Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: zenzero    12/08/2012    0 recensioni
Alcuni capitoli del mio romanzo , Vincolo, nei quali però tutti i personaggi hanno cambiato nome e sesso!
"Milo è un ragazzo normale, come tanti. Ma a volte agli adolescenti accadono cose strane e lui, per caso, incontra Kirin e Sara, una principessa e una guerriera di un'altra dimensione. Le due, alte non più di sessanta centimetri, coinvolgono Milo in una storia rocambolesca nel loro mondo, tra stregoni, mostri, prove di iniziazione, nemici letali e incantesimi."
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fuga disperata
Sangue. Era la prima volta che ne vedeva tanto. Sparso dappertutto, anche sul suo corpo, unito a quel nauseante odore di zolfo. E non ricordava l’ultima volta in cui aveva corso per tanto tempo.
La ragazza dai candidi capelli riprese a correre, in mezzo alla boscaglia, subito seguita da un’altra, di poco più adulta ma molto più robusta di lei. Quest’ultima la spinse.
 - Andatevene! Subito! - gridò, ma la sua voce era stanca. Non avrebbe dovuto impartirle ordini, pensò la ragazza, ma era fin troppo spaventata per ribattere, perciò corse via.
L’erba alta le frustava le ginocchia, i rami e i rovi s’impigliavano nella treccia, ma doveva andare avanti. Finché non cadde in terra, vittima di un crampo. Maledisse la sua pigrizia.
E poi, lo udì ancora. La terribile gracchio, che nessun uccello normale avrebbe potuto produrre.
Sapeva, infatti, a chi appartenesse.
Un demone, dalla forma di un volatile, enorme e ripugnante, il suo corpo sembrava essere ricoperto da stracci logori piuttosto che piume. La giovane si accorse di stare sudando freddo. Il demone corvo spiccò il volo e le fu addosso in un attimo, gli artigli sollevati pronti a ghermirla.
Sapeva che non sarebbe stata in grado di scansarsi. Gli artigli furono però deviati.
L’ aveva salvata Sara, come al solito. Dopotutto, era il suo dovere. La volto della guardiana era contratto dallo sforzo, atto a bloccare il mostro con il suo enorme e pesante spadone.  Zampilli di sangue uscivano dalle grinfie del mostro, dove la spada le bloccava; la guerriera ne era ricoperta.
 - Vi...  ho detto di scappare! - esclamò quest’ultima.
Voleva indurla a fuggire; si capiva che non avrebbe trattenuto la creatura per molto.
 - Tu mi rimproveri? Non sia mai! - scherzò la giovane, - ora proverò a evocare un mostro capace di battere il nostro amicone.
 - Cosa? Signorina, non avete mai tentato!
 - Non è mai troppo tardi, no? - esclamò questa, anche se la guerriera aveva avuto ragione.
L’evocazione era una tecnica piuttosto difficile.  Si dovevano concentrare tutte le proprie energie, nella creazione di un portale che apriva l’accesso al mondo spirituale. Da esso, teoricamente sarebbe dovuto uscire un essere, teoricamente anch’esso disposto a prestare il suo aiuto. Non aveva ancora appreso bene il procedimento e non era sicura di ricordarsi tutte le parole, però non aveva altra scelta. Così provò.
Prese con due dita l’anello che teneva al medio per un paio di volte. Sentì la magia fluire nel suo corpo, cosa che non avveniva da parecchio. Da lì, congiunse la punta delle dita e fece uscire l’energia, che si concentrò fino a formare un piccolo globo di luce...  
“Aiuto, ci serve aiuto” pensò solo la ragazza”Non importa cosa ne verrà fuori, purché sia disposto a lottare!”
Aumentò la distanza tra le dita, e la sfera divenne un poco più grande.
Udiva intanto i gracchi del corvo e gli strepiti di Sara, con la coda dell’occhio si accorse che la guerriera era stata ferita a un braccio.
“No...  devo concentrarmi su ciò che sto facendo” si rimproverò mentalmente.
Concentrati. Ancora, e ancora. Come ti hanno sempre insegnato, anche se finora non lo hai messo in pratica seriamente. E la sfera raggiunse la dimensione del suo braccio. Poi aumentò ancora.
“Forza”
Sempre di più.
Le dita cominciavano a farle male ma continuò.
Non bastava
Sentì un grosso bolo di magia e dovette liberarlo tutto d’un colpo, e la sfera divenne enorme, alta il suo doppio, leggera. Si teneva sospesa nell’aria. La giovane si allontanò di qualche passo, ammirando il suo lavoro. Ne sarebbe sicuramente uscito un essere bello grande. Sicura di sé, corse verso il demone, e gli lanciò un sasso. - Hey, tu! - gridò, - è me che cercavi, giusto?
Detto questo colpì il demone con un sasso ancora più affilato.
Sara sembrava contrariato ma ormai le era difficile muoversi per via delle ferite.
Il corvo volse subito la sua attenzione sulla giovane, che d’altra parte attendeva impaziente che l’evocazione avesse effetto. Nessuna creatura sembrava volesse uscire, mentre il demone si faceva sempre più vicino. La ragazza tentò di avvicinarsi alla sfera ma la mostro s’interpose. La giovane si sentì perduta. Quando, improvvisamente, il globo cominciò a emettere luce, sempre di più, e insieme a questo, un rumore come di risucchio. L’aria era attirata nella sfera, talmente velocemente da essere visibile. Le foglie morte erano immediatamente risucchiate svanendo, e anche il demone cominciava a retrocedere verso di essa.
“Ho invertito l’effetto” pensò la giovane “Invece di evocare qualcosa da un altro mondo...  siamo noi, a essere evocati dall’altra parte!”
L’attrazione diveniva sempre più potente. Il corvo tentava in tutti i modi di svincolarsi, ma già diverse penne si staccavano dalla schiena. Retrocedette ancora. La ragazza avrebbe dovuto allontanarsi da tutto questo, ma le sue gambe tremavano e il suo sguardo non voleva staccarsi dal terribile spettacolo. Un’ala del mostro finì nel risucchio
Sentì che anche lei, di lì a poco, sarebbe stato travolto, la sua misera resistenza non sarebbe bastata.
Finalmente si alzò, mentre l’altra ala del demone era trascinata. Il corvo cominciava a perdere anche la presa sulle zampe, che artigliavano disperatamente il terreno.
La ragazza rimase un attimo di troppo a guardare quello che stava succedendo.
 - Principessa! Spostatevi! Subito!
La ragazza trasalì. Stava per obbedire quando avvertì un’orrenda, gelida stretta attorno alla vita.
Gli artigli dell’essere le cingevano i fianchi, facendoli sanguinare.
 La mostro, afferrando la sua preda, ormai certo della sconfitta aveva anche lasciato la presa sul terreno; la sua testa scomparve nella luce.
- No! - urlò la guerriera, afferrando le braccia della sua protetta.
- Sara...  - sussurrò questa. Non voleva che facesse la sua stessa fine; voleva svincolarsi da lei, ma non ci riuscì. Con un’ultima sferzata di energia, la sfera inglobò a sé l’orrido essere, e con esso le due giovani donne.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: zenzero