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Autore: Fenrir_23    14/08/2012    11 recensioni
Sasuke e Itachi sono due fratelli con un legame particolare, fin da piccoli attaccati in modo morboso l'uno all'altro. Scopriranno di provare un sentimento "scomodo" e difficile da accettare, ma così forte da non poter essere ignorato ...
“Davvero provi qualcosa per me?” Chiese il minore, dimenticando la vergogna, solo impaziente di sapere. “Veramente te ne sei andato perché avevi paura dei tuoi sentimenti?”
“Sasuke …”
“Rispondimi, Itachi!”
(ITASASU)
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Itachi, Sasuke Uchiha
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nessun contesto
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Sasuke si abbandonò sul divano, stanco e irritato dal caldo di quella giornata della seconda metà di giugno. Il dolore alla costola rotta era nettamente meno insistente e fastidioso rispetto ai primi tempi, ma nonostante fossero passate tre settimane, ancora doveva prestare estrema attenzione al suo modo di muoversi. Così le giornate in quel periodo erano trascorse lentamente, e gli unici eventi degni di nota erano stati il compleanno di sua madre e quello di Itachi.
Quel giorno Naruto si era intestardito per andare a trovarlo, e Sasuke, con la sua solita indifferenza, aveva accettato con piacere la proposta. Itachi in quel periodo lo stava trascurando abbastanza – cosa che ovviamente lo irritava parecchio – ma Sasuke non voleva dargli la soddisfazione di chiedergli il perché. Così era diventato scontroso e irritabile nei suoi confronti e anche in generale, ed ormai era da qualche giorno che faticavano ad avere una conversazione. La cosa lo affliggeva parecchio, ma non l’avrebbe mai riconosciuto. Proprio per questo sentiva particolarmente bisogno della compagnia di qualcuno, e anche se per natura mai e poi mai avrebbe esternato i suoi dubbi a Naruto, l’idea di sopportare le sue chiacchere gli faceva più piacere del solito.
Quando sentì suonare il campanello andò ad aprirgli con un entusiasmo –attento però a non fare movimenti bruschi – che si affrettò subito a soffocare e, appena lui irruppe in casa con il suo solito chiasso, Sasuke si rimangiò tutti i pensieri positivi di prima.
“Buongiorno Mikoto San, buongiorno Itachi san!”
“Naruto, finiscila di urlare.” Gli disse, seccato.”Mia madre non è a casa, e nemmeno mio fratello.”
“Oh. Non lo sapevo.”
“Andiamo in camera mia a giocare a “Ninja Vs Samurai”… è un nuovo videogioco che ho comprato, sono sicuro che ti piacerà.”
“Ok.” Assentì bonariamente il biondino, seguendo l’amico su per le scale con un sorriso a trentadue denti, per poi lanciarsi letteralmente sul letto appena giunti nella camera di Sasuke. In realtà avrebbe voluto parlare un po’ con lui, ma visto che già si erano detti molte cose per telefono il giorno prima non riusciva a trovare nulla da chiedergli che non sembrasse troppo stupido.
“Sono contento che tu abbia accettato di vederci.” Gli spiegò, sempre continuando a sorridere.”Il tuo banco a scuola è sempre vuoto, e stavi iniziando a mancarmi un po’.”
Sasuke fece finta di ignorarlo, mentre gli dava le spalle per accendere il televisore e mettere il dischetto del videogioco nella console, ma dentro di sé non poté fare a meno di apprezzare quelle parole.
Andò a sedersi di fianco all’amico sul letto, mentre partiva la sigla iniziale del videogioco.
“Questo è un picchiaduro appena uscito.”Gli spiegò.”Non si tratta solo di combattimenti però, anche la trama è davvero bella.” Poi aggiunse, con tono un po’ petulante.”Io l’ho già completato tutto e ho sbloccato la maggior parte dei personaggi, dopo una sola settimana di gioco.”
Naruto rimase incantato mentre il suo amico gli porgeva il joystick per dare il via ad una partita multipla. “Questo è quel  ... “ borbottò, mentre riconosceva il videogioco che aveva visto poco più di due settimane prima sugli scaffali di un negozio specializzato.
