Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _joy    14/08/2012    2 recensioni
Mika è una strega, frequenta Hogwarts, è in Serpeverde, è una Black. Le parole che la definiscono potrebbero essere: stirpe, orgoglio, purezza di sangue, amicizia, lealtà. Una principessa del mondo magico che sa benissimo di esserlo. Almeno finché le sue certezze non subiscono una brusca scossa in un pomeriggio di sole, quando incontra un ragazzo bello e affascinante ma, ahinoi, babbano: Ben Barnes
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Di magia e di babbani'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Per non lasciare la mia Lisbeth con i dubbi... :)

Con amore, stella.

E a tutte voi: buone vacanze!





Resto senza parole.
Silente mi è sempre sembrato gioviale, persino simpatico.
Che sia potente, è indiscutibile. Che sia autorevole, anche.
Ma riesce sempre a addolcire la sua aurea di grande mago con il sorriso gentile, lo scintillio brillante degli occhi, la risata giovanile, la battuta pronta.
Ma oggi…oggi per la prima volta capisco chi ha paura di lui.
Fermo in mezzo alla stanza, fa correre gli occhi su ciascuno di noi, l’espressione severa.
È come se irradiasse attorno a sé potere. Un immenso potere.
Sento Ben, accanto a me, tremare.
Ma io sono stranamente distaccata.
Abbiamo combinato un gran casino e in qualche modo dobbiamo aver passato il segno. Cioè, ancor di più. Dev’essere per forza così, se il Preside è piombato qui.
Guardo Mindy e Claire e sento una stretta allo stomaco.
Povera piccola Min, era così felice di aver ricevuto la sua lettera e di essere arrivata a Hogwarts: ha vissuto ogni giorno come se si sentisse miracolata…e Claire, che ha sempre tenuto così tanto alla scuola, che ha tanti sogni da realizzare…
Quando mi volto verso Ben, lui distoglie gli occhi da Silente e li fissa nei miei.
E tra noi due passa qualcosa.
Qualcosa di lieve, di nuovo.
Gli stringo la mano e gli faccio un sorriso.
Non mi fido a parlare – e del resto non saprei bene cosa dire – per cui spero che capisca e che un sorriso sia sufficiente…
E, all’ultimo, d’impulso, allungo la mano e gli sfioro il viso.
Sento la barba di qualche giorno solleticarmi il palmo, mentre faccio correre la mano in una lieve carezza sulla sua guancia.
Distolgo gli occhi dai suoi, e mi costa un’enorme fatica.
Poi mi volto e mi alzo per fronteggiare Silente.
 
Il Preside fissa lo sguardo su di me e io alzo la testa e mi sforzo di non tremare e di non avere un’aria supplichevole.
Faccio un passo avanti, in modo che Ben sia coperto dal mio corpo, almeno parzialmente.
Ma non ho ancora pensato a cosa dire, che sento due braccia stringersi attorno alla mia vita e cercare di tirarmi indietro.
Sobbalzo e mi volto a guardarlo.
E sento un gemito.
Mindy si è svegliata e ha svegliato anche Robert. E Claire.
Mentre le mie amiche, terree, fissano Silente, io mi volto verso Ben, che ancora mi tiene stretta.
Gli poso una mano sulla spalla e cerco di tranquillizzarlo.
«Ben, non vado da nessuna parte…»
Per tutta risposta, lui accentua la stretta.
È debole e non riesce a stringermi molto, ma testardamente non cede.
«Tecnicamente, signorina Black, questo dovrei deciderlo io»
La voce di Silente, pacata, rompe il silenzio.
Ok, allora.
Volto la testa verso il Preside ma resto accanto a Ben e, anzi, gli poso le mani sulle spalle.
Se fossi di un umore migliore (cioè non terrorizzato) sicuramente sarei distratta dal vederlo senza maglietta.
Non che io abbia tutta questa esperienza di uomini, ma lui mi sembra…cioè, insomma.
Va bene, non è il momento.
