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Autore: Tomoko_chan    12/08/2012    2 recensioni
"Tutti lo chiamavano traditore, io lo chiamavo fratello. Lo capivo."
E se Naruto riuscisse a convincere Sasuke a tornare a casa? E se questo scoprisse di essersi perso tante cose? E se Naruto scoprisse di avere ancora una famiglia e questa arrivasse di colpo nella sua vita? E se un nuovo e grande nemico volesse la testa dei migliori shinobi?
Questo è un NaruHina, un pò di SasuSaku, un ShikaIno. E se poi i nuovi arrivati sconvolgessero una coppia? Una nuova trama e nuovi personaggi. E se vi piacesse?
-
Alcuni personaggi saranno leggermente OOC ma solo un pò, i dovuti cambiamenti dopo una dura e tragica Quarta Guerra!
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le storie dei Ninjia, Naruto negli anni.'
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Cap 29 All together
 
“Adesso basta Naruto! Sono giorni che ti alleni e metti sigilli ovunque.”
“Ma così mi teletrasporto ovunque! È una figata dai!”
“Ma usi il mio chakra, e sono stanco!”
“Il tuo chakra è infinito, Kurama”
“Oh Diamine! Eri meglio quando facevi il mieloso con Hinata!
“Ahahahahaahah e va bene! Andrò da Sasuke, che si allena qui a fianco    “
“Ecco bravo”
Erano passati cinque giorni e Naruto continuava ad allenarsi: a volte con Mito con qualche nuovo sigillo, a volte si dedicava alle tecniche di suo padre. Hinata era occupata con gli allenamenti e il suo lavoro nel Clan.
Era molto abbattuta perché ancora non riusciva ad utilizzare l’elemento legno e così si dedicava completamente agli allenamenti. Sasuke continuava ad allenarsi e a svolgere piccole missioni nel villaggio.
Con i soldi che guadagnava comprava arredi per la sua casa, che ormai era ultimata. Sakura lavorava e non si fermava mai. Arashi aveva cercato di parlare con la madre.
-Mamma, io e Haru vogliamo allenarci.
-Non ve lo permetterò. – lo sguardo si era fatto duro.
-Ma mamma vogliamo diventare dei bravi ninjia!
-No!
-Noi non siamo come nostro padre.
-E invece gli somigli tantissimo!- il tono della voce si era alzato.
Arashi la guardò in modo molto triste. Non voleva essere come il padre.
-Oddio oddio scusami Arashi, non lo penso davvero!
Arashi si alzò ed andò a fare una passeggiata. Aveva gli occhi lucidi. Poi però incontro Naruto, che stava andando dove Sasuke si allenava.
-Ehi cugino!
-Ciao Arashi!
-Ascolta oggi facciamo qualcosa? Tipo allenar….
-Siii potremmo passare la giornata tutti insieme a casa di qualcuno, che sò, una festa!
-Ah non intendevo questo…- Arashi si mise una mano sugli occhi, affranto dalla stupidità del cugino.
-Arashi, testa quadra! – Sasuke li chiamava. –Ascoltate, vi va di venire da me?
-Hai finito la casa?- disse Naruto, tutto eccitato.
Sasuke fece cenno col capo, annuendo, in un modo tutto suo, tutto fiero.
-Dovremmo invitare un po’ di gente! Allora invitiamo Hinata, Sakura e Haru ovviamente. Arashi vai a cercare Haru e Sakura? Io chiamo Ino, Shikamaru, Choji e Rock Lee. Che dite?
-Sarebbe giusto invitare anche il vostro compagno Sai, non credi Naruto?- disse Sasuke, strafottente.
-Hai ragione!- rispose lui, non cogliendo il sarcasmo. –Tu chiama Hinata e preparate casa e roba da mangiare!!
-Ah, sisi...- Sasuke si avviava. Era stranamente contento, ma non lo dava a vedere.
-Naruto, io volevo allenarmi.- disse Arashi al cugino.
-Oh, avremo tempo! Muoviti e vai.
Arashi andò ad avvertire Haru della giornata e poi si avviò verso l’ospedale, chiese di Sakura e gli dissero che era nel suo ufficio. Si avviò ed incontrò Sai e avvertì anche lui del programma.
Poi entrò nell’ufficio di Sakura. Era tutto buio, le luci erano spente e le tapparelle abbassate. Sakura era coricata su un divano, con una tovaglietta bagnata sugli occhi.
-Stai bene?
-Hmm chi sei?
-Sono Arashi, il cugino di Naruto, Sakura.
-Ah.. che ci fai qui?
-Naruto e Sasuke stanno organizzando una giornata a casa di Sasuke con un po’ di gente, dopo tutti questi impegni. Sai, per staccare un po’.
-Non ci vengo, Arashi.
-Perché?
-Sono…stanca.
-E’ solo questo?
Sakura si mise a sedere sul divano e si tolse la tovaglietta. Lo guardò con gli occhi rossi di pianto.
-Non ci vengo, Arashi.
Lui le si avvicino e piegò le gambe per arrivare alla sua altezza e poterla guardare negli occhi. Sakura si stupì e spalancò gli occhi. Arashi le sfiorò dolcemente una guancia con le dita.
-Perché piangi?
-Perchè mi hanno spezzato il cuore.
-E chi è stato questo bastardo?
Lei non rispose.
-Tiro a indovinare. Sasuke?
Lei distolse lo sguardo.
-In ogni caso non vale la pena di soffrire tanto per uno come lui.
-E’ stato il mio primo amore.
-E non sarà l’ultimo.
Arashi si alzò ed andò verso la porta.
-Arashi.
Sakura lo chiamò e lui si girò.
-Perché sei così buono con me?
Lui sorrise.
-Perché ti capisco e perché mi piaci, Sakura. Spero di vederti più tardi.
Arashi usci. Lei invece si strinse forte al cuscino. “Gli piaccio ma non mi ha fatto nessun effetto.” Pensò Sakura “Sono ancora innamorata di Sasuke“.
 
