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Autore: harryslies    13/08/2012    4 recensioni
Arrivata davanti a scuola vide un ragazzo seduto sulla scalinata che si guardava intorno. Appena la vide si alzò in piedi e le corse incontro.
«Louis!», gridò Emily praticamente saltandogli addosso.
«Emily, quanto mi sei mancata», disse Louis stringendo a sé la ragazza.
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«Mi dispiace di averti lasciato in quel modo qualche giorno fa, senza dirti neanche una parola», disse Emily abbassando lo sguardo.
«Ti prego, non mi ricordare quel momento», disse Harry ancora visibilmente scosso. «Cosa pensiamo di fare?», fece il riccio mentre, con la mano destra, sollevò il mento di Emily.
«Non credo di essere in grado di sopportare, oltre ai problemi derivanti dalla scuola, anche le delusioni d’amore», fece Emily prima di enorme sospiro.
«Quindi è davvero finita?», chiese Harry, quando anche l’ultimo briciolo di speranza che gli era rimasto iniziava a svanire.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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4.47. Domenica. 1 Novembre.
Emily aveva sempre odiato gli ospedali principalmente per il clima di tristezza che vi si respira all’interno. Erano ormai trascorse due ore e venti dal loro arrivo, Emily non riusciva a distogliere lo sguardo dall’orologio appeso al muro di fronte a lei: sperava che “l’esperienza” del viaggio in ambulanza non le si presentasse mai, ma quella sera la dea bendata non era dalla sua parte. Aveva già avvisato Amelia, Beth e i ragazzi, sarebbero arrivati da un momento all’altro.
Emily non riusciva a distogliere lo sguardo dalla porta davanti a sé; il trucco ormai era leggermente colato a causa delle troppe lacrime e i piedi le facevano male nonostante avesse tolto i tacchi già da un po’.
Sobbalzò quando la porta in fondo al corridoio si aprì, ma fu sollevata vedendo i suoi amici correrle incontro.
«Emily, come stai?», disse Beth. «Abbiamo fatto più velocemente possibile».
«Com’è successo? Come?», disse Louis a gran voce visibilmente in preda al panico. Liam cercò di calmarlo posandogli un braccio intorno alle spalle.
«Mi stava venendo incontro, stavamo litigando. Quando ha attraversato la strada è sbucata una macchina dal nulla e l’ha preso in pieno», disse in lacrime Emily continuando a rivivere la scena dell’incidente nella sua testa.
«Ma una buona volta voi due non potete parlare come tutte le persone normali?», gridò Louis in faccia ad Emily. La ragazza fu colpita dritta al cuore dalle parole del suo migliore amico, non le aveva mai parlato in quel modo.
«Louis, non è colpa di Emily», lo rimproverò Zayn.
«Hai ragione. Emily, scusami», disse abbracciando la sua migliore amica. «Sono solo preoccupato per Harry».
«L’hanno già operato e ora è nella sua camera già da un’ora», disse Emily nascondendo il viso tra la spalla e il collo del ragazzo.
«Scusatemi, voi siete gli amici di Harry? Sono il dottor Shawn. L’operazione è andata bene, durante il trasporto in ospedale un’emorragia ha impegnato i medici senza portare a gravi conseguenze. Cadendo sull’asfalto si è fratturato una gamba e ha subito una lieve slogatura alla spalla sinistra». Emily si coprì il volto con le mani: le parole del dottore trafiggevano il cuore della ragazza come dei coltelli. «Niente che non possa guarire in qualche mese. Il vostro amico deve ritenersi molto fortunato: è un miracolo che abbia riportato delle ferite così “lievi” considerato il brutto incidente. Se volete, ora potete entrare, ma cercate di non farlo affaticare», concluse il dottore che fu assalito da un improvviso abbraccio di Louis.
Il primo ad entrare nella stanza di Harry fu proprio Louis, seguito a ruota da Amelia, Beth e gli altri ragazzi. Emily si sentiva tremendamente in colpa e non trovava la forza per varcare la soglia di quella stanza. Decise di sedersi nuovamente nel corridoio nonostante Beth avesse cercato di convincerla ad entrare. Emily si coprì nuovamente il volto con le mani cercando di scacciare l’immagine dell’incidente dalla sua testa.