“Questo è …”
Esattamente, Dobe. Proprio quel videogioco di cui si è parlato già due anni prima dell’uscita. Lo reputano il miglior picchia duro dell’ultimo decennio.
“Ooh ti prego!Fammelo provare, Sasuke! Dev’essere così figo! Puoi creare anche il tuo Samurai o il tuo Ninja, no ?”
“Certo.” Annuì l’altro, serafico. ”Comunque te lo sto facendo provare, quindi è inutile che urli tanto.”
Passarono circa tre ore a giocare ininterrottamente, senza concedersi neanche una pausa, troppo presi dal gioco, ma poi dovettero fermarsi per il bruciore agli occhi.
“Ah, Sasuke. Mi sono dimenticato di dirti una cosa.”
“Che cosa sarebbe Dobe?”
“Sei stato assente un mese, in cui non è successo nulla d’interessante, a dire la verità. Anche se c’è una cosa che ancora non ti ho chiesto; perché non mi hai detto che tuo fratello si è fidanzato? ”
Sasuke si limitò a guardare l’amico con un’espressione indecifrabile.
“Mio fratello che cosa?”
“Ormai lo sa tutta la scuola. Itachi Uchiha è fidanzato con una certa Jun della sua classe, non si fa altro che parlare di quello. Devi vedere come la invidiano le ragazze.”
“Impossibile.” Affermò Sasuke con decisione. “Sarà solo una sua amica.”
“Ti assicuro Sasuke, che sono fidanzati. Li ho visti insieme all’uscita della scuola, credo che fossero sul punto di baciarsi. Probabilmente poi sono usciti pure insieme.”
Naruto si pentì subito di aver raccontato quelle cose a Sasuke credendo di avergli dato una notizia che già conosceva, e non poté fare a meno di pensare che la reazione del suo migliore amico fosse esagerata, quando lo vide sbiancare in maniera preoccupante. Sapeva che lui aveva sempre avuto un rapporto molto stretto con Itachi, ma quel comportamento lo trovava eccessivo.
“Tuo fratello è un ragazzo popolare, prima o poi si sarebbe fidanzato.” Gli fece notare.” Non capisco perché l’hai presa così male sas-“
“Stai zitto, Naruto.”
“Sas-“
“Lasciami in pace, ti ho detto!”
Istintivamente Naruto, nonostante ci fosse rimasto male per quella reazione, si preoccupò quando vide Sasuke così scosso, ma quando l’amico respinse con uno schiaffo la mano che lui gli posò sulla spalla, sentì che la sua pazienza si era esaurita.
“Guarda che io non ti ho fatto niente, e comunque la tua reazione è esagerata.”
Quando lui si limitò a ignorarlo Naruto non fece altro che alzarsi dal letto, e uscire dalla camera, per poi voltarsi nuovamente verso Sasuke con aria offesa.
“Me ne torno a casa mia, tu vedo che stai molto meglio qui da solo.”
Ci rimase un po’ male quando l’amico continuò ad ignorarlo, ma lo stesso gli voltò le spalle, scese le scale e uscì da una delle finestre al primo piano per non chiedergli nemmeno di aprire la porta.
Raccontare del fidanzamento di Itachi era stata una pessima idea, si disse, mentre percorreva la strada per tornare a casa con un groppo alla gola.
 
 
 
 
Sasuke era rimasto a fissare il vuoto per diverso tempo, incapace di comprendere i suoi sentimenti.
Gli dispiaceva per aver trattato in quel modo il suo migliore amico, ma nello stesso tempo non era stato in grado di dirgli qualcosa di gentile per scusarsi, perché la notizia del fidanzamento di Itachi aveva smosso qualcosa dentro di lui in grado di sconvolgerlo.
