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Autore: imthebeststar    15/08/2012    19 recensioni
“Mi sono innamorata di una persona che mi è sempre stata accanto, ma ero così stupida da non vederlo”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Innamorarsi di te non era previsto.
 
 
«Heather Black, ha finito di pensare ai cavoli suoi?» Sbattei un paio di volte le palpebre e fissai la professoressa di storia. Non mi ero nemmeno accorta che fosse entrata in classe.
Annuì freneticamente e aprì il libro, facendo finta di prestare attenzione alla lezione.
Il mio migliore amico, Zayn Malik, mi diceva sempre che sono una persona che sta con la testa fra le nuvole, ora capito il motivo. Tutto questo era peggiorato da quando Michael mi lasciò su due piedi come una povera cretina, ancora adesso non mi era passata. La solita storia della ragazza innamorata del ragazzo sbagliato. Ma Michael non mollava, nonostante i tradimenti sosteneva che io ero la sua dama e dovevo per forza stare con lui.
Sorrisi fra me e me, come poteva pensare che sarei tornata con lui? «Allora?» La voce della professoressa mi fece tremare le gambe.
Allora niente «Mi scusi non ricapiterà più» Anche se la voglia di mandarla a quel paese era molta.
Ma non ero una persona molto ribelle, tutt’altro. Seguivo le regole e cercavo sempre di non fare casini. Così iniziai ad ascoltare la lezione, sperando di non far arrabbiare in altro modo la professoressa.
«Qualcuno non ha capito?» domandò, scrivendo alla lavagna.
Alzai la mano, nell’istante in cui un bigliettino fece capilinea sul mio banco.
Guardai la direzione del foglietto e vidi Harry Styles (uno dei miei grandi amici) sorridermi, senza pensarci troppo lo aprì.

 
Ho taaaanto bisogno di parlarti a pausa pranzo :)
 
Sorrisi per quello smile finale e mi girai verso Harry appena mi vide annui e gli sorrisi.
Harry era una persona speciale, una di quelle persone che sapeva farti sorridere con poco e ti metteva sempre in buono umore. Una di quelle persone che ti aiutava senza pensare alle conseguenze, lui lo faceva e basta. Ti dava anima e corpo, solo per aver in cambio un sorriso. Grazie a lui, Michael, era completamente uscito dalla mia testa.
Zayn mi ripeteva che era un grande amico su cui contare e poteva mi rendermi felice.
Di una cosa era certa, Harry ti entrava dentro e non usciva più.
 
 
Raccolsi i miei libri e li misi frettolosamente nella borsa, correndo spedita fuori dalla classe.
La pausa pranzo era suonata, ma la mia mente pensava solo a una persona: Zayn. Lui sapeva benissimo di cosa Harry volesse parlarmi a pranzo. Così scesi freneticamente le scale e per poco non caddi a terra. 
Vidi il mio migliore amico e mi fermai di colpo «Hey scheggia!» Mi salutò Zayn con un lieve abbraccio «Come mai questo faccino, successo qualcosa?».
Mi conosceva fin troppo bene «Si» esclamai, facendolo drizzare sul posto «No, volevo dire no!» Senza rendermene conto stavo iniziando a dire cose senza senso.
Zayn lo notò «Prendi un bel respiro e parlarmi» Fosse facile!
«Tu… tu lo sai che a storia c’è anche Harry, vero?» Annuì e si grattò il collo «Mi ha scritto che deve parlarmi a pausa pranzo e io…» farfugliai.
Mi fece imbestialire quando iniziò a ridacchiare di me «Sei così buffa quando arrossisci» dichiarò, dandomi un buffetto sulla guancia. Cosa che mi fece arrossire il doppio.
Mi sentivo andare a fuoco «Tu sai cosa vuole dirmi?» Lo guardai dritto negli occhi e lui scosse la testa.
Una cosa di cui non potevo dubitare era la sincerità di Zayn.
Sbuffai e incrociai le braccia, fissando verso terra. Non dissi nulla e un braccio si appoggiò sulle mie spalle, guardai di fronte a me e vidi Zayn irrigidire la mascella di fronte a me «Come mai questo broncio?» La voce di Michael mi fece bloccare sul posto. Non parlavamo da molto, ma ogni volta che succedeva qualcosa andava storto.
«Non sei gradito, vattene» Gli disse il mio migliore amico, facendo un passo verso di noi.
Michael alzò le mani «Voglio solo parlare un minuto con lei, se non è troppo per te» Si rivolse a Zayn con un sorrisetto da schiaffi. Il mio migliore amico lo detestava, così come gli altri ragazzi. Michael non aveva fans fra i miei amici.
Zayn mi guardò implorante «Vuoi rimanere con lui?».
«Lasciaci un minuto» sospirai e mi staccai dal braccio di Michael. Zayn alzò gli occhi al cielo e uscì in cortile, visibilmente nervoso. Feci un grosso sospiro e parlai, tirando fuori tutto ciò che sentivo «Mi devi lasciare stare, non siamo né amici né parenti. Non voglio più avere a che fare con te. Non sei una persona affidabile e io non provo più niente per te» Lo avevo guardato negli occhi senza mai abbassare lo sguardo. Non volevo mostrarmi debole davanti a lui e non volevo soprattutto che pensasse che ero incerta.
Michael scosse la testa, ridacchiando «Io invece dico che mi ami» Mi prese per un braccio e mi diede un bacio a stampo sulle labbra.
Lo allontanai subito dal mio corpo, con un forte spintone «Non provarci mai più» Gli urlai contro, pulendomi le labbra dalla sua saliva. Questo era troppo, io non ero una bambola da usare a suo piacimento. Ma in parte lo ringraziavo, se prima ogni suo bacio mi faceva perdere la ragione ora mi facevano solo schifo.
Senza aspettare che disse nulla me ne andai, lasciandolo lì come un coglione (cosa che era).
 
