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Autore: Vale_Smile_    12/08/2012    5 recensioni
Cinque ragazzi fantastici e solari che conoscevo sneza esserne consapevole mi hanno ridato la voglia di vivere.
Dopo che il mio passato è stato distrutto loro mi hanno aiutato a ritrovare la vera me a creare un nuovo futuro, perrchè quello che avevo sognato non mi apparteneva più.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Liam's POV
 
« Ora togliamo questo scomodo gesso » sorrise l'infermiera bionda che ci aveva acclti dopo la visita del medico.
« Finalmente » esclamò Ali stesa sul lettino delle visite.
Il dottore l'aveva visitata da poco, ora Ali avrebbe dovuto usare delle stampelle e una stecca alla gamba, ma il peggio era passato.
L'infermiera mi fece accomodare su uno sgabello accanto al viso di Ali.
Lei mi sorrise rassicurante.
Quel sorriso riusciva sempre a crearmi le classiche farfalle nello stomaco e quegli occhi un delicato brivido, era bellissima.
Poco dopo dalla fredda porta entrò il medico che poco prima l'aveva visitata « Salve Ali, ora togliamo il gesso » disse sorridendole e stringendole rapido la mano.
Lei sorrise ancora una volta, io sorrisi di getto, perchè vedere il suo viso illuminarsi anche se il suo sorriso era rivolto a qualcun'altro mi faceva sorridere.
Poi si rivolse a me « Grazie » disse porgendomi la mano, gliela strinsi, un po' per farle coraggio, un po' perchè io ne avevo bisogno.
Togliere il gesso fu un'operazione relativamente rapida, forse una ventina di minuti.
Ali era concentrata sul lavoro del dottore e dell'infermiera, guardava le loro mani esperte e rapide nel svolgere il loro lavoro.
Io invece restai concentrato sulle sue espressioni. Prima curiosa, poi affascinatam di nuovo curiosa e infine la felicità le si dipinse sul volto, mi strinse con forza la mano « Liam hanno tolto il gesso » disse girnadosi verso di me orgogliosa e felice.
Le misero poi una stecca che avrebbe dovuto portare per due settimane, le spiegarono che i primi giorni doveva portarla tutto il giorno e poi iniziare a toglierla per brevi periodi finchè non si fosse abituata a camminare bene.
Le diedero anche delle stampelle che Ali accettò con una smorfia.
Sorridenti ringraziamo e uscimmo verso la mia auto.
Per i primi passi in stampelle dovetti sostenerla, non era abituata, ma poi pian piano ce la fece da sola.
Le aprii la portiera dell'auto e le si sedette con cautela, pochi istanti dopo fui seduto anche io in macchina.
Partii diretto a casa, lei guardava il paesaggio correre oltre il finestrino e io ogni volta che potevo mi giravo a guardarla, raggiunsimo presto casa e posteggiai nel vialetto.
Scese rapida e si diresse all'entrata, io la seguii cercando le chiavi di casa in tasca.
Lei raggiunse la porta e questa magicamente si aprì mostrando Louis.
Sorridente.
Si abbracciarono forte.
Perchè a me prima non mi aveva abbracciato?
Lui le riempì la guancia di baci lei rideva di gusto.
Louis la lasciò andare e poco dopo una testa bionda si affondò contro la sua spalla.
Lei rideva di gusto, finalmente poteva abbracciarci da in piedi, ora può stringersi al nostro petto e affondare la sua testa nelle nostre spalle.
Mi appoggiai all'uscio e con un sorriso la guardai godersi quel momento.
Appena Niall la lasciò Zayn la strinse a se « Sei più alta di quello che credevamo » scherzò provocando in noi una risata.
Appena Zayn sciolse l'abbraccio Harry la prese in braccio e tra le proteste di Ali la fece girare per tutto il solotto, in una risata generale.
 
Louis' POV
 
Harry la rimise in piedi e le raccolse le stampelle che poco prima aveva abbandonato sul freddo pavimento.
Le andai in contro e le cinsi il fianco « Cara vuoi qualcosa da mangiare? » le chiesi, dato che ormai era mezzogiorno.
Lei guardò in alto come per doverci pensare e poi annuì sicura.
La condussi verso la cucina seguito dai ragazzi.
 
