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Autore: Tomoko_chan    10/08/2012    2 recensioni
"Tutti lo chiamavano traditore, io lo chiamavo fratello. Lo capivo."
E se Naruto riuscisse a convincere Sasuke a tornare a casa? E se questo scoprisse di essersi perso tante cose? E se Naruto scoprisse di avere ancora una famiglia e questa arrivasse di colpo nella sua vita? E se un nuovo e grande nemico volesse la testa dei migliori shinobi?
Questo è un NaruHina, un pò di SasuSaku, un ShikaIno. E se poi i nuovi arrivati sconvolgessero una coppia? Una nuova trama e nuovi personaggi. E se vi piacesse?
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Alcuni personaggi saranno leggermente OOC ma solo un pò, i dovuti cambiamenti dopo una dura e tragica Quarta Guerra!
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Le storie dei Ninjia, Naruto negli anni.'
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Cap 28 Some moments.
Naruto, verso sera, aveva lasciato i parenti soli nella loro nuova casa e aveva deciso di tornarsene a casa con la sua bella ragazza. La teneva per la mano e saltellava come un bambino felice,
ridendo e facendo ridere Hinata. Alla fine erano arrivati davanti casa.
-Ti va di andare a guardare un po’ le stelle?
-Dove, Naruto?
-Sul tetto!
Lei gli sorrise –Certo.
Presero un paio di cuscini e una coperta, si cambiarono e andarono sul tetto. Qui si coricarono e guardarono il cielo stellato.
-Quanto tempo che non dormo in un letto vero!- disse Hinata.
-Io ho dormito in fouton accanto al letto di Arashi.
-Divertente!
-Si, ma stare qui fuori con te su dei comodi cuscini non ha prezzo.
Hinata arrossì leggermente. Naruto le si avvicinò e la baciò dolcemente. Poi le parlò con una voce nuova e seducente, che non sapeva di avere, proprio sulla sua bocca.
-Ti sono mancato, piccola?
-Si…
-Quanto?                                                                                                                                                        
-Tantissimo… - Hinata si stava elettrizzando e aveva preso ad accarezzarlo.
-Davvero? Dimostramelo allora… - disse Naruto, aprendole leggermente la felpa e infilando una mano nella sua scollatura.
Hinata ebbe un sussulto e lo baciò senza fiato. Poi con una mano nei suoi capelli, si mise su di lui e lo guardò. Era così splendido che Hinata nel guardarlo arrossì leggermente.
I suoi occhi color cielo erano luminosi e brillavano.
La bocca delicata di lui era schiusa in un respiro affannoso. La voleva.
Hinata si chinò su di lui e per la prima volta prese l’iniziativa.
Lo baciò con passione, emozionata, e mentre lo faceva, lo spogliava.
Lui le toglieva la felpa leggera e  stringeva la sua pelle sotto le dita.
Fecero l’amore così, con per sfondo il loro bel villaggio nuovo e il cielo luccicante di stelle.
Si stringevano e si baciavano, sussurrandosi parole dolci. Fecero l’amore per ore e ore.
Poi Hinata si addormentò sul petto di lui. Lui invece la guardava e guardava le stelle. Lei era molto più bella di quel cielo stellato e di tutta la natura.
La donna della sua vita! Si alzò, la sollevò prendendola tra le braccia e se la portò dentro casa, portandola a letto e mettendola comoda.
Il volto paffuto della ragazza assunse un’aria serena. Naruto accarezzò il suo viso e poi il suo corpo splendido, coperto solo dal lenzuolo. Poi si sedette accanto a lei e dormirono insieme. 
 
