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Autore: _Pandora_    14/08/2012    3 recensioni
Il motivo per cui ho intitolato così questa fic? Semplice: siamo in primavera, il sole brilla nel cielo e gli uccellini cinguettano, e io non ho nulla di meglio da fare (apparte i compiti) che scrivere fanfiction a dir poco assurde.
Detta in parole povere il titolo non ha nulla a che fare con la fic; quando me ne verrà in mente uno decente lo metterò u.u
Concentriamoci sulla fic: alcuni membri della Inazuma Japan e delle altre squadre partecipanti al FFI si radunano due volte alla settimana tutte nello stesso posto.
Per quale motivo? Non si sa, ma ci penserà Endou Mamoru a scoprirlo.
Spero di riuscire a strappare qualche risata con questa fic.
Buona lettura ^^
Genere: Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Mark/Mamoru, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Follia Primaverile

Cap.3: Kazemaru Ichirouta, di nuovo

No, Endou non avrebbe accettato un fallimento già alla sua prima missione.
Anzi, lui non aveva proprio fallito.
Quella si era trattata di… una ritirata strategica, sì!
Esatto, il nemico (Miyasaka) aveva intuito qualcosa e allora aveva optato per una ritirata non riuscendo ad opporsi alle sue mirabondiche (?) tecniche da spia.
Dunque, l’unica cosa che si poteva fare era riprovare.

Tentativo numero: 2 

Come la volta precedente, attese la fine dell’allenamento per poter parlare con Kazemaru; stavolta però, per far sì che Miyasaka non si intromettesse nella sua “amorevole conversazione”, chiese innocentemente a Natsumi a parlare con il padre per convincerlo ad ordinare ai ragazzi del club di atletica di proseguire la lezione per più tempo rispetto al solito.
Ovviamente riuscì a convincerla, e lei pensò al resto.
Avendo più tempo della volta precedente, Endou se la prese comoda e aspettò fuori dallo spogliatoio che Kazemaru finisse di vestirsi.
Immaginate l’espressione del turchese quando, uscendo tranquillamente dalla piccola stanza, si trovò impegnato in un faccia a faccia con il capitano di cui era innamorato; più precisamente se lo trovò a pochi centimetri dal viso, con un allegro quanto indecifrabile sorriso stampato in faccia.
-Ciao Kaze-chan!- esclamò Endou.
Fu sentendo quel nomignolo che il cervello di Kazemaru si riprese dallo shock ed elaborò la situazione in cui si trovava.
Subito il turchese scattò indietro, rosso come un pomodoro.
-Qualcosa non va?- domandò Mamoru innocente.
Ichirouta farfugliò un no non molto comprensibile in risposta, ma lui non ci badò: aveva un obbiettivo, doveva concentrarsi solo su quello.
-C-Come mai mi hai aspettato?- domando il turchese quando, dopo molto ansimare, recuperò la voce.
Il sorriso del capitano si allargò ancor di più –Usciamo insieme, oggi stesso!- esclamò.

