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Autore: JoanneBrandoh    08/08/2012    8 recensioni
Volevo scapparmene da quella situazione diventata fin troppo imbarazzante... per me.
Lui sembrava ci godesse a vedermi così a disagio e in quella posizione.
 
Fanculo, ti odio.
Ti odio, fanculo.
James, sei morto.

 
Lui, come se mi avesse letto nel pensiero, mi attirò ancora di più a se e si morse il labbro.
Più mi dimenavo, più lui non mi lasciava respirare.
 
-Liam lasciami!- gli gridavo inutilmente.
-Perché dovrei?- si giustificava -Mica ti mangio- continuava, lanciandomi occhiate maliziose a cui gli altri non fecero caso, nessuno aveva la minima idea di quello che l'anno scorso era successo tra noi due.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quattro anni dopo. 
Wolverhampton, 9.18 a.m.
 
Me ne stavo ormai da più di una mezz'ora ad osservarlo mentre dormiva beato, coperto solamente da un sottile e leggero lenzuolo bianco. Era, forse, l'ennesima volta che ripetevo quest'azione, ma il fatto era che lui non mi stancava mai. Mi perdevo ogni volta ad osservare ogni suo piccolo particolare. Per esempio, i suoi lineamenti dolci ma decisi, delineati dalla luce solare che penetrava dalle tende bianche delle finestre della stanza - nonchè la nostra camera da letto; le sue due voglie sul collo che dio solo sa quanto le ami. In ogni situazione, posto, circostanza, con amici, parenti o genitori, il mio cervello va in tilt, perdendo la capacità di intendere e di volere e - non vedendoci più - gli stampavo due baci, rispettivamente dove erano le voglie.
 
Ricordo che una volta eravamo a casa dei suoi e mentre lui parlava ridendo e scherzando con suoi lontani cugini di Edimburgo, io mi catapultai da lui, facendolo sussultare e gli diedi due legeri baci sul suo collo, rispettivamente dove si trovano quelle due voglie, facendolo gemere flebilmente al mio tocco e - così facendo - guardagnandomi un'occhiataccia da parte della madre e un'altra, però, fortemente compiaciuta da parte del padre - non per caso la signora Payne mi odia e non può sopportarmi. 
 
Ad un certo punto, lo sento mugugnare qualcosa e muovere lentamente la testa verso di me, accucciolandosi nell'incavo della mia spalla. Subito chiusi gli occhi per - il più naturalmente possibile - fargli credere che io stavo ancora dormendo. 
-Amore?- chiese ancora con la voce impastata dal sonno -Qualche volta giuro che ti denuncio, con tutte queste osservature, o come si suol dire, mattutine mi sento violato!- confessò sarcastico, soffiando sul mio collo -Ehy, non fare la bella addormentata perchè tanto so che sei sveglia e fingi solo perchè non vuoi preparare la colazione...- continuò, con tono saccente. 
 
Quanto mi conosceva bene quel ragazzo. 
 
Io, per tutta risposta, borbottai qualcosa d'incomprensibile anche a me stessa e sempre tenendo serrate le palpebre, mi girai dalla parte opposta, lasciandogli un'ampia visuale delle mie spalle e della mia schiena seminuda - coperta solo dal leggero lenzuolo bianco - pentendomene amaramente poichè lui, come per reazione, spostò di lato il miei capelli e cominciò a lasciare dei baci leggeri su tutta la schiena scoperta, fino ad arrivare alle spalle per poi all'orecchio. Mi morsi il labbro inferiore violentemente - stando molto attenta a non farmi vedere - per non lasciarmi scappare nessuna sottospecie di sospiro di piacere poichè ero più che decisa a non preparare la colazione. 
 
Dovevo difendere il mio titolo da "nullafacente", eh.
 
-Ti amo, pignona- mi sussurrò all'orecchio per poi spostare le sue labbra sul mio collo, succhiando - quasi avidamente - un lembo di pelle. 
Dopo pochi secondi, si staccò e riprese fiato -Vado a prepararti le uova con il bacon, piccola, ti aspetto tra un quarto d'ora. Se non rispetti l'orario, però, sarò costretto a catapultarti giù dal letto!- continuò, lasciandosi scappare una risatina e alzandosi dal letto, dirigendosi in cucina. 
Quando fui sicura che si fosse allontanato abbanstanza dalla nostra camera da letto, presi il telefono e diedi un'occhiata all'orario e alla data poichè con lui - oltre ad aver perso la capacità di ragionare - avevo perso anche la cognizione del tempo e dello spazio. 
 
Lurido bastardo, ormai aveva il pieno possesso della mia vita.
 
