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Autore: Twitch    07/08/2012    0 recensioni
I miei pensieri distorti, i miei discorsi con me stessa, le mie paure, i miei sogni, i miei viaggi. Ecco, tutto qui dentro.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Forse noi due siamo soltanto due personaggi usciti da un libro. Sì perché poi quelli dei film sono tutti uguali, sono americani e vanno nello stesso college. Lei è una cheerleader e lui è il quarterback della squadra di football. Già sentit
o decisamente troppe volte e banalmente improbabile. 
Noi invece prendiamo vita tra le pagine di un libro, tra le righe di un qualcosa che è giù stato scritto.. ma che magari è anche tratto da una storia vera. 
Una storia più strana, ma allo stesso tempo più reale. 
Un ragazzo con una chitarra e una ragazza con una penna in mano e i capelli scompigliati. E.. e.. “she is two thousand light years away” ma forse non importa. 
- E perchè non importa?
- Ciao caro, Sub, ciao caro stronzo. Non importa perché forse i sentimenti non viaggiano su gomma o su due fottuti binari… Insomma.. hanno una sorta di ‘corsia molto molto preferenziale’. Capisci?
- Ok, ma non avercela con me. Sono sempre parte di te.
- Sei la parte di me che odio. Quella troppo insicura, quella che non prende decisioni per paura delle conseguenze. E sei anche quella incosciente, che mi fa lanciare a capofitto in cose che non dovrei neppure calcolare. Piantala di sussurrarmi nelle orecchie cose discordanti tanto per i gusto di confondermi.
- Ogni tanto qualcosa di giusto lo faccio.
- Ogni tanto.. ma devo metterci sempre una pezza io, eh.
Comunque sì.. dicevo che siam proprio tratti da una storia vera, la conosci anche tu, no?
E’ una bella storia, anche perché per certi versi è un po’ una fiaba, visto che ha quel tanto agognato ‘happy ending’.. Ma niente principi e principesse, niente scarpette di cristallo, niente carrozze, niente castelli. Soltanto due persone un semplici e complicate, un concerto, la California, la distanza di mezzo e delle scarpe un po’ rotte e con la suola consumata, ma terribilmente belle. 
- Bella come cosa.
- Sei un ruffiano, Sub.
- E tu sei permalosa.
- Mh, neanche tanto. Poi si sa che ognuno ha i suoi difetti.
Non sono una ragazza perfetta, anzi mi avvicino più al contrario della ‘ragazza ideale’ ed è normale farsi qualche paranoia. E’ normale avere qualche sbalzo d’umore e di autostima. Ci sono sempre tante domande, e poche risposte. E’ tutto un grande azzardo come al solito, ma alla fine è questo il bello.
E poi penso anche che… Che non è che tutti questi sogni ci stanno lasciando… indietro? Non è che lentamente ci stiamo distaccando dalla realtà tipo come quando si è in sala operatoria e ti danno una mascherina dicendoti ‘ora conta fino a dieci ’ e tu, mentre il gas fa effetto, riesci a contare solo fino a tre, prima di sprofondare in qualche mondo fantastico.
Noi non stiamo seguendo la trama della storia, insomma saltiamo tra un piano metadiegetico e l’altro, andiamo avanti, e ogni tanto mi sembra di tornare un po’ indietro, un po’ ai vecchi tempi. 
Abbiamo sconvolto tutto, abbiamo reso tutto più nostro.
Mi sa che ormai ci abbiamo preso gusto ad incasinare le storie, a tenere gli spettatori, (che poi alla fine anche noi siamo spettatori), col fiato sospeso. Con la suspance fino all’ultimo secondo.
Fino all’ultima scena. E chi può dirlo come sarà? Se sarà un bacio, oppure un ‘ciao’ come tutti gli altri che abbiamo pronunciato nella nostra vita, non lo sappiamo. 
Ma è bello così, perché forse tutti i nostri sogni sono tanti ‘finali alternativi’, tante possibilità che ci stiamo concedendo.
- Sono anch’io col fiato sospeso.
- Allora riempiti la bocca di popcorn e taci una buona volta. 
- Simpatica.
Questa volta le redini le prendo io, o magari le prendiamo noi. Basta lasciarsi trascinare, che tra poco è tempo di decidere che strada prendere, e soprattutto decidere chi percorrerà quella strada con te.
- Meglio scegliere o essere scelti?
- Perché non entrambi?
  
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