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Autore: YummiHoran    14/08/2012    5 recensioni
- Sei vanitoso, fai degli stupidi giochetti, non sai quello che vuoi, dici di amarmi ma ti piace quella là, mi fai ridere e piangere e poi la settima cosa che odio di te è che... -
Lui seppe solo zittirla con un bacio. E appena le loro labbra si lasciarono andare, lei concluse:
- La settima cosa che odio di te è che mi hai fatta innamorare. -
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Someday my prince will come
Someday I'll find a love
And how thrilling that moment will be
When the prince of my dreams comes to me.
Ashley Tisdale - Some Day My Prince Will Come






 

Ai tempi Olga era solo una ragazzina del secondo anno nella sua scuola a Bradford. Non aveva ancora 18 anni. Era una bella ragazza, anche se non era veramente soddisfatta del suo corpo. Aveva belle gambe snelle ma muscolose, che quindi lei si convinceva fossero troppo grandi, vita stretta che lei adorava e una quarta piena di seno, che lei odiava e puntualmente tentava di nascondere con abiti sformati. Ed era proprio per quest’ultima caratteristica che le era impossibile essere uno stecchino: non che fosse grassa, ma diciamo che aveva la pancia gonfia e lei la odiava, nonostante tutte le sue amiche continuassero a dirle che dato il suo fisico non poteva essere uno stecchino e che sicuramente era più bella così che magra. Bel viso, dai tratti delicati, occhi nocciola e capelli castani.
Stava aspettando sotto casa la sua amica Liz, Elizabeth, per andare a scuola. Strano che fosse in ritardo. Notò un camion dei traslochi un paio di case più in là dalla sua e sperò che fosse qualche nuovo ragazzo arrivato in città, magari carino, simpatico, affascinante e disposto ad amarla. Poi si fermò e si diede circa 50 volte della patetica, pensando che solo perché Liz si era innamorata di uno dei loro amici e lui sembrava ricambiare, Heidi usciva da un paio di mesi con un altro di loro e Amy era fidanzata da più di un anno e mezzo e lei era l’unica single, non doveva essere così fissata coi ragazzi. Anche se più le loro amiche erano sentimentalmente felici, più lei affondava nella tristezza. Finalmente Liz arrivò e Olga le urlò:
- Senti Liz non è che se a te piace arrivare in ritardo, anche io devo essere sgridata ogni mattina, sai? –
- Ollie, senti, non sono in ritardo, è il resto del mondo che è in anticipo. –
Olga le sorrise, per poi accigliarsi di nuovo : - E non ho ancora capito perché mi devi chiamare Ollie se mi chiamo Olga. Il mio nome poi è breve, mica come il tuo, ELIZABETH – evidenziò il nome dell’amica, come per ricordarle quanto fosse kilometrico.
- Arrenditi Ollie, ormai io, Heidi e Amy ti chiamiamo così, e anche i ragazzi. –
- Oh beh, suppongo che se 8 persone al mondo mi chiama Ollie, allora dovrei cambiare nome sulla carta d’identità – disse Olga scoppiando a ridere e tirando una gomitata leggere alla sua amica.
E continuarono a beccarsi, ovviamente con amore, fino alla scuola, dove Liz non la lasciò in pace:
- Amy, Heidi, vero che Olga ormai è diventata Ollie? –
- Certo. –
- Assolutamente. –
Risposero serie le due.
Olga, anzi Ollie, stava per ribattere, quando arrivò Louis, che baciò all’improvviso Heidi, seguito da Niall, che si affrettò ad abbracciare e baciare sulle guancie, rosso in viso, Liz, e Liam che si fiondò su Amy.
Dietro di loro spuntò Harry, che abbracciò Ollie per dirle:
- Ragazza mia, siamo gli unici single, abbracciamoci tra di noi e lasciamo ai nostri amichetti sdolcinati le loro storie d’amore da carie ai denti. –
- Harold, tra i due tu sei l’unico che scappa dalle sdolcinatezze. E poi almeno tu le tue avventure le hai.. – rispose lei, stringendosi nelle spalle.
- Ma piccolina miaaa – le disse Harry, quello tra i ragazzi a cui Ollie era più affezionata – tu non hai le tue avventure perché non le vuoi. Cerchi solo il principe azzurro. Ma al giorno d’oggi uno che va in giro vestito di turchese non può essere altro che uno sfigato – e fece brillare i suoi occhi verdi.
- Ahahahahhaha questo è vero. Ma prima o poi uno in turchese lo troverò, dai. – disse Ollie, rispondendo finalmente all’abbraccio.
- Chi ha inglese adesso? – chiese il ricciolino Harry agli altri.
- Io – dissero le voci di Ollie, Liz, Louis e Amy.
- Bene, andiamo! Ciao belli! – salutarono gli altri.

