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Autore: Evelinge    10/08/2012    0 recensioni
Elizabeth è una ragazza di 22 anni. Nella sua vita ha vissuto vari abbandoni, da persone importanti. Ciò l'ha portata ad essere ciò che è diventata: Una ragazza dai facili costumi. Nel momento in cui si rende conto di voler abbandonare tutto, incontra lui.
James è un ragazzo di 25 anni. Occhi magnetici, color ghiaccio, ghigno quasi malefico, ma terribilmente attraente.
Sarà lui a voler cambiare la vita di Elizabeth, nonostante sia un'impresa più pericolosa ed anche più... travagliata di ciò che pensa. -
Dal Capitolo 2:
“Quando una persona ha il potere di farti cambiare umore vuol dire che è veramente importante.” Aveva detto mia madre un giorno quando, per curiosità, le chiesi cosa fosse l'amore. Possibile che James fosse diventato in così poco tempo così importante?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Erano passate due settimane dall'ultima volta che avevo visto quell'uomo di cui non conoscevo neanche il nome. I suoi occhi di ghiaccio erano rimasti impressi nella mia mente, proprio come un tatuaggio indelebile. Ma ogni cosa bella ha una fine, e la vita non si ferma al primo evento positivo che ti capita. Bisogna andare avanti, nel bene e nel male. Proprio per questo, il giorno dopo la mia ultima 'notte di fuoco' non avevo avuto il coraggio di abbandonare la mia unica fonte di approvvigionamento. Mi ero resa conto che non avevo alcun motivo, oltre la mia dignità, di abbandonare quel lavoro e che, se lo avessi fatto, di sicuro mi sarei ritrovata in guai più seri di quelli che già mi assalivano.

Era brutto sentire di non avere una via di scampo, sentire di trovarti in un vicolo ceco, senza alcun modo di abbandonare quella partita che ormai adornava la tua vita come un'orribile cornice. Il mio era un quadro astratto. Lasciavo il mio essere alla libera interpretazione di ognuno. Chi mi chiamava puttana, chi mi compativa, chi mi odiava, chi mi usava e chi, semplicemente, nutriva istinti omicidi nei miei confronti. “Il parere della gente sarà sempre superficiale, tu sai ciò che hai vissuto, che vivi e che vuoi vivere.” Ero convinta che ciò che mia madre non faceva che ripetermi era la verità. Sapevo che ciò che stavo facendo era per potermi costruire un futuro. Avrei trovato il modo di uscire da quel giro, non ero una ragazzina qualunque.

Piccola, che bello rivederti!” Mi voltai, nell'intero streap club la cosa che la luce riusciva a risaltare meglio erano i suoi occhi color ghiaccio.

Ciao.” Pronunciai timida, mentre lui si voltava da una parte all'altra, come per cercare qualcuno che non arrivava. Lo osservai meglio. Era bellissimo. Giacca di pelle che nascondeva benissimo i muscoli che si trovavano sotto di essa. Le sue labbra carnose non facevano che stuzzicarsi l'un l'altra con un fare da vero adulto. I suoi occhi rappresentavano un suo pregio e un suo difetto, contemporaneamente. Erano belli, quel colore color ghiaccio riusciva a spiccare , quasi come se fosse l'attrazione più bella di un enorme luna park. Mi attraevano a loro come calamite. Come droga. Era proprio questo il punto. Dai suoi occhi si riusciva anche a notare la sua verità. Si era dato alla cosiddetta 'vita facile'. Quegli occhi erano un bellissimo spiraglio di luce; Amavo potermi perdere in essi. Amavo semplicemente poter pensare di possedere quello sguardo che tanto mi piaceva. “Non mi hai detto il tuo nome l'ultima volta.” Affermai decisa.

James.” Rispose afferrandomi saldamente la mano e sfruttando questo contatto per poter tirarmi sul suo petto. Fu un abbraccio strano, forse semplicemente perchè non ero abituata a quel tipo di approccio. Ma mi piacque. Mi piacque sentir battere il suo cuore, mi piacque sentire il suo regolare respiro diventare tutt'uno con il mio.

