Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: giuliaff96    13/08/2012    0 recensioni
La storia narra che un unico ragazzo sia mai sopravvissuto all’anatema che uccide: Harry Potter. Divenne famoso per questo. Ma se qualcun altro fosse sopravvissuto? Se avessero appositamente evitato di far diffondere la notizia? Questa è la storia di Juliet Fanny. Quando nacque, i genitori appresero immediatamente che non era una ragazza come tutte, lei era speciale. Dice la leggenda che ogni 500 anni, nasce un ragazzo o una ragazza con i poteri di una fenice e che ha un collegamento empatico proprio con essa.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, George e Fred Weasley, George Weasley, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano passati 4 anni da quando aveva fatto quel sogno strano. Aveva raccontato il sogno a suo nonno sperando che fosse qualcosa che riguardava il suo passato, ma niente, suo nonno le disse che non era mai successa una cosa del genere e che probabilmente era un semplicissimo sogno. Alla fine si convinse che doveva essere stato solo un sogno. 
Oramai Juliet aveva 11 anni, e i nonni decisero che dovevano raccontargli la verità. La mattina di Ferragosto, Juliet si alzò, si lavò e si vestì poi si guardò allo specchio per sistemarsi i capelli: era alta circa 1 metro e mezzo e era piuttosto magrolina. Portava i capelli  più neri della pece, corti con il ciuffo lungo che le ricadeva su un lato e i suoi occhi erano di un blu più acceso e profondo di quelli del nonno. Poi corse a chiamare i gemelli. Spalancò la porta e iniziò a saltargli addosso: -George! Svegliati su! Fred! Anche tu cammina alzati!- Fred fece un grande sbadiglio e aprì leggermente gli occhi guardando Juliet euforica. -Ma che ore sono?- -Sono le 9! E Liz sta per arrivare! Forza dobbiamo farci trovare pronti!! Appena arriva suo padre ci porta a pesca!! Non ditemi che ve ne siete dimenticati?!- I gemelli si guardarono. Juliet sospirò calmando per qualche secondo l'euforia: -Ve ne siete dimenticati vero?- -Cosa? Oh ehm... No, no certa che no! Come potermi dimenticare una cosa del genere- -George so che stai mentendo spudoratamente! Ti conosco da 11 anni!- -Si ok, ce ne siamo dimenticati... Ma non fa niente! Forza andiamo giù a fare colazione!- George si alzò di scatto e prese Juliet per le gambe e la mise sulla spalla come un sacco di patate. -No George!! Mettimi giù ti prego George!!!- Lui e Fred se la ridevano di gusto mentre scendevano a fare colazione con Juliet in spalla. Arrivati davanti al tavolo George la mise giù. Iniziarono a mangiare le deliziose pietanze che Molly gli cucinava ogni mattina. D'un tratto qualcuno bussò alla porta. -Vado io, questa dev'essere Liz- Disse Juliet. Di fatti appena aprì la porta una ragazzina della sua età, le saltò al collo. Aveva i capelli castani e lunghi e gli occhi del medesimo colore. Era la figlia di una famiglia anch'essa molto legata con i Fanny e con i Weasley, i Wickynson. Lei, Juliet, George e Fred erano legatissimi passavo tutto il giorno insieme a ridere e a scherzare. -Ehi ragazzi ancora non siete pronti?- -Sta tranquilla Liz- rispose Fred. -Ora andiamo su e ci prepariamo saremo qui in cinque minuti!- Continuò George. Detto questo entrambi si avviarono su. Un uomo entrò alle spalle di Liz, salutando tutti con un caloroso buon giorno. -Salve Micheal!- Rispose Juliet. Quell'uomo era il padre di Elisabeth. Arturh Weasley andò da lui stringendogli la mano. -Ehilà Micke!- -Ciao Arturh!- -Allora porti i giovani a pesca?- -Si, almeno così si divertono un pò!