Negli ultimi tempi si era accorto dei sentimenti che provava verso il fratello, e nonostante sapesse quanto fossero strani e proibiti non aveva mai cercato di nasconderli a se stesso. Anzi, li aveva accettati sapendo di non poterli cambiare, e addirittura arrivando a sperare in certi casi di essere ricambiato. Poi si era reso conto che non sarebbe mai andata come desiderava, che Itachi un giorno si sarebbe trovato una donna e magari avrebbe avuto dei figli, ma si era ripromesso di non smettere mai di amarlo e di accontentarsi del suo amore fraterno.
A volte si era chiesto se il suo fosse davvero amore di quel tipo che di solito non nasce tra fratelli, ma anche se non aveva potuto fare paragoni visto che non si era mai innamorato di nessun altro o altra, non aveva avuto dubbi quando si era ritrovato a pensare di desiderare che Itachi lo toccasse e lo baciasse.
Nonostante tutto non aveva mai pensato veramente a come avrebbe reagito ad un possibile suo fidanzamento, e ora che quella notizia gli era piombata addosso si sentiva davvero sconvolto.
Era geloso, offeso, si sentiva tradito e aveva paura. Paura di essere abbandonato e trascurato.
Ecco perché negli ultimi tempi non sta con me, perché c’è quella ragazza.” Si disse, sprofondando la testa nel cuscino. “Non mi ha nemmeno detto nulla …”
Continuò a rigirarsi nel letto, incapace di abbandonare quei pensieri, per quasi un’ora, fino a quando gli parve di sentire la porta di casa al piano inferiore che si apriva. Doveva essere Itachi. Decise di sprofondare ancora di più il viso nel cuscino, per fingere di dormire ed evitare di farsi vedere in volto.
“Otouto!” Sentì suo fratello che lo chiamava, e paradossalmente quel tono di voce calmo servì solo a indispettirlo ancora di più.
“Sasuke … dove sei?”
Udì chiaramente dei passi su per le scale, e quando percepì la presenza di Itachi davanti alla porta della sua stanza non poté fare a meno di irrigidirsi un po’: ma continuò comunque a fingere di dormire.
“Sasuke. Si capisce che sei sveglio, quindi smettila di fingere. Cosa ti prende?”
Lui continuò a restare fermo, ignorando il fratello più grande, ma quando sentì il suo peso che si posava sul letto dovette trattenersi dall’impulso di urlargli contro dalla rabbia.
Mi ha tradito.” Pensò. ”Non mi ha detto niente, non si è fidato di me …. mi trascura perché preferisce quella ragazza. Non capisce … quello che provo. Ultimamente si comporta in modo strano.”
Quando si rese conto della mano di Itachi fra i suoi capelli, reagì bruscamente, scacciandolo con decisione.
“Vattene, bugiardo!”
Lo fissò negli occhi: avrebbe voluto dirgli un sacco di cose, ma sapeva di non poter esprimere i suoi veri sentimenti, anche per la paura di perderlo e allontanarlo. Gli venne in mente quando Itachi, diverse settimane prima, l’aveva quasi baciato, ma si convinse che doveva essere stato tutto frutto delle sue fantasie che avevano gonfiato la cosa.
Restò così per diverso tempo, guardandolo, e si sentì veramente uno stupido quando si accorse di avere le guance umide. Allora non protestò quando Itachi, sfiorandolo con il suo solito tocco dolce, gli fece appoggiare la fronte contro il suo petto, protettivo.
“Sasuke, ma che cosa ti è successo?” Gli chiese con voce impercettibile il più grande, mentre si rattristava sempre di più nel sentirlo piangere in quel modo: come se avesse milioni di cose da dire ma non riuscisse a tirarle fuori. Lo strinse più forte, sperando di consolarlo almeno un po’ con la propria presenza.
“Hai una fidanzata.” Singhiozzò Sasuke.” Non me l’avevi detto.”
Itachi si sentì mancare un battito. Aveva sperato di non far sapere niente a Sasuke, ma nello stesso tempo aveva sempre saputo che lui l’avrebbe scoperto, un giorno o l’altro. Si sentì uno stupido per non averglielo detto prima, tradendo così anche la sua fiducia, ma lo stesso non riuscì a capire come mai suo fratello se la stava prendendo in quel modo. O forse già lo sapeva, ma semplicemente si sforzò di ignorare la cosa e pensare che non fosse come credeva lui.
