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Autore: LedyHoran    12/08/2012    7 recensioni
« Le mani di lui intrecciate a quelle di lei era una di quelle piacevoli sensazioni di cui Lola aveva sempre avuto bisogno. In quel momento, ripensare alla sua vita senza di lui, quando lei non lo conosceva, era impossibile. Lo amava più di se stessa, e finalmente glielo poteva dimostrare. Quand'era l'ultima volta che era stata così felice? Forse non lo era mai stata. E ora grazie a lui, poteva vivere. »
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Niall si tolse la maglietta, Lola il vestitino che Lou le aveva comprato il giorno prima quando erano andati a fare shopping insieme, poi si buttarono in mare. Si arrampicarono su delle scogliere e si tuffarono, tuffi a bomba, a candela e tutti i tuffi possibili e immaginabili. "Prendimi se ci riesci!" gridava Lola ridendo, nuotando a stile libero cercando di scappare dalle braccia di Niall che, quando la trovavano, la stringevano forte al petto. Risero, si schizzarono, si affogarono a vicenda, lei saliva sulle spalle di lui e si tuffava nell'acqua fecendo salti degni di una tuffatrice esperta. Fecero capriole, verticali, inseguirono i pesci e contemplarono le coloratissime stelle marine. Le loro labbra si cercavano, e ogni volta che si trovavano, si univano come fossero due calamite. "Ora tu prendi me!" gridò Niall che iniziò a nuotare a delfino. Lola lo seguì a stile libero, ma con la gamba destra andò ad urtare contro qualcosa di duro, spigoloso e tagliente. Un dolore lancinante le prese alla parte bassa della gamba e alla caviglia. Trattenne il fiato per non urlare. Niall si accorse del suo viso paonazzo e si avvicinò, con cautela, pensando che fosse solo una scusa per acchiapparlo. Poi si accorse che non era così. Lola aveva sbattuto contro uno scoglio. La aiutò ad uscire e a sedersi. Lì, si accorsero di quanto fosse grave la  ferita. La caviglia era gonfia, e un taglio lungo e profondissimo, quasi fino all'osso, le percorreva da sopra alla caviglia a dieci centimetri dal ginocchio. La caviglià diventò nera, e il taglio sanguinava. Niall era impallidito, pensava che Lola sarebbe morta dissanguata. "Hey è tutto okay." Lola gli accarezzò la guancia e gli sorrise, poi cercò di alzarsi invano. Niall raccolse la sua maglietta e il vestitino di Lola e se li mise sulla spalla, poi si piegò verso di lei e la prese in braccio. "James, peso troppo, sei sfinito. Mettimi giù, ce la faccio da sola." ma lui era impassibile tutte le volte che Lola provava a convincerlo di metterla giù. Qualche volta scosse la testa. Arrivò nel punto in cui Louis, Liam e Zayn giocavano con Pachita, e Harry mangiava con Nina al tavolino. Tutti e sei, compresa la cagnolina, si avvicinarono preoccupati, vedendo un rivolo di sangue colare dalla gamba di Lola fino ad arrivare sulle gambe di Niall macchiandogli il costume verde di un rosso vivo. "Caspita! Che le hai fatto?" chiese Louis squadrando Niall, pallido come non mai. "O cavolo Lola che hai combinato?" Nina era molto preoccupata. Lola notò che Liam corse a prendere il cellulare, probabilmente per andare a chiamare un ambulanza per soccorrerla. Zayn si era impallidito di botto. Era anche più pallido di Niall. Niall posò a terra Lola. "E'.. è.. tutta colpa mia." disse lui con gli occhi lucidi. Lola alzò lo sguardo verso gli occhi di Niall che le imploravano perdono. Scosse la testa. "James, non è affatto colpa tua. Sono io che dovevo fare più attenzione. Non darti la colpa. Su vieni qui." Lola con una mano battè due volte accanto a sè per indicare al ragazzo di sedersi. "No Lola, tu dici così. Ma io so che è stata colpa mia." disse Niall girando la testa verso il mare, probabilmente per nascondere le lacrime. Lola sbuffò. "Okay, è colpa tua. Ora per farti perdonare siediti accanto a me." lui si girò, e, in effetti, aveva le guance rigate da lacrime leggere ma dolorose. Le sorrise e le corse incontro abbracciandola. "Grazie Lola, sei così buona." lei ricambiò l'abbraccio. Poi prese il viso di Niall tra le mani e lo avvicinò sempre di più al suo. Il respiro di lui sulla sua bocca. Si baciarono di nuovo. Ma questa volta c'era più passione. Fu il loro primo vero bacio. Zayn non parlava, guardava la ferita di Lola ad occhi spalancati. Harry lo portò con sè e Nina mi raggiunse. "Harry mi ha detto che portava Zayn a fare una passeggiata perchè si sente male quando vede del sangue." disse Nina. Lola le sorrise. Arrivò l'ambulanza che aveva chiamato Liam. "Ma Liam dov'è? Volevo ringraziarlo." disse Lola cercando il ragazzo con lo sguardo. "Probabilmente è al telefono con la sua ragazza, Silvia. Perchè le aveva detto di raggiungerci, ma evidentemente le starà dicendo che non deve venire perchè stiamo venendo in ospedale con te." disse Niall. "Ah, okay." rispose Lola sorridendo. Non avrebbe mai pensato che i cinque membri della band del momento, e quindi la band più famosa nel mondo,  fossero dei ragazzi "normali" che non si erano montati la testa. Ne era felice, per loro, per lei, per Nina, per le directioners. La caricarono su una barella e le attaccarono tubi dappertutto anche se Lola continuava a dire che eclusa la gamba si sentiva bene. Niall, Liam e Lou salirono sull'ambulanza con lei e si misero ai suoi lati. Niall le prese una mano e la strinse nella sua. Portandosela alla bocca e baciandola più e più volte. Arrivarono in ospedale con bollino rosso e portarono Lola al pronto soccorso, lasciando i suoi amici in sala d'attesa, ansiosi.

