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Autore: _Ems_    09/08/2012    0 recensioni
Mi guardò in cagnesco, sospirò e poi mi disse: -Harry, io non voglio essere l'ennesima ragazza che porti a letto e poi lasci. Non voglio essere la puttenella di turno.-
-Non voglio solo sesso stavolta. Kim tu sei speciale,davvero.-
-Harry, vaffanculo, ok? Io non me la bevo. E non voglio sentire più le tue assurde storie. Sei un bambino, Harry, cresci.-
Si girò e se ne andò non dandomi nemmeno il tempo di parlare e lasciandomi lì, da solo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nel frattempo, mentre io contemplavo quella figura, Cher si era smossa e si era presentata a tutti con un enorme sorriso stampato in faccia.

Il riccio si avvicinò a noi, prima guardò i ragazzi e disse loro: -Scusatemi ragazzi, ero al telefono. Vi ricordate quella bomba sexy, quella bionda con le tettone, a cui avevo chiesto il numero giorni fa?! Era lei, e beh..stasera serata movimentata!- infine ammiccò con aria maliziosa e si rivolse a noi: -Ehi bambole! Io sono Harry, piacere. Ma ovviamente mi conoscete già.-

Era sicuro, io odiavo quel maledetto riccio. Mi trattenei dallo sputargli in un occhio e gli sorrisi: -Io sono Kimberly e sarò la vostra stylist, mentre lei è Cher, la vostra hair stylist.-

-Io-io-io vi conosco! V-v-voi siete i One Direction! Mio Dio, non riesco ancora a crederci! Fino a ieri passavo le giornate dietro ad un computer, sperando di essere seguita da voi su twitter, e ora sarò addirittura la vostra hair stylist!- disse Cher con gli occhi lucidi e un sorriso stampato sul volto. Solo allora mi resi conto che loro erano le facce che tappezzavano la parete della camera di Cher. No, non potevano essere loro. Non li avevo mai sopportati, e ora averli di fronte confermava solo la mia teoria sul loro essere tremendamente ricreduti.

Tutti e cinque le sorrisero e la ringraziarono.

Dopo poco la testa del loro manager Paul, se non che l'uomo che ci aveva condotto lì, fece capolino nella stanza.

-Ragazzi, vi voglio tra 5 minuti davanti al cancello: si pranza insieme!-

-Cosa? Ma io non lo sapevo, non ho nemmeno portato i soldi con me!- dissi io un po' preoccupata.

-Tranquilla, pagheremo noi, è il minimo che possiamo fare.- disse Liam con un tono dolce e un sorriso premuroso. Odioso. Tutta quella dolcezza, oh andiamo, mi veniva da vomitare!

Fui però costretta a fingermi riconoscente: -Ohw..beh allora grazie mille!-

Uscimmo dal salone, ripercorremmo tutto il corridoio e ci ritrovammo di nuovo all'ingresso dove Paul ci stava aspettando.

-Forza, in macchina! Oggi si mangia all'italiana!-

-Oh Paul, ecco perché ti amo!- urlò Niall abbracciandolo tra le risate degli altri quattro della band e di Cher.

Sciolto l'abbraccio, Paul ci fece strada verso il parcheggio e ci aprì le portiere di una lussuosa limousine. Wow, e menomale che era solo un semplice pranzo, figuriamoci quando si sarebbero dovuti sposare!

-Prego, prima le donne.- disse Zayn mettendosi di lato per farci passare.

Io e Cher ci accomodammo, seguite da Zayn, Harry, Louis, Niall, Liam e infine Paul.

-Non badate a spese voi, eh!- dissi guardandomi intorno meravigliata da tutto quel lusso.

-Beh, diciamo che ce lo possiamo permettere.- ribatté il ricciolino.

Oh ma andiamo, un po' di modestia non guastava mica. Mi limitai, però, ad annuire in silenzio.

-Sapete che già da oggi comincerete a lavorare, vero?- ci disse Paul squadrandoci.

-Cosa?! Oggi?- finalmente Cher riuscì a fare uscire qualche parolina dalla sua bocca.

-Beh si.. Vi avevo informato, no?! Oggi i ragazzi avranno un'intervista e sarà una buona occasione per mettervi alla prova.-

-Ohw..ok. Noi..beh, non ricordavo questo dettaglio ma va bene.-

-Tu invece, Kimberly? Sei pronta?- disse poi il manager rivolgendosi a me.

-Senz'altro!- risposi io sorridente. Non ricordavo neanch'io di dover iniziare il giorno stesso, ma mi piaceva l'idea. Speravo solo che non fosse difficile azzeccare i gusti di quei cinque ragazzetti.

Nel frattempo notai che Harry e Louis continuavano a scambiarsi battutine guardando me e Cher. Non avrei voluto fare nient'altro che prenderli a schiaffi, ma mi trattenni anche quella volta. Dovevo essere educata, era il mio lavoro.

Durante il tragitto il biondino continuò a parlarmi e a farmi domande sulla mia vita. Ma non aveva un tasto OFF?!

Arrivati al ristorante, scendemmo dalla limousine e fummo scortati ai nostri posti da un cameriere.

