Capitolo 1. Primi incontri
Pov Selene
Come tutte le mattine mi
ritrovavo distesa a terra, senza cuscino, con un piede sul letto e la schiena a
pezzi, Iside era sempre la stessa. Non cambiava mai.
Aveva la bellezza di vent’anni e la notte veniva ancora a rifugiarsi nel mio
letto e il finale era sempre lo stesso: io spiaccicata a terra e lei bella distesa
sul mio letto, con la pancia all’aria e abbracciata al mio cuscino.
Decisi così di vendicarmi e darle almeno una volta, dopo dieci anni, un cattivo
risveglio come i miei. Così, con un ghigno sulla faccia e già un’idea che mi
frullava nella testa, mi alzai e in punta di piedi mi recai nel bagno contiguo
alla mia stanza.
Ridendo malignamente dentro di me ritornai nella stanza con un grosso secchio
tra le mani e l’aria di una bambina prossima a fare una marachella.
Mi avvicinai al letto, sperando che non si svegliasse proprio in quell’istante
e beandomi della sua aria felice, le rovesciai tutto il secchio d’acqua
congelata addosso.
-Sveglia!!- urlai, facendola sobbalzare.
Saltò così tanto dal letto che per poco non sbatteva la testa al soffitto.
Mi piegai letteralmente in due dalle risate, mentre lei era bagnata fradicia e
imbronciata, che mi guardava con l’aria più sbalordita del mondo.
-Ma sei impazzita?!- sbottò lei, cercando di asciugarsi le piccole goccioline
dalla faccia.
-Perché, non lo sapevi?- dissi io, scoppiando di nuovo a ridere. –La cosa non
dovrebbe più sorprenderti.- feci, posando il secchio e sedendomi accanto a lei
sul letto.
-tu devi farti curare! C’è qualcosa di serio che non va in te! Guardami, sono
zuppa! Se morirò mi avrai sulla coscienza!-
Le diedi di botto una pacca sulla spalla e ridendo andai in bagno per farmi una
doccia.
-Ma non ci pensare nemmeno!- mi fermò Iside sulla soglia del bagno. –Per come
sono conciata vado prima io in bagno, altrimenti morirò sul serio!-
-Io mi chiedo: ma se hai la tua bella camera spaziosa, perché non vai la a
lavarti?- sussurrai angelica.
-Perche sto così spesso nella tua camera che ormai la
mia mi sembra estranea.- disse, come se fosse una cosa ovvia.
Sorrisi maliziosa e mi avvicinai a lei. –Beh, potresti sempre farti la doccia
nel bagno di mio fratello, credo proprio che gli farebbe piacere, sai?-
cominciai di nuovo a ridere.
Iside inarcò le sopracciglia. –E che significa?-
Fu il mio turno di inarcare le sopracciglia, quella ragazza era davvero una
tontolona.
Sbuffando le feci segno di entrare in bagno. –forza, che oggi abbiamo un bel
po’ da fare. Non so quali persone importanti di non so quale telefilm hanno
prenotato per oggi fino a non si sa quando. L’hotel si riempirà di ragazzine
urlanti, temo.-
Anche Iside sbuffò. –Ma che bello!- ed entrò in bagno, mentre io andai
all’armadio per scegliere cosa indossare.
Finalmente mi ero decisa, ora dovevo assolutamente andare da mio fratello e
conoscere i miei doveri di quel pomeriggio. A volte mi scocciavo, perché tutte
le mattine era solito fare le stesse cose, solita routine, volevo cambiare,
volevo novità, ma quello che avveniva era sempre uguale.
Mentre mi recavo da Chris, vidi degli strani movimenti all’interno dell’hotel.
Tutte le mie “amiche” se così si potevano chiamare, erano nervose e agitate,
volevo capire che quel giorno sarebbero venuti degli attori, ma non vedevo il
motivo di stare così. Forse io e Iside eravamo le uniche a fregarcene, come
sempre eravamo le uniche ad essere così.
-buongiorno fratellone- gli mollai uno schiaffo sulla spalla, e lui di risposta
fece lo stesso.
