Lo fissai, cercai di rispondere, ma le parole non uscivano. Lui continuò “..vede…” – mi passò un foglio – “..suo marito è stato colpito da una Leucemia molto acuta. E’ stata in incubazione nel suo corpo per molto tempo. Stamattina è svenuto. Il suo sangue è malato, non contiene più nulla. E’ acqua ormai. Abbiamo provato a fare delle trasfusioni, sta attaccato alle macchine ma…”.
La sua voce si fermò, lessi il foglio, quello che diceva era vero. Chiusi gli occhi, una lacrima uscì e solcò il mio viso.
Accartocciai quelle analisi e le gettai per terra. Non potevo crederci, non volevo. Il mio Eisuke.
“Dottore…sono disposta a donare il mio midollo osseo, per guarirlo…sono incinta…aspetto un bambino, l’ho scoperto proprio stamattina, lui ancora non lo sa, non può lasciarmi ora, dottore mi aiuti, la prego…” , il mio viso si inondò di lacrime, nella stanza si udivano solo i miei singhiozzi.
“Signora, questo tipo di leucemia è fulminante, non c’è più niente da fare, suo marito restano pochi giorni di vita, mi dispiace. Su non faccia così, e mi raccomando non gli dica nulla, vada a dargli la bella notizia che lei è incinta”.
Mi alzai e mi incamminai fino alla stanza di Eisuke come un automa. Tu eri un piccolo girino dentro di me. Ma non avresti avuto un padre.
E mi faceva male. Arrivai da Eisuke e tentai un sorriso, lui era lì, con gli occhi aperti che mi aspettava..
“Amore, va tutto bene, tra qualche giorno ti dimettono” – singhiozzai – “… ti devo dare una bella notizia…Amore aspettiamo un bambino!”
Eisuke mi guardò, sorrise e mi strinse a sé. Era felice. Richiuse gli occhi, il dolore che aveva dentro lo fece addormentare.
***
Era il 5 Ottobre quando Eisuke morì. Era una giornata buoia, nebbiosa e pioveva. Il cielo piangeva, piangeva per tuo padre.Il suo cuore smise di battere mentre gli ero accanto. Si era accorto che stava morendo.
Mi prese per mano e mi disse “Reika, amore mio, perdonami se non ti aiuterò a crescere nostro figlio. Mi mancherai tanto. Promettimi una sola cosa, se sarà maschio vorrei tanto che tu lo chiamassi Aki”.
Detto questo, chiuse gli occhi, e il suo cuore smise di battere.
Inutili furono i tentativi dei dottori per rianimarlo. Il mio Eisuke se n’era andato. Per sempre. Ero rimasta sola.
Al funerale, pochi amici gli resero omaggio.
Rimasi sotto la pioggia a guardare quel cumulo di terra e fiori. Eisuke era là sotto. Non l’avrei mai più rivisto.
Angolo di MIA:
scusate per il ritardo, ecco il nuovo capitolo.
Ne manca ancora un'altro, l'ultimo, alla fine della storia.
Un abbraccio.