Il giorno della partenza arrivò velocemente e io non vedevo l’ora di conoscere il mio manager e di cantare in una vera casa discografica e non davanti allo specchio con la spazzola in mano. Dopo un grande abbraccio di famiglia, un taxi mi accompagnò all’aeroporto. Era uno spettacolo: grande, con gente sconosciuta e pieno di sorprese. Feci il check-in e andai a mangiare un bel panino con salame. Già, a prima mattina! Sapete una cosa? A me il cornetto dei bar non piace… Ho provato ad assaggiarlo ma è più forte di me, non mi và! I secondi, i minuti, l’ora non passavano mai così decisi di fare un giro in quel mondo sconosciuto. Detto, fatto! Arrivarono subito le 11.30 così presentai il mio biglietto allo sportello d’imbarcazione e mi diressi verso un aereo. Non avevo compagnia così mi sedetti in un posto qualunque. Vicino a me c’era una spagnola di nome Mecha, che mi prese in simpatia e mi raccontò la sua storia. Era davvero una ragazza forte. Suo padre morì quando lei era ancora una neonata mentre la madre non avendo lavoro dovette prostituirsi così lei è stata costretta fin dall’infanzia a crescere da sola in questo grande mondo. Anche lei ha deciso di andare a New York. Anche lei ha un sogno. Vorrebbe diventare una grande stilista per cantanti o attori famosi. Mi mostrò alcuni modelli dei suoi abiti e a dir la verità erano davvero belli! Ero sorpresa dal talento che quella ragazza avesse nel campo artistico così, dopo averle fatto ascoltare una piccola registrazione nella quale cantavo la prima strofa e il ritornello di “Listen” by Beyoncé, ci venne la stessa idea! Decidemmo di lavorare insieme: era diventata la mia nuova stilista. Più approfondivo la mia conoscenza con questa ragazza, più mi accorgevo che questo viaggio in aereo aveva fatto nascere una nuova amicizia. Con Mecha il viaggio fu una passeggiata, soprattutto per me che un po’ di paura ne avevo. Mentre aspettavo l’arrivo della mia valigia e quella di Mecha, notai un ragazzo alto, con i capelli castani e gli occhi color cervone come i miei. Aveva delle labbra carnose bellissime, più le guardavo più mi veniva voglia di baciarle. Il fisico? Mozzafiato! Portava dei jeans neri a vita bassa, gli piaceva mostrare il suo lato B, una maglietta moooooooolto stramba e un giubbotto di pelle. Si vedeva da lontano che era sfondato di soldi, dalla testa ai piedi. Mentre ero ammaliata dal suo splendore e incantata mi facevo film mentali, lui notò la mia presenza. Mi guardò e mi sorrise, provocando in me un invasione di farfalle nello stomaco e l’arrossamento delle mie guance. All’improvviso mi svegliai da quel bellissimo sogno a causa di una ragazza bellissima come lui! Mora, un fisico da modella, labbra provocanti e occhi profondi come il mio stomaco in quel momento. Indossava shorts, una maglia molto aderente e corta dalla quale fuoriusciva il suo ombelico, tacchi almeno di 15 cm e una borsa della Dolce&Gabbana. Insomma, sfondata di soldi anche lei! Lei con i suoi capelli svolazzanti lo raggiungeva e ora, mentre ve lo immaginate, metteteci come sottofondo l’inizio di “S&M” by Rihanna, grazie. Ero morta sul colpo, non avevo speranze per mettermi contro una come lei! Lei arrivò e lasciò il segno del suo rossetto rosso sulla guancia del ragazzo. Intanto la mia valigia e quella di Mecha erano arrivate così le prendemmo e ci incamminammo verso l’uscita. Stop! Non trovavo il cellulare! Oh Dio! No! Non poteva succedere! Mentre io e Mecha cercavamo nelle nostre borse sentii una voce chiedermi –Cerchi questo?-