Liam's POV
 
Louis cinse il fianco ad Ali.
La gelosia stridette un po' nelle mie orecchie.
Le chiese rapido se voleva mangiare, lei annui e poi la scortò fino alla cucina.
Cosa c'era tra loro?
Questo non lo so.
L'unica cosa di cui sono sicuro è che mi rode vederli così vicini.
Nel mio fascio continuo di pensieri ero rimasto fermo sull'uscio fissando la porta che da poco avevano oltrepassato Lou e Ali.
Pochi secondi dopo la testa bionda di Niall spuntò dalla stessa porta che stavo osservando « E lei Signor Payne, non ci raggiunge in cucina? » disse come nei film quando un magiordomo si rivolge al suo padrone.
Scoppiai in una grande risata che lo contaggiò, lo presi sottobraccio e scherzando entrammo in cucina.
Il pranzo fu rapido e rumoroso, appena finimmo Ali si scusò e si ritirò rapida nella sua stanza senza dare troppe spiegazioni.
Quel pomeriggio avremmo avuto un'intervista.
 
Ali's POV
 
Chiusi delicatamente la chiara porta della mia nuova camera.
Mi avvicinai cautamente all'ipod grigio appoggiato sulla scura scrivania di mogano. Lo presi tra le mani e lo osservai.
C'erano alcuni graffi sullo schermo, ma era relativamente in buone condizioni.
Lo accesi.
Era in pausa su "What Makes You Beautiful" e la foto accanto al titolo mi suggeriva che questa era una delle canzoni dei miei cinque nuovi compagni di vita, o più precisamente, la canzone che stavo ascoltando quando successe l'incidente, a detta di Liam.
Sorrisi.
Non ebbi mai il coraggio di premere play.
Anday nella lista degli artisti e tanti nomi una volta a me cari e ora irriconoscibili alla mia mente scorrevano "Demi Lovato, Conor Maynard, Justin Bieber, Ed Sheeran, Simple Plan, Jesse McCartney, Little Mix" e molti altri nomi scorrevano davanti ai miei occhi.
Queste persone una volta avevano colorato i miei pomeriggi, avevano fatto da colonna sonora ai miei sogni, ai miei sorrisi e alle mie lacrime e ora nemmeno li ricordavo più.
Srotoloai le fini cuffiette che erano posate sulla scrivania e me le infilai nelle orecchie.
Misi la riproduzione casuale e lo schermo mi suggerì che la canzone era "Skyscraper" di Demi Lovato.
Subito la melodia mi invase la testa, una voce soave, morbida, di quelle che ascolteresti tutto il giorno prese a cantare parole che non riconoscevo, ma che mi toccarono l'anima.
 
do you have to make me feel like
there’s nothing left of me
you can take everything I have
you can break everything I am
like i’m made of glass,
like i’m made of paper
go on and try to tear me down
I will be rising from the ground
like a skyscraper

 
 
Quelle parole sembravano descrivere tutto.
Il mondo in qualche modo mi ha rubato tutto ciò che avevo, tutti i miei ricordi, tutta la mia vita, ha distrutto tutto quello che ero e che sono, come se fossi stata un pezzo di carta o di vetro, con l'andare avanti del tempo il mondo mi opprimerà e cercherà di distruggermi, ma io mi rialzerò, io ricorderò.
Solo ora notai che appoggiato dove poco prima c'era l'ipod c'era il bigliettino scritto da una mano amica il giorno in cui dimenticai tutto.
Lo presi tra le mani, delicatamente, come se da un momento all'altro potesse sbriciolarsi per sempre e spezzare il piccolo filo che mi teneva ancora al mio passato.
Mi sdraiai sul letto.
Osservavo il bigliettino attentamente, come se potesse svelrami l'autore di quelle parole scarabocchiate rapide.
 