La reazione di Kazemaru non avvenne subito.
Diciamo che all’inizio lo shock fu tale da impedirgli di comprendere ciò che aveva realmente detto il suo compagno.
-C-Che hai detto?- domandò infatti, insicuro.
Lui ripeté alla lettera –Usciamo insieme, oggi stesso!-
E Kazemaru, il povero Kazemaru, che non sapeva di essere la vittima di uno sporco piano, rischiò di svenire dall’emozione.
-D-Dici sul serio?- domandò tutto rosso, con quasi le lacrime agli occhi.
Credeva che Endou non si fosse mai reso conto dei suoi sentimenti, e invece…
-Certo!- questa fu la conferma che il capitano aveva finalmente capito.
Con una semplice parola, con una sola affermazione, Kazemaru andò dritto in paradiso.
Poi però si ricordò, con sommo dispiacere, dell’appuntamento che aveva fissato e non poteva rimandare.
E in un attimo, precipitò nell’inferno.
La sua faccia, per un istante, fu molto simile al celebre quadro “L’Urlo” di Munch.
“Non è possibile…” pensò mentre la sua gioia sfumava.
Endou lo guardò confuso, temendo che ci fosse una falla nel suo piano –Qualcosa non va?- domandò preoccupato.
Il turchese riassunse un aspetto normale –E-Ecco… Purtroppo oggi sarei impegnato… Ho un appuntamento che non posso rimandare e…-
-Oh, ma non importa! A me basta stare con te!- esclamò.
Non sapeva di essere davvero crudele comportandosi in questo modo.
Non se ne rendeva proprio conto. (Mamoru-kun, sei troppo ingenuo u.u NdPandora; Minna, Sakka Yaouze! ^o^ NdEndou; E Stupido -.- NdPandora)
-D-Dici sul serio?- balbettò Kazemaru incredulo.
Lui annuì energico, ma non sincero –Andrò dovunque andrai!-
*ka-thump* (Cos’è, uno Shojo? O.o NdPandora sconvolta)
Il turchese, in quell’istante, fu certo di morire e resuscitare in un millisecondo.
-Dov’è che devi andare?- domandò a quel punto il moro, mentre nella sua testa lampeggiava un solo pensiero: “E’ fatta”
Il suo compagno cominciò a giocare nervosamente con una ciocca dei morbidi capelli -E-Ecco, io oggi… dovrei andare…-
-Non dirloooo!!!!!!!!!!!-
Un grido, in lontananza.
Mamoru spalancò gli occhi incredulo, e si voltò alla sua destra.
Una figura, uno studente della Raimon, si avvicinava a tutta velocità: Miyasaka Ryou.
“Più tempo, mi serviva più tempo!” pensò il moro digrignando i denti.
Prima che potesse rivolgersi al turchese per dirgli di continuare a parlare, questi venne placcato dal biondo e allontanato da Mamoru di almeno cinque metri.
Seguì una conversazione tra Miyasaka e Kazemaru.
A giudicare da alcuni sproloqui da parte del biondo, il turchese doveva essere leggermente, e dico leggermente, andato, tuttavia alla fine sembrò riprendersi.
D’un tratto, sentendo ciò che gli diceva il compagno, sbiancò, poi annuì energicamente e corse verso Endou; Miyasaka incrociò le braccia e attese che tornasse da lui.
-S-Scusami Endou-kun, oggi non posso proprio venire- fece un piccolo inchino –Gomenasai!-
Tornò di corsa dal suo compagno atleta e insieme lasciarono l’istituto.
Endou rimase fermo lì dove l’avevano lasciato, con il capo chino e i pugni stretti.
-M… Miyasakaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- e l’unica cosa che poté fare, dopo essere stato piantato in asso così, fu gridare e inveire contro colui che si era dimostrato essere il suo peggior nemico.
Ne passò di tempo, prima che finisse il fiato.
Quando si rese conto di aver attirato l’attenzione di tutti gli studenti e i professori che non erano ancora andati via, scappò via di corsa, lontano dalla sua scuola.
Senza sapere neppure come, si ritrovò seduto sull’erba in riva al fiume, vicino al ponte, con lo sguardo abbattuto perso nel vuoto; dava le spalle al campo di calcio che usavano di solito i bambini, stranamente deserto.
-Oh, ma guarda chi si vede!- una voce alle sue spalle –Mamoru-kun!-
Si voltò per capire chi fosse, ma non poté farlo poiché si trovò dinanzi ad una maglietta rosa shock-pugno in un occhio, e un paio di pantaloni verde lime fluorescenti-pugno nell’altro occhio, quello buono, e rimase rintontito e cieco per almeno tre minuti buoni.
Si stropicciò gli occhi cercando di riprendersi.
-Tutto bene?- domandò la voce, stavolta di fianco a lui.
Finalmente ricominciò a vedere, allora si voltò alla sua sinistra e si sforzò di non guardare né i pantaloni, né la maglietta del suo interlocutore: finalmente riconobbe Afuro.
Bhé, giusto lui poteva andare in giro con un abbigliamento simile.
Oddei, anche Maki però non scherzava in fatto di colori.
-Allora?- la voce del biondo lo riscosse dai suoi pensieri.
-No- confessò.
Afuro sembrò sorpreso –E come mai?- domandò premuroso.
Endou gli raccontò tutto, da come aveva invitato Kazemaru all’arrivo di Miyasaka e allo sconvolgimento della situazione, facendo però attenzione ad evitare di parlare della missione da spia (quella era roba top-secret o.o).
-Capisco… Ehi, Mamoru-kun, non sarai mica geloso di Miyasaka?- azzardò il biondo.
Il moro non lo negò, anzi proclamò un sonoro e deprimente –Forse-
Il capitano della Zeus gli appoggiò una mano sulla spalla –Non devi preoccuparti, sappiamo tutti e due a chi tiene di più Kazemaru, giusto?-
-Davvero?- Endou lo guardò confuso.
-G-già- rispose il biondo con una gocciolina che gli scendeva dietro la testa.
Lo sguardo di Mamoru si illuminò –Allora? A chi tiene di più?-
-Mamoru-kun, va bene essere ingenuo, ma così esageri: potresti sembrare un po’ scemo-
Lo sguardo del ragazzo si spense, e nella sua testa tornò la confusione.
-Comunque, come ti dicevo, non preoccuparti, ok?-
-Ok-
Rimasero alcuni istanti in silenzio, Mamoru si sforzava di non guardare Afuro.
-Qualcosa non va?- domandò il biondo, rendendosi conto di essere “evitato” dal compagno.
Lui scosse il capo con vigore.
-Hai problemi con i miei vestiti?- si rese conto Afuro, notando che faceva di tutto per non guardarlo.
Il moro prese a giocherellare nervosamente con la zip della tuta –Bhé, diciamo che fa un pochino male-
Stavolta, per la prima volta, fu il biondo a non capire.
Percepì la sua affermazione come un insulto (ed in effetti era così), quindi mise un broncio piuttosto marcato –Guarda che il verde e il rosa vanno di moda-
-Ah, davvero?- Mamoru si voltò verso di lui sorpreso e subito dopo se ne pentì.
“I miei occhi!! T^T”
-Sì, la moda la lancio io- proclamò il biondo.
Per poco il povero capitano della Raimon non cadde nel fiume.
-Ora, se non ti spiace sono di fretta- disse Afuro –Bye-Bye-
E dopo aver agitato la mano in segno di saluto si allontanò zampettando.
Dopo un momento di confusione mista a shock, Endou si riprese e cadde nello sconforto.
Alla fine, non si era trattata di una ritirata strategica, e se anche lo era stata ormai non aveva più importanza.
Miyasaka aveva segnato il primo, forse l’unico goal, e quindi era terminata 1-0 per lui.
In preda alla depressione, Endou si trascinò verso casa.