Ma una piccola parte di me non è spaventata dalla situazione, ma sta esclusivamente registrando il fatto che sto toccando la sua pelle e che sono stretta tra le sue braccia.
Che strano.
Che strana sensazione.
È questo che si intende quando si dice che una persona ti piace?
 
Guardo Silente e non ribatto.
Mindy, invece, inizia a balbettare qualcosa di inintelligibile, finché un’occhiata del Preside non la zittisce.
«Signorina Chapman» inizia, pacatamente «Suppongo sia superfluo dirle che lei ha non solo violato almeno una cinquantina di regole della scuola, ma, cosa ben più grave, ha violato lo Statuto Internazionale di Segretezza»
Min deglutisce a vuoto e annuisce.
«Ora, anche in un momento in cui i rapporti con il Ministero della Magia fossero meno…ehm, tesi, io non potrei proteggerla dalle conseguenze di un gesto del genere»
C’è un attimo di silenzio e poi Robert si para davanti a Mindy.
Lei singhiozza e cerca di spingerlo via, ma lui è molto più alto e non si sposta neppure di un passo.
«Ci sono io, a proteggerla» dice.
«Davvero eroico, signor Sheehan, ma temo che sia tutto sommato poco efficace»
Silente estrae la bacchetta, lentamente.
Claire e Mindy si buttano davanti a Robert, mentre io cerco di coprire Ben, che però, capite le mie intenzioni, fa per alzarsi dal divano. Essendo però debole e continuando a tenermi per la vita, si sbilancia con il risultato che cade giù dal divano, e io con lui.
Per un attimo, ci guardano tutti in silenzio.
Poi, Silente sospira e con un colpo di bacchetta magica ravviva il mio fuocherello magico.
«È troppo sperare che abbiate del thè?»
Noi ci guardiamo, attonite.
«Ehm…sì…cioè, no…» pigola Claire.
Lui la guarda inarcando un sopracciglio e lei arrossisce furiosamente e scava della borsa alla ricerca dei filtri.
Con un colpo di bacchetta, Silente ripara un tavolo e delle sedie, quindi si siede, intreccia le mani sulle ginocchia e sembra disporsi ad attendere pazientemente.
Claire e Mindy esitano un secondo poi scattano insieme, cercando di darsi da fare in due e riuscendo solo a far cadere la teiera e a rompere una tazzina.
Silente sospira guardandole e poi i suoi occhi si rivolgono a me e Ben, ancora a terra.
«Tutto bene, lì sul pavimento?»
Io arrossisco, realizzando che sono semidistesa tra le gambe aperte di Ben.
Ci alziamo entrambi, con qualche difficoltà.
Quando lui allunga le braccia per sostenermi, io mi appoggio a lui e arrossisco ancora di più.
Meraviglioso.
Che stupida.
Mi rimprovero mentalmente ma quando guardo Silente lo vedo osservare il soffitto.
«Sapete, non immaginavo che questo posto fosse così ridotto» osserva, pensoso «Un vero peccato»
Ma…come?
Così ridotto?
Perché, prima com’era?
Forse la perplessità mi si legge in viso, perché Silente ad un tratto mi sorride.
E l’atmosfera sembra rasserenarsi.
«Temo di essere molto maleducato: non mi sono presentato» guarda Ben e poi Rob e dice, piano «Sono Albus Silente, Preside di Hogwarts. So che siete consapevoli di essere nel territorio della scuola, quindi non vi annoio ripetendolo»
C’è un attimo di silenzio, poi Ben fa un passo verso di lui.
Il mio primo istinto sarebbe quello di trattenerlo, ma so di non poterlo fare.
E poi Silente non gli farebbe nulla…vero?
Ma, a quanto pare, no.
Ben allungala mano e si presenta e Silente scatta in piedi, deliziato.
«Sono un po’ arrugginito sulle maniere babbane signor Barnes: mi deve perdonare»
Ben esita un attimo.