Sasuke e Hinata avevano fatto una grossa spesa per tante persone    -cena per 11 più aperitivi ecc- e adesso, a casa di lui, stavano ordinando la casa e intanto parlavano un po’.
-Hinata, come va con i nuovi parenti?
-Hmm? Intendi Haru, Arashi e Mito?
-Esattamente.
-Beh con Haru ho fatto amicizia, con Arashi più o meno anche ma con Mito mi viene naturale essere timida ancora…
-Ma che stupida!
-Vorrei vedere te!
-Ahahahah! In ogni caso, cosa pensi di Haru?
-E’ una ragazza piuttosto solare e divertente. È anche una bella ragazza.
-E’ un po’ bassina.
-No dai, è cinque centimetri più bassa di me, non di più.
-Anche tu sei bassa.- disse prendendola in giro.
-Non è vero!
-Sei permalosa oggi eh?
-E’ che oggi voglio che sia tutto perfetto. È tanto che non passo del tempo con tutti gli altri. Ho giornate impegnatissime e poco tempo per stare con Naruto, alla sera.
Furono interrotti dal campanello che suonava, alle tre e mezza in punto. C’erano proprio tutti! Il primo ad entrare fu Naruto, che cominciò a saltellare per casa.
Sasuke li guidò per casa e fece fare loro un giro turistico per poi andare tutti in giardino. Qui c’era chi beveva, chi giocava con l’acqua e chi parlava. E c’era anche chi si lanciava sguardi.
 Hinata, Haru, Sasuke, Sakura e Arashi erano seduti sulle scalette stile giapponese che davano all’esterno. Sasuke e Haru si guardavano e si sorridevano. Era dalla sera al campo 8 che non si vedevano.
Sakura lo aveva notato e ne soffriva. Arashi, seduto accanto a lei, se ne era accorto e ogni tanto le accarezzava la mano. Hinata stava lì, a parlare con i suoi amici e si divertiva molto.
Poi Naruto, che era a petto nudo per giocare con l’acqua, notò la strana situazione.  
Si avvicinò a loro e si sedette dietro Hinata, avvolgendola col suo corpo e baciandole il collo. Mentre tutti parlavano del più e del meno o scherzavano, lui lanciava a Sasuke qualche sguardo infiammato.
-Sono quasi finite le bevande! Naruto, vieni con me a prenderne altre?- chiese Sasuke.
-Certo.
Naruto si alzò e seguì Sasuke in cucina. II moro puntò i pugni sul tavolo e gli disse
-Che diamine ti prende?                  
-Che diamine stai facendo?
-Non so dimmelo tu!
-Stai flirtando con mia cugina?
-Se anche fosse?
-Non mi sembra il caso, davanti addirittura a Sakura, che ci soffre.
-Non posso bloccare la mia vita solo perché lei ancora ci soffre.
-Sei insensibile.
-Voglio essere felice. Lo capisci?
-Si ma potresti almeno aspettare un po’.
-Si dice “cogli l’attimo”.
-Si dice “aspetta il momento giusto”.
-Non è vero, non si dice!
-Eh… eh… e chi se ne frega! Lo dico io ora!
-Senti Naruto, non sto facendo niente di che. Non è che la bacio o la tengo per mano. Ci sorridiamo e basta! Non è nemmeno seduta accanto a me dai…
-Va bene, ma non esagerare davanti a Sakura. Me lo prometti?
-Si… te lo prometto.
-Ooook ora prendiamo da bere e torniamo di la.
 