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Qualcuno bussò alla porta. *toc toc* . "Avanti." rispose Lola ancora intontita per l'anestesia. Era Zayn con un mazzo di fiori, seguito da Lou, Liam e Niall. Le sorridevano. "Come è andato questo breve ma intenso intervento?" Lou le fece l'occhiolino, poi mise una sedia accanto al letto su cui Lola era stesa e ci si mise seduto, prendendo tra le sue mani quelle di lei. "Hey, sta in guardia, tu hai già la ragazza. Lola è di Niall." Zayn le porse i fiori scansando Lou dal letto. Poi le diede un bacio sulla fronte. "Dici così a Lou e poi tu sei il primo ad approfittarsene, eh?" Liam scansò a sua volta Zayn e si avvicinò a Lola, abbracciandola con cautela. Lola non capiva ancora bene che stava succedendo intorno perchè era ancora sotto l'effetto dell'anestesia. Infatti non riconosceva i volti sfocati dei tre ragazzi che l'avevano salutata facendo battute idiote. Finchè si avvicinò Niall. Riconobbe il suo profumo, e sebbene vedesse sfocato, riconobbe anche i suoi enormi occhi azzurri. Gli sorrise. "Hey, Lola. Come ti senti? Il dottore ha detto che puoi tornare a casa. L'intervento è andato bene, e io gli ho chiesto se potevo portarti a casa, e lui dopo un pò ha ceduto. A patto che tu ti riposi e non fai sforzi con la gamba." gli disse lui. Lei gli sorrise di nuovo e annuì lievemente. Poi si addormentò. Sognò un test di gravidanza, ma non riusciva a vedere se l'esito era positivo o negativo.