Sasuke non riusciva a dormire. Erano le quattro del mattino e decise di andare a prendere un po’ d’aria fresca. Cominciò a passeggiare per il villaggio e alla fine si ritrovò al campo d’allenamento numero 8.
Sentiva qualcuno che si allenava, così andò a curiosare.
Con le mani nelle tasche dei suoi pantaloni blu notte, si avvicinò a una strana figura che si muoveva agile nella notte. Quella figura si avvicinava velocemente e minacciosa ma Sasuke non era per niente spaventato.
Afferrò con forza il polso della figura e, mano a mano che si abituava al buio, riconosceva la persona che aveva di fronte: Haru.
-Oh, Haru, che fai qui?
-Che ci fai tu qui!- la cugina di Naruto si era liberata dalla presa e lo guardava con uno sguardo minaccioso.
-Ehi ragazzina, non mordo mica!
-Si ok ma mi hai spaventato!
-Stavi facendo qualcosa di compromettente eh?
-Ma come ti permetti?- disse colpendolo su una spalla.
-Ah ah. Non l’ho sentito nemmeno.
-Ah si?- cominciò a picchiarlo ma Sasuke rimaneva fermo con un aria di sufficienza.
-Adesso basta ragazzina!- se la caricò su una spalla mentre lei si dimenava e la buttò in acqua, nel ruscello vicino al campo d’allenamento. Scoppiò in una grossa risata
quando vide spuntare Haru completamente fradicia, che sputacchiava acqua e con i capelli lunghi, talmente fradici, da coprirle un po’ anche il viso.
-Ti odio!- disse lei.
Lui continuava a ridere di gusto. Lei si fece tutta rossa ed assunse un aria da bambina.
-Almeno aiutami ad uscire di qui!
Sasuke le offrì una mano. Haru la prese ma lo tirò dentro l’acqua e anche Sasuke in un attimo fu fradicio.
-Piccola bastarda!- detto questo Sasuke cominciò a schizzarla con l’acqua e a fare, diciamocelo, il coglione. Non era mai stato così felice. Non aveva mai riso così tanto.
I due dopo un po’ uscirono, stanchi, ad asciugarsi sul prato. Sasuke si tolse la maglietta e il suo torace bagnato risplendeva alla luce della Luna. La ragazza per un attimo rimase assorta a guardarlo, mentre lui guardava il cielo.
“Che diamine sto facendo?” si chiese continuando a guardarlo.
-Naruto mi ha parlato molto di te.
-Quel dobe non ha di meglio da fare?
-Ecco, abbiamo avuto tanto tempo!
-Vabbè, che ti ha detto?
-Mi ha raccontato la tua storia e ti ha definito come una persona un po’ cupa e strafottente. Ma non sembri proprio cupo…
-Di solito lo sono.
-Mi devo considerare speciale?
Sasuke ci pensò un momento.
-Forse, un pochino!- e le sorrise come mai aveva fatto. Lei ricambiò il sorriso.
-Allora, tu conosci la mia storia ma io non conosco la tua. Rimediamo?
-Emh, si, allora… Mito è mia madre e Arashi mio fratello. Nostro padre ci ha abbandonato che io avevo quattro anni. Era un nunkenin fissato con le tecniche maledette e roba del genere.
Da allora mia madre ha impedito a me e mio fratello di allenarci per diventare ninjia…
-Frena, frena, frena. Ho detto la tua storia, non quella dei tuoi parenti.
Haru si stupì.
-Giusto.. allora.. ho vissuto senza un padre ed anche se mia madre ha fatto per tre, ne avevo bisogno. Piano a piano però ho capito che ciò che ha fatto mio padre è una cosa orribile.
Un ninjia dovrebbe difendere il proprio popolo, la propria famiglia, non scappare via così per chissà quale scopo…per fare del male… Così ho deciso che sarei diventato un bravo ninjia.
Ho cominciato ad allenarmi di notte e a consultare il libro delle tecniche Uzumaki. Ne so abbastanza. Ma mia madre non lo deve sapere.
-Quindi cosa hai intenzione di fare nel futuro?
-All’inizio volevo solo diventare un buon ninjia… ma da quando Naruto è arrivato e mi ha parlato di Konoha, dell’Hokage, del suo maestro e tutto questo bel mondo..
beh.. mi gira nella testa l’idea di diventare un ninjia leggendario.
-Wow ragazzina, miri in alto!
-E non mi chiamare ragazzina!!
In effetti la diciassettenne che aveva di fronte non era certo una ragazzina. La maglia rossa bagnata le aderiva al corpo, esaltando due bei seni e la figura perfetta.
I capelli lunghi e di quel colore così strano e indefinito, le coprivano la schiena. I riflessi rossi erano esaltati dai capelli ormai quasi asciutti. Nonostante tutto era bassina e a lui veniva voglia di abbracciarsela.
“Ma che sto facendo?” pensò Sasuke. Ma che strano… lo stesso pensiero di Haru!

Ragazzuoli, recensite <3 vi adoro *////*

   
 
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