«Come…come lo sapeva? Il mio nome. E quello di Rob. Lei…»
Silente gli sorride gentilmente.
«Deve perdonare la mia poca modestia, ma le confesso che qui succedono poche cose che io ignoro»
Ben si volta a guardami.
«Sì, sono perfettamente a conoscenza del fatto che le signorine qui presenti preferiscono dormire per terra che nei loro letti, ultimamente. E, anche se ammetto di aver dato io alla signorina Black la mappa che le ha portate qui, certamente non intendevo darvi il permesso di bivaccare ogni notte fuori dalla scuola»
Il suo tono si fa severo e io mi mordo il labbro.
Ovvio.
«Lei non…non succederà nulla a loro, vero?» gli chiede Ben.
E Silente sorride di nuovo.
«Sa, signor Barnes…»
«Mi chiami Ben» lo interrompe lui, facendolo sorridere di nuovo.
«Sai, Ben, sono molto colpito dal fatto che tu non stia urlando, o tentando di scappare, o facendo qualche altra pazzia e, al contrario, accetti molto tranquillamente tutto questo, preoccupandoti addirittura per qualcuno che non sei tu, in prima persona»
Ben esita un attimo.
Poi mi guarda d nuovo.
«Io sono preoccupato» dice, piano «E spaventato. Ma… diciamo che per il momento mi basterebbe sapere che non succederà niente di male a loro e a Rob»
Silente lo guarda con qualcosa di simile all’ammirazione e allunga la mano per prendere la tazza di thè che Claire gli porge.
«Davvero un bravo ragazzo» mormora «Ma ti prego, siediti, e bevi un thè caldo. Ho l’impressione che la tua infermiera non sarebbe contenta se ti facessimo peggiorare di nuovo»
Mi strizza l’occhio e sorseggia il thè come se fosse comodamente seduto nel suo studio e non in una catapecchia devastata e gelida.
Mindy porta tazze per tutti.
È il thè più surreale della mia vita.
Ben mi cenno di accomodarmi sul divano e si siede accanto a me.
Si rimette al volo la maglia, prende la sua tazza, ma non distoglie gli occhi da Silente.
«A questo punto, signorina Black…» mi chiede il Preside «Che pensate di fare, se posso chiederlo?»
Scambio uno sguardo allarmato con le mie amiche.
«Professor Silente, io… io so che abbiamo fatto una cosa imperdonabile, ma…»
«Sono stata io» mi interrompe Mindy.
«No, io» rincara Robert.
Silente sbuffa.
«Non che io veda qualche innocente tra voi, se proprio devo dirlo. Quindi, signorina Black. Sì: avete fatto una cosa imperdonabile. Quindi? Cosa propone di fare per rimediare?»
Ahia.
Ci siamo.
Prendo fiato, perché solo io so quanto mi costa mostrarmi forte in una circostanza del genere.
«So che l’espulsione è il minimo che possiamo aspettarci. Ma…la prego. La prego, non punisca Mindy e Claire. Se allontana me…»
C’è subito un boato da parte delle mie amiche, che iniziano a parlarmi sopra.
«No!!! Sono stata io per cui chi deve pagare sono io…» grida Mindy.
«No, se c’è qualcuno da biasimare sono io e poi…» dice Claire.
Silente fa un cenno con la mano e ci zittiamo all’istante.
«Signorina Black, io non sto cercando un capro espiatorio. Se avessi voluto espellervi, lo avrei già fatto»
Anche questo è vero.
«Nonostante tutto, ammiro molto il fatto che vi proteggiate a vicenda. Certo, preferirei sapere che avete anche solo una minima idea di come muovervi, ma forse era sperare troppo. Dunque. Non credo ci sia bisogno di spiegarvi che, cono Dolores Umbridge a scuola, tutto questo rischia di trasformarsi in un serio problema»
Annuiamo tutte.
«Quindi direi proprio che non potete continuare ad andare avanti e indietro di notte. Per cui, prendo io in mano la cosa»
Sussulto.
Che significa?