«Harry, come stai?», fece Beth.
«Non lo so, spero bene», disse in un sussurro il riccio.
«Ci hai fatto morire», disse Niall ancora sconvolto.
«Ti ricordo che sono io quello che ha rischiato di morire», disse Harry cercando di alleggerire il clima che si era creato all’interno della stanza. «Dopo i fari della macchina, non ricordo più niente. Spero sia un bene», concluse Harry.
«Appena l’abbiamo saputo, abbiamo cacciato via tutti ed interrotto la festa. Però non abbiamo detto nulla», spiegò Liam.
«Io ho chiamato tua madre e tua sorella. Mi hanno detto che arriveranno il più velocemente possibile. Proprio questo weekend dovevi finire in ospedale? Proprio mentre tua madre e tua sorella erano a Londra?», disse Louis.
«Grazie Tommo», disse Harry. Dopo una breve pausa, continuò. «Dov’è Emily?».
I quattro ragazzi si guardarono perplessi ancora una volta.
«È qua fuori», spiegò Beth.
«Ti prego», fece Harry e subito la ragazza capì facendo cenno di si con il capo.
La ragazza uscì dalla camera dirigendosi verso l’amica.
«Emily, Harry chiede di te».
«Non ce la faccio».
«Si che puoi. Sei una delle ragazze più forti che conosca», disse Beth cercando di convincere l’amica.
«È colpa mia se è successo. Non ho la forza per vederlo», disse con gli occhi lucidi Emily.
«Andiamo, asciugati le lacrime ed entra», disse Beth facendo alzare l’amica e porgendole un fazzoletto. Emily fece un respiro profondo ed entrò nella camera di Harry sperando che non fosse conciato troppo male.
«Emily», sussurò Harry appena la vide. Le lacrime ricominciarono inevitabilmente a rigare il volto della ragazza.
«Mi dispiace», riuscì a dire Emily.
«E di cosa?».
«È colpa mia se ti è successo tutto questo».
Harry le fece cenno di avvicinarsi e di sedersi accanto a lui; con la poca forza a sua disposizione, le afferrò una mano e la strinse.
«Emily, non è colpa tua. Non darti colpe che non meriti».
«Se non avessimo litigato, se ti avessi detto subito la verità, se…».
«Emily, smettila. Non è colpa tua», la interruppe Harry. Gli altri ragazzi ancora non capivano il senso di quelle parole e del loro comportamento. Avevano sicuramente perso qualche pezzo, ma non riuscivano a capire quale.
«Mi dispiace tanto», sussurrò Emily.
«Ti prego, non piangere», disse Harry. Emily si fece coraggio e si asciugò le lacrime; dopo un respiro profondo, diede un leggero bacio sulle labbra di Harry. La ragazza sentì immediatamente il sapore del sangue sulle sue labbra e questo la fece sentire ancora più in colpa.
Dietro di lei, gli altri quattro ragazzi rimasero a bocca aperta e, voltati verso Amelia e Beth, mimarono un “che cosa?” con le labbra.







«Credo che ci dobbiate delle spiegazioni», disse Louis.
«Da quant’è che vanno avanti quei due?», chiese Zayn.
«Da tre settimane, più o meno», spiegò Beth.
«È in assoluto la storia più lunga di Harry», scherzò Liam.
«Ora capisco la reazione di Emily alla festa», disse Niall.
«È davvero molto complicato. Non sappiamo cosa possa succedere tra loro dopo questo», disse Amelia.
Beth, notando  le facce perplesse dei ragazzi, ampliò il breve discorso dell’amica.
«Ashley ha minacciato più volte Emily dicendole che le avrebbe portato via Harry, ma lei sperava che Harry fosse abbastanza forte per resisterle quindi non gli ha detto nulla. Il resto ce lo devono dire loro», concluse la mora.
«Quei due sono davvero impossibili. Dovrebbero scrivere un libro: “Come complicarsi la vita”, sarebbe un successone», disse Louis scuotendo la testa.
Louis considerava Emily ed Harry due delle persone più importanti della sua vita e non poteva credere che, per un loro comportamento infantile, uno dei due avesse quasi perso la vita. Tutti e sei i ragazzi sussultarono quando la porta in fondo al corridoio si aprì: videro la madre e la sorella di Harry correre verso di loro, fortunatamente nessun altro medico.
«Oddio Louis, che è successo?», fece Anne, seguita a ruota dalla figlia.
«Una macchina è sbucata dal nulla e l’ha preso in pieno, mi dispiace moltissimo», disse Louis abbracciando la madre e poi la sorella di Harry.
«Ora dov’è?», fece Anne.
«È lì dentro», disse Louis indicando la porta della camera di Harry.