Zayn's POV
 
Eravamo ancora tutti in cucina a discutere del pomeriggio.
Ali era andata a riposarsi ormai da una ventina di minuti.
« Ma e se Ali ci accompagnasse all'intervista? » chiese Niall a bruciapelo
« Non è una cattiva idea » lo assecondò Liam
« Potremmo uscire un po' prima così da fare un giro più lungo, così da poter intravvedere qualcosa di Londra » propose Harry mentre terminava di mettere l'ultimo piatto nella grnade lavastoviglie.
Louis era rimasto pensieroso lungo tutta la conversazione.
« Vado ad avvisarla » mi proposi rapido alzandomi dal tavolo e sgattaiolando fuori dalla cucina.
Uscii rapido dalla cucina e mi avviai nel corridoio.
Raggiunsi la porta di Ali che era accuratamente chiusa, la aprii delicatamente e trovai Ali rannicchiata sul letto, con le cuffiette nelle orecchie e un bigliettino in mano.
Aveva un'espressione tesa, preoccupata.
Entrai lentamente nella sua camera e lei alzò gli occhi su di me, fece un sorriso tremolante e poi si fece cupa.
Mi avvicinai a lei e mi sedetti sul letto di fianco a lei « Che succede ? » le chiesi preoccupato lei scosse la testa e mise tra le mani il foglietto, delicatamente.
-Carissima, ti voglio bene lo sai, ma visto che stai per venire a casa mia passi al supermercato a prendere il ho dimenticato di comprarlo, ti aspetto a casa… Sono pigra oggi. Ali ti voglio bene. Baci, la tua scema-
Diceva in una calligrafia delicata, si vedeva che chi aveva scritto aveva fretta.
Questo biglietto era diretto ad Ali.
Qualcuno lo aveva scritto per lei.
Qualcuno ora la cercava.
Misi insieme i pezzi e lei come leggendomi nella testa « Zayn, non sono sola. Qualcuno ora magari gira le strade di Londra cercandomi » disse con la voce spezzata.
« Non sei sola » dissi più per me che per lei e la abbracciai
« Ora ascoltami bene, noi troveremo questa persona. Rimetteremo insieme i pezzi della tua vita. Ricorderai. È un mia promessa. È il minimo che possa fare » dissi tenendola ancora tra le braccia e sussorrandoglielo tra i capelli.
« Grazie » disse con la voce spezzata lasciando cadere una piccola lacrime che prontamente asciugai.
« Ali non sei sola in questa cosa. » lei sorrise e mi stampò un grande bacio sulla guancia.
« Grazie Zayn. Ma adesso scommetto che non sei venuto qui per questo, cos'avevi bisogno? » mi sorrise.
« In verità venivo a dirti che oggi ci accompagni ad un'intervista » dissi vago gustandomi l'espressione del suo viso passare da triste a incredula.
Risi e lei mi guardò storto.
« Forza preparati » le dissi sgattaiolando fuori dalla sua stanza.
La sentii sbuffare e borbottare qualcosa, ma avevo già chiuso la porta.
 