Jam, amore mio!” Fu un attimo. Un attimo in cui mi resi conto che ero una stupida, che tutti gli uomini erano uguali, che non avevo ragione di credere di poter cambiare quella mia ormai disastrata vita. Mi allontanai dal petto dell'uomo un secondo, che bastò per rendermi conto della situazione. Una ragazza dai lunghi capelli biondi e dai lineamenti tanto femminili quanto eleganti, si avvicinava a noi con passi sicuri e decisi. I tacchi risuonavano nel frastuono, come se la musica fosse spenta, come se ci fosse silenzio. Come se per me esistesse solo quel rumore. Indossava un semplice pantaloncino di jeans, a cui si sottostavano delle calze a rete. La maglia con uno scollo a V ben marcato lasciava intravedere i suoi prosperosi seni. Le labbra carnose e degli occhi blu e pieni di eccitazione. James lasciò che mi allontanassi dalla sua morsa per correre ad abbracciarla. Mi accorsi che ciò che ero non poteva mutare, sarei rimasta sempre la solita. Non potevo cambiare ciò che la vita aveva deciso di rendermi. La differenza tra me e quella ragazza era evidente, concentrata in un unico punto: Lei era una donna. Aveva una dignità, non si vendeva, era sé stessa in tutto e per tutto. Gli osservai mentre piano le loro labbra si incontravano in una danza che, per quanto dolce, probabilmente io non avrei mai conosciuto, o meglio mai più potuto vivere. Voltai il mio sguardo da un altra parte, come per convincermi che ci fosse qualcosa di meglio da guardare, da ottenere. Probabilmente c'era di meglio, ma non era ciò che volevo io.

Insieme vennero verso di me, proprio mentre stavo chiedendo al barista il mio bacardi. Primo bicchiere. Sapevo di non reagire bene all'alcool, ma non mi importava.

Eli, volevo presentarti Stephenie, la mia ragazza.” Il mio sguardo si posò su quella perfetta ragazza. Sorridendo allungai la mano, lungi dall'essere maleducata.

Piacere, io sono Elizabeth.” La strinse forte e, non capendo il perchè e non facendo molto caso a questo particolare, chiesi una nuova dose di adrenalina a Jack. Secondo bicchiere. Terzo bicchiere. Quarto bicchiere. Quinto bicchiere.

La testa mi girava, e la mia vista era terribilmente offuscata. Cominciai a camminare verso il centro della pista, io ero la regina di quel posto. La canzone in sottofondo era una bachata. I miei fianchi si muovevano al ritmo di quel suono, mi lasciai trasportare dalla musica. I capelli raccolti in un elegante chignon furono liberati da mani che non erano le mie. Ma non mi interessava. Dovevo divertirmi, no? Due forti braccia si impadronirono della parte inferiore del mio bacino. Sorrisi. Non potevo farne a meno.

A modo mio, io cercavo un film da lieto fine. Eppure il tempo scorreva. Giorni, mesi, anni si susseguivano ed io ero ancora lì, lasciando che chiunque potesse avermi. Il bacino dell'uomo che mi stava dietro iniziò a muoversi in sincronia con il mio. Poi la scena cambiò, tutto d'un tratto. Lo avevo a un passo, improvvisamente. Lo avevo a un passo senza averlo mai.

Ah, sei tu.” Esclamai, lasciando che si alludesse dalla frase la delusione che provavo. Delusione nell'averlo di nuovo lì, delusione nell'essere ancora sua schiava. Perchè questo ero, ed avevo bisogno di qualcuno che non mi facesse sentire tale. Qualcuno che non fosse lui.

Sorpresa?” mi domandò lui, continuando ad assecondare i miei movimenti. Si aspettava una risposta che non arrivò perchè, ancora con un leggero velo davanti agli occhi, mi spostai, dirigendomi verso un altro ragazzo.

Ehi, vuoi ballare dolcezza?” Mi chiese, vedendo il mio modo di camminare interessata verso lui.

Sì, dolcezza, voglio ballare, divertirmi, non pensare. Credi di essere in grado di liberare la mia mente per una sera?” Ero brilla. Sì, ero decisamente brilla. Brilla e viva, perchè così mi sentivo.