- -Già... Però ricordati di tornare presto, perché stasera voi siete a cena da noi e vengono anche Albus, Minerva e Remus... E' arrivato il momento sai...- E rivolse uno sguardo a Juliet. -Si capisco- Rispose lui guardando anche lui Juliet. Lei lì guardò a sua volta cercando di capire com'è che la stessero fissando, ma Fred e George arrivarono nella  stanza in quel momento e la distolsero dai suoi pensieri. Finalmente partirono. Juliet amava pescare ed era decisamente brava a farlo, era sempre quella che prendeva più pesci. Infatti, la sera quando tornarono lei aveva preso ben 13 trote! Liz e suo padre li lasciarono davanti casa, così si avevano il tempo di andarsi a fare una doccia a casa, e anche loro. Ritornarono alle 18 e non appena entrarono Molly li assalì: - Quanti pesci avete preso il tutto?- -Vent'otto!- Esclamò George. -Perfetto! Stasera siamo in 18, perché vegono anche Taylor, Jason (la sorella maggiore e il fratello minore di Elizabeth) e Lois (la madre), quindi li vado a cucinare! Forza su, ora andate a lavarvi! Prima però passate di là in salotto, Juliet sono arrivati i tuoi nonni e tuo zio, andateli a salutare- I tre annuirono e corsero in soggiorno. Appena entrarono un uomo dalla folta e lunga barba argentata le andò in contro. -Nonno!- Esclamo Juliet correndo ad abbracciarlo. Poi si rivolse alla donna dietro di lui: -Ciao nonna!- E abbracciò anche lei. In fondo alla stanza c'era un tipetto poggiato su muro, piuttosto trasandato ma con un'aria felice. -Che fai a me non mi saluti?- -Zio!!- E corse saltando tra le braccia dello Zio. -Bhè sentite io ora vado a lavarmi che puzzo di pesce! Ci vediamo dopo... Ho un sacco di cose da raccontarvi! Lo sapete che su 28 trote 13 ne ho pescate io da sola?-  -Fantastico! Sei proprio uguale a tuo padre, anche lui adorava pescare, anche se non sempre trote!- Disse Remus facendo l'occhiolino ai gemelli. Juliet lo guardò curiosa, ma non ci badò molto, in quel momento suo zio l'aveva resa felice. Lei era uguale a suo padre. Qualche minuto dopo corsero di sopra a farsi la doccia e una volta finito, quando tornarono giù erano già arrivati i Wickynson. Scherzarono tutti insieme per un pò, fin quando Molly annunciò che era pronta la cena.
Quella fu una delle serate più belle della sua vita. Oltre al fatto che si era mangiata un mondo di prelibatezze, si stava sbellicando dalle risate con le battute dello zio e gli scherzi che invano Fred e George tentavano di fare a suo nonno. Alla fine della cena, andarono tutti in salotto, dove, dopo qualche istante Albus si rivolse a Minerva: -E' il momento.- Calò il silenzio nella stanza e tutti divennero seri improvvisamente. Juliet sembrava l'unica a non capire cosa intendesse dire il nonno. Quest'ultimo la guardò e disse: -Juliet, finalmente stai per sapere tutta la verità- -La verità? Su cosa?- -Tu sei una strega, hai dei poteri magici- -Aspetta cosa? Ahahahah! Nonno per cortesia non dire baggianate!- Ma nessun'altro stava ridendo. Lei lo guardò e disse: -E' uno scherzo vero? Insomma questo è impossibile!! Le streghe esistono solo nei film!- Lo zio inarcò un sopracciglio: -Tu dici?- Tirò fuori un bastoncino dalla tasca e lo puntò sul ventilatore spento e questo si accese, come per magia... Juliet sussultò, non poteva essere vero. Arturh intervenne: -Ehi Ju, tu sei stata molte volte a Londra, ma non ti sei mai chiesta dove fosse la famosa scuola di Bill, Charley e Percy? Semplice, perché non è a Londra! Lì prendono solo il treno per arrivare alla migliore scuola di magia e stregoneria che esiste, Hogwarts, di cui i tuoi nonni ne sono il preside e la professoressa.