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Autore: franceskik    15/08/2012    13 recensioni
"Ciao Harry,
Mi chiamo John, ho diciannove anni e sono un tuo grandissimo fan.
Premetto che questa lettera non è il solito foglio pieno di ringraziamenti, frasi ad effetto e lacrime di gioia. E' qualcosa di diverso. Devo chiederti aiuto, Harry."
Slash-One Shot
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spesso prendere una penna, scrivere su un foglio e aprire il nostro cuore è molto più semplice di prendere un respiro, aprire la nostra bocca e parlare.


"Ciao Harry,
Mi chiamo John, ho diciannove anni e sono un tuo grandissimo fan.
Premetto che questa lettera non è il solito foglio pieno di ringraziamenti, frasi ad effetto e lacrime di gioia. E' qualcosa di diverso.
Ho preso un foglio ed ho deciso di riempirlo di domande, frasi sincere e lacrime di dolore.
Sono un semplicissimo ragazzo, proprio come te, proprio come ogni essere umano sulla terra. Ho due occhi, un cuore ed una bocca.
Questi due occhi vedono cose per cui iniziano a lacrimare.
Questo cuore si sta frantumando.
Questa bocca parla e lotta per valori che sembrano troppo irraggiungibili.
Quindi forse, sono più simile a te che ad un qualsiasi essere umano normale, sai Harry, inizio a pensare che la normalità non faccia parte della mia vita, non più.
Non sono come gli altri perchè io non sbavo dietro ad una quarta abbondante.
Non sono normale perchè non sogno nè Megan Fox, nè Claudia Shiffer.
Ma io crollo alla vista di un bel sorriso su un ragazzo genuino.
E sogno il mio ragazzo, colui che amo.
Sì, Harry sono gay, amo gli uomini, sono malato, non sono normale, non lo so. Sono consapevole soltanto del fatto che ho bisogno del tuo aiuto, ti prego.
L'anno scorso per uno stupido gioco ho baciato il mio migliore amico, ed ho scoperto emozioni che fino a quell'istante avevo letto solo nei romanzi più romantici.
Ho negato a me stesso, fino all'ultimo, fino al possibile. Ma sai Harry, dicono che al cuor non si comanda, penso sia l'unico proverbio con un fondo di verità.
Mi sono arreso, di fronte alle lacrime che versavo quando mi ha presentato la sua ragazza.
Mi sono arreso quando dopo aver fatto sesso con la solita troietta, mi accorgevo che non provavo neppure la metà delle emozioni provate per quel bacio.
Mi sono arreso. Sono crollato di dolore, la debolezza mi ha trovato nonostante cercassi di nascondermi e non mi vergogno di dirti che sì, Harry, un pomeriggio di metà Settembre ho preso una pistola, l'ho puntata contro la tempia ed ho contato fino a dieci.
Ma non ho avuto il coraggio di premere il grilletto, non ce l'ho fatta, non potevo abbandonare tutto.
Ho sentito urlarmi contro le peggiori offese, i miei amici mi hanno abbandonato non appena hanno saputo della mia stranezza, lui mi ha chiamato "Brutto Frocio", sorseggiando la sua birra, abbracciando la sua ragazza e voltandomi le spalle, come fossi il peggior serial killer di questo mondo.
E mi trovo qua Hazza, con una penna nella mano destra e il cuore nella sinistra, a chiederti aiuto, non come un debole, ma come un uomo che sta per crollare.
Sono arrivato al limite Harry, sto per cadere, sto per far vincere tutti loro, tutti gli omofobi, tutta la cattiveria.
Non sono mai stato bravo a difendermi, neppure quando giocavo a fare il soldato con mio fratello da piccolo, e quindi adesso non so come reagire.
Ecco perchè ti chiedo di venirmi incontro, di raccontarmi dove hai trovato tutta la tua forza, di insegnarmi come si fa a sorridere, ormai me ne sono dimenticato.
Dimmi Harry, come potrò uscirne a testa alta, come potrò urlare al cielo che sono felice, come posso farlo Harry, come?
Spero tu abbia letto la mia lettera, spero troverai un secondo per deliziarmi della tua calligrafia, spero tu mi sia utile, perchè Harry nessun anti-depressivo, nessuna troietta, nessuna droga e nessun alcolico hanno aiutato a far risorgere il mio sorriso.
Grazie per la tua attenzione.
Immensa stima.
John."