E…sento la mano di Ben stringere la mia, come invitandomi ad ascoltare.
Intreccio le dita alle sue e lui non si allontana.
«I nostri ospiti si trasferiscono ora alla Testa di Porco, dove avranno una stanza. Da lì, organizzerò il loro trasferimento nel mondo babbano»
C’è un attimo di silenzio.
«Ma…come? E loro….ricorderanno?» chiede Mindy.
Silente la guarda, fermo.
«Signorina Chapman, hai fatto una cosa molto grave. Manipolare i sentimenti e le emozioni di una persona è scorretto. E lo è anche per te, che ti stai illudendo di costruire una relazione con una persona che, se fosse cosciente e in sé, probabilmente questa relazione non la vorrebbe. E tu lo sai, o non gli avresti propinato un filtro d’amore. Ora, chiediti se è corretto per lui. e se lo è per te»
Gli occhi di Mindy si riempiono di lacrime.
Robert la abbraccia.
«Certo che vorrei stare con lei!» afferma.
Ma Silente scuote piano il capo.
«Se fossi così sicuro senza l’effetto di quella pozione, allora sarei felice per voi» dice semplicemente.
Mindy ora singhiozza da spezzare il cuore.
In un attimo sia io sia Claire le siamo accanto e la abbracciamo forte.
Silente ci osserva per un po’ e poi sospira.
«Per fortuna non ho annunciato che voglio decapitare i giovani qui presenti, o come avreste reagito, altrimenti?»
Robert gli si avvicina.
«Posso restare con lei?»
Silente scuote il capo.
«Né tu né Ben potete restare qui. E lo dico per il vostro bene»
«Allora posso andare via con lei?»
Silente scuote di nuovo il capo.
«Mindy, verresti via con me?»
Lei singhiozza.
«Io verrei Rob…ma…»
«Voglio che vieni via con me, ti prego»
Mindy tira su con il naso e io e Claire ci allarmiamo all’istante.
«Min, non prendere decisioni affrettate» dico io, spaventata.
«Ma non c’è molto tempo, Mika» sospira lei.
Guarda di nuovo Rob e sembra prendere una decisione. Afferra una mano mia e una di Claire.
«Ascoltate, sappiamo tutte e tre che io sono la peggiore del terzetto, che prenderei dei brutti voti al G.U.F.O. e che non avrei mai una carriera decente…ma non importa. Io non sono mai stata brava o ambiziosa come voi. Per essere felice a me serve altro. mi serve Rob»
Mi scende una lacrima.
Claire, testarda, obietta subito:
«Come fai a sapere che è Rob? Magari…»
«Magari. O magari no» sorride lei.
E ci abbraccia di nuovo.
Poi si alza, prende per mano Robert, e guarda Silente.
«Preside, mi dispiace. Davvero. Vado via, con lui. per favore, non se la prenda con le mie amiche»
Silente è rimasto impassibile.
Io e Claire protestiamo; si alza anche Ben, titubante.
Ma poi Silente dice:
«A parte che lasciare la scuola è un grave errore, a mio parere, miss Chapman…ma come le mettiamo con un problema più grande?»
«Quale?» chiede lei.
«Il ritorno di Voldemort»
Il sussulto di Mindy spaventa Robert.
Claire è pallida, io non dico nulla.
E Silente prosegue:
«Voldemort è tornato. Per cui sappi che il mondo in cui andrai – e in cui porti Rob – è un mondo dove anche lui cammina. È davvero questo che vuoi? Per voi? Se davvero tieni a lui, lo porterai a vivere in un mondo dove cammina il Signore Oscuro?»
Siamo ridotte al silenzio.
«Tempi bui ci attendono. E vorrei che lo capiste tutti»
«Ma…quindi?» chiede Claire, dopo qualche minuto «Come potremmo proteggere Ben e Robert nel loro mondo? E come potremmo proteggere noi stesse?»