- Juliet guardò verso i "fratelli" e questi annuirono. -Allora è proprio vero?-  -Già- convenne il nonno. -E questo non è tutto. Ci sono cose che devi sapere: tu tesoro, hai  un collegamento empatico con una fenice e quindi possiedi i suoi poteri- -Cos'è una fenice?- -E' un uccello- -Fantastico ho i poteri di un uccello... Accidenti mi sento potente!- -Non scherzare, la fenice ha dei poteri che tu neanche puoi immaginare!. Comunque i maghi non sono diversi dai babbani, vedi ci sono quelli buoni e quelli cattivi...- -Babbacosa?- - Babbani, persone senza poteri magici... Dunque dicevo, ci sono dei maghi che diventano cattivi, tra questi ce ne era uno spietatissimo, voleva distruggere tutti i babbani e i mezzosangue, cioè figli di babbani con poteri magici ,e cominciò a raccogliere seguaci. Per combatterlo, c'era un gruppo, di cui facevano parte anche i tuoi genitori. Purtroppo questo mago aveva delle spie e quando nascesti tu, arrivò la voce anche a lui dei tuoi poteri magici. Lui sapeva che se tu crescendo saresti stata capace di controllarli, lo avrei potuto sconfiggere. Così cercò di ucciderti. La notte della vigilia di Natale, uccise i tuoi genitori e tentò di uccidere anche te, ma non ci riuscì. Tu sei la prima ragazza al mondo che è sopravvisuta all'anatema che uccide, e ti chiedo scusa per averti privato della fama e non aver permesso che la notizia si divulgasse, ma l'ho fatto primo: perché se la voce arrivava a qualche mangiamorte cioè i suoi seguaci, avrebbero tentato di vendiare il loro signore, visto che si era molto indebolito dopo l'incontro con te, secondo: perché nessuno sapeva che tuo padre era in realtà mio figlio e nessuno sapeva e sa che tu eri e sei la ragazza collegata con la fenice. La fenice con cui sei collegata si chiama Fanny, da lì presi spunto per inventarmi un cognome per tuo padre. La tengo sempre con me, perché così se tu fossi in pericolo anche se ne dubito qui con i Weasley, io lo saprei. Inoltre c'è un'altra cosa che devi sapere, due anni dopo di te, quel mago cattivo venne a sapere di una profezia che parlava di un bambino nato alla fine di luglio, che lo avrebbe sconfitto: Harry Potter. Così cercò anche lui e uccise i suoi genitori, e poi quando cercò di uccidere lui, la madre si interpose tra loro ed essendo già indebolito dopo lo scontro con te, la maledizione gli rimbalzò addosso e da quel momento in poi nessuno lo ha più visto, qualcuno crede addirittura che sia morto. Comunque, da quel giorno Harry Potter è diventato il mago più famoso del mondo perché tutti pensano che sia stato il primo e unico ad essere sopravvisuto all'anatema che uccide. Ma in realtà sei stata tu,  ed è anche grazie a te che lui è sopravvissuto. Lui come te, sta crescendo lontano da questo mondo e quando avrà 11 anni, verrà riferito anche a lui stesso chi è in realtà. Perdonami se non ti abbiamo mai detto niente ma lo abbiamo fatto per il tuo bene, e inoltre ti chiedo di non dire a nessuno che sei nostra nipote o che sei sopravvisuta o che sei tu la ragazza della fenice, so che sarà difficile ma ti prego, è per il tuo bene. Inoltre i babbani non dovranno mai sapere della comunità dei maghi, altrimenti protrebbe succedere come in passato, che inizierebbero a perseguitarli per paura.- Juliet era rimasta a bocca aperta tutto questo... Non poteva assolutamente essere vero, e in quel momento gli salirono talemente tante domande che non sapeva da dove iniziare. Alla fine disse: -Come si chiamava?- -Chi?- -L'uomo che ha ucciso i miei genitori.- -Solitamente i maghi non osano pronunciare il suo nome anche se io la trovo una stupidagine. Il suo nome è VOLDEMORT.