"Ciao John,
Ho letto la tua lettera seduto sul mio letto, ho assaporato ogni dolore, ogni sofferenza, ogni parola.
In realtà non penso che ti sia riferito alla persona adatta, sai John, a volte un sorriso ha mille quesiti, mille dubbi, mille sofferenze dietro.
Beh, è un po' ciò che caratterizza quella curva sul mio volto, perchè effettivamente chiamarlo sorriso sarebbe esagerato.
Ti capisco John, comprendo ogni paura, ogni debolezza, ogni tua lacrima. Ma la prima regola che ti impongo è "Sii forte, fallo per te!"
Sai amico, mi sono innamorato di Louis tra un video-diary e un'esibizione ad X-Factor, avevo paura, ero disorientato, non sapevo cosa dire o cosa fare.
Sono sempre stato il tipico ragazzo da una bionda il sabato ed una mora la domenica, eppure quel fottutissimo ragazzo da Doncaster mi ha stregato.
Si avvicinò con i suoi occhi blu "Ciao, piacere Louis!" Lì, capì che forse la mia vita era stata un insieme di bugie, che lui fosse tutto ciò che dovevo e volevo avere in futuro.
Non è stato facile John, non lo è stato per niente.
Ogni sera appoggiavo il cuscino sopra la mia testa, speravo di non essere scoperto, perchè odio farmi vedere piangere, non lo sopporto.
E ogni volta che mi ripeteva quanto piacesse alle ragazze, quante conquiste facesse, il mio cuore mi chiedeva pietà, piangeva di dolore.
Ma come hai detto tu, non si possan comandare le emozioni, sono come lame che traffigono il cuore. A volte dalla ferita esce arcobaleno, a volte solo sangue.
Non ho mai trovato il coraggio per dirglielo dentro quelle mura, in fondo eravamo serrati in pochissimo spazio e qualora avessi desiderato scappare da tutti gli insulti, non avrei potuto, quindi ho preferito aspettare.
E poi lui si è fidanzato con lei, lei che in fondo non lo rendeva felice, lei che non era nessuno, lei che non poteva concedergli l'amore che potevo regalargli io.
Ricordo che un giorno restammo in casa, solo noi, mentre la pioggia era rumorosa nel suo battere contro le tegole.
_Io, io ti amo Louis._
Pochi giri di parole, poche lacrime, solo la verità.
Ricordo che mi guardò, senza troppa meraviglia o senza troppa paura.
_Lo so._ Mi disse.
In fondo se ne erano accorti tutti, molto tempo prima di me.
Non disse altro, nè un "Grazie", nè un "Anche io Harry." Restò immobile, soddisfatto ed orgoglioso.
Mi rifugiai in camera, scoppiai a piangere: mi sentivo perso, solo, fragile, sbagliato.
E niente in noi è sbagliato John, niente, assolutamente niente. Sappiamo amare, proviamo emozioni, sappiamo odiare. Siamo umani.
E beh, adesso camminiamo mano nella mano, ci baciamo davanti a qualsiasi telecamera, qualsiasi fan, qualsiasi critica.
Hanno comandato per molto la nostra vita, controllavano i nostri cuori, manipolavano le nostre menti.
Eppure John, non abbiamo smesso di amare, e abbiamo vinto.
Louis ci ha messo un po', ma poi si è dichiarato e allora ho capito, che niente sarebbe stato più forte del nostro amore, assolutamente niente.
Forse il tuo amico non è la persona giusta per te, forse tornerà a baciarti.
Oppure non lo meriti, non è abbastanza per te.
Ma non dermordere John, non farlo, non dargliela vinta, perchè beh, potresti pentirtene.
Urla al mondo la tua omosessualità, sarai libero, sarai onesto con gli altri e con te stesso, sarai felice come mai lo sei stato.
Ti urleranno contro di esser malato, ti ignoreranno, ti faranno a pezzi lentamente.
Ma troverai in mezzo a tutta questa merda, quel sorriso, di quel ragazzo che saprà riportarti a galla quando stavi per toccare il fondo ed annegare.
Quind John, ripeto, non so dare buoni consigli, ma non smettere di amare, perchè l'amore prima o poi vince su tutto.
Sorridi, fallo sempre, fallo per chi ti sta intorno, fallo per una foto, fallo per i tuoi amici, fallo per te.
A volte basta mostrarsi forte con gli altri, esser sicuri di se stessi per farsi rispettare.
Sii un generale dell'esercito: Urla e fatti sentire, gli altri ti stimeranno e ti porteranno rispetto.
Magari sferra qualche sorriso, fa' finta che sia un colpo di pistola e gli altri capiranno che sei armato di un arma che può vincere sulla loro debolezza, e staranno indietro.
Perchè tu John, sei armato della felicità, perchè il tuo cuore sa amare e la tua bocca sa sorridere e niente è più forte di un sorriso pieno d'amore.
Non demordere John, sii forte ed esci vincitore.
Guarda negli occhi l'ennesimo omofobo e urlagli contro che tu sei più libero e felice di lui, perchè lui è ancora intrappolato in quello stereotipo e in quella società antica, perchè lui è annientato da questa merda di omologazione.
Quindi ricorda John, alla fine dei giochi i sergenti vincano sempre sui piccoli soldatini.
Sarò qui, quando sfoggerai il tuo miglior sorriso affianco del tuo fidanzato.
Harry."


_Harry, cosa stai facendo?_ Louis raggiunse il riccio, sedendosi vicino a lui sul divano, abbracciandolo e sorridendo.
Harry porse una foto al suo ragazzo.
_Chi sono?_ Chiese curioso il castano.
_Sono John e Carlos, hanno imparato ad amare da noi, cucciolo!_ sorrise Harry.
Louis appoggiò le labbra su quelle del minore, quel sapore era ossigeno per lui.
In fondo ce la stavano facendo, i loro sacrifici li stavano portando alla vittoria.

 Risultato finale: Amore-Omofobia  1-0.





Non mi chiedete cosa sia (?) Non lo so, ok?
C'è poco di Larry, c'è molto di uno sfogo personale.
Coooomunque, l'ho scritta di getto e non so cosa ne sia venuto fuori, sarei felicissima di leggere un vostro commento, quindi perfavore, lasciate una recensione (?)
Love you!
Fra.
  
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