12/08/2012
6 recensioni
Can't be
Chapter 1.
Erano le 9:30 am. Un raggio di sole penetrò tra la finestra e la tenda della mia camera. Automaticamente misi la testa sotto il cuscino. Dopo qualche secondo sentii la mia schiena inumidirsi, mi voltai e vidi Elvis che come ogni mattina, mi dava il buongiorno. "Ma salve cucciolone!" mi sedetti con le gambe incrociate sul letto e iniziai ad accarezzarlo. "Posso entrare?" era Nicholas, la sua voce potevo riconoscerla tra mille. "Certo che puoi" risposi io con un sorriso stampato sulle labbra "Buongiorno Nicky" si avvicinò a me e mi lasciò un leggero bacio sulla fronte "è arrivato Joe" continuò poi. In quel momento mi irriggidii, non volevo vederlo. Sapevo che mi avrebbe fatto male, ogni volta che stavamo insieme in uno stesso luogo dopo due minuti iniziavamo a litigare pesantemente e ovviamente mi venivano in mente i pensieri più orrendi che potessi avere. "Ehm dovrei scendere a salutarlo?" risposi abbastanza freddamente "dovresti, ma se non vuoi lascia stare". Nicholas mi fissava con i suoi occhioni color cioccolato, sapevo che in quel momento voleva che lo andassi a salutare così mi alzai dal letto e risposi "va bene, vado ma lo faccio solo per te" lo baciai sulla guancia e lui mi scompigliò i capelli com'era suo solito fare. Uscì dalla mia stanza portandosi con se Elvis e io rimasi sola. Mi feci una doccia fredda e mi vestii. Pantaloncino nero, maglia bianca molto larga, converse e capelli legati in una coda alta. Non amavo apparire davanti alla gente e amavo indossare un abbigliamento sportivo. Uscii dalla mia stanza e scesi al piano di sotto dove trovai l'intera famiglia riunita. Paul, Denise, Kevin e Danielle, Nicholas, Frankie e infine lui, Joseph. "Ehm buongiorno" dissi timidamente avvicinandomi verso Joe "Nicooole da quanto tempo" Joseph mi abbracciò e mi diede un bacio sulla guancia. Ma era impazzito o cosa? Tutto questo affetto da dove era uscito? "ehm ciao Joe, infatti, sei sparito" lo so, forse sbagliavo il modo con cui mi approcciavo alle persone, lui era stato gentile con me ma non riuscivo a sopportare il fatto che, anche se non ci sopportassimo, lui era partito in un periodo molto difficile per me fregandosene di tutto e di tutti. Non sapevo perchè ma questa storia mi faceva davvero male. Lui non rispose e si staccò da me "calmati Nicole" mi disse Nick "ora ce ne andiamo in spiaggia io e te e ci rilassiamo un po', okay?" continuò per poi accarezzarmi la guancia "si, andiamo". Salii di nuovo in camera per andare ad indossare il costume e dopo qualche minuto scesi di nuovo al piano di sotto. Nicholas non era ancora pronto quindi decisi di aspettarlo sul divano. "Comoda eh?" mi alzai di scatto "si, fino a qualche secondo fa lo ero Joseph" risposi alquanto seccata. "Posso sedermi?" Indicò con l'indice il divano e con gli occhi mi fissava "E' casa tua, puoi fare quello che vuoi" mi risedetti, questa volta in modo composto "beh ora è anche casa tua" non risposi e per fortuna scese Nick a salvarmi da quella situazione "Nicky sei pronta?" mi disse "si si, possiamo andare" risposi sollevata "no ma dove andate? Sono appena tornato e già andate via?" Joe disse questa frase con un po' di tristezza e si leggeva anche dai suoi occhi "andiamo al mare, vuoi venire anche tu?" intervenì Nick dispiaciuto per il fratello "si, grazie ragazzi, metto il costume e scendo" Joe salì in camera sua. In tutto quel tempo io rimasi zitta, in fondo ma molto in fondo mi aveva fatto un po' di pena anche se lui in passato non si era posto minimamente questo problema con me. "Spero che non