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Autore: Remedios la Bella    13/08/2012    4 recensioni
Julie. Occhi curiosi e un morboso attaccamento per i casi di serial killer e omicidi.
Adam. Uomo della porta accanto, mite e bizzarro.
I due si conosceranno, in una tranquilla giornata estiva.
Ma dietro l'apparenza si può celare la più cruda delle verità. Una verità che solo il sangue può nascondere agli occhi degli altri.
Enjoy.
Genere: Introspettivo, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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“Signor Dahmer.” La voce atona dell’infermiera risuonò nella sala d’attesa del reparto d’ortopedia. L’interessato si alzò, dicendo sottovoce a Julie di stare lì ad aspettarlo. Lei obbedì ributtandosi a sedere sul posto, intimorita dallo sguardo degli altri.
La porta degli ambulatori dell’ospedale si chiuse inghiottendo dentro il suo amico e lei la fissò a lungo, pregando il cielo che la ferita di Adam non fosse niente.
Aveva mantenuto la promessa e Jeremy era rimasto vivo. Lo aveva fatto per farle un piacere? O semplicemente le sue condizioni non gli permettevano una fuga rapida? Tante domande bombardavano la sua testa, tutte senza risposta e accompagnate dal strano presentimento che le cose sarebbero solo peggiorate da quel momento in poi. L’ostaggio era fuggito, e se anche non avesse parlato, rimaneva Cindy. La prostituta era ancora nella camera da letto, e appena si fosse svegliata, avrebbe urlato a squarciagola rivelando la sua posizione a mezzo vicinato e facendo accorrere le forze dell’ordine.
Erano nella merda, e lei se ne stava rendendo conto.
Continuò a fissare la porta dell’ambulatorio, battendo il piede sul pavimento e mordendosi il labbro inferiore.
“ E adesso? Come si fa?” continuava a pensare, torturandosi le mani e intrecciando le dita tra di loro. Abbandonò la testa all’indietro mandando uno sbuffo, e poi si alzò per camminare un po’, nessuno si curava abbastanza di lei per osservarla fare quelle mosse trasudanti nervosismo.
Si avvicinò a una delle infermiere:” Mi scusi, il signor Dahmer sta bene vero?”
“ Non ha niente di troppo grave signorina, la prego di aspettare qui per il momento. Il suo amico sta bene.” Rispose l’altra sorridendole appena. La ragazza si grattò il naso con l’indice e ritornò al suo posto, sbuffando.
Passarono diversi minuti, se non un’ora, prima che Adam ritornasse nella sala d’attesa.
Il suo gomito non era stato gessato, bensì fasciato in fretta e fermato con una barra di ferro.
Julie gli andò incontro guardandolo torvo:” Come mai questa cura grossolana? Hai il braccio fratturato!”
“ Non abbiamo tempo da perdere in ricoveri e gessi …” rispose lui, salutando l’infermiera e prendendo per mano Julie. Uscirono rapidi dall’edificio e camminarono fino ad arrivare alla Fiat di Adam. Solo lì Julie sciolse la presa dalla mano di Adam:” Quindi anche tu sei preoccupato?”
“ Ovvio. Cindy è ancora in casa, e anche se l’ho legata, non l’ho imbavagliata. Non possiamo tornare a casa … cazzo …” emise un sospiro rabbioso a denti stretti e guardò davanti a sé, fissando il vuoto.
“ L’unica è scappare vero? È per questo che non ti sei gessato il braccio?”
“ Se mi avessero gessato non avrei potuto guidare lontano con una mano, a meno che tu non muova le marce e io il volante, ma sarebbe rischioso e strano.”rispose lui, aprendo la portiera e entrando. Aprì la portiera a Julie, invitandola a entrare.
 Appena la ragazza chiuse, lui si volse verso di lei:” Vuoi davvero scappare tu?”
Lei alzò le sopracciglia sorpresa e lo guardò. Negli occhi del trentenne lampeggiava una luce decisa e che non ammetteva repliche o titubanze. Sì o no, queste le uniche risposte che avrebbe potuto dare. Invece strinse le labbra e si morse il labbro inferiore, indecisa:” Perché mi chiedi tutto questo?”
“ Tu non hai fatto male a nessuno. Cindy non ha buona fama e non verrà ascoltata più di tanto. Jeremy penso sia troppo scioccato per dire qualcosa sul tuo conto. Io invece sono sospetto. Lascia che ti accompagni fino a casa tua, mentre io scapperò lontano per non farmi trovare. Non voglio farti vivere una vita infernale per dei miei errori.”
Era stato chiaro, sin troppo. Le aveva detto che, non c’entrando niente e non avendo fatto male a loro, lei era in qualche modo salva. Lui no, avrebbe dovuto scappare. Lei no, sarebbe dovuta rimanere per vivere la sua vita tranquilla. Ma come poteva pretendere di riprendere una vita normale dopo quello che aveva vissuto?
Scosse leggermente la testa, un velo di lacrime le copriva gli occhi:” Non voglio abbandonarti.”
“ Julie, lo sto dicendo per il tuo bene.”
“ So io cosa devo fare, e se ho deciso di scappare con te … beh, che sia. Non mi interessa come andrà a finire, se ho deciso di aiutarti a guarire sta pur certo che resterò fino alla fine.” Non ci stava credendo nemmeno lei. Quel fiume di parole tanto profondo era appena sgorgato dalle sue labbra come lava da un vulcano. Sì, sarebbe rimasta, volente o nolente. Più volente.
Lui la guardò per un lungo istante, e avvicinò il viso contro quello di Julie, che indietreggiò lentamente colta di sorpresa e rossa in volto.
“ Sei così lunatica a volte. Non riuscirò mai a capirti.” Disse, la voce roca e divertita. Esplose in una risata liberatoria che coinvolse anche Julie e poi poggiò la testa sul sedile:” Sei davvero sicura?”
“ Non insistere.” Rispose lei, quasi infastidita. La mano di Adam sfiorò quella della ragazza, donandole una lieve scossa che la fece trasalire:” Capisco.”
Girò la chiave nel cruscotto, il motore della 500 rombò nel parcheggio dell’ospedale. Con un po’ di fatica, Adam impugnò il volante con entrambe le mani e lasciò il parcheggio, dirigendosi verso l’uscita della città. Nessuna valigia predisposta per quel viaggio, nessun piano. Solo loro due, una macchina e i portafogli di Adam e Julie, unica cosa che si erano premurati di portare con loro prima di andare all’ospedale. Probabilmente sapevano che cosa fare ancora prima di partire, lo sapevano entrambi e non avevano bisogno di dirselo.
Il cartello con la scritta “ora state lasciando” e la scritta della cittadina sfrecciò via dalla loro visuale e la Fiat si inoltrò nella strada deserta che conduceva verso il resto del Wisconsin, dalla parte opposta rispetto a Milwaukee. Non sapevano dove andare, ma “il più lontano possibile” sarebbe stata la loro tappa per lungo tempo.
Per smorzare la tensione, Julie accese la radio e “Chop Suey” dei System of a Down risuonò potente nelle casse della macchina. Lei si abbandonò al tono metal della canzone, e Adam ascoltava senza replicare. Una lieve interferenza però disturbava il tranquillo scorrere della canzone. Adam cerco di aggiustare l’interferenza, e fu così che capitò nella radio locale:

