiese come se qualcuno, nel nulla in cui era immerso, potesse sentirlo.
Si stava facendo prendere dal panico, perchè non capiva.
Harry non sapeva che cosa fare.
Cominciò a camminare, ma non c'erano strade o sentieri.
Vi era solo il niente più assoluto.
Ad un tratto una luce accompagnata dal un suono metallico, fece comparire una figura.
Poi un'altra.
Ed un'altra ancora.
Ron.
Hermione.
Ginny.
Erano lì, davanti a lui, come se li ricordava, sorridenti e vivi.
Fece per avvicinarsi ma le tre figure indietreggiarono.
Harry corse, ma non c'era niente da fare, ogni volta che cercava di avvicinarsi loro diventaano sempre più difficili da raggiungere.
"RON...HERMIONE...GINNY...ASPETTATE!" Urlò con quando più fiato aveva in gola.
Ad un tratto, dopo un tempo che gli parve infinito, le figure finalmente si fermarono, ma questa volta, sui loro volti non c'erano dei sorrisi lucenti, ma degli sguardi di rabbia, che lo guardavano malignamente.
"E' colpa tua..." Proruppero all'unisono.
Harry non capiva.
Cosa era colpa sua?
Anche se un'idea ce l'aveva in mente, non volle dirlo ad alta voce.
"E' colpa tua se siamo morti...tutta colpa tua!"
Ad Harry si fermò il respiro in gola, come se vi fosse un groppo che non gli permetteva di respirare.
Quela groppo era, appunto, il senso di colpa, perchè sapeva che quello che le figure stavano dicendo era vero.
"E' COLPA TUA, SOLO COLPA TUA, SE NON FOSSI MAI NATO NOI SAREMMO VIVI!!!"
Piano piano altre figure apparvero accanto a quelle di Ron, Hermione e Ginny.
Cedric.
Seamus.
Dean.
Tonks.
Colin Canon.
Poi dal nulla apparvero loro.
James.
Lily.
Sirius.
Remus.
" Noi siamo morti a causa tua Harry e moriremo ancora se resterai nel nostro mondo!!"
Harry non poteva respirare, non riusciva a muoversi, era come immobilizzato.
La paura e il panico lo stavano invadendo, mentre le figure non facevano altro che ripetere come una litania che fosse solo colpa sua.
"No!"
Cercò di opporsi, ma non riusciva a fare altro se non sentire le loro accuse.
Era la pura verità.
Erano morti a causa sua, solo a causa sua.
"NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!"





