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Autore: Rosie Bongiovi    07/08/2012    3 recensioni
“Cosa vuoi da me?” chiese la ragazza, con voce rabbiosa.
“Volevo vedere.. Se la mia creatura era diventata una cacciatrice degna di questo nome.. E mi fa piacere che sia così”. Quelle parole lasciarono disorientata la ragazza, che si sedette di fianco a lui, guardandolo in maniera confusa.
“Di che cosa stai parlando?” domandò, senza smettere di essere sulla difensiva.
“Oh è vero, che stupido. Non puoi ricordarti di me” rispose, massaggiandosi il petto e facendo un altro colpo di tosse. “Cara la mia Nightmare, sono Jonathan Phoenix, l'uomo che ti ha trasformata in quello che sei una trentina d'anni fa"
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Nightmare! Nightmare, posso sapere dove accidenti sei finita?”.

“Christie, sono qui!” esclamò Night.
“Christie? Christie Monteiro?” chiese Paul, spiazzato.

“Proprio io” rispose la brasiliana, spostando delle canne di bambù e raggiungendo gli altri due concorrenti. “Questo dovete proprio spiegarmelo..” disse, indicando il ragazzo biondo.

“Stavo per essere uccisa da Kuma, mi ha salvato la vita..” rispose Nightmare.

“Anche tu le hai salvato la vita? Beh, benvenuto nel club, collega!” esclamò Christie, stringendogli la mano.

“Grazie, grazie mille” replicò Paul, fingendo un tono riconoscente. Night inarcò un sopracciglio.

“No ma.. Io sarei qui”.

“Sì, ed è grazie a noi!” confermò la brasiliana, ridacchiando.

“Lasciamo perdere, com'è andata la mattinata?”.

“Oh, direi non male. Sono stata svegliata da un enorme, insopportabile lottatore di sumo. Stendiamo un velo pietoso, mi è bastato parlargli di budino al caramello per distrarlo e metterlo KO”. La risposta, ovviamente, scatenò una risata di Paul e Nightmare. Poi quest'ultima parlò,

“Ho bisogno di fare un giro.. Mi si sono addormentate le gambe”.

“Se incontri qualcuno di interessante facci un fischio, non voglio morire di noia” la avvisò Christie.

“Sarà fatto, capo”.

: - Mancano solamente due persone.. Perché non ho la minima intenzione di combattere contro Paul e Christie.. Perciò.. -. Si passò una mano sul viso. - Mi chiedo cosa faresti al mio posto.. -.

Concluso il pensiero, si ritrovò a urlare dal dolore, causato da un calcio in pieno viso. Dopo aver rialzato lo sguardo, riuscì ad inquadrare un viso estremamente infantile di una ragazza cinese, con dei capelli neri legati in due code. Aveva indosso un abito di un rosa acceso, con sotto dei pantaloncini bianchi. Ai piedi delle scarpette da ballo, dello stesso fucisa accecante, con tanto di pon pon di pelo, bianchi.

“E tu chi accidenti sei?” chiese Night, pulendosi la bocca insanguinata.

“Ling Xiaoyu, e ho una missione da compiere!”.

“Beh, tutti ne hanno una qui. O ne avevano. Perciò chiedo scusa in anticipo, se dovessi rovinarti il vestitino. Mamma potrebbe arrabbiarsi, le macchie di sangue sono difficili da togliere”.

“Sei solo un'insolente! Io devo raggiungere Jin.. Io devo aiutarlo e proteggerlo e quindi tu non”. Ma Nightmare non rimase a sentire tutta la predica e la dichiarazione d'amore: con un gancio destro indirizzato al naso di Xiao ed una gomitata allo zigomo, costrinse la cinesina ad abbassarsi, per evitare un calcio all'altezza del suo collo.

“Scusami, mia cara, ma non gradisco i film sdolcinati, non ci credo in queste cose”.