Controllai: Martedì 24 Maggio, 9.31 a.m. 
Riconnessi il cervello; oggi dovevo incontrarmi con l'Irlandese pazzoide.  
Posai di nuovo il telefonino sul comodino e mi persi a fissare il soffitto bianco della stanza, cominciando a pensare. 
Di fatti ne erano accaduti in questi quattro anni, eccome se ne erano accaduti. 
 
La Band si era sciolta, lasciando all'oscuro di tutto il mondo intero e nella delusione più assoluta le proprie fans che, ancora adesso, sperano di rivedere la band di nuovo unita e affiatata, un po' come lo era prima
 
Harry aveva confessato pubblicamente la propria omosessualità - spezzando miliardi e miliardi di cuori di ragazzine in pieno della loro adolescenza di tutto il mondo. Nel corso di questi quattro anni, di ragazzi ne aveva cambiati a mai finire. Ogni giorno ne cambiava uno, ogni giorno faceva sesso con persone diverse. Quasi non lo si riconosceva più, era diventato un'altra persona. Beh, questo accadeva fino a qualche mese fa. 
Adesso è felicemente fidanzato da 7 mesi con un ragazzo di nome Alan che fa di professione il modello e sembra tanto uno dei Bronzi di Riace, data la sua bellezza. E' un ragazzo magro e altissimo, ha la pelle ambrata, capelli corvini e occhi di colore verde scuro; è molto affascinante e ha muscoli ed addominali perfetti in ogni singola parte del suo corpo e non perde occasione per metterli in mostra. Ma è bello quanto insopportabile, antipatico, altezzoso, egocentrico, rompicoglioni e stronzo. Se prima ero convinta che di Harry Styles ce n'era uno solo, adesso dovevo ricredermi: c'era anche Alan - l' Harry Styles 2. Ogni volta che uscivo con loro, andavo fuori di testa e ritornavo a casa distrutta. 
 
Io e Alex avevamo deciso di allontanarci per colpa dei nostri rispettivi fidanzati che non facevano altro che litigare quando s'incontravano. Era una situazione davvero complicata e molto pesante d'affrontare, quindi avevamo deciso di separarci - forse per sempre. Qualche volta la sento al telefono e le chiedo come va lì - in America - e per quello che avevo potuto capire, se la passano proprio bene. 
Hanno una casa grandissima nella periferia di Los Angeles e si erano sposati qualche mese fa, esattamente il 26 Novembre dell'anno scorso, ed ora lei è incinta di una femmina - come aveva da sempre desiderato. Nonostante si fossero sposati tutti e due molto giovani, non si erano per niente pentiti della loro scelta. Mi invitarono al loro matrimonio, ma decisi di non andarci per via di Liam. 
Il giorno delle nozze, mi sentii per tutta la giornata uno straccio e la cosa più brutta era che non dovevo farlo vedere a Liam, altrimenti si sarebbe sentito ancora più male di quanto lo stavo io - si sarebbe sentito in colpa per tutta la vita e io non volevo. Nella mia mente riaffioravano delle scene in cui eravamo bambine, dove io e lei progettavamo quel momento e io ero l'ospite speciale - ero la sua testimone di nozze. Ma, col tempo, la vita mi aveva insegnato che nulla era certo e quindi me ne ero fatta - quasi - una ragione. Per fortuna, per il viaggio di nozze, andarono a Londra e io li raggiunsi lì, dove finalmente riuscimmo ad incontrarci dopo molto tempo
 
Louis e Eleonor, invece, vivevano a Londra. Qualche tempo fa si erano concessi una pausa, ma non durò molto poiché dopo neanche due settimane si ritrovarono di nuovo insieme, più affiatati che mai e uniti più di prima. Già da tre anni convivevano, al diaciasettesimo piano di un altissimo palazzo al centro di Londra. Non avevo mai capito il perchè di quella casa e a quel piano. Io, per esempio, non potrei mai viverci perchè soffro molto di vertigini e sarebbe una condanna a morte. Sapevo solo che, per quello che mi avevano raccontato, c'era una vista magnifica e mozzafiato, ma a me bastava Liam su quel punto di vista. 
 
Invece, io e Liam vivevamo insieme - quasi da due anni - nella sua città natale, Wolverhampton. Abitavamo in una casa che si trovava verso la periferia della città, a noi c'era sempre piaciuta la tranquillità e non il caos e la confusione della città. Il nostro rapporto migliorava di giorno in giorno. Ci dicevamo di tutto, o almeno lui mi diceva tutto. Io, invece, gli mentivo solo in una cosa: i ragazzi; sapevo che se gli avrei detto la verità su dove stavo andando, di sicuro non mi avrebbe fatto uscire di casa e, di conseguenza, non incontrarli. Non sapevo il motivo che li aveva spinto a sciogliersi, ma, per Liam comportarsi con me in questo modo, la questione doveva essere molto complicata e seria. 
Quindi usavo la scusa che andavo da una mia amica/conoscente di nome Claire, che lui pensava fosse la mia migliore amica da quante volte ci sentivamo e ci vedevamo. Lei, 'nella realtà', era uscita una sola volta con me, Liam e suoi amici di vecchia data una sera di qualche anno fa. Subito, attaccai bottone con lei ma dopo quella sera, non ci vedemmo più, eravamo rimaste solo conoscenti. La verità era che io e lei non ci parlavamo neanche. 
Sapevo benissimo che la storia delle mensogne non sarebbe durata a lungo e che, un giorno di questi, mi avrebbe scoperto, ma il fatto era che avevo paura di una sua reazione e quindi avevo da sempre preferito non parlagliene. Quando sarebbe arrivato il momento, l'avrei affrontato. 
 