-buongiorno principessa- mi sorrise come faceva sempre.
-mio principe, cosa devo fare questa mattina??- gli dissi, sedendomi sulla
poltrona bordeaux davanti alla sua scrivania…
All’improvviso la porta si aprì, era Iside che voleva solo salutare Chris. Poi
in un batter d’occhio si allontanò dalla stanza.
-allora, mio Chris innamorato della nostra Iside, cosa devo fare??- mi stavo
spazientendo, volevo uscire da quella stanza, il mio alter ego stava per
scoppiare…
-principessa non dire queste cose, sono un uomo d’affari io, mica sono come
te!!! Comunque devi fare il solito, stare tra il giardino e la spiaggia,
avremo degli attori in questi giorni, dovrai essere più gentile del solito…-
sbuffai a quell’affermazione…
-ok, principe…ora vado- mi alzai e gli diedi un dolce bacio sulla guancia…
Senza che lo lasciassi parlare, mi recai fuori da quella stanza…-che la
giornata abbi inizio- dissi tra me e me.
Camminare per i lunghi corridoi mi faceva sembrare di stare in un film – ok
Selene credo che questa mattina stai sognando un po’ troppo, gli attori che
devono venire ti stanno facendo cimentare un po’ troppo nelle loro parti- dissi
sempre tra me e me.
Se qualcuno mi avesse sentita, mi avrebbe presa di sicuro per matta… - basta
fare film mentali, ora si lavora!!-.
Finalmente ero arrivata sulla grande distesa di sabbia bianca bagnata da quella
piattaforma di acqua oceanica, adoravo stare lì, adoravo tutto di quella
favolosa città.
-hey tu dolcezza- mi chiamò il nuovo DJ della
spiaggia…
-buongiorno Matt, e non chiamarmi così, ho un nome e questo è Selene- gli dissi
acidamente, odiavo i ragazzi così, dopo Liam avevo
odiato il sesso maschile…
-come siamo acide questa mattina- cominciai ad innervosirmi. Potevo odiare una
persona dopo due giorni che la conoscevo?? Beh io ero capace di tutto.
Senza dirgli nulla, presi un Cd e lo inserii nella
console davanti a lui.
-ma cosa fai?? Il DJ sono io qui!!!- cominciò nuovamente…
-vedo che non sei molto capace, hai messo delle canzoni orribili, per i ragazzi
ci vuole questo…- lasciai la frase incompleta, perché a continuare fu “Getting over you”di “David Guetta e Chris Willis feat. Fergie e Limfao”
Ed ecco che la mia giornata era cominciata sulle note di questa favolosa
canzone.
Comincia a muovermi a ritmo come facevo il sabato sera quando mi ritrovavo
dietro la mia splendida consolle a scegliere le canzoni per la mia
Iside...ebbene si, sono una dj.
All’improvviso qualcuno mi fece ritornare alla realtà, -hey
tu, bellezza- mi girai più volte per capire da dove provenisse quella voce, in
meno di un secondo mi ritrovai accanto un ragazzo poco più alto di me, moro con
degli occhi da cerbiatto, mi fece un sorriso malizioso e capii che era stato
lui a chiamarmi.
-ciao, tu sei??- gli dissi gentilmente, non potevo essere spigolosa come lo ero
con Matt, rischiavo di far fare una brutta figura a Chris.
-Piacere Steven McQueen, attore di The Vampire Diaries- lo disse con tanta autostima, che mi fece voltare
lo stomaco…
-ah, piacere io sono Selena Keytech, sorella del
proprietario di questo hotel….- gli dissi con un ghigno stampato sulla faccia…
-ah, sei tu la riccona, tutti mi hanno parlato della famosa sorella Keytech, e devo dire che avevano proprio ragione sul tuo
conto, sei proprio favolosa…- cominciò così a guardarmi dalla testa ai piedi…
Innervosita gli dissi: -guardami di nuovo e rimpiangerai di stare in questo
hotel- mi girai e gli diedi le spalle, e con passo felino andai all’ombrellone
poco più giù di quello di Steven, sempre se così si chiamava.