Ed era vero. Non era mai stata una tipa da storie piene di passione e frasi come 'darò la mia vita per te'. Non era abbastanza stupida da credere che una persona non potesse sopravvivere senza di lei. L'acqua è essenziale, il cibo lo è. Ma no, l'amore no. Era dell'idea che, se nessuno avesse iniziato a parlare di “amore”, nessuno si sarebbe innamorato. Nessuno avrebbe avuto la malsana idea di sposarsi. Nessuno avrebbe comprato fiori per regalarli ad un'ipotetica anima gemella. Nessuno avrebbe versato fiumi e fiumi di lacrime per qualcuno che non poteva avere o che aveva perso.

“Beh, dovresti, saresti decisamente meno acida” replicò la cinesina, i pugni della quale furono tutti sapientemente evitati da Night.

“Oh avanti, Xiao. Le cotte sono solo una grossissima perdita di tempo” rispose l'avversaria, abbassandosi di scatto, riuscendo a salvarsi lo stomaco da una testata.

“Non è vero. Senza l'amore non saresti nata nemmeno tu”.

“I miei genitori hanno divorziato quando avevo quattro mesi. Fai un po' tu” aggiunse Nightmare, riuscendo a prendere il braccio di Xiao per girarglielo, ma senza riuscirci, siccome la ragazza si liberò prontamente, spingendola via con una ginocchiata nel fianco.

“Non significa nulla. Tutti hanno la propria anima gemella. Anche tu la troverai e ti friggerà il cervello. E qualcuno dovrà risvegliarti con un bel ceffone, perché ti sembrerà di stare vivendo un sogno”. Night dovette ricevere due schiaffi in pieno viso. Quella ragazzina aveva più forze di quanto pensasse. Le parve di essere caduta con la faccia su una lastra di ghiaccio, da quanto la pelle aveva iniziato a bruciare.

“Brutta...” strinse i denti per trattenere un insulto, e reagì, aggrappandosi con le mani alle codine della ragazza e tirandogliele, costringendo Xiao a girare la testa all'indietro, abbassandosi sulle ginocchia. Contemporaneamente, le tirò una bella testata contro il mento, che la fece cadere a terra. Non soddisfatta, la ritirò in piedi, prendendola dal colletto del vestito, e poi, tenendola contro il tronco di un albero con la mano sinistra, in modo che non potesse fare nessun tipo di movimento, la colpì in viso svariate volte, con quella destra. La lasciò scivolare a terra e le diede un ultimo calcio contro la mandibola, probabilmente rompendogliela o, comunque, causandole danni che l'avrebbero accompagnata per le prossime due settimane. “Vediamo se così smetti di dire cavolate. Ti ho detto che non ci credo in queste storielle senza senso, è inutile che insisti. Non sono stata.. Creata per pensare anche a questo”. La cinese scosse la testa, forse per schiarirsi le idee, forse – anzi, sicuramente – perché non era per niente d'accordo con le parole appena pronunciate da Nightmare. Si portò una mano sulla guancia dolorante, con le lacrime agli occhi.

“Un giorno.. Un giorno troverai la persona che ti farà battere il cuore. Ti sembrerà di stare volando e dirai 'Santo cielo, sono stata così idiota da evitarlo per tutto questo tempo?'. E dopo esserti sfogata su te stessa e la tua immaturità, ti prometterai una cosa. Ti prometterai che farai di tutto per lei. Metterai in pericolo la tua vita e ti iscriverai ad un torneo, pur di rivederla, di abbracciarla e di aiutarla, di consigliarle cosa deve fare per stare bene, perché è l'unica cosa che desideri con tutta te stessa. E quando fallirai, perché una persona che non crede nell'amore ti avrà messa a terra, piangerai. Perché non hai mantenuto la promessa che ti eri fatta e perché ti dispiacerà che questa avversaria sia così cinica e stupida da volersi negare dei baci, degli abbracci, delle carezze, che tu non potrai avere fino a data da destinarsi..”.

“Ling Xiaoyu è stata eliminata dal torneo”.

Night sentì che un enorme nodo si era appena formato nella sua gola. Porse una mano verso Xiao e la aiutò a sedersi.