Liam's POV
 
« Aliiiii » urlai verso il corridoio.
Ormai erano le quattro del pomeriggio e dovevamo uscire, l'intervista si sarebbe svolta alle cinque dall'altro lato di Londra.
« Arrivo » sentii un urlo smorzato.
« Ali arriviamo tardi » protestò Niall
Sentii uno  sbuffo provenire dal corridoio e poi apparì Ali, in questi giorni io e i ragazzi le avevamo comprato alcuni vestiti in giro per negozi.
Ora indossava i pantaloncini arancioni corti, una canotta a righe arancioni e bianche e delle all star bianche che le avevo prestato dato che portavamo quasi lo stesso numero, le aveva un numero in meno di me.
Portava sempre le stampelle, ma il suo sorriso era smagliante.
« Vedi che l'arancione le sta bene » disse Niall convinto verso Zayn.
« Ok hai vinto biondo » sbuffò lui ridendo
Ali li guardava confusa « Zayn pensava che non ti sarebbe piaciuto o non ti sarebbe stato bene l'arancione » spiegò rapido Niall
« Potrebbe starti bene anche uno straccio » disse Louis rivolto a Ali e io facendolo sembrare un'incidente gli calpestai con forza il piedi.
Un lamento smorzato venne da Lou.
« Scusa, non volevo » sbuffai contrariato
Solo ora Harry usciva dal bagno « Oh perfetto, il riccio ci degna della sua presenza e il permesso di uscire » scherzò Ali prima di incamminarsi verso la porta.
Aiutai Ali a salire sul furgoncino nero che ci aspettava all'inizio del vialetto di casa.
Si sedette in mezzo tra me e Lou, seduti infaccia a noi c'erano Niall, Zayn e Harry, al volante c'era Paul.
« Ciao ragazzi » disse squillante Paul, poi si girò e si accorse che sul furgoncino c'era anche Ali « Oh ciao Ali. Ti trattano bene questi cinque scalmanati? » rise di gusto « Ti trovo bene » disse ancora sorridente, Paul era la prima volta che la vedeva dopo la sua uscita dall'ospedale.
« Ciao Paul, si mi trattano fin troppo bene. Grazie » trillò lei con la sua voce melodiosa.
Partimmo verso la nostra meta, uno studio televisivo all'esatto opposto lato di Londra da dove noi ci trovavamo.
Il furgoncino faceva a zig-zag tra il traffico e Ali guarda fuori da tutti i finestrini affascinata.
Osservava i passanti, come se dovesse cogliere ogni dettaglio della loro vita.
Osservava le case, come se ne dovesse scegliere una.
Osservava il mondo, come se quattro finestrini potessero darle una finestra sulla vita.
E in tutto questo non smetteva un attimo di sorridere.
Instintivamente le presi la mano, per condividere questa sua gioia, le nemmeno se ne accorse, era così presa dal verde allegro degli alberi sul ciglio della strada, dal blu vivo del cielo, dalle espressioni delle persone e dalle azioni di vita quotidiana.
Stava conoscendo tutto per la seconda volta.
Lungo tutto il tragitto io e i ragazzi osservammo silenziosamente le espressioni di Ali cambiare, i suoi sorrisi allargarsi o spegnersi, per poi ricomparire più luminosi di prima.
Nessuno aveva il coraggio di interrompere quei momenti con parole inutili.
Lungo tutto il tragitto fecimo silenzio.
Una volta arrivati alla meta Harry prese la parola « Ali ti prego solo di non spaventarti quando scendi »
Lei lo guardò incredula « Perchè dovrei spaventarmi? »
Nel frattempo Paul era sceso e aveva fatto il giro del furgone aprendoci la porta.
Un mare di urla strappò all'udito di Ali le semplici parole di Harry « Qui tutte sempre urlano »
Su Ali si dipense un espressione terrorizzata.
La guardai negli occhi « Ce la fai? » le dissi forte
Lei annui, ma le leggevo negli occhi che si sentiva come un agnellino in gabbia.
La presi per mano e la aiutai a scendere.
Nonostante il tragitto tra le transenne fosse abbastanza largo per passare era relativamente stretto per due persone fianco a fianco.
Entrammo rapidi e Ali ci fissava sconvolta.
« Ma voi sopportate queste urla ogni volta che uscite? » chiese terrorizzata
Harry scosse la testa « Noi amiamo queste urla » disse orgoglioso
« Voi siete pazzi » disse esasperata
« No, solo innamorati di quegli splendori la fuori » la corresse Zayn indicando la porta
« Va bene mi arrendo, non ho la minima idea di come sopportate quelle urla sempre, ma vi credo, le amate tanto » disse seria
« Forse non ci rendiamo più conto che urlano così tanto perchè stiamo diventando sordi » scherzò Niall toccandosi le orecchie.
Louis era l'unico che non aveva spiccicato parola ed era stato immobile a osservare la mia mano e quella di Ali intrecciate.
« Oh ecco i One Direction » disse il solito eccentrico presentatore del più famoso show di Londra.
Portava i capelli di un biondo platino tinto e un sorriso sbiancato, gli occhi di un grigio terrificante.
« Salve » dissimo tutti in coro
« Oh e lei deve essere la nuova ragazza di Liam » disse il presentatore facendo riferimento alle mani intrecciate.
« Oh nonono » lo corresse Louis separando dalle mie mani quelle di Ali « Sono solo amici »
« Bene, seguitemi. Signorina lei dovrà restare nei camerini » disse il presentatore.
Ci condusse ai camerini dove iniziò il solito rituale: spazzole, trucchi contro le potenti luci televisive, vestiti.
Ali rimase seduta su un divanetto nero, ferma, lungo tutta la nostra preparazione.
Poi quando ci condussero fuori dal camerino per raggiungere il set ci sorrise e ci fece ciao con la mano.
 
