Shouting.

Loui’s pov

  Ero tra le sue braccia.
Mi consolava e mi stringeva.
Non mi chiedeva niente, ne cos’avevo ne perché piangevo. Mi abbracciava e basta.
Questa è una delle cose che amo di Harry.
Lui c’era sempre x me, non so come farei senza di lui.
Hareeeh. Il mio migliore amico, la mia anima, la mia forza.
Piangevo,piangevo tra le sue braccia.
Dovevo sfogarmi,dovevo tirare fuori tutta la rabbia che avevo dentro e lui in questo momento era l’unico che mi poteva capire.
Mi sentivo morire dentro.
Intorno a me vedevo tutto grigio, una nebbia di ricordi mi sfiorava .
Non mi riconoscevo più. Non ero più io. Non ero più Louis.
Avevo capito di aver sbagliato con mia sorella, come ho potuto non farmi vedere per 2 anni?
Mi sentivo uno schifo.
Ma la cosa che mi fa più male è che non ho potuto stare vicino a lei nel momento in qui ne aveva più bisogno.
Non ho potuto abbracciarla e dirli che andava tutto bene.
In questo momento avevo solo bisogno di lei, avevo bisogno di vederla.
Lei aveva bisogno di me.
Il tour con i ragazzi era finito, e stavamo facendo un nuovo album,oggi dovevamo registrare una nuova canzone.
Ma non me la sentivo di cantare.
Andai dai ragazzi che si trovavano tutti in salone a guardare un film con tanto di Pop-Corn.
Mi videro arrivare in lacrime, e tutto ad un tratto il silenzio si celò dentro la stanza.
Zayn si alzò di colpo dal divano, buttò i pop-corn a terra e corse verso di me .
Avvolse le sue braccia attorno a me e mi strinse FORTE. Mi abbracciò interrottamente per 10 secondi.
Per quanto poteva sembrare essere egoista e vanitoso, quel ragazzo aveva un cuore d’oro.
Avevo proprio bisogno di un abbraccio alla Malik.
Tutti i ragazzi rimasero stupefatti, non mi avevano mai visto piangere.
Io ero sempre stato il ragazzo forte che sa sempre affrontare qualsiasi situazione.
Mi calmai, e mi sedetti sul divano con una tazza di tè che Niall mi aveva portato.
Spiegai tutto ai ragazzi, orami loro erano rimasti la mia unica e vera famiglia.
"ora cosa hai intenzione di fare?" mi disse con preoccupazione Liam.
"voglio tornare a casa e stare con mia sorella. Ora voglio solo questo" li dissi con convinzione.
Con ancora qualche lacrima che cadeva dal mio viso.
"NOI VENIAMO CON TE" urlò Styles.
"esatto, dove vai te, veniamo anche noi" si aggiunse Malik.
Andai in camera e cominciai a prepararmi ...

Darcy’s pov

Ero uscita con delle amiche, per svagarmi e non pensare per un pò a tutti i problemi che avevo attorno.
Ero riuscita a divertirmi , dopo tanto tempo ero riuscita a tornare a ridere.
tutto sembrava cominciare a filare liscio.
Domani Louis tornava e sapere che potrò riabbracciarlo mi rendeva davvero felice.
Stavo tornando a casa, dopo la bellissima serata, ed ecco, che vidi la macchina di mio padre in cortile.
pensai "cosa succede adesso?"
Corsi in casa e aprii la porta.
Vidi la cosa più brutta che una figlia potesse mai vedere.
Mio padre stava picchiando mia madre.
Lei era stesa a terra, piangeva , lo implorava di smettere perchè gli faceva male ma lui non smetteva e picchiava sempre più forte.
La scena più brutta che potessi vedere.
Mi senti il mondo cadere addosso.
Iniziai a urlare disperata. "SMETTILA! NON VEDI CHE LI FAI MALE? TI PREGO BASTA " tirai fuori tutta la rabbia che avevo dentro.
Mio padre mi prese per un braccio e mi scaraventò a terra.
Colpii con la schiena lo spigolo di un comodino. Mi fece male, davvero male.
Mia madre era là che urlava , incapace di muoversi.
e io ero lì stesa a terra che vedevo tutto, vedevo una famiglia distruggersi, vedevo tutto il mio passato passare davanti ai miei occhi.
Quell'uomo che mi aveva insegnato a crescere, quell'uomo che mi aveva insegnato a sorridere ,ora era diventato un mostro.
Un mostro senza pietà e vergogna .
Corsi su per le scale, zoppicando, e mi chiusi in camera mia.
Presi la lametta e iniziai a tagliarmi .
Di nuovo, dopo molto tempo che avevo smesso.
Forse mi stavo solo che facendo più male, ma era l'unica soluzione. pensai.
Sapevo solo una cosa. Domani Louis tornava.
Cosa li raccontavo? come farò a raccontarli tutto questo?
Tutto ad un tratto il silenzio si celò dentro la casa.
Si sentiva solo il vento che sbatteva sulle fineste e le foglie strisciare sulla strada.
Qualcuno busso alla mia porta.
"VATTENEE! SEI SOLO UN VIGLIACCO! VAI VIA!" urlai con tutte le mie forze.
"apri, ti prego! apri" era Louis.
      ...

Hei bellezze.
Lo so ci ho messo molto a postare il secondo capitolo,
ma vi prometto che non succederà più.
Comunque, questo è il secondo capitolo di questa storia.
Lo so, è molto drammatico, ma vi prometto che più avanti ci saranno delle sorprese.
Spero vi piaccia perchè ci ho messo tutta me stessa, davvero.
Grazie a tutti.
Un bacio.
-Vale