MISSIONE 1: Fallita (Di Nuovo)

L’indomani giunse a scuola in fretta e furia poiché non aveva sentito la sveglia e temeva di essere in ritardo.
Quando però si trovò davanti al cancello temette di aver sbagliato strada.
Davanti a lui c’era uno spettacolo a dir poco raccapricciante: c’erano Haruna, Aki e Natsumi che chiacchieravano allegramente sfoggiando la prima un vestito a scacchi nero e verde lime fluorescente-pugno in un occhio, la seconda un altro vestito però a righe nere e rosa shock-pugno nello stesso occhio, e l’ultima un completo maglietta verde lime fluorescente-pugno nell’altro occhio e una gonna rosa shock-pugno nello stesso occhio.
Riuscì a vedere solo loro, per un totale di due pugni per occhio, il resto lo intravide appena a causa della sua improvvisa e momentanea cecità, però fu certo di intravedere tanto rosa shock e tanto verde lime fluorescente, questo era poco ma sicuro.
 



.: Angolo dell’Autrice, di nuovo in ritardo :.
 
Gomenasai!
Scusate il ritardo, non volevo!
E’ che mi mancava l’ispirazione e… Basta spiegazioni, concentriamoci sul chap e tagliamo corto visto che è tardi.
Ma quanto mi piace infilare Afuro in ogni chap X333 *saltella*
Insomma, è un grande! Eppoi lancia la moda! X33
Povero Endou-kun, chissà se riuscirà a raggiungere la sua classe :/
Non glielo auguro, ansi gli consiglio di tornarsene a casa! u.u (Bambini, non seguite i suoi consigli! Andate a scuola, mi raccomando :) NdAfuro; Tu sei matto O.o NdTutti; Sono costretto a dirlo! >o< NdAfuro)
Ora vado (finalmente) a nanna (spero).
Bacioni a tutti! X3
 
_Pandora_

  
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