___________________________________________________________________________________________________________________




Era mezzanotte passata a Potter Manor, ma i quattro padroni di casa non riuscivano a dormire, così si erano riuniti nel salotto a fare cose diverse per tenersi occupati.
Lily stava lavando i piatti a mano, senza l'uso della magia, perchè era sempre stata abituata a farlo così da bambina e poi la magia non doveva essere utilizzata per fare tutto, qualche volta si potevano fare le cose anche senza di essa.
James era seduto sul tavoo della cucina e leggere il giornale, anche se qualche volta, furbo, alzava lo sguardo e si incantava a guardare la bellezza dei movimenti della moglie, cercando di non essere beccato in flagrante, ma senza riuscirsi, infatti più di una volta lei gli aveva lanciato addosso lo straccio della cucina per farlo smettere.
Remus, come era solito fare poco prima di andare a letto, stava leggendo un libro, babbano ovviamente, per riuscire a prendere sonno, grato che la luna piena fosse ancora ad una settimana di distanza.
Sirius stava giocando con le carte magiche, perdendo ogni volta, ed imprecando perchè non riusciva mai a vincere.
"Porco Merlino, non sono capace! Ci rinuncio!" Urlò, lanciando le carte per terra, queste si misero apposto da sole, per poi finire nel primo cassetto del comodino.
James rise, poggiando il giornale sul tavolo.
"Era ora amico! Sono due ore che tenti di batterle ma non hai vinto una sola partita!"
Sirius guardò male il proprio migliore amico, cercando un'altra occupazione, poi gli venne un'idea.
"Lily carissima moglie del mio migliore amico, posso aiutarti a lavare i piatti?!?" chiese con finto fare gentile, con un ghigno sulle labbra.
"NO!!!!" Gli urlò di rimando la donna, ricordandosi che l'ultima volta che aveva fatto fare qualcosa a mano a Sirius, lui le aveva letteralmente distrutto la cucina.
Remus e James risero alla risposta di Lily.
Era così la loro vita.
Stavano insieme e ridevano, anche se c'era sempre un piccolo vuoto che era stato lasciato dalla mancanza del piccolo figlio dei coniugi Potter.
Vuoto che nelle ultime settimane era stato magicamente riempito dalla presenza di Harry, che stranamente aveva proprio lo stesso nome del figlio scomparso prematuramente.
Ora anche James lo aveva preso tra le sue grazie, campendo quanto fosse stata una benedizione la sua comparsa.
Amavano il ragazzo ed ormai lui era un parte integrante della famiglia.
Non sarebbero più stati gli stessi se anche Harrison gli fosse stato portato via.
La custodia del ragazzo era molto vicina dall'essere loro, non vedevano l'ora che potesse entrare ufficialmente a far parte della famiglia Potter.
"Aaaaaah credo che andrò a letto comincio ad essere stanco, non sono mica come Harry io! Non vado a letto alle dieci di sera!" Prese in giro amichevolmente  Sirius, che sapeva che il ragazzo era sempre molto stanco per via di quello che aveva passato poco tempo prima.
"Sir, lo sai che deve riposarsi ancora molto!" Rispose Remus, sempre pronto a rimproverare l'amico.
James stava per entrare nel discorso appena iniziato quando un urlo agghiacciante fece gelare a tutti e quattro il sangue nelle vene.
Lily guardò James, spaventata; Sirius volse lo sguardo verso le scale.
"Harrison!" Dissero tutti insieme.
Un altro urlo proruppe nella casa, facendoli spaventare ulteriormente.
Si diressero sorrendo verso la camera del giovane, con le bacchette pronte nel caso si fosse trattato di un attacco da parte dei Mangiamorte.
Il più velocemente possibile aprirono la porta e quello che videro li fece pietrificare per un momento.
Harry era nel letto, ma non sembrava aver un sonno tranquillo.
Era sudato, sulla fronte e sul petto, si dimenava e le sue dita erano strette forti al copriletto, mentre il lenzuolo era in terra, probabilmente scacciato dai piedi di Harry che non faceva altro che muoversi.
Il primo a reagire fu James, che capì che il più piccolo stava avendo un incubo spaventoso.
Si mosse agilmente e prese le spalle del ragazzo con una presa ferrea, per evitare che il giovane si facesse male.
Venne presto raggiunto da Sirius che cercò di tenergli ferme le gambe che si muovevano senza una destinazione, calci e pugni erano tirati da Harry inconsapevolemnte.
"NOOOOOOOOOOOO"
Urlò il ragazzo, dimenandosi maggiormente.
Remus cercò di aiutare gli amici, beccandosi quasi un pugno in piena faccia, ma schivandolo, afferrò la mano di Harry e la strinse.
"NO...basta...mi dispiace..."
Ora il giovane stava singhiozzando rumorosament, e sembrava aver difficoltà a respirare.
Lily si mosse verso la parte opposta del letto, cercando di raggiungere il ragazzo, voleva prenderlo tra le braccia e cullarlo, fargli capire che loro erano lì per lui.
"Harry...Harrison...svegliati..." Disse con voce dolce al suo orecchio, mentre gli altri cercavano ancora di tenerlo fermo, poichè il ragazzo sembrava non riuscire a fare a meno che dimenarsi nel sonno.
"E' colpa mia....solo..colpa mia..."
"Ssssh no Harry, tu non hai nessuna colpa, ti prego svegliati!"
Il ragazzo a queste parole sembrò calmarsi un poco, così James, Sirius e Remus lo lasciarono.
Si sedettero tutti e tre sul letto, di fianco a Lily, che, notando che il ragazzo ora sembrava stare per svegliarsi dall'orribile incubo in cui era immerso, lo prese tra le braccia, cullandolo proprio come aveva pensato di fare pochi minuti prima.
"Svegliati Harry, era solo un incubo, sei al sicuro qui con noi" Questa volta fu James a parlare, accarezzando i capelli mori e sbarazzini, così simili ai suoi, con mano ferma, ma gentile.
Lentamente, il giovane si risvegliò, e sentendo l'immenso calore accompagnato dalle parole rassicuranti della sua famiglia, finalmente, dopo tanto tempo, si lasciò andare ad un pianto liberatorio.
Cullato e amato pianse tutte le lacrime che non aveva potuto versare, strinse forte la maglietta di Lily e lasciò che le lacrime cadessero, senza fermarle.
I quattro gli stettero accanto, mormorando parole di sostegno, ma con molta preoccupazione nella voce a causa di quello che era appena accaduto.
Ora Harry aveva bisogno di loro molto più di quanto loro avessero avuto bisogno di lui.
Gli sarebbero stati vicini, qualunque cosa fosse successa.
"Mi dispiace...io-non"
"Sssh Harry non ti preoccupare, va tutto bene, ci siamo noi!"
Il moro si beò di quelle attenzioni e finalmente riprese a respirare normalmente, l'aria ora gli entrava nei polmoni senza difficoltà, tutto per merito della sua nuova famiglia che gli era stata vicina.
James non tolse mai le mani dai capelli del figlio e gli sussurrò una frase che rese Harry molto felice:
"Riposa piccolo, domani è una giornata importante, perchè verrà a farci visita la famiglia Weasley, quindi devi essere in forze!"
Sempre cullato e accarezzato dai quattro, Harry potè tornare a dormire, tranquillo e senza incubi, con la consapevolezza che il giono seguente avrebbe rivisto uno dei suoi più grandi amici.







ANGOLO AUTRICE
Eccomi qui! Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento e spero che vi abbia invogliato a leggere il prossimo, dove finalmente la famiglia Weasley al completo con qualche aggiunta, farà la sua comparsa!
Non perdetevi l'incontro tra Harry e Ron!
Scusatemi per eventuali errori di battitura!!
Bene, spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto.
Ovviamente ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite, le preferite e quelle da ricordare.
Inoltre ringrazio gli otto bellissimi angeli che hanno recensito lo scorso capitolo!
Scusatemi se non ho risposto a tutte le recensioni, ma vi prometto che da oggi in poi non ne mancherò una!
Vi prego fatemi sapere che cosa pensate del capitolo e della storia con un commento, sapete che quando recensite mi fate la ragazza più felice del mondo!
Ancora tante grazie per chi segue questa storia e non preoccupatevi il prossimo capitolo verrà presto! Massimo una settimana di attesa!!
Grazie ancora,
baci baci
Kiki4ever







   
 
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