Anche per tutta la vita, bambolina.” E da lì iniziò il nostro ballo. Un insieme di seducenti mosse che ci vedevano protagonisti. Il cuore non batteva, era fermo, immobile. Proprio come se fosse un oggetto. L'unico oggetto che non poteva essere messo in vendita, nel mio corpo. Avrei venduto tutta me stessa, ma quel muscolo involontario che mi permetteva di vivere era e sarebbe stato solo di chi lo meritava davvero.

Adesso basta, tu vieni con me!” Sentii la sua voce penetrare in ogni maledettissimo poro della mia pelle. Sentii i battiti accellerare, e i miei occhi cercare disperatamente i suoi.

Il suo braccio si impadronì del mio corpo, e mi posizionò sulle sue spalle, per poi dirigersi fuori lo streap club, verso la sua macchina.

Che cosa vuoi da me?” Gli chiesi, quando eravamo già nel veicolo. L'odore della pelle mi invadeva le narici. La prima volta che ero stata lì dentro non mi ero resa conto di una foto posizionata nella parte superiore del manubrio.

Voglio avere il tuo corpo e il tuo cuore, ancora.” Mi immobilizzai sentendo quella frase. Non potei evitare che una lacrima mi scendesse sul viso, rendendomi vulnerabile ai suoi occhi. Poca gente mi aveva vista piangere, ed ognuna di queste persone aveva un importanza decisamente alta nella mia vita.

Si potevano contare sulle dita le persone a cui avevo voluto bene davvero, che mi avevano scrutata a fondo. Non volevo che James fosse tra queste, non poteva esserci.

E la tua Stephenie? Che fine ha fatto? Ti ha mollato?” Bene, ora mi dimostravo anche nervosa.

Ti ha chiamata puttana, e l'ho mollata io.” La naturalezza con la quale quelle parole erano uscite dalla sua bocca mi lasciò sbalordita. Mi aveva difesa, aveva dato più importanza a me che alla sua ragazza. Sentii il mio cuore partire per la sua feroce cavalcata nel mio petto, come se volesse abbandonare il mio corpo. Senza volerlo, le mie labbra si piegarono in un sorriso, vero e sincero. Era molto che non sorridevo così. I miei occhi si ridussero a due fessure.

Quando una persona ha il potere di farti cambiare umore vuol dire che è veramente importante.” Aveva detto mia madre un giorno quando, per curiosità, le chiesi cosa fosse l'amore. Possibile che James fosse diventato in così poco tempo così importante?

E' bello vederti sorridere, piccola.” Dopo aver beato il mio udito di quell'affascinante frase mi lasciai andare tra le braccia di Morfeo. Finalmente, dopo tanto tempo, avevo qualcosa da sognare.

ANGOLO DELL'AUTRICE:

Tadaaaaan, ecco a voi un nuovo Capitolo *u*
Non c'è molto da dire, i veri misteri devono ancora venire a galla, e mi è sembrato che la storia fosse molto scorrevole, e non ci sia nulla da spiegare.
I miei James ed Elizabeth si sono rincontrati.. Lei inizia a chiedersi cosa abbia di diverso lui rispetto agli altri...
James è un pezzo di ghiaccio che sta mostrando un affetto diverso nei confronti della ragazza... Come potrete capire nei prossimi Capitoli, non è tipico di lui questo comportamento.. Amore, amicizia, infatuazione o che cosa? Lo scopriremo presto.
Intanto vi lascio questo piccolo assaggino del prossimo Capitolo *çç* :


SPOILER:



Mela pagherai, giuro che mela pagherai!”

L'ultimo urlo, quello che mi rimbombava nel cervello da giorni.

Aprii di scatto gli occhi, mettendomi in fretta a sedere.

Mi guardai intorno, ero ancora in macchina. Nella macchina di James, ma lui non c'era. Un po' impaurita aprii lo sportello, affacciandomi semplicemente. Lui era lì, a bere il caffè in un bar.


Ciao amori miei.
Baci, e recensite.

-Evelinge.
  
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