“Sei stata la migliore avversaria che abbia avuto fino ad oggi. E la più saggia. E se Jin è così sciocco da non capire che c'è una ragazza che ha messo in pericolo la sua stessa vita per rivederlo, vuol dire che non capisce quanto sia maledettamente fortunato..”. Le gote della ragazza si tinsero di un rosso chiaro, ed abbassò lo sguardo.

“Ti ringrazio, Josette”.

“Co.. Come mi hai chiamata?”. Nessuno sapeva il suo vero nome, nessuno. L'aveva detto solo a Jonathan e a Paul e..

“Se ci spostiamo da qui, ti spiegherò alcune cose..”. Nightmare annuì.

 

Dopo aver camminato per una decina di minuti, le due si sedettero sulla riva del mare. Di certo non potevano esserci telecamere lì.

“Sei pronta per la storia?”.

“Sto aspettando solo quello..” rispose Night, mentre osservava Xiao con due occhi carichi di curiosità.

“Bene. Cominciamo..”.

 

Primo sassolino contro il vetro della finestra.

Secondo sassolino.

Terzo.

Jin!”. Quello, più che un urlo, era un'esclamazione con un filo di voce. Quel poco che bastava perché il ragazzo tirasse su quel vetro e guardasse giù dal secondo piano di quella casa nel bel mezzo di un bosco, in montagna.

Xiao, che cosa ci fai qui?” domandò il ragazzo, sorpreso da quella visita inaspettata.

Sciogli la tua treccia, Raperonzolo!”. Entrambi si misero a ridere.

Un attimo, vado a recuperare un lenzuolo o non ne ho idea..” disse Jin, tornando in camera, ma, in men che non si dica, Xiao si arrampicò, ritrovandosi nella stanza del ragazzo. “Sto arriv.. Okay, a quanto pare questo non serve..” mormorò lui, gettando a terra una corda. La cinesina accennò una risata, per poi avvicinarsi a Jin e abbracciarlo.

Come sta andando qui da tuo nonno?” chiese, con aria apprensiva. Il giovane sospirò.

Diciamo.. Diciamo abbastanza bene.. Però mi manca mia madre e.. Per quello ci vorrà parecchio tempo..” rispose, abbassando lo sguardo e appoggiando la testa sulla spalla di Xiao.

Questo lo so..Ma devi essere forte. Io tanto sono qui” sussurrò, baciandogli il collo.

E poi.. La cosa più inquietante è che mio nonno sta frequentando una donna e non fa altro che parlare di lei e della sua fantastica e grandiosa nipote, una certa Josette. Non so che cosa ci sia di così importante in quella famiglia, ma so solo che ha qualcosa per la testa e mi sta facendo impazzire. Sembra un adolescente innamorato, santo cielo!” esclamò, lasciandosi cadere sul letto e sbuffando.

Tuo nonno.. Innamorato? Accidenti, questa sì che è una notizia”.

A quanto pare sono imparentate con una strega che per anni e anni ha fatto ricerche sul gene Devil o qualcosa del genere. L'ho sentito parlare con la sua nuova metà, ma quando hanno iniziato a scambiarsi effusioni, ovviamente, me ne sono tornato in camera mia alla velocità della luce” disse, rabbrividendo.

 

“Gene devil? Imparentate con una strega? Heihachi e m-mia nonna?”. Nightmare non poté fare a meno che spalancare gli occhi. Non poteva credere a quel che aveva appena sentito.

Tutte quelle nozioni erano dei mattoni pesantissimi da sopportare. Aveva bisogno di spiegazioni, ne aveva bisogno subito.

E l'unica maniera per averle, era raggiungere Jin.

E poi, infine, Heihachi.

 

Nota dell'autrice:

Chiedo scusa per il ritardo con cui ho aggiornato, ma l'ispirazione era andata in vacanza, senza nemmeno prendersi la briga di avvisarmi '-' 

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto ;)

Ringrazio, come sempre, le mie adorate Lady Phoenix, Orsacchiotta Potta Potta e Angel Texas Ranger.

 

Alla prossima! - stavolta sarà presto, promesso -.

 

Rosie

  
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