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Autore: MEImisaki    07/08/2012    2 recensioni
"..Reika sbarrò gli occhi incredula, poi li richiuse. Una lacrima le solcò il viso.
Strinse con forza quel pezzo di carta che aveva in mano.
Eisuke era malato, forse stava morendo.
Il suo sangue stava diventando acqua, e lei non poteva salvarlo."
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«....“Signora, ha fatto bene a venire subito. Devo parlarle di suo marito. La sua situazione è…molto molto compromessa”.
Lo fissai, cercai di rispondere, ma le parole non uscivano. Lui continuò “..vede…” – mi passò un foglio – “..suo marito è stato colpito da una Leucemia molto acuta. E’ stata in incubazione nel suo corpo per molto tempo. Stamattina è svenuto. Il suo sangue è malato, non contiene più nulla. E’ acqua ormai. Abbiamo provato a fare delle trasfusioni, sta attaccato alle macchine ma…”.
La sua voce si fermò, lessi il foglio, quello che diceva era vero. Chiusi gli occhi, una lacrima uscì e solcò il mio viso.
Accartocciai quelle analisi e le gettai per terra. Non potevo crederci, non volevo. Il mio Eisuke.
“Dottore…sono disposta a donare il mio midollo osseo, per guarirlo…sono incinta…aspetto un bambino, l’ho scoperto proprio stamattina, lui ancora non lo sa, non può lasciarmi ora, dottore mi aiuti, la prego…” , il mio viso si inondò di lacrime, nella stanza si udivano solo i miei singhiozzi.
“Signora, questo tipo di leucemia è fulminante, non c’è più niente da fare,  suo marito restano pochi giorni di vita, mi dispiace. Su non faccia così, e mi raccomando non gli dica nulla, vada a dargli la bella notizia che lei è incinta”.

Mi alzai e mi incamminai fino alla stanza di Eisuke come un automa. Tu eri un piccolo girino dentro di me. Ma non avresti avuto un padre.
E mi faceva male. Arrivai da Eisuke e tentai un sorriso, lui era lì, con gli occhi aperti che mi aspettava..
“Amore, va tutto bene, tra qualche giorno ti dimettono” – singhiozzai – “… ti devo dare una bella notizia…Amore aspettiamo un bambino!”

Eisuke mi guardò, sorrise e mi strinse a sé. Era felice. Richiuse gli occhi, il dolore che aveva dentro lo fece addormentare.

***

Era il 5 Ottobre quando Eisuke morì. Era una giornata buoia, nebbiosa e pioveva. Il cielo piangeva, piangeva per tuo padre.
Il suo cuore smise di battere mentre gli ero accanto. Si era accorto che stava morendo.
Mi prese per mano e mi disse “Reika, amore mio, perdonami se non ti aiuterò a crescere nostro figlio. Mi mancherai tanto. Promettimi una sola cosa, se sarà maschio vorrei tanto che tu lo chiamassi Aki”.
Detto questo, chiuse gli occhi, e il suo cuore smise di battere.
Inutili furono i tentativi dei dottori per rianimarlo. Il mio Eisuke se n’era andato. Per sempre. Ero rimasta sola.
Al funerale, pochi amici gli resero omaggio.
Rimasi sotto la pioggia a guardare quel cumulo di terra e fiori. Eisuke era là sotto. Non l’avrei mai più rivisto.



Angolo di MIA:
scusate per il ritardo, ecco il nuovo capitolo.
Ne manca ancora un'altro, l'ultimo, alla fine della storia.
Un abbraccio.

  
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