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Autore: Telyn    15/08/2012    9 recensioni
Saaaaaalve :D mi sono accorta che non vi rompevo le Pluffe da un pò, che avevo un pò di roba scritta per contest vari nel computer (quasi tutte Sirius/Marlene *-*) e perciò... Vi auguro di sopravvivere alla lettura xD
Songs 4 Marlene+Sirius
1) 21 guns: Tutti hanno un punto di rottura. Il suo era arrivato quando Regulus l’aveva baciata.
2) The best of you: -Non puoi più continuare così, Lene- -e chi saresti tu per dirmelo?
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Marlene McKinnon, Sirius Black | Coppie: Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'L'amore è quell'attimo in cui il cuore vorrebbe scoppiare'
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If Today Was your last day


If today was your last day,

tomorrow was too late,

could you say goodbye to yesterday?

Live each moment like your last,

put old pictures in the past,

donate every dime you had,

if today was your last day?

Nickelback, If today was your last day



Marlene si girò di scatto.
Voldemort. Aveva un viso stranissimo: sembrava che i suoi lineamenti fossero stati slabbrati, dandogli un aspetto feroce ed affascinante. Lo contrappose automaticamente al viso di Sirius, a quel sorriso spontaneo dai lineamenti duri e gli occhi grigi. Fu contenta di avergli chiesto scusa e aver vissuto l’ultimo anno insieme a lui godendosi ogni singolo istante.

18 settembre 1979

Sirius si voltò leggermente verso la porta e sputò qualche goccia di Burrobirra addosso a Dorcas.
-Tutto bene? - chiese quest’ultima, alzando il sopracciglio divertita.
Sirius le mollò il bicchiere in mano e si diresse verso la ragazza appena entrata. Magrolina, occhi azzurri e capelli castano scuro un pò rossicci. L’ultima volta che Dorcas l’aveva vista aveva i capelli un pò più corti e la divisa da Corvonero, ma per il resto era sempre lei, l’unica ragazza ufficiale o quasi di Sirius.
-Cosa ci fai tu qui?
Lei sbarrò gli occhi, quasi impaurita.
-Vengo alla mia prima riunione.
-Marlene McKinnon, hai diciotto anni! Si può sapere chi è il fuori di testa che ce l’ha portata?
urlò attirando l’attenzione di tutti i presenti.
-Io, Black.
Sirius fissò Benjy Fenwick con astio.
-Ti è sfuggito, per caso, che ha solo diciotto anni?
-Ti è sfuggito dov’era l’intervento della settimana scorsa, per caso?
Lui sbuffò. -Dov’era?
-A McKinnon Manor.
Quel timbro di voce da ragazzina che ha pianto per troppo congelò qualcosa. Per primo, Sirius.
Malocchio fugò ogni dubbio tra i presenti
-Lei è Marlene McKinnon, ragazzi. Forza, andiamo in salone: voglio sentire rapporti dettagliati!
Mormorando, distogliendo lo sguardo e tra mille “capita” “è la guerra, se non fai qualcosa oggi domani non potrai più farla” si diressero tutti verso la stanza indicata da Malocchio. Sirius guardò Marlene, ferma nello stesso punto di prima e con lo sguardo perso.
-Hanno ucciso mio padre. Dicevano che andava tutto bene, che non c’era nulla di cui preoccuparsi e che erano solo dei burloni, e invece hanno ucciso mio padre. Mi hanno detto che sei andato anche tu.
-Non... Non me lo ricordavo. Non ero mai stato a casa tua, solo da piccolo.
-Non importa. Io... Sir, ho riflettuto. Non ha senso cercare di pianificare tutto. Bisogna cercare di dire le cose chiare e tonde, di capirsi e di non lasciare nessun rimorso e niente di non detto. Quello che dovevo dire a mio padre non importa, importa quello che devo dire a te. Quando sono fuggita l’ho fatto perchè avevo paura di affrontare il tuo dolore per Mary, ci avevo provato ma mi era sembrato qualcosa di più insormontabile, e allora me ne ero andata, però...
-McKinnon, parli troppo e spieghi peggio. Andiamo di là prima che Malocchio se ne accorga, se no sono guai.- disse circondando quella ragazzina minuscola con le braccia. Marlene ha ragione, pensò: senza combattere oggi, un domani per farlo non ci sarà. Perchè perdere tempo con il passato e non dirgli addio?

Suo fratello scagliò una fattura al Mangiamorte davanti a lei. Il corpo di Charlotte giaceva inerte sul pavimento da qualche minuto.
Ogni attimo era l’ultimo, doveva combattere insieme al leone di Sirius, quella cosa che lei aveva chiamato coraggio finchè non aveva capito da che parte si trovava nel suo petto.
Gli lanciò uno Schiantesimo, e lui sorrise, ansioso di ucciderla. Avrebbe venduto cara la pelle.
Non resse molto, certo.
Vedendo il lampo di luce verde troppo vicino per essere schivato, cercò nella sua coscienza la lista dei suoi rimorsi. Uno solo: non potersi più specchiare negli occhi di Sirius.


Note:
E così concludo.
Il mio cellulare se ne accorgerebbe: prima i Green Day, poi i Fuffy (perchè, voi li chiamate ancora FOO FIGHTERS????), Disney, Evanescence... Non potevo che finire con i Nickelback, per terminare il tour dentro la parte seria della mia schedina di memoria. È la prima volta che scrivo della morte di un mio personaggio, e non riesco a crederci. Blackie mi ha insegnato qualcosa :)
Non vi lascio mica soli! Ho lasciato apposta un anno di buco: quando Sirius mi butterà giù la porta del cervello con Marlene attaccata alla manica che lo trattiene dovrò sapere dove metterli ;) forse farò una serie, forse terrò tutto sparso. E chi lo sa? Risentirete parlare di me ;)
Un grazie infinito a risa, che oltre ad essere la mia ombra ha gradito così tanto che l’ha messa tra le preferite, Beastly e tata92 che hanno preferito insieme a lei, ticci che ha recensito tutto quanto, Anadiomene che mi ha recensito, Alex_J che dopo avermi incoraggiata all’inizio ha seguito in silenzio con MalandrinaFelpata e tutti quelli che hanno letto in silenzio: grazie :)
Bia
P.S: noooooooo..... HO FINITO??????
  
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