«Ottime domande. Sicuramente non lasciando la scuola. Purtroppo, sarà impossibile proteggere tutti, soprattutto i babbani. E il mio cuore sanguina per loro. Stavo solo facendo un’osservazione»
Aspetta un attimo e poi aggiunge:
«Naturalmente, voi potreste anche non credere alle mie parole. Potreste fidarvi di quanto dice il Ministero e ritenermi un povero vecchio farneticante»
«No!» dice subito Claire «Io le credo. Sono con lei, al 100%»
Silente le sorride.
«Grazie» dice, semplicemente.
Io e Mindy esitiamo.
«Io…non è che non voglio crederle» dice lei, all’improvviso «È solo che…ho paura»
Silente annuisce.
«La paura blocca molti di noi. Ma la pura spianerà la strada a Voldemort. Non permettete che offuschi le vostre capacità di giudizio»
Claire annuisce subito.
 
Io vorrei diventare invisibile.
Da sempre, da tutta la vita, sono abituata a persone che cercano di tirarmi da una parte o dall’altra.
Perché la posizione dei Black significa potere e prestigio.
E da sempre, sono stata abituata a ponderare ogni singolo battito di ciglia, perché esso può avere delle ripercussioni.
E a non schierarmi mai, da subito, per una fazione o per un’altra.
L’appoggio della mia famiglia, che anche io rappresento, non si concede per un capriccio o per una simpatia.
 
Silente sembra leggermi nella mente.
«Sai, Mikayla, conoscevo un Grifondoro che aveva la tua stessa espressione: Sirius Black»
Io sgrano gli occhi.
Mio zio.
«Ho altri parenti che immagino non riscuotano la sua approvazione» ribatto, secca.
Mio zio è un argomento tabù, in casa mia.
«In effetti, no» dice il Preside, tranquillo «Per quanto riguarda i signori qui presenti, io dovrei consegnarli al Ministero. Ma non lo farò, per ovvie ragioni. Diciamo pertanto che ci troviamo in una situazione senza precedenti, né paragoni. Quindi, farò nel modo che mi sembra più corretto. Ben, Rob, voi che cosa preferireste?»
Siamo tutti attoniti.
Guardo Ben, spaventata.
Spaventata che dica che finalmente può lasciarsi questa storia alle spalle, tornare a casa sua e dimenticarsi di noi.
Di me.
Ma lui guarda Robert.
E Robert lo supplica:
«Voglio restare. Ti prego, ti prego, Ben»
Ben esita.
«Non devi restare anche tu, Ben. Tu puoi andare» gli dice Silente.
Sento Claire stringermi la mano, ma non riesco a guardarlo.
Fisso il pavimento.
E poi lo sento dire:
«Resto anche io»
«Sei sicuro?»
«Sì»
Sollievo.
Enorme, smisurato sollievo.
Inspiegabile.
«Bene, allora. Posso rimandarvi comunque a casa vostra, a meno che non vogliate aspettare le nostre studentesse fuori dagli schemi…»
«Aspettiamo!» grida Rob, festoso.
«Sia chiaro: non possono prendere il treno con voi. Possiamo però organizzarci con la Metropolvere, magari. Ma voglio il consenso scritto dei vostri genitori. Tutti. Chiaro?»
Promettiamo tutte e tre.
«Ben, ora, signorine: è ora di tornare a scuola»
Alzo finalmente gli occhi e vedo Ben guardarmi.
«Signorina Black, vuoi venire alla Testa di Porco ed assicurarti che i nostri ospiti si sistemino per bene?»
Cosa?
Fisso Silente.
Non sembra scherzare.
«Sì!» dico di getto.
«Perché non posso venire io…» inizia Mindy, ma Claire le dà un pizzicotto.
«Grazie, Preside» dice, con la sua voce chiara.
«Sì, grazie» aggiungo io. E dico davvero.
«Grazie» borbotta Min, poco convinta.
 
Silente rimanda le ragazze a scuola e poi fa apparire dal nulla tre mantelli.
«Vogliamo andare, signori?»
 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _joy