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Autore: AmyFallen    14/08/2012    2 recensioni
Amy X Mello, una storia d'amore tormentato che fa a botte tra realtà e fantasia, tra vita terrena e vita celestiale, tra umani e angeli, guerre in cui si rischia tutto...tra regole obbligatorie e l'amore, l'amore giovane di due ragazzi che lottano per non dividere ciò che è stato unito dal destino...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mello
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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A World Where You Are

Capitolo 17

 
“Non posso sfuggire per sempre a queste chiamate… devo assolutamente capire cosa vuole Roger.” Rimuginava Mello. Amy infatti, notava che era molto pensieroso in quelle ultime settimane, ed era preoccupata.
Mentre il ragazzo gustava una barretta di cioccolato fondente, lei si avvicinò delicatamente e gli posò una mano sulla spalla in segno di conforto, così gli chiese: “C’è qualcosa che non va?”
“Non ne sono sicuro.” Rispose lui.
“Ne vuoi parlare?”chiese lei.
“Sto Ricevendo delle chiamate da Roger.”
Stupita e terrorizzata sussurrò:” Da quanto tempo?”
“2 settimane circa.”
“Sai cosa vuole?”
“No, non voglio rispondere, ho paura.”
“Paura di cosa?” il tono della sua voce era più melodioso e rassicurante, quasi volesse tranquillizzarlo.
“Paura di cosa possa succedere in futuro.”
Lei lo abbracciò. “Andrà tutto bene.” Quel discorso finì lì. Senza nessun’altra parola, solo sospiri.
 

 
Erano circa le 4:00 del mattino quando la suoneria del cellulare di emergenza di Mello squillò. Prese in mano il telefono, tremante, poggiò lo sguardo su Amy in cerca di aiuto, ma ella era un fiore che dormiva sereno, o almeno così sembrava.
“Pronto?” Sussurrò con voce sommessa.
“Mello, sono Roger.”
“Dimmi.”
“Ti voglio questa mattina per le 10:30 nel mio ufficio.”
“Devo tornare alla Wammy’s House?!”
“Si, è un ordine di L. Devo comunicarvi delle informazioni importanti.”
“Per quello non c’è Watari?”
“Questo te lo spiegherò quando arriverai. Puntuale.”
L’altra parte del telefono si richiuse. Lasciando Mello ancora solo e sperduto. Egli capì che questo era solo l’inizio del terribile incubo che, lentamente, stava diventando realtà.
“Chi era?” Chiese Amy ancora assonnata.
“Era Roger. Domani mi vuole nel suo ufficio.”
“Che cosa?! In Inghilterra?!”
“Si.”
“Va bene, non ti preoccupare, viaggeremo insieme.”
“No, Amy. Tu resta qui. Potrebbero  trattenerti lì all’orfanotrofio.”
“Ma io voglio stare con te! Non voglio separarmi ancora! E se invece..”
“Prenderò il nostro aereo privato, arriverò entro tre ore.”
“Come vuoi. Quando hai intenzione di partire?”
“Ora”
“Certo, capisco.”
Avvolse il corpo di Mello in un abbraccio fiducioso.
“Torna presto.” Lo supplicò lei.
“Stai tranquilla, tornerò domani, se non stasera. Tu non combinare guai.”
“Puoi scommetterci.”
 

Ancora una volta la porta si richiuse, lasciandola brancolare nel buio. Ma questa volta era diverso, Mello sarebbe tornato il giorno dopo, e lei poteva riabbracciarlo. Tornò a dormire per un paio d’ore, presto si sarebbe alzata e sarebbe andata a fare un giro per i negozi.
 

 Erano le 8:00 di mattina e il sole era alto in cielo. Lei ancora nel letto, si voltò verso il posto di Mello e allungò il braccio.
“Ah, giusto.” Sospirò.
Si lavò, si infilò un paio di jeans strappati, anfibi slacciati e una canottiera nera. Si guardò allo specchio, mosse i lunghi capelli neri, quanto bastò per aggiustarli. Prese di corsa una barretta di cioccolato fondente, le chiavi di casa e scese velocemente le scale.
“Eccoci in città!” pensò. Iniziò a camminare senza una precisa meta, fermandosi nei negozi e nei supermercati.
“Quando Mello tornerà troverà una cenetta deliziosa!” Il pensiero che le balenò per tutto il giorno. Tornò a casa, sistemò la spesa e guardò la tv. Si sentivano solo notizie riguardanti il caso Kira. Dopo circa 20 minuti spense l’apparecchio e cercò su internet un paio di ricette giapponesi.
Uscì di nuovo, e fece una passeggiata.
Pensava a quanto sarebbe stato bello non appena Lui sarebbe tornato. Ma aveva ancora un po’ di paura.
“Chissà cosa gli starà dicendo Roger.” Non appena fece questo pensiero lo chiamò al cellulare.
Nessun segnale.
Ancora.
Errore di rete.
E ancora…
Non risponde.
Attraversava la strada pensierosa, quando…
“Hey bellezza! Ti ricordi di noi?!”
 
Buio.
 

P:S: SCUSATE PER L'ATTESA MA SONO STATA TUTTO IL TEMPO CON IL PC ROTTO.. E NON SOLO.. ANCHE IL MORALE, A PEZZI. LETTERALMENTE T.T SPERO VI PIACCIA.
  
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