Quasi come se il cielo avesse sentito Ollie, mentre si girava per avviarsi dietro gli altri, sbattè contro un ragazzo. Un ragazzo con la maglietta turchese, ma tutt’altro che il biondo biancolatte che si può immaginare come principe azzurro. Alto, muscoloso, capelli neri corti sui lati, alzati in un ciuffo perfetto, occhi profondi kilometri color nocciola, anzi più scuri, pelle olivastra. Lui e Ollie si guardarono stupiti, prima che lui le rivolgesse uno sfacciatissimo e maleducatissimo:

- Stai attenta a dove vai, bellezza. –
Lei lo fissò incredula allontanarsi, allibita da ciò che le aveva detto, aspettandosi un timido scusa. Era sicuramente nuovo, non lo aveva mai visto, e qualcosa le fece avere paura che il ragazzo fosse proprio quello che aveva appena traslocato nella sua via.
Gli altri avevano assistito la scena e avevano ancora gli occhi sbarrati, stupiti quando la povera ragazza.
- Harry aveva ragione. I turchesi sono sfigati! Meglio le righe – affermò Louis.
In classe trovarono una ragazza nuova, con neri capelli lunghi e occhi scuri, pelle di bronzo, e dato che i ragazzi erano il comitato di benvenuto ufficiale della scuola, Louis e Harry si sedettero di fianco a lei, con dietro le tre amiche.
- Piacere, Harry Styles! – disse Harry, flippando (?) i riccioli. Che Casanova mancato.
- Io sono Louis Tomlinson! E scusa se Harry ti ha investita con la sua puzza, che lui crede essere fascino.-
- Anna Malik – sorrise la ragazza, che stette subito simpatica all’intero gruppo. Spesso la gente era spaventata dai ragazzi che “attaccavano” così i novellini.
- Io sono Liz, lei è Amy e lei è Olga. Cioè, Ollie. –
- Piacere – disse Amy.
- Ciao Anna, io mi chiamo Olga ma loro si sono ostinati a chiamarmi Ollie, non so perché, ma anche tu hai un nome corto, forse ti conviene spaventarti. –
La ragazza rise apertamente.
- Mmm.. – disse Liz, pensierosa – penso che Ann andrà bene. Scordati di chiamarti Anna, se non vuoi credere che ti ignoriamo –
Ollie sorrise guardando l’amica. Era fantastica. Sapeva contagiarti con un sorriso. Potevi essere in lacrime, disperata a guardare telefilm pateticamente romanici, ma lei ti avrebbe SEMPRE tirato su.
 