Ali's POV
 
L'attesa fu lunga e interminabile, avevano un'intervista da fare.
Nel camerino c'era un piccolo televisore che trasmetteva ciò che succedeva sul set, dove i ragazzi tra urla isteriche erano entrati sul palco.
Il presentatore li fece accomodare su un grande divano in pelle nera e prese la rafica di domande.
Dopo circa quindici minuti di intervista si rivolse non più a tutto il gruppo ma solo a Liam « E quella bella ragazza in stampelle che ti accompagnava? » le chiese l'intervistatore e sullo schermo apparì una foto mia all'entrata, mano nella mano con Liam.
La telecamera poi si infuocò su Liam, lui parve arrossire un attimo.
Si prese il suo tempo prima di rispondere.
Stava raccontando ciò che mi era successo, a grandi linee, era la prima volta che sentivo la storia per intero, raccontata da Liam, non sembra nemmeno la mia storia.
Sembrava la storia di un'estranea qualsiasi e mi commossi.
Poco dopo Liam ancora parlava di quanto era orgoglioso che le fan lo avessero aiutato a convincere Paul e di come mi stavo rimettendo rapidamente, ma quando le lacrime raggiunsero i suoi occhi il presentatore lo ringraziò e riprese la sua raffica di domande interminabili.
Dopo altri dieci minuti circa di conversazione con i ragazzi il presentatore annunciò l'esibizione che avrebbero fatto adesso, avrebbero cantanto "What Makes You Beautiful".
Instintivamente le mie gambe si mossero, mi alzai in piedi e uscii dalla stanza, non volevo sentire quella canzone, non avrei retto.
Camminavo avanti e indietro nello scuro corridoio, finchè cinque risate in lontananza mi avvisarono che lo show per i ragazzi era finito.
Pochi istanti dopo li vidi sbuccare da dietro un angolo.
« Hei » dissi sorridente.
« Ciaoo » disse Niall passando con un panino in mano e entrando nel camerino
« Ma salve » disse ridendo Harry lasciandomi un bacio sulla guancia.
« Vas Happenin? » urlò Zayn ridendo entrando nel camerino.
« Ci metteremo poco ,tra poco saremo fuori di qui » mi assicurò Liam lasciandomi un bacio tra i capelli.
« Grazie » gli sussurrai io
E lui sorrise « E di che? » ridendo entrò nel camerino
« Allora come ti è sembrato? » mi chiese Louis
« È stato bello » sorrisi.
« La canzone? » mi chiese curioso.
Dovevo inventarmi qualcosa.
« Molto bella, mi piace » mentii spudoratamente, ma lui accettò le mie parole e entrò saltellando nel camerino e si chiuse la porta alle spalle.
Come promesso ci misero poco, quindici minuti ed erano tutti fuori dal camerino pronti a tornare al furgoncino.
Sorrisi.
« Allora andiamo » dissi io
Annuirono tutti soddisfatti e ci avviammo verso l'uscita.
Uscii subito dietro a Liam.
C'erano circa una quindicina di metri tra noi e il furgoncino, ma tra quelle urla continue distinsi una voce « Aliii » urlava.
Mi fermai in mezzo al corridoio di transenne « Aliii » sentii ancora urlare.
Mi guardai in giro e poi scorsi tra la folla una ragazza che si sbracciava verso di me, le lessi sulle labbra la parola « Aliii » la sua voce mi investì ancora, era lei che mi chiamava.
I ragazzi nel frattempo avevano raggiunto il furgone e erano saliti, Liam mi aspettava e mi guardava confuso.
La ragazza aveva dei folti boccoli biondi, aveva dei lineamenti delicati.
Aveva degli occhi verdi profondi, colore del prato.
Quegli occhi.
Mi parvero familiari, ma sapevo che era solo una pazzia.
La guardai ancora negli occhi, un brivido mi pervase, insieme a una consapevolezza, avevo già visto quegli occhi.
Ma subito pensaii che la mia testa mi stesse giocando un brutto tiro, così andai rapidamente verso Liam « Tutto aposto? » mi chiese preoccupato.
« Si » annuii io mentendo.
Non andava niente bene.
Quegli occhi mi era sembrato di averli già conosciuti.
Liam mi aiutò a salire sul furgone e ripartimmo alla volta della nostra grande casa, con un semplice interrogativo.
Quella ragazza, chi era per me?
Mi conosceva?
O solo aveva sentito il mio nome dal racconto di Liam e voleva fingere di conoscermi?
Forse era tutto nella mia testa, avrò incontrato così tanta gente nella mia vita che forse l'avevo incontrata un giorno nei miei giri per Londra, quando ricordavo tutto, ma scossi la testa.
Era una pazzia.



spazio autrice...
 
Allora voglio stra scusarmi per il ritardo, ma non riuscivo a scrivere ç__ç
Anyway ecco il capitolo, non è molto bello, ma a beh xD
Spero che vi piaccia, lasciate una recensioncina *occhi dolci*
Stasera guarderete la chiusura delle olimpiadi?
Sembra che canterrano i ragazzi e anche Ed Sheeran e in più la allo stazio ci sarà anche Tom Daley... omfg *need air* LOL scherzo...
HAHAHA

Baci xx

-Vale xx
  
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