-

Si risvegliò nel pulmino degli one direction, era sdraiata sui sedili posteriori. La gamba le faceva male, ma non si lamentava. Arrivarono a casa, la gamba completamente fasciata di Lola le duoleva, ma continuava a non dire nulla. Zayn l'aiutò ad andare in camera, poi si stese sul letto a guardare il soffitto. "Se hai bisogno di qualcosa fai un fischio." Zayn le fece l'occhiolino e la lasciò da sola. Non riusciva a capire come aveva fatto a non accorgersi che c'era uno scoglio nell'acqua. Farsi un taglio così profondo era stata una sfortuna inimmaginabile. Entrò qualcuno dalla porta. "Hey." Niall si avvicinò e baciò Lola. "Hey." rispose lei. "Come stai?" Niall salì sul letto sopra di lei e poi si spostò alla sua destra. "Diciamo che stavo meglio ieri." Lola rise e lui con lei. Ormai erano le nove di sera quindi Niall portò una minestrina a Lola e mangiarono insieme sul letto. Dopo, lui riportò le stoviglie in cucina e risalì. Poi si posizionò accanto a Lola. Lei, che pensava che volesse fare chissà cosa, iniziò a sudare. "Io, io... non... io non sono pronta." disse tutto d'un fiato. Niall la guardò e fece un sorriso. "Lola, io rispetterò i tuoi tempi, ma stasera non volevo far altro che dormire con te, sul letto. Solo dormire." e la baciò sulla fronte. Lei si calmò. "Allora abbracciami e cantami una ninna nanna." gli chiese. Così Niall la prese tra le sue braccia e la cullò sulla melodia di una dolce ninna nanna. "James.. è bellissima. - disse Lola, socchiudendo gli occhi. - E poi cantata da te sembra di stare in un sogno." Niall sorrise di nuovo. "La cantavano i miei genitori a me e a mio fratello prima che si separassero." sospirò. "Oh, James. Mi dispiace tanto." lo abbracciò. "Non ti preoccupare, mi ci sono abituato ormai." fece l'occhiolino a Lola che gli sorrise e lo baciò. Poi Niall sbadigliò e con lui, Lola. Lui le accarezzò i capelli mentre lei lo guardava con uno sguardo innamorato. "Dai, ora dormiamo. Il dottore ha detto che devi riposare." lei annuì, arricciò il naso e sbadigliò di nuovo. Poi si posizionò tra le braccia di Niall e chiuse gli occhi. Lui poggiò il mento sulla sua testa e chiuse gli occhi. Si addormentarono così.