“Naruto si è accorto che sto male, sicuramente.” Pensò Sakura “Starà facendo la ramanzina a Sasuke”.
La ragazza dai capelli rosa incrociò lo sguardo della ragazza dai capelli neri. Hinata, col suo sguardo preoccupato e un leggero sorriso, le voleva dire che Naruto stava sistemando tutto, di stare tranquilla.
“Fosse facile. Non mi va di intralciare la vita di Sasuke. Sono sempre stata un peso per lui, lo so.”
Sakura ricambiò quello sguardo con degli occhi tristi e un sorriso finto. Hinata si preoccupò per lei. Sasuke e Naruto rientrarono, entrambi guardando prima Sakura e poi Haru. Sakura tremava e Arashi le strinse forte la mano. Sakura lo guardò con un tono interrogativo. Il ragazzo si avvicinò al suo orecchio e le disse
-Forse sarebbe meglio se tu venissi a fare un passeggiata con me.
-Va bene.
I due si alzarono ed andarono in giardino, evitando qualche secchiata d’acqua, ed arrivarono sotto l’ombra di alcuni alberi da frutto. Limoni forse.
-Grazie per avermi trascinato via da li.
-Dovresti essere in grado di farlo da sola, altrimenti non lo supererai mai.
-Non sono forte come te, Arashi.
Lui prese una mano fra le sue e la baciò dolcemente.
-Tu sei l’allieva di Tsunade-sama. Non puoi non essere forte.
-Quello di cui parlo è una forza diversa da quella fisica.
-Ed io ti sto dicendo che l’Hokage ti ha insegnato anche questa forza. Lo ha fatto anche Naruto. Lo ha fatto anche Kakashi.
-Forse sono dura a capire.
-Forse posso aiutarti a farlo.
Arashi prese una splendida rosa bianca e gialla, un colore molto raro, da dietro l’albero. Era tutta infiocchettata e portava il marchio del negozio della famiglia di Ino. Gliela porse e Sakura la accettò, un po’ incredula.
-È bellissima. Grazie.
-Si addice alla tua persona.
-Io non ti capisco. Tu non mi conosci nemmeno e ti comporti così…
-Io credo nel colpo di fulmine, nelle anime predestinate, nell’amore eterno. Ho la capacità di capire subito la persona che ho di fronte. Inoltre, Naruto mi ha un po’ parlato di te, di come ti vede lui.
  E mi piace pensare a come ti vedo io. Tu gli piacevi. Io mi sono innamorato.
-Arashi, io… non sono pronta per avere una storia.
-Ti aiuterò io.
-Sono ancora innamorata di Sasuke.
-Ti farò innamorare di me.

Sakura non sapeva che dire. Gli diede le spalle e cominciò a guardare il sole, che non era più così alto in cielo. Mancava poco al tramonto.
“Non so cosa fare” pensò Sakura “è un ragazzo molto dolce”.
I pensieri di Sakura furono interrotti dalla mano di Arashi che aveva preso dolcemente fra le dita un ciuffo di capelli rosa.
-Non chiederti come ti devi comportare. Non fare nulla. Lascia correre e vedrai che andrà bene.
-Non mi sembra giusto, Arashi.
Lui si avvicinò e dolcemente la abbracciò, respirando il profumo dei suoi capelli: ciliegio.
-Non devi per forza fare qualcosa. Rilassati e lasciati vivere.
Sakura non lo vedeva, ma sapeva che il ragazzo aveva chiuso gli occhi. Lo sentiva respirare lentamente, a godere del suo profumo. Lui aveva il potere di farla rilassare e allo stesso tempo elettrizzare.
Chiuse anche lei gli occhi e con le mani sfiorò le braccia e le mani ruvide di quel ragazzo caldo e dolce.
-Grazie, Arashi…
 
La Giornata continua nel prossimo capitolo! Ringrazio le 18 persone che mi hanno messo nelle seguite, le sette che mi hanno messo nelle preferite e loise93 che mi ha messo nelle ricordate. In più  JennySand che mi recensisce periodicamente ed Eli01, e tutti coloro che mi mandano brevi messaggi e mi incoraggiano a continuare. Siete meravigliosi! Continuate così, vi adoro *w* Ditemi se vi piace il nuovo stile! Baci :*

P.S.: Qualcuno mi aiuta a cambiare l'immagine dell'avatar e magari ad inserire immagini nelle storie?  Non sono capace =/
   
 
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