Questi nostri "incontri" erano svolti nella segretezza più assoluta. Li chiamavamo sarcasticamente "incontri clandestini" poichè nessuno ne doveva venire a capo, specialmente il mio fidanzato. 
 
Con Niall, ero rimasta in ottimi rapporti - un po' come Louis e Harry, che però non si rivolgevano la parola da anni. 
Sembrava essere solo Niall l'unico a voler rivedere la band di nuovo unita e affiatata come prima "Non dobbiamo ritornare per forza i One Direction, a me basta che ritorniamo amici, mi mancano enormemente i nostri pazzi momenti" mi ripeteva sempre Niall, con aria sognante e speranzosa. Gli altri, invece, facevano di tutto per non parlare del passato e quindi di quello che erano stati, i One Direction
Mi ricordo che una volta Louis mentre ci trovavamo a parlare del più e del meno in un café nel centro di Londra, per non toccare questo tasto dolente, si spogliò - restando solamente in mutande - e cominciò a gridare come un esaltato con gravi problemi psichici. Quel giorno fu arrestato per "atti osceni in luogo pubblico" e fu rilasciato solamente la notte stessa poichè io e Eleonor insieme pagammo la cauzione. 
 
Non era normale quel 'ragazzo'... 
Ma questo già si sapeva, no?
 
Alle 10.30 avevo appuntamento con il biondo al "Cafè Omar" proprio a qualche passo dal centro di Wolverhampton. 
E' venuto qui dall'Irlanda con la sua fidanzata Cindy - una ragazza di qualche anno più piccola del biondo, dai lunghi capelli dorati e grandi occhi azzurri. Chi non li conosce, può scambiarli per fratelli gemelli - ovviamente se non si calcola l'altezza, lei è solo 1.55. E' simpatica, solare e piena di energia, quella ragazza sprizza allegria da tutti i pori. E' la ragazza perfetta per Niall, la ragazza che aveva da sempre desiderato - me lo aveva confessato anche lui poco tempo fa. E poi avevano un'intesa e un affiatamento straordinario, ma era niente in confronto a quello che c'era tra me e il mio amatissimo e altissimo Liam. 
 
Viva la modestia, eh. 
 
Subito mi precipitai in bagno e - già trovandomi svestita da una notte passata all'insegna della passione - non tardai nemmeno un secondo ad infilarmi nella doccia e lasciare che l'acqua mi scorresse su tutto il corpo. 
 
 
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Uscii dopo circa venti minuti e, prendendo il mio accappatoio, iniziai ad asciugarmi. Subito, cominciai con i capelli e quando ebbi finito, mi precipitai in camera da letto - dove aleggiava un lieve odore uova bruciate - per scegliere dei vestiti. 
 
Liam Payne, possibile che non posso lasciarti preparare la colazione da solo che mi combini un disastro? 
Sei incorreggibile! 
 
Sbuffai rassegnata, ma nello stesso tempo nel mio viso comparve un sorriso: questa era la vita che volevo; io volevo stare solo con lui, con il mio Liam James Payne imbranato e rompipalle. 
Presi una maglietta verde e dei jeans chiari dall'armadio e, in un batter d'occhio, mi vestii per poi ritornare in bagno a truccarmi. 
Andai correndo in cucina e vidi Liam impegnato a maledirsi, con le mani tra i capelli. Appena mi vide mi sorrise dolcemente. 
 
-Amore mio, sei venuta a salvarmi?- mi chiese passandosi una mano tra i capelli con un sorriso nervoso stampato sul viso -Ho combinato un disastro...- ammise poi, abbassando lo sguardo con aria colpevole. 
Subito mi precipitai da lui e solo in quel momento m'accorsi che aveva rovesciato due pacchi di uova a terra e quelle che era riuscito a recuperare, le aveva messe in una pentola, ansicchè in una padella e anch'essa era caduta a terra. Soltanto in un secondo momento, m'accorsi che si era bruciato il braccio sinistro che teneva nascosto con l'altra mano e che era completamente nudo.

Fantastico. 

