CAPITOLO 3

 

• Si figuri signora , avevo bisogno di un posto dove andare a dormire e sono felice di farle compagnia . - dissi sorridendo .

Poi ci avviammo verso la pensione . La donna durante il tragitto mi ringraziò centinaia di volte . Povera donna , era sola e non aveva nessuno che si curasse di lei . Rendere felici le persone mi faceva stare bene . Arrivammo davanti ad una casa , di medie dimensioni . Era antica , lo si vedeva bene dalle crepe che aveva sul muro e dallo stucco che ormai faceva fatica a rimanere attaccato . Guardai la signora e le chiesi

– A che anno risale questa casa? - lei cortesemente mi rispose

– È stata costruita alla fine del 1800 , è solida come una roccia . Questa casa , se parlasse ,potrebbe raccontare tutto quello che ha visto . -

Poi la signora mi guidò all'interno dell'abitazione . Non c'era nessuno . Poi chiesi

• Ma non ha clienti qui? - , la signora amareggiata disse

• Ahimè , qui non viene più nessuno . A chi vuoi che interessi una casa vecchia come pensione ? Ormai esistono gli hotel di lusso , la gente preferisce quelli . -

Poi mi indicò una stanza che sarebbe stata la mia. La signora mi disse – Accomodati,fai come se fosse casa tua.- e mi sorrise

-Beh c'è un po' di differenza.- dissi ridendo

-Ah perché? Scommetto che è più nuova.- disse la signora

-Diciamo di si.-

Non potevo certo raccontarle che abitavo in fondo al mare e che la mia casa era piuttosto umida. Mi sedetti sul letto,anche nel mio mondo esistono anche se sono diversi. La donna poi andò in cucina a preparare del thè. Io nel frattempo ne approfittai per rilassarmi un po', il viaggio era stato abbastanza faticoso. Non è certo facile nuotare con una coda. Adesso mi sarei dovuta abituare alle mie gambe. Questo momento,da quanto l'avevo atteso. Ed ora eccomi qui, nel loro modo. Chissà se ce la farò. Chissà se sarò in grado di affrontare questo mondo, la gente e tutto ciò che mi è strano. Chissà se potrò ritornare a casa. Se rivedrò la mia famiglia. Certo qui non starò male,quella signora è proprio cara. Quando un giorno tornerò a casa mia, le racconterò ciò che sono. Lei ha il diritto di saperlo. Sentii la voce della donna che mi chiamava,così andai a vedere.

-C'è qualcosa che non va?- chiesi

-No,tutto bene cara. Volevo solo dirti che il thè è pronto. Tieni.- e mi porse una tazza

-Grazie-

Ci sedemmo su un divano e lei iniziò a raccontarmi della sua vita,tipica cosa delle donne che hanno “vissuto” appieno la vita. La cosa che mi incuriosiva era il perché non mi avesse fatto tante domande. Di solito una persona che ne ospita un'altra,vuole sapere precisamente da dove viene ecc. Gliene fui grata,non avrei saputo cosa dire altrimenti. L'atmosfera era molto piacevole,sorseggiando il thè ridevamo e scherzavamo, come se fosse mia nonna. Era così tenera. Dopo che finimmo il thè,rimasi a farle compagnia,seduta sempre nel divano. Scorsi una foto bellissima e allo stesso tempo strana. Chissà perché quei volti li avevo già visti. Ma dove?

 

 

--------MY SPACE----------

Salve a tutte/i! Ho postato il 3° capitolo adesso perché non sapevo come andare avanti. Spero che commentiate perché ho ricevuto solo 1 commento ( e ti ringrazio ;) ); anche se per voi fa schifo ditemelo,accetto tutte le critiche ;) Grazie :* Se volete potete seguirmi su twitter https://twitter.com/Myeyesare4you ;)