Ripensò al suo comportamento degli ultimi tempi, scacciando quel presentimento sgradevole che ogni tanto lo portava a convincersi che anche Sasuke provasse i suoi stessi sentimenti proibiti.
“Sei un bugiardo!” Lo accusò ancora, Sasuke.” Diverse volte ultimamente mi hai detto che saresti rientrato a casa più tardi per studiare, ma in verità uscivi con quella!”
La voce del più piccolo fu interrotta per un po’ dai singhiozzi. “Non t’importa nulla di quello che provo io … fai il bravo fratello quando ti pare e poi mi abbandoni!”
“Non dire sciocchezze, otouto.”
Itachi prese ad accarezzargli i capelli dolcemente, sentendosi avvolto da uno strano senso di colpa; Aveva tradito e ferito la persona che amava con tutte se stesso. Avrebbe voluto spiegargli tutto: che si era fidanzato per reprimere i proprio sentimenti e che non gli aveva detto nulla per paura di come avrebbe reagito, che voleva allontanarsi da lui per smetterla di provare il desiderio di baciarlo come un fratello non avrebbe mai dovuto fare. Tuttavia sapeva di non potergli dire quelle cose.
Il mio più grande desiderio è amarti.” Pensò, mentre Sasuke scostava la testa dal suo petto e i loro sguardi s’incrociavano.” Ma non posso macchiarti di questo peccato.”
Itachi in quel momento realizzò quasi con orrore di aver dato per scontato che anche Sasuke provava i suoi stessi sentimenti, ma quando provò a negarlo, questa volta non vi riuscì.
Ricordava che in passato, quando la situazione aveva rischiato di sfuggirgli e i suoi baci si erano fatti troppo coraggiosi, Sasuke non si era mai spostato, e non era mai parso turbato. E anche in quel momento, tutto in lui faceva intuire i suoi sentimenti.
Itachi non poté ignorare il modo in cui le braccia di suo fratello erano avvolte intorno alle sue spalle, né il suo sguardo desideroso d’amore e nemmeno le sue labbra appena dischiuse, come se Sasuke aspettasse di essere baciato.
Senza nemmeno rendersene conto, guidato dall’istinto, lo fece sdraiare sul letto, sotto di sé; senza distogliere lo sguardo dal suo. Lo sentì tremare, e per tranquillizzarlo gli accarezzò una guancia dolcemente. Appoggiò una mano sul petto di suo fratello, piano, e sentì che anche il suo cuore batteva forte, in preda all’emozione.
Insicuro, scese a baciarlo sul collo, infilando le mani sotto la sua maglia, e sentì il corpo di Sasuke che rispondeva a quei tocchi.
“Niisan, io …”
Lo zittì con un gesto gentile della mano, baciandolo di nuovo sul collo e risalendo sempre di più. Quando le loro labbra s’incontrarono, anche Sasuke ricambiò quel gesto, aggrappandosi con forza alle sue spalle.
Proprio in quell’istante, entrambi compresero chiaramente ciò che provavano uno per l’altro e, in quello stesso attimo, Itachi si staccò bruscamente.
“Niisan, dove …”
Sasuke riuscì solo a sussurrare quelle due parole, prima di vedere suo fratello uscire dalla stanza senza voltarsi indietro, con passo veloce, e richiudere la porta alle proprie spalle.
 
 
 
 
 
Quella sera Mikoto aveva intuito che doveva essere successo qualcosa non appena era entrata in casa e aveva trovato solo Itachi ad apparecchiare la tavola in attesa che lei arrivasse.
Gli aveva chiesto come mai Sasuke non fosse ancora sceso, e quando Itachi le aveva spiegato che era ancora in camera sua a svolgere dei compiti extra, Mikoto per un attimo ci aveva creduto. Solo per un attimo però, perché lo sguardo cupo del figlio maggiore le aveva fatto capire che qualcosa non andava, nonostante lui avesse negato.