 
-Liam, mettiti immediatamente qualcosa! I vicini se ti vedono così un'altra volta ti denunciano e poi io devo gestirmi tua madre!- lo sgridai, indicando con un dito la nostra camera, dove si trovavano i suoi vestiti. 
-E' vero, mia madre non ti ha mai potuto vedere... Però tu contribuisci ad alimentare questo 'odio' da parte sua per te dandomi baci sul collo, infilando le mani sotto le mie magliette quando siamo con lei...- m'incalzò lui, con un sorriso da bastardo stampato sul viso. 
-Sei tu che mi provochi, Payne!- gli gridai cercando di nascondere il viso con qualche ciocca di capelli, ma non con molto successo. 
-Vuoi dare la colpa a me adesso?- domandò, avvolgendomi tra le proprie braccia e guardandomi negli occhi dolcemente. 
-Dico la verità, io!- mi difesi, abbassando lo sguardo. 
-Tu dici?- mi chiese, scostando dalla mia fronte alcune ciocche di capelli. 
-Chi mi stringe a sé completamente nudo e sta cercando di farmi impazzire? Beh, di sicuro non Liam Payne...- gli domandai retoricamente, assumendo un'espressione seria, ma nello stesso tempo saccente in volto. 
-Infatti, perchè te lo chiedi?- fece l'ingenuo lui, fingendo un'espressione stupita. 
-Payne non provocarmi- l'avvertii, scandendo con una lentezza quasi inesorabile quelle parole, sussurrandogliele all'orecchio. 
-Amo quando fai così...- mi confessò lui, leccandosi le labbra. 
-Lo so, Payne, lo so benissimo- gli sorrisi dandogli un bacio a fior di labbra. 
Lui, come se fosse impazzito dopo quel bacio, mi sbattè al muro e cominciò a baciarmi con foga il collo. 
-Liam...- gemetti flebilmente. 
-Dove vai?- mi chiese guardandomi serio negli occhi, per poi ritornare a baciare il mio collo e infilando una mano sotto la mia maglietta. 
-Come siamo gelosi di prima mattina...- azzardai, lasciandomi scappare un altro gemito. 
-Tu sei mia, ti fai ancora queste domande?- chiese con tono ovvio, mondendosi il labbro e guardandomi negli occhi. 
-Vado da Claire, amore mio- mentii per non destare sospetti -Non vado mica in Vietnam a fare la guerra!- continuai, cercando di sembrare il più credibile possibile. 
-Sono geloso di Claire, allora- disse soltanto prima di posare le sue labbra sulle mie e barciarmi, senza darmi la possibilità di ribattere. 


 
Fine. 

 


E' finita, piango ç.ç Perchè si è conclusa così presto? Mi ero così tanto affezionata a tutti voi, al Liam-stronzo, all'Harry-gay, al Louis-innamorato, allo Zayn-sexholic, al Niall estremamente dolce ed alla Johanna-problematica! Mi mancherete tutti tantissimo! Finalmente sono riuscita a concludere una storia e in un certo senso sono felice perchè non ne avevo mai conclusa una mentre nell'altro senso sono triste perchè alcuni ad alcuni di voi non li vedrò più, spariranno nella nebbia e si perderanno perchè si sono scordati il TomTom a casa, LOL (?) Anche se, devo ammetterlo, questa FF doveva finire tipo un 3 mesi fa circa, ma per via dei miei impegni e del computer rotto non ho potuto aggiornare puntualmente.. Scusatemi tanto, cari lettori! Anyway, il finale, per chi non l'avesse capito, è di tipo aperto e a me non piace molto, ad essere sinceri, ma vabbè. 
Vorrei rigraziare tutti quelli che hanno recensito e letto la mia FF fino ad adesso o che l'hanno messa tra le preferite, le seguite o le ricordate (:
Senza di voi sarei niente, GRAZIE MILLE del vostro supporto: JJBiebs, Anita Directioner, ZoomIntoMe94, Proud Directioner, Liamsprincess, mymindisamess, _aciredeF, I Wanna Be A Directioner, itsvalerie, Martina_Directioner, Ari_Love1D, Sere_Horan, CheekyCarrot, Hayley 29, Nani__Directioner, Sys, Miss98Tomlinson, directioners_, abaffoni1, MovesLikeLiam JustbelieveinStayStrong
L'ultima cosa che vorrei dire è che, qualche settimana fa, ho pubblicato una nuova FF. Per chi volesse leggerla e lasciare una recensione, questo è il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1174535&i=1 l'unica cosa di cui vi avverto è che è un po' troppo - come dire - a luci rosse (?) e non è per stomaci delicati. 
Beh, cari miei, vi saluto con un'abbraccio virtuale (?), mi raccomando vorrei che recensiste un po' tutti, per sapere cosa realmente ne pensate della storia in generale, del capitolo ecc. 
Grazie! 

Baci, J <3
  
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