Emily aveva spostato la sedia, posizionata vicino alla finestra, accanto al letto di Harry. Continuava a stringergli la mano per fargli forza, ma, in quel momento, desiderava che qualcuno l’aiutasse a rimanere forte.
«Emily, voglio parlarti di Ashley e di quello che è successo alla festa», sussurrò Harry.
«Adesso devi solo pensare a riposarti. Ne parleremo quando starai meglio», disse Emily.
«Voglio parlarne adesso, non si sa mai cosa potrebbe accadere. Potrei andarmene improvvisamente…».
«Non dirlo neanche per scherzo. E poi credo che tu abbia già detto tutto», lo interruppe Emily.
«Non voglio lasciare a metà questa conversazione, ti prego».
«Va bene, ma cerca di non affaticarti», lo ammonì la ragazza.
«Ho cercato io Ashley, le volevo parlare. Speravo di convincerla a lasciarti stare», disse Harry prima di una pausa. «Vi ho viste parecchie volte parlare e tu mi sembravi troppo preoccupata. Ho sbagliato a parlarle alla festa, dovevo farlo prima», concluse il riccio visibilmente affaticato.
«Io dovevo dirti tutto subito, senza tentare la fortuna», spiegò Emily.
«E adesso che succederà? Io non voglio perderti Emily, sei troppo importante per me», disse Harry.
Il discorso si interruppe nel momento in cui Anne e la figlia entrarono nella camera di Harry. La madre si avvicinò immediatamente al letto scostando leggermente Emily; Gemma rimase ai piedi del letto coprendosi il viso con una mano.
«Harry, abbiamo fatto più in fretta possibile. Quando Louis mi ha chiamata mi stava per venire un infarto».
«Scusami mamma», disse in un sussurro il ragazzo.
Anne si spostò dalla parte opposta del letto per abbracciare la figlia visibilmente scossa alla vista del fratello così malconcio. Emily stava osservando la scena con gli occhi lucidi cercando di farsi forza e non piangere. Poco dopo, Anne si accorse di lei.
«E tu chi sei? Che ci fai qui non mio figlio?».
«Salve sono Emily», disse insicura la ragazza.
«Mamma…», fece Harry prima di essere interrotto da Emily che gli afferrò una mano.
«Io…Harry…Sono la sua ragazza», disse Emily raccogliendo tutto il coraggio a sua disposizione.










Ribuonccciorno (:
Che sorpresa, vi ho postato il capitolo anche se avevo detto che l'avrei postato al mio ritorno. Che brava che sono (:
Ahahahahahah no, scherzo. Non sapevo che fare e ho voluto farvi sapere come andava a finire l'incidente ecc.
Qualcuno ha pensato che Harry fosse morto dato l'inizio? ahahahahahah se si, mi dispiace, ma ci voleva un po' di suspense.
E probabilmente non ci sono riuscita (epic fail).
Parlando della storia...avete visto che è riuscita a dire Emily? Finalmente ha accettato il fatto che lei ed Harry stanno insieme (e non che si "frequentano") sono orgogliosa di lei (?)
Scusatemi se il capitolo non è molto lungo, vorrei anche io scrive di più, ma proprio non ci riesco. Se aggiungo cose mi diventa una storia troppo banale e non mi piace proprio come esce. Mi farò perdonare però con il prossimo capitolo, è più lungo (o almeno spero che lo sia)
Ma la cosa più divertente di questo capitolo sono Liam, Niall, Louis e Zayn che non avevano mica capito che tra Harry ed Emily c'era qualcosa ahahahahahah io me le immagino fin troppo le loro facce scioccate dopo aver visto Emily ed Harry baciarsi ahahahahahah
Okay, torniamo seri per un attimo (: ringrazio di cuore tutte le persone che seguono la mia storia, lo dirò ad ogni capitolo, ma lo dico davvero col cuore :')
Grazie a tutte quelle persone che hanno messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate che sono aumentate da quando ho postato il capitolo col primo bacio tra Emily ed Harry , grazie tutti coloro che ci sono fin dal primo capitolo e grazie a chi si è aggiunto dopo :')
Grazie mille, sono felice di poter condividere i miei sogni/pensieri con voi e farvi sognare come faccio io ogni giorno (:
Va bene, ora vi auguro una buona lettura. Ci vediamo/leggiamo (?) quando torno dalla montagna (forse tra una/due settimane) :D
un bacio, Elisa c:
(seguitemi su twitter se volete, io sono @harryslies)
  
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