Dopo forse neanche cinque minuti, le nostre ordinazioni erano già sul tavolo. Però, figo come ristorante.

-Ok ragazze, vogliamo sapere qualcosa su di voi. Diteci tutto!- disse Louis prima di iniziare a mangiare. Quel piatto fumante di pasta alla carbonara mi attirava parecchio così arrotolai gli spaghetti e ne mangiai un po', poi iniziai a parlare: -Allora, il mio nome è Kimberly Rachael Cox..-

Fui interrotta da Harry: -Hai lo stesso cognome di mia madre, figo!-

-Oh scusami, continua pure.- disse poi a causa degli sguardi di rimprovero che gli lanciavano tutti.

-Dicevo, il mio nome è Kimberly Rachael Cox,- ripresi poi io -ed ho 18 anni.-

Di nuovo fui interrotta, stavolta da Louis: -Ohww piccola!- Irritante, decisamente. Sorrisi educatamente e poi continuai: -Si, infatti studio per diventare stilista da anni, avevo questo sogno fin da bambina. Mio padre mi ha sempre insegnato ad inseguire i miei sogni e così ho fatto. Lui si chiama Dwayne ed è la cosa più cara che ho insieme a mio fratello Bryan, ora vi faccio vedere una loro foto.-

Mentre cercavo nella borsa la loro foto che portavo sempre con me, Niall mi fece una domanda che mi fece mancar l'aria: -E tua madre?- Mi sentì mancare la terra sotto i piedi e il cuore andare in frantumi.

Perché quel maledetto biondino non tappava la bocca?!

Cher, capendo quanto mi aveva fatto male quella domanda, si intromise svincolando il discorso: -Scusate ragazzi, la mia testa sta scoppiando, non mi sento affatto bene. Vi dispiace se vi rubo un attimo Kim? Ho bisogno di una mano.-

-Ehi Cher, posso chiamarti un dottore!- le disse subito Paul preoccupato.

-No no, non si preoccupi, non credo sia tanto grave, ho solo bisogno di una boccata d'aria.-

-Sicura? Guarda che se non ti senti bene, non sei costretta a rimanere, faremo la prova un altro giorno, non ci sono problemi. L'importante è la salute.-

-No no, ce la faccio oggi.- disse infine Cher prima di prendermi per mano e portarmi all'ingresso del ristorante.

Il mio sguardo era fisso a terra, e le lacrime premevano contro gli occhi, pronte a cadere.

-Ehi, ehi, tesoro, non ci pensare!- mi disse Cher prendendomi il volto tra le mani -pensa piuttosto a quello che ti sta accadendo: sarai la stylist dei One Direction! Ti rendi conto?! I One Direction! Sono così...-

-Odiosi! Sono così fottutamente odiosi!- dissi non facendola nemmeno finire di parlare -E io li odio! Li odio da sempre. Lo so, non te l'ho mai detto. Ma io non li ho mai sopportati. Ed ora?! Mi ritrovo anche ad essere la loro stylist! Quel Liam, maledettamente dolce con tutti, SCHIFOSAMENTE dolce. Quell'altro, poi, Louis, è un clown per caso?! Qualcuno dovrebbe insegnargli l'educazione e che non è più un bambino di 3 anni ma è ben più cresciuto. Poi Zayn, ma cosa diavolo gli passa per la testa a quello?! Così dannatamente misterioso! Per non parlare del biondino! Ha sempre qualcosa da dire, soprattutto nei momenti MENO OPPORTUNI! E infine quel fottuttissimo arrogante ricciolino! Dio quanto gli sputerei in un occhio! Si crede il padrone del mondo e solo perché ha i capelli ricci si crede di essere il più figo del mondo! Dio che nervoso che mi mettono quei cinque!-

-Kim, calmati. Ti stai rendendo conto?! Stai cercando in loro ogni minimo difetto senza notare i loro pregi! Ti costruisci una specie di barriera, cercando i più piccoli difetti di ogni persona che incontri, in modo da usarli come arma se questa ti tradisce, per consolarti, per non uscirne perdente. E lo fai da quel giorno. Sì, e non provare a negarlo! Da quel giorno hai odiato ogni persona che avevi davanti. Tutti, tranne me, Bryan e tuo padre. Ma ora apri gli occhi, Kim! Odiare la gente non cambierà niente! Ritorna la Kim di prima, quella felice, forte, che trovava sempre il lato positivo in tutto, che voleva bene perfino a chi la odiava. Quella era la mia migliore amica, la rivoglio indietro.-

Rimasi immobile, non sapevo che dire. Aveva ragione, da quel giorno era cambiato tutto. Mi ero indebolita, vedevo tutto in modo negativo. Tutti mi sembravano falsi, crudeli, pronti ad attaccare. Da quel giorno ero caduta a terra, e anni dopo non avevo ancora trovato la forza di rialzarmi. In quel momento mi sentivo una grandissima merda.





 

Eccomi con il secondo capitolo, spero che vi piaccia! Non mi odiate Kim, è solo l'inizio! 
Recensite e fatemi sapere che ne pensate! :D Un bacione!

  
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