"Stamattina, verso le 9, nella casa del signor Dahmer Adam è stata ritrovata una donna legata al letto, ancora viva e scioccata. Le urla della donna, che si era svegliata dopo che le era stato somministrato del sonnifero, hanno richiamato la curiosità del vicinato, che è entrata in casa e l’ha trovata nella camera dell’uomo, che non era in casa in quel momento. La donna, ancora visibilmente scossa, testimonia:” Quell’uomo è un pazzo! Lui e la sua amichetta! Trovateli, voglio dar loro una lezione!” Presumibilmente, la donna si riferisce a Julie Baxter, la ragazza di sedici anni che da pochi giorni era diventata conoscente e amica di Dahmer, destando sospetti nel resto della cittadina. La polizia è già sulle possibili tracce dei due cercando testimonianze tra i vicini.”

“ Adesso anche la radio …” pensò Julie, terrorizzata. Guardò Adam di sfuggita, e lui ricambiò, pigiando il tasto sull’acceleratore.
“La notizia si è sparsa rapida a quanto pare … are you ready baby?” chiese l’uomo, sorridendo appena.
“ Oh yeah.” Rispose lei, mettendosi comoda sul posto. La macchina aumentò di velocità, non vedendo altre macchine davanti a sé. Scappavano, da tutto e da tutti. Senza niente, solo soldi e tanta voglia di nascondere la dura verità.
Per quanto tempo il destino non li avrebbe beccati?

Angolo di Remedios:
Ecchime! Cindy come sempre combina casotti, tutti sperano che schiatti come un insetto schiacciato sotto la suola di una scarpa. Anch'io lo spero, state tranquilli!
Spero sia piaciuto, il mio corpo è pronto a insulti o complimenti!
Remedios
   
 
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