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Autore: paynesmile    09/08/2012    0 recensioni
I'll leave the door on the latch if you ever come back..
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Katie si guardava intorno, tenendo stretta la sua valigia mentre veniva sballottata da una parte all'altra della stazione gremita di gente che cercava di correre verso il binario da dove sarebbe partito il loro treno, fece una smorfia e si guardò intorno ancora una volta. Di lui non c'era traccia, avevano litigato pesantemente e lei aveva deciso di tornare nella sua piccola cittadina fuori Manchester lasciandolo da solo nel loro appartamento affittato nel centro di Londra ma nonostante il litigio e le parole furiose che si erano urlati lei continuava a sperare che lui arrivasse nel bel mezzo della stazione correndo e urlandole di non partire, ma Katie si disse semplicemente che aveva visto troppi film e che quella purtroppo era la realtà. Dopo un ultimo sospiro salì sul treno e si sedette guardando fuori dal finestrino la gente che si salutava e le coppiette felici che camminavo mano nella mano, sorrise teneramente lasciando vagare lo sguardo sul binario e vide una ragazza che, a quanto pare, avrebbe dovuto prendere il suo stesso treno abbracciarsi con quello che doveva essere il suo ragazzo, stavano piangendo entrambi, probabilmente a causa della partenza della ragazza. E per un momento si sentì in colpa a violare la privacy di quei due ragazzi così tanto innamorati così come lo era stata lei, decise di voltarsi e dedicarsi alle interessantissime cuciture dell'imbottitura dei sedili.

 

 

-Giorno Amore!- sorrise Katie appena sveglia mettendosi a cavalcioni sul suo ragazzo e stampandogli un leggero bacio a stampo. -Buongiorno amore mio!- sorrise Liam spostandole una ciocca di capelli castani dal viso. -Amore dobbiamo andare a lavoro..- sospirò Katie poggiando la testa nell'incavo della spalla di lui e stampandogli un bacio sul collo, lui la abbracciò forte -dobbiamo proprio?- si lamentò come un bambino e tutto quello che lei poté fare fu annuire. -Vorrei stare così per sempre..- sospirò lui poi, prima di baciarla.

 

 

Katie riaprì gli occhi, probabilmente si era appisolata ed il treno era già partito, si era risvegliata con una sensazione di malinconia all'altezza del petto che non riusciva proprio a cacciare via per quanto ci provasse. Prese l'ipod iniziando ad ascoltare le canzoni più allegre che avesse, cercando di non pensare a quel ricordo che continuava a bruciarle nella mente, insieme ad altre mille parole e alle urla di qualche ora prima che avevano fatto finire tutto così drasticamente.

 

 

-Non fai altro che dirmi che sono cambiato! Che ti tratto diversamente!- urlò Liam in preda all'ennesimo litigio. -Se lo dico vuol dire che è vero! Non penso che mi metterei a dire cose alla cazzo, non credi?!- rispose a voce la ragazza guardandolo. -Quale sarebbe il motivo di questo mio allontanamento?! Credi che io mi frequenti con un altra! Ma non è vero. - ormai entrambi urlavano.

-si vabbene Liam hai ragione tu ok sei sempre uguale, così uguale che non mi baci da una vita, che mi rivolgi abbracci freddi che non mi guardi più come facevi prima! E' ovvio che hai un altra!- lo rimproverò. -Come cazzo faccio ad avere un altra se già non ti sopporto ultimamente, pensa come sarebbe sopportarne due!- disse, arrabbiato.

Lei lo guardò e rimase in silenzio, abbassò lo sguardo e si chiuse in camera da letto sbattendo la porta. -No!, aspetta Katie..non intendevo quello..aspetta fammi spiegare..- il ragazzo cerò di giustificarsi. Katie infilò il più velocemente possibile i suoi vestiti nella prima valigia a portata di mano -Non c'è un cazzo da spiegare Liam, VAFFANCULO.- gli urlò ad un centimetro dal viso e dopo averlo spintonato uscì di casa, dirigendosi verso la stazione.