ti dispiaccia" disse Nicholas "tranquillo, non lo calcolerò" mentre parlavamo, Joseph scese ed entrammo in macchina. Per tutto il viaggio rimanemmo in silenzio, nessuno parlò. Arrivammo in spiaggia, scendemmo le borse e andammo a prendere posto sotto un ombrellone. Nick si tolse la maglia rimanendo con il costume/pantaloncino. Poi fu il turno di Joe. Si levò quella maglia lasciando in bella vista quel fisico, quel suo bellissimo fisico. "Nicole potresti anche chiuderla quella bocca eh" disse Joe con il suo tono ironico "ahahahah sempre lo stesso Joseph, impiccati" risposi e iniziai a spogliarmi anche io. Sentivo gli occhi dei due fratelli addosso, mi stavano mettendo ansia. "Beh io voglio andare in acqua" guardai Nick e mi misi a correre verso la riva, non feci in tempo nemmeno a bagnarmi la punta dei piedi che mi sentii sollevare e dopo qualche secondo cadere sott'acqua. "Non te l'aspettavi vero?" sentivo solamente delle risate "no stronzo ahahahahahah Nicholas potevi affogarmi!" mi avvicinai nuotando verso di lui e mi attaccai come un koala "sei così tenera" mi baciò la punta del naso, amavo quando lo faceva. "Ehm ragazzi ci facciamo una partitella a pallavolo?" anche Joe entrò in acqua e accettammo questa sfida. Iniziammo a giocare e dopo qualche minuto mi resi conto di quanto fosse cambiato Joseph. Sia per quanto riguarda il carattere che il fisico. Era semplicemente diverso. Passammo una bella giornata tra le risate e gli scherzi che io e Joe facemmo a Nick. Arrivarono le 6:00 pm e decidemmo di ritornare di nuovo a casa. Quella sera sarebbe arrivata una mia cugina dalla Bulgaria. Il suo nome era Nina e aveva la mia età, 17 anni quasi 18. Arrivammo a casa e mi andai a fare una doccia. Dopo un po' decisi di andare in camera di Nick. "Ehy ricciolino" dissi mentre entravo nella sua stanza. "Ah finalmente mi calcoli" rispose con un tono seccato. "Eh? Che stai dicendo?" non riuscivo a capire "no dicevo che finalmente mi calcoli, menomale che era Joe quello che ti stava sulle palle" sembrava abbastanza arrabbiato. "Ma sei impazzito? Nick davvero hai dei problemi O_O" ero stranita da quelle sue risposte "mi urta il fatto che tu oggi abbia passato più tempo con lui che con me, non voglio che tu soffra" si avvicinò a me "io non soffrirò Nicholas, tuo fratello non mi interessa e oggi ho solo cercato di conoscerlo meglio visto che di lui so poco e niente, davvero stai tranquillo" lo guardai negli occhi e lui si avvicinò ancora di più a me accarezzandomi la guancia sinistra "Nicole, io..." non finì nemmeno di terminare la frase che bussarono alla porta della stanza "ehm ragazzi scusate se vi disturbo ma è arrivata Nina". Era Paul che dopo averci avvisati richiuse la porta alle sue spalle e scese nuovamente al piano inferiore. "Nicholas cosa mi stavi dicendo?" cercai di nuovo con lo sguardo quei suoi magnifici occhi "ehm nulla nulla, lascia stare, scendiamo a salutare Nina!" Nick aprì la porta e scese. Cosa avrebbe voluto dirmi in quel momento? E perchè in quel momento il suo sguardo mi sembrava diverso?
Hola gente, eccomi tornata con il primo capitolo. Lo so, è molto obrobrioso, non piace nemmeno a me. Inizialmente la storia non doveva evolversi così ma visto che le idee scarseggiavano ho scritto di getto. Beh ringrazio tutte le persone che hanno letto l'introduzione e hanno lasciato delle recensioni, grazie mille a tutti :3
Se questo capitolo raggiungerà un buon numero di recensioni pubblicherò il secondo.
Fatemi sapere cosa ne pensate e se volete followarmi su twitter il mio nick è @__MilesCou :)
Un bacione a tutti
Gess