Passai più volte accanto a lui, e come il solito mi guardava il sedere, così
decisi di parlargli – abbiamo cominciato con il piede sbagliato, però tu non
fai nulla per venirmi incontro, forse non sono stata chiara, ma non devi
guardarmi in quel modo…- gli dissi senza dargli il tempo di rispondere…
-ok ok, forse hai ragione, ma hai un sedere
invitante- pensai di dargli uno schiaffo, ma per quieto vivere me ne andai
incazzata nera…
Speravo tanto che la giornata finisse in fretta, così mi sarei potuta sfogare
con la mia cara sorellina Iside. Avrei passato ore a sputare sentenze su quel
ragazzo maniaco attore.
Pov Iside
Finii di rassettare la camera di Selene: ovviamente lei aveva sparpagliato
vestiti per tutta la stanza e non aveva minimamente mosso un dito per mettere
un po’ in ordine.
Mi aggiustai meglio la gonna nera e la camicia bianca e uscii dalla stanza,
diretta alle mie infinite mansioni mattutine.
Quella mattina sarebbe stata intensa e a quanto avevo capito un famoso cast
sarebbe venuto a stare da noi. Sbuffai, l’idea di essere invasa da milioni di
fan non mi piaceva per niente e probabilmente gli attori sarebbero stati una
massa di cafoni arroganti.
Mi sentivo strana, ero tesa e in agitazione per qualcosa. Avevo sempre avuto un
sesto senso molto sviluppato e quella mattina mi divceva
di stare in allerta per qualcosa.
Passai davanti allo studio di Chris e decisi di augurargli una buona giornata,
sicura che a quell’ora stesse già lavorando.
Bussai e poco dopo entrai, trovando anche Selene lì, seduta comodamente sulla
poltrona.
Sorrisi a Chris, era davvero carino quella mattina. –Volevo solo augurarti
buona giornata.- un altro sorriso.
-Grazie Iside, anche a te.- anche lui sorrise.
Capii che forse stavano parlando di qualcosa di importante, così, dopo averli
salutati, uscii dalla stanza, seguita dallo strano e attento sguardo di Chris.
Andai al ristorante, sperando che almeno quella mattina non ci sarebbe stata
troppa gente, ma il mio desiderio non fu esaudito: la sala era così piena, che
il brusio che proveniva dai vari tavoli era quasi assordante.
Sospirando mi diressi in cucina. –Giornata piena, eh?- dissi a Georgiana,
l’allegra cuoca che preparava la colazione.
-Abbiamo cominciato presto oggi!- si lamentò l’anziana donna, depositandomi tra
le mani due piatti. –Portali al tavolo cinque.-
-Agli ordini capo!- feci sorridendo, uscendo dalla cucina e cominciando a
servire ai tavoli.
Andai avanti così per un bel po’ di tempo, già stremata per le persone che mi
chiamavano da ogni angolo della stanza. Tutto ciò diventava ancora più
difficile se poi si dovevano interpretare anche i gusti degli ospiti stranieri.
Tra poco avrei sicuramente mandato tutto all’aria e mi sarei goduta il sole di
quella splendida giornata. Ero strana, nervosa e non riuscivo a capire cosa mi
stesse succedendo.
Stasera avrei sicuramente organizzato con Selene una delle nostre seratine al
Paradise, il locale del nostro vecchio amico Bill.
Ritornai in cucina e presi un vassoio con tre caffè e un cappuccino e mi voltai
velocemente per raggiungere la sala, peccato però che, appena uscita dalla
cucina, andai a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno.
Rovesciai tutti i caffe sulla camicia bianca dello sconosciuto, già pensando a
tutte le possibili morti che mi avrebbe fatto fare Chris non appena l’avesse
saputo.
Alzai lo sguardo,
mortificata, con l’intento di scusarmi con il cliente, ma rimasi bloccata da
degli intensi occhi castani, che mi guardavano spalancati.
Lo sconosciuto era più alto di me di parecchi centimetri, aveva gli occhi color
cioccolato e i capelli castani che gli ricadevano in morbidi ciuffetti sugli
occhi.