Insomma, come era inevitabile, dopo solo un’ora Ann era praticamente una di loro. Le ore passarono velocemente e Ollie ebbe la fortuna di stare con lei altre due ore, conoscendola meglio. A pranzo la presentarono al gruppo e Niall disse una cosa che tutti avevano dimenticato di dire e che avrebbe cambiato l’esistenza di Ollie:
- Come mai sei venuta qui, Ann? –
- Io e i miei genitori ci siamo trasferiti. Abbiamo finito di spostarci proprio sta mattina. Ah, dimenticavo, ho anche un gemello. Si chiama Zayn. –
Ollie sentì il sangue raggelarsi nelle vene. Ecco a chi assomigliava tanto quella ragazza. E infatti, a un gesto di Ann, il principe sfigato azzurro si avvicinò al loro tavolo.- Ciao Malik! – Lo salutò allegro Liam.
Agli sguardi interrogativi del gruppo, lui rispose: - Abbiamo avuto matematica insieme e in quel terribile contesto abbiamo diviso la nostra disperazione. Se Ann non l’avesse chiamato qui, probabilmente l’avrei fatto io. – disse, incurante della scena successa la mattina con Ollie, che lui non aveva visto.
Ollie avvampò mentre Zayn salutava tutti sorridendo per poi rivolgere un.. Ghigno? Era un sorriso diverso. Le risuonarono in mente quelle parole, soprattutto il modo sprezzante con cui l’aveva chiamata bellezza. Avrebbe voluto… Non so, picchiarlo. Harry fu l’unico che fece caso alla reazione di Ollie, per questo si affrettò a dire:
- Devo andare in bagno! Ollie, mi accompagni? –
- Cos’è, avete deciso che, in mancanza d’altro, vi divertirete insieme? – scherzò Louis
- No, è che poi devo anche passare in biblioteca per cercare un libro per una ricerca e lo sai che senza Ollie andrei da un’altra parte a cazzeggiare – e lanciò uno sguardo eloquente a Louis, che, voltandosi verso Ollie per vedere la sua espressione e ricordando l’incontro della mattina, si vide rivolgere da lei uno sguardo supplichevole di non andare avanti.
Così i due si allontanarono e notando gli sguardi confusi di Ann e Zayn davanti all’affermazione di Louis, lui si affrettò a spiegare:
- Harry e Ollie sono gli unici single qua dentro. Liam e Amy stanno insieme praticamente da quando erano in culla, io e Heidi usciamo da un paio di mesi e pare che anche Liz e Niall si stiano dando da fare – e fece l’occhiolino ai due.
Niall sprofondò nel fuoco delle sue guancie mentre Liz, sempre dalla risposta pronta, disse : - Prima di tutto direi che darsi da fare è un espressione un po’ grossa. Così ci crederanno ninfomani. Però è vero, ci frequentiamo – concluse, baciando Niall, che riprese lentamente il suo colore.
- E voi? – chiese Liam.
- Beh io sono single e il mio fratellone qui è troppo tenebroso per qualsiasi ragazza –
Zayn sorrise, dando un’impressione totalmente diversa rispetto a quella data dopo lo scontro con Ollie.
- Sì e la mia sorellina qui invece ha troppa poca testa sulle spalle per qualsiasi ragazzo. Cioè, per qualsiasi ragazzo da vedere più di una sera. –
- Mi vivo la vita. – rispose quella.
Nonostante stesse ridendo, Zayn si sentì piuttosto strano dall’effetto che gli aveva fatto scoprire che Ollie era single. Cioè prima di tutto si era sentito in colpa per come le aveva risposto e poi aveva sentito uno strano nodo allo stomaco. Non capiva cosa le importasse di quella che, almeno per ora, era una sconosciuta. Anche se, da come sembrava andare la giornata, ben presto avrebbe fatto parte del suo nuovo gruppo di amici.
 
- Harry, davvero, non è possibile. Cioè non è pensabile che alla mattina io sbatta contro un ragazzo vestito di azzurro dopo aver finito di parlare di principi azzurri, che questo mi tratti come se fosse il Re del mondo e poi che io faccia amicizia con la sorella, mentre uno dei miei amici fa amicizia con lui. E in pratica io mi ritrovo uno che mi chiama “bellezza” seduto al tavolo da pranzo con me e i miei amici. Ma no! – disse Ollie, spalancando gli occhi e aprendo le mani davanti al viso in un gesto incredulo.
Gesto che fece scoppiare a ridere l’amico, che le rispose: - è strano, in effetti. Più che altro è strano il fatto che lui non sia sembrato così maleducato come lo è sembrato sta mattina. Cioè, hai visto anche tu, sembrava simpatico e disponibile almeno quanto la gemella. –
- Appunto, e allora perché ha dovuto trattarmi così sta mattina? E’ lui che è stupido se mi passa a due centimetri dalla schiena! –
- Ti direi solo che puoi scordarti quell’episodio, oppure chiedergli spiegazioni. Magari scopriamo che è simpatico. Magari diventano nostri amici. Poi magari Ann è pure single e le piace divertirsi.. –
- Harry Edward Styles, sei sempre il solito. – sorrise Ollie, sollevata da quel seppur piccolo sfogo.
-          Potresti chiederti anche tu se lui è single, visto che si è visto lontano un kilometro che ti è ceduto lo stomaco guardandolo. -
-          Si vede che non mi conosci. L’unica cosa che provo nei confronti di quel ragazzo è ribrezzo. -
Quello che era certo, era che non avrebbe mai potuto scordarsi il ribaltamento interiore provato sprofondando nei suoi occhi nocciola.











--------------------------------My corner.

Eccomi qua col secondo capitolo! Olga, alias Ollie, e Zayn. Odio profondo, eh?
Grazie per le visite ricevute e per quelle ragazze che hanno già segnalato la storia,
mettendola tra le seguite, preferite o da ricordare. Non ho molto da dire, solo spero ancora vi piaccia,
recensite se vi va e fatemi sapere cosa pensate della storia.
Ciao bellezze :D
 

  
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