Invece di tempestarlo di domande aveva preferito essere paziente e attendere una mezzoretta, quando si sarebbero ritrovati tutti a tavola insieme per cenare.
Dopo un po’, secondo le sue aspettative, aveva visto Sasuke scendere le scale, sentendosi terribilmente dispiaciuta quando, vedendolo più da vicino, si era accorta che aveva le guance, il naso e gli occhi arrossati, come se avesse appena finito di piangere dopo molto tempo.
“È successo qualcosa, Sasuke?” Gli aveva chiesto, rimanendoci un po’ male quando lui si era limitato a risponderle con un secco “No”.
 Riteneva fondamentale il dialogo con i suoi figli, e rimaneva sempre un po’ delusa quando loro la escludevano in quel modo.
Quando tutti si furono seduti a tavola davanti ai loro piatti di riso, provò a riprendere il discorso, già decisa a far capir loro che non potevano soprassedere alla cosa con un semplice “Non è successo nulla.”
Notò che Itachi sembrava molto turbato, desideroso di stare lontano da Sasuke ma nello stesso tempo dispiaciuto per il modo freddo in cui lo stava trattando; mentre il più piccolo aveva solo un’aria infinitamente triste e delusa.
Senza sapere spiegarsi il perché provò una sgradevole sensazione, la stessa che sentiva quando, di notte, li trovava a dormire nello stesso letto, abbracciati uno all’altro.
Si affrettò a scacciarla, preoccupandosi di problemi più immediati.
“Cos’è successo, ragazzi?”Chiese, senza ottenere una risposta.
“Itachi?”
“Abbiamo solo litigato.” Intervenne lui, con un tono che troncò lì la conversazione. Continuarono a mangiare in silenzio, mentre l’atmosfera si faceva sempre più tesa ed insopportabile, fino a quando fu lui a riprende il dialogo, se così si poteva definire.
“I miei docenti universitari mi hanno proposto uno stage di diversi mesi all’estero, precisamente dovrei recarmi a New York per sei mesi.” Spiegò, percependo subito che Sasuke si era fatto più attento.  “È una grande occasione per me, quindi ci vorrei andare, se sei d’accordo, mamma. Ci ho riflettuto a lungo, e penso che sia un’opportunità da sfruttare.”
In verità, fino a poche ore prima, aveva deciso di non partire, perché l’idea di stare così tanto lontano dalla sua famiglia, da Sasuke, per tutto quel tempo non gli aveva mai fatto troppa gola: ma era stato proprio ciò che era successo quel pomeriggio fra loro due che l’aveva convinto a partire.
“Quindi ho deciso di andare, ho guadagnato soldi a sufficienza per permetterlo.”
Si odiò per il modo in cui aveva escluso Sasuke, per non avergli chiesto nulla prima e perché era consapevole di farlo soffrire, imponendogli quel distacco, ma si ripeté che quello era l’unico modo per non sporcarlo e per rendergli la vita più facile in futuro.
Soffrirà ora, ma starà bene.” Si convinse.
“Per me va bene … anche se mi sento un po’ triste all’idea di non vederti per tutto questo tempo.” Gli disse Mikoto, con un sorriso comprensivo.
” Per questo avete litigato?”
Itachi non si stupì quando Sasuke, al suo fianco, si alzò senza dire nulla, per poi salire le scale e chiudersi nuovamente in camera sbattendo rumorosamente la porta.
“Sì, abbiamo litigato per questo.” Mentì a Mikoto, percependo un senso di colpa così inteso da somigliare ad una dolorosa fitta al petto.
“Mi dispiace, Sasuke.”











Alla fine riesco ho deciso di aggiornare anche questa settimana, visto che sono riuscita a portarmi avanti almeno di un capitolo. 
Come avete visto in questo ci sono delle scoperte abbastanza "piccanti"? Posso definirle così?XD
Ringrazio tantissimo le persone che commentano facendomi sapere cosa pensano della fanfiction, grazie davvero ^_^
   
 
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