- Quel nome risuonò nella testa di Juliet come una cantilena. Quell'uomo aveva ucciso quanto di più caro aveva, in quel momento provò un sentimento che mai prima d'ora aveva provato: l'odio. Odiava quella persona di cui non sapeva neanche l'esistenza fino a qualche minuto prima. D'un tratto le venne in mente un'altra domanda: -E mia madre? Non mi parlate mai di lei! In undici anni non vi siete degnati di dirmi come fa di cognome! Nè tanto meno chi è mio zio!- -Per questo dovrai aspettare ancora, ogni cosa a suo tempo- -Undici anni non bastano?- Chiese lei quasi in lacrime. -So che è dura Juliet, aver scoperto tutte queste cose tutte insieme questa sera, senza aver saputo niente per 11 anni, so che ora vorresti sapere proprio tutto ma davvero per questa sera basta ciò che ti ho detto... So come ti senti, ma capiscimi...- -No che non lo sai! Stai solo sparando un mucchio di cavolate! Io non sono una strega nè tanto meno voi! Questo Voldemort non esiste e neanche quell'Harry Potter e tanto meno quell'uccellaccio che mi dicevi! Io non sono sopravvisuta a un bel niente e prima probabilmente zio aveva un qualche telecomando per accendere il ventilatore e i miei sono morti in quel maledetto incendio!!- Detto questo diede le spalle a tutti e salì di corsa le scale mentre piangeva e si buttò sul suo letto. Poco più tardi sentì i nonni e lo zio congedarsi. Molly stava dicendo: -Capirà Albus... Sono troppe cose... Dopotutto a solo 11 anni- -Spero solo che non sia arrabiata con noi- -No vedrai che le passerà!- Pochi minuti dopo si congedarono anche i Wickynson. Poi d'un tratto sentì bussare alla porta. Ma non rispose. Voleva restare da sola. -Juliet lo so che sei sveglia. Sono George ti avverto sto entrando voglio solo parlare con te!- Quest'ultimo entrò e si andò a sedere ai piedi del letto. Nessuno dei due parlò. George prese la mano di Juliet e la strise. Lei guardò le loro mani e si decise a parlare: -Allora è tutto vero?- -Si Juliet... Ma non piangere... So che la storia sulla morte dei tuoi è terribile, ma essere dei maghi è fantastico te lo posso assicurare! Ti diverti un mondo! Infatti non vedo l'ora che a Settembre cominci la scuola finalmente andremo ad Hogwarts!!- Lui la guardò sorridente e anche lei sorrise. -Sai George, la cosa che mi ha preoccupata di più questa sera, è stato vedere te e Fred seri. Sembrava impossibile!- Entrambi risero. -Domani ti insegnerò un sacco di cose fiche sulla magia e poi ti insegnerò lo sport più bello che praticano i maghi: il Quidditch!- -Cos'è?- -Domani lo scoprirai, vedrai ti piacerà è bellissimo e ti diverti un mondo!- Lei gli sorrise. -Daccordo! Accidenti George sembra pazzesco! Io una strega? Insomma...- -Una strega formidabile!- Sorrisero ancora. -Bhè io vado buona notte Jù fai sogni d'oro e magici!!- -Notte George!- Lui le diede un bacio sulla guancia e si concedò. Juliet rimase a pensare a tutte le cose che il nonno le aveva detto quella sera, alla fine ci aveva dovuto credere! E pensava all'indomani quando George gli avrebbe insegnato quelle cose fiche di cui parlava e a giocare a quel Quidditch, alla fine però, il sonno ebbe il sopravvento e si addormentò con quel dolce pensiero in testa.
NOTE: Ecco qua il secondo capitolo, ringrazio tutti quelli che hanno letto il primo e in particolare clacla_97 per aver recensionato. Inoltre mi scuso se ci sono degli errori grammaticali, ma l'ho finito di scrivere a mezzanotte! Ringrazio chi la leggerà e la recensionerà.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: giuliaff96