 

 

Si morse il labbro cercando di trattenere le lacrime che fino a quel momento erano rimaste al loro posto senza minacciare la loro uscita, ma si sa che dopo la rabbia arrivano sempre le lacrime e per quanto cercasse di fermarle le lacrime iniziarono a rigarle il viso, lasciando che i singhiozzi le squarciassero il petto sotto lo sguardo curioso e pieno di tenerezza della ragazza che salutava il ragazzo alla stazione. Notò che il treno era quasi arrivato a destinazione e si alzò avviandosi in bagno per darsi una rinfrescata al viso. Quando ritornò al suo posto l'anziana signora accanto a lei le rivolse un tenero sorriso -Signorina le è squillato il cellulare mentre era alla toilette..- Katie ringraziò la signora e prese il cellulare che segnava un sms. Non aveva il tempo di leggerlo perchè il treno si era già fermato a destinazione e dovette scendere. Una volta scesa dal treno lasciò la valigia accanto a lei ed estrasse il cellulare dalla tasca.

 

 

Un nuovo messaggio: Liam

 

Guardò lo schermo incerta sul da farsi e poi schiacciò il tasto che avrebbe aperto il messaggio.

 

mi dispiace da morire, non intendevo quelle cose...ero stanco di litigare..scusami..ti amo.”

 

Katie non era mai stata una ragazza che credeva al destino o agli strani messaggi che esso mandava, ma si dovette ricredere quando per la stazione iniziarono a diffondersi dagli altoparlanti le note di if you ever come back dei The Script.

 

 

I'll leave the door on the latch if you ever come back, if you ever come back.

There'll be a light in the hall and a key under the mat if you ever come back.

There'll be a smile on my face and the kettle on, and it will be just like you were never gone.

There'll be a light in the hall and a key under the mat if you ever come back.”

 

 

Lei e Liam erano soliti lasciare una chiave di riserva sotto la porta in caso uno dei due ritardasse dal lavoro e in quel momento quella canzone le sembrò un messaggio chiaro e tondo di quello che avrebbe dovuto fare, si precipitò a comprare un biglietto di ritorno e salì sul treno dalla quale era scesa pochi minuti prima, lasciando che la gente che era scesa insieme a lei la guardasse confusa.

Cercò mentalmente di spronare l'autista di quello stupido aggeggio a correre come se fosse una metropolitana, aveva bisogno di tornare a casa il più velocemente possibile, come se un ritardo avrebbe compromesso il suo ritorno.

 

Appena scesa dal treno corse sulla metropolitana rischiando quasi di essere schiacciata dalle porte automatiche e iniziò a sbattere il piede nervosamente mentre le fermate si susseguivano. Una volta arrivata alla sua scese dando a parecchi passeggeri dei colpi con la valigia, non si curò nemmeno di scusarsi, insomma non avevano mai fatto follie per amore?!.

Salì le scale dell'appartamento a due a due e arrivata davanti alla porta si accasciò davanti al tappeto estraendone la chiave, la fece girare per due volte nella toppa ed aprì la porta lasciando la valigia in mezzo al salotto, corse in camera da letto e aprì la porta trovando il ragazzo che amava con la testa china a guardare lo schermo del cellulare, probabilmente in attesa di una sua risposta.

-Sono tornata, ti amo- sorrise lei guardando lo sguardo del ragazzo illuminarsi non appena i loro occhi si incrociarono.

-Ti amo anche io amore- sorrise lui alzandosi dal letto ed abbracciandola. -Mi dispiace per tutto, è stato davvero un brutto periodo..perdonami- disse lui baciandola. -Shh..è tutto ok...- sorrisero prima di lasciarsi andare e fare l'amore, come solo loro sapevano, con tutto l'amore del mondo. Come se non fosse mai successo nulla.




ciao, allora mi è venuta in mente questa one shot un po' in seguito ad una serie di eventi e anche grazie alla canzone sopra citata dei The Script che, per chi non lo sapesse, è una bravissima band Irlandese. Nulla scappo perchè è davvero tardi, spero vi piaccia un bacio!

  
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