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La mattina seguente Lola si svegliò di colpo. Aveva sognato di nuovo un test di gravidanza, ma, ancora una volta, non era riuscita a vedere l'esito. "Che può voler dire?" sussurrò, portandosi una mano alla fronte. Guardò l'orologio, erano quasi le 7.30 a.m. così decise di scendere in cucina, visto che tutti i giorni a quell'ora, Harry aveva già preparato la colazione. Prese le stampelle e scese giù. Ma con sua sorpresa notò che , Harry, non c'era. Il piano sotto era completamente disabitato. C'era solo Pachita, che corse scodinzolando incontro a Lola, rischiando di farla cadere. Ora che ci pensava, Harry, era sparito il giorno prima con Nina. L'ultima volta che li aveva visti, era quando tutti erano sulla spiaggia per aspettare l'ambulanza che avrebbe dovuto soccorerla. Poi non li aveva più visti. Non erano neanche andati a trovarla, dopo l'intervento, all'ospedale. Non era da Nina. Forse Harry sì, ma Nina non si sarebbe mai dimenticata che l'amica era all'ospedale. Lola risalì le scale per cercare Harry, ma di lui, nessuna traccia. Così entrò nella stanzetta, subito dopo la stanza di Niall, da dove si poteva raggiungere il terrazzo. Ma, quando provò ad aprirla, si accorse che la porta era chiusa a chiave. "Ah, no e ora a chi le chiedo le chiavi?!" esclamò. Poi sentì dei rumori provenienti da dentro. Così bussò. *toc toc* nessuno. *toc toc* ancora niente. Battè più forte. *TOC TOC* sentì qualcuno avanzare verso la porta. "Chi è?" la voce era terribilmente assonnata, ma Lola l'avrebbe riconosciuta anche se fosse stata modificata da qualche genio dell'informatica. "Nina sono io, Lola!". La chiave girò e la porta si aprì. Lola rimase a bocca aperta. Nina, era coperta solo da un lenzuolo bianco attorcigliato sotto le spalle e, dietro di lei, sul letto, c'era Harry, a petto nudo, coperto dalla vita in giù da un altro lenzuolo. Lola guardò Harry, poi il letto e poi l'amica, che la guardava mordendosi un labbro. Lola punto l'indice verso Harry, Nina annuì, poi richiuse la porta e ne uscì, qualche minuto dopo, vestita. Scesero in soggiorno. "Nina, ma che cavolo hai combinato?" chiese Lola. "Niente. Ho solo fatto l'amore con il ragazzo che amo." rispose. "Ma.. - iniziò Lola. - ti sembra poco? Ne parli come se non fosse niente!" disse Lola. "Lolaa, ora devi farmi la predica? Senti ci siamo trovati, a lui piaccio, io lo amo. Quindi non vedo cosa ci sia di tanto sbagliato." rispose Nina. Lola si aprì in un sorriso, poi gettò le braccia al collo dell'amica. "MA IO SONO TROPPO FELICE PER TEEEEE!! VOLEVO DIRTELO SUBITO, MA PRIMA VOLEVO FARTI UN PO ROSICARE CON UNA PREDICA, CHE, TRA PARENTESI, ERA FINTA." disse. "Ma vaffanculo Lola, stavo per odiarti! Ha ha ha. Ti voglio bene!" rispose Nina. "Anche io te ne voglio! Comunque. - si schiarì la voce. - Ora devi raccontarmi un po di cosette tu, eh." le fece l'occhiolino. "Mhh, si okay. Ha ha ha." rispose Nina. "Come è successo?" chiese Lola. "La storia è lunga." disse Nina. "Non ti preoccupare Nì, ho tutto il tempo necessario. Ha ha ha." disse Lola tirando un pugno sulla spalla dell'amica. "Ahi. Comunque. Allora. Sulla spiaggia. Tu sei tornata con Niall tutta insanguinata, così, quando è arrivata l'ambulanza, Harry mi ha detto se volevamo andarci a fare una passeggiata, visto che aveva visto il mio sguardo sconvolto. Ah, approposito, come sta la tua gamba?" "CONTINUAAAA!!" esclamò Lola. Nina fece una risatina. "Okay, okay. Quindi andiamo a fare questa passeggiatina sulla spiaggia. Poi lui ad un certo punto mi chiede se voglio vedere casa sua, e io accetto. Non potevo mica farmi scappare un occasione così. Però ancora non pensavo che sarebbe successo quello che poi in effetti è successo poco dopo. Vabbè lui mi ha mostrato la casa, mancavano solo la sua stanza e quella dove poi è avvenuto tutto. Così, prima di entrare nella sua stanza, doveva prendere le chiavi nell'altra, ma, mentre apriva la porta, io gli ho chiesto il perchè avesse lasciato la sua stanza chiusa a chiave. Così lui si gira verso di me. Eravamo vicinissimi, a pochi millimetri di distanza. Così le nostre bocche si trovano e lui con una mano mi prende la vita, con l'altra apre la porta, entriamo e inciampiamo sul letto. Poi ci siamo spogliati a vicenda e ci siamo sistemati sotto le lenzuola. Dopo è venuto tutto naturale. E così abbiamo passato il pomeriggio e la notte a fare l'amore. Ecco qua." finì Nina. Lola non parlava per l'emozione, ma Nina si accorse che, tra qualche secondo sarebbe esplosa e avrebbe iniziato a parlare a raffica. "ODDIO CIOE' CHE BELLO SONO TROPPO CONTENTA. NON CI CREDO CIOE' HAI AVVERATO IL TUO SOGNOOOO!! COME E' STATO?" chiese. "Bellissimo, sinceramente non pensavo fosse così. Tutte dicono che la prima volta fa schifo perchè ti credi chissà cosa e alla fine non è niente. Invece per me non è stato così. E' stata la cosa più bella del mondo. E tu, con l'irlandese rubacuori?" diede delle gomitate a Lola. "Niente, per ora. Stanotte abbiamo dormito insieme, tutti abbracciati. Ma non abbiamo fatto altro che dormire. Non ci siamo dati alla pazza gioia come te ed Harry. Ha ha ha." disse Lola. Poi qualcosa le tornò in mente. Il sogno che aveva fatto per tutte e due le volte che aveva dormito dopo l'intervento. Il test di gravidanza. Lola si girò verso Nina, con gli occhi spalancati, assenti, vuoti. Nina infatti si spaventò. "Hey Lola che hai? Dai non fare così, lo sai che queste cose mi impressionano e non poco." disse. Lola, ancora con gli occhi spalancati, non sembrava più lei. Era come se qualcuno fosse entrato dentro di lei e le faceva fare o dire quello che voleva. "Il test di gravidanza, il test di gravidanza, il test di gravidanza - iniziò a ripetere, mentre Nina si spaventava sempre di più. Poi, Lola riprese le sue "sembianze". - Nina. Avete usato delle precauzioni?"


[to be continued...]


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Ecco il nuovo capitolo della storia di Lola, che ne pensate? Recensite, posso ricambiare se vi va :)

PS: lo so che la fidanzata di Liam si chiama Danielle, ma nelle fanfic può succedere qualunque cosa la scrittrice o lo scrittore voglia, no?


xoxo
-Giuls
  
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