Anche io rimasi imbambolata, ma poco dopo mi riscossi dal mio stato catatonico
e mi scusai.
-Mi dispiace, mi dispiace tanto.- dissi mortificata, prendendo un fazzoletto e
cominciando a tamponargli la camicia.
-Non preoccuparti, non è successo nulla.- mi bloccò il polso, impedendomi di
continuare a pulirlo. –Magari potresti accompagnarmi in bagno.-
Eh?
Lo sconosciuto, leggendo la confusione nei miei occhi, subito si affrettò a
spiegarsi. –Intendevo indicarmi il bagno, visto che non ho ancora una camera, i
miei amici stanno prenotando adesso.-
Scoppiai a ridere per la sua aria preoccupata. –Certo, però purtroppo ci sono
solo i bagni del personale.-
-Non credo sarà un problema.-
mi sorrise di nuovo.
Aveva un sorriso da Dio quel
ragazzo!
-Piacere, Iside. E tu?- gli tesi cordiale la mano.
-Piacere Daniel.- mi disse lui un po’ stranito, come se gli avessi chiesto
qualcosa di sbagliato.
-Cosa c’è?-
-Nulla, solo mi sorprende
che tu non mi conosca, ma non per egocentrismo, ma perché…va beh, lascia
stare.-
Aggrottai le sopracciglia. No, non era possibile che…
-Sei uno degli attori del cast di non so cosa?!- dissi tutto d’un fiato.
Bene, avevo rovesciato il caffe addosso ad un attore famoso.
Daniel scoppiò a ridere. –Si, sono io e il “ non so cosa” si chiama The vampire
diaries.-
-Oh, si! Ne ho sentito parlare. Tutte le mie amiche amano un certo Damon.-
dissi, sperando di non aver sbagliato il nome del personaggio.
-Quindi tu non hai mai visto il telefilm?-
-Se ti dico di no cambi hotel?-
Daniel mi sorrise ancora. –Certo che no, adesso meno che mai.- disse,
guardandomi intensamente negli occhi.
Io abbassai lo sguardo, diventando rossa, ma poco dopo lo riportai su di lui.
-Iside…- continuò lui, per spezzare l’imbarazzante silenzio. –Non sei
americana?-
-No, cioè si, ma sono di origini egiziane.-
-Wow, non avevo mai conosciuta un’egiziana. Com’è l’Egitto?-
-Credo bello, non ricordo molto.- cominciai ad innervosirmi.
-Ho detto qualcosa di sbagliato?- mi chiese Daniel, capendo la mia difficoltà.
-No è che…senti possiamo cambiare argomento?-
-Si, come vuoi.-
-Beh, questo è il bagno.- dissi poco dopo, fermandomi nei pressi di una porta.
–Ciao allora.- gli sorrisi.
Mi voltai e stavo per andarmene, ma Daniel mi bloccò per un polso.
-Aspetta. Possiamo rivederci?-
-Beh, se tu alloggerai qui ci vedremo tutti i giorni.- gli sorrisi e, liberando
il polso dalla sua presa, cominciai a camminare, sicura che lui mi stava
guardando.
Ritornai al ristorante e continuai a servire ancora per un po’ la colazione.
Non vedevo l’ora di raccontare tutto a Selene.
Buongiornooooo sweethearts come state?? avete visto abbiamo aggiornato
dopo una settimana? facciamo sempre più progressi XDXD. che ve ne pare del
primissimo capitolino??? Le nostre due amiche/sorelle hanno conosciuto due del
nostro amato cast, Selene ha incontrato quell'odioso maniaco di Steven ahahahah -_- mentre la nostra Iside il dolce e amabile
Daniel nonchè il bellissimo Elijah *_*... ora cosa
succederà mai???
Selene e Iside sono molto legate tra loro sono così carine *_* così stupende
*_*.
Ok basta vi abbiamo scocciate troppo... ci sentiamo al prossimo capitolo un
bacio a tutte XOXO
Ringraziamo le anime pie che hanno commentato e quelle che ci seguono
anche in silenzio.
Sweet Fairy & Dark moon