Corsi in giardino e raggiunsi i miei amici, appena mi avvicinai Harry se ne andò.
Lo segui con gli occhi «Cos’ha?» mormorai. Perché ora fa così?
Louis aspirò del fumo e mi guardò dal basso «Geloso» disse soltanto questo e io ero ancora più confusa. Mi sedetti di fianco al castano e Zayn mi scrutò attentamente. Si stava trattenendo dal dire qualcosa.
«Almeno tu parlami» Lo guardai.
Zayn scosse la testa e mi guardò in cagnesco «Dimmi che non è vero che ti sei baciata con Michael e mi calmo» Cosa?
Rimasi spiazzata e reagì «E’ stato lui a baciare me» Cercai di difendermi «Non mi piace più e non voglio avere a che fare con lui, questo gli ho detto!» sbottai, alzandomi di colpo «Non sono una sciacquetta che si fa tutti, a me piace Harry ma quel cretino non lo capisce!» Alzai la voce e solo allora mi resi conto di cos’avevo detto.
Gli occhi di Zayn strabuzzarono e Louis iniziò a ridere, dicendo «Era ora che lo ammettessi».
Il mio migliore amico mi lasciò un bacio sulla guancia «Forse è meglio che vai a parlare con Harry, abbiamo tutti frainteso» Mi regalò uno dei suoi bellissimi sorrisi e annuì. Dovevo assolutamente parlargli.
Senza proferire parola, Liam Payne mi indicò la direzione degli spogliatoi.
 
Entrare negli spogliatoi maschili, forse, non è stata una delle mie brillanti idee.
Camminai per tutto il tempo con gli occhi riparati dalle mani, vedevo per terra così da non andare a sbattere contro niente e nessuno.
Mi tolsi le mani dagli occhi «Harry?» Lo chiamai, girando verso il suo spogliatoio.
Si stava sbottonando la camicia e appena mi vide imprecò, entrando nel bagno di fianco a lui.
Davvero era così arrabbiato con me da nascondersi?
Mi avvicinai alla porta del bagno e bussai, senza ricevere alcuna risposta «Harry per favore…» Bussai ancora «Non me ne andrò finché non uscirai da qui!» sbottai.
«Vattene» disse duramente, facendo sbattere qualcosa contro la porta.
Mi spaventai e feci un paio di passi indietro «Sei solo un bambino che non ha le palle di affrontarmi» Alzai la voce, fissando quella fottuta porta.
Ciò che dissi lo fece scattare al tal punto che la porta si aprì di colpo, facendo un forte rumore quando andò a sbattere contro il muro. Harry mi guardava con occhi pieni di rabbia, il suo petto si muoveva irregolarmente e sputò fuori tutto «Non osare darmi del bambino, perché qua l’unica mocciosa sei tu» Mi indicò, facendo dei passi verso di me «Non hai avuto tu le palle di dirmi che ti frequentavi ancora con quel coglione da due soldi, anzi ti sei prima presa gioco di me e poi sei tornata con lui» Non si era mai rivolto in quel modo aggressivo verso di me «Cosa pensavi che mi sarebbe piaciuto? Che ti avrei sostenuta? Col cazzo. Quattro mesi a starti dietro e tu mi ripaghi così?».
Scossi la testa «No, non è così come credi. Io non voglio stare con Michael!» A quel punto Harry rise «Se non mi credi pazienza, ma a me piace un altro e non tornerei mai con una persona che mi ha fatto soffrire» Gli diedi le spalle per non fargli vedere le lacrime agli occhi. Non volevo che mi vedesse in quel modo.
«Chi è costui?» Mi disse alle spalle «E come posso crederti se l’hai baciato?» Non dissi nulla. Alla fine ero io quella senza palle, non lui. Non riuscivo ad affrontare la situazione. Non riuscivo nemmeno a guardarlo in faccia. «Allora Heather?» sbottò impazientito.
«Mi sono innamorata di una persona che mi è sempre stata accanto, ma ero così stupida da non vederlo perché continuavo a pensare a un’altra persona che mi ha ferita. La persona che amo mi ha urlato dietro le peggior cose e forse era solo un’illusione quello che speravo che provasse per me» Non aggiunsi altro, me ne andai da quel posto correndo. Le lacrime ormai non stavano più al loro posto e io mi sentivo sollevata e nello stesso tempo persa.
 

 
Pov. Harry
 

Mi sono innamorata di una persona che mi è sempre stata accanto, ma ero così stupida da non vederlo
 
Io ero quella persona, pensai fissando la schiena di Heather andarsene.
Non riuscivo a muovermi, mi era difficile pure respirare. Ero stato così coglione da non accorgermene? E lei non riusciva a vedere che morivo dalla voglia di averla mia? I miei sentimenti per Heather si fecero sentire circa un mese dopo che Michael la lasciò bruscamente. Vederla stare male mi fece innamorare di lei, era brutto come pensiero, ma allo stesso tempo bello. Non esisteva sentimento più bello dell’amore e Heather riusciva a farlo scatenare dentro di me.
Scossi la testa e iniziai ad andarle dietro, non dovevo temere di perderla, perché la stavo già perdendo.
Girai fra gli armadietti e la vidi fuori dalla porta, si poggiava contro il muro. Il suo corpo era scosso da piccoli spasmi: stava piangendo. 
Non doveva piangere per nessuno, era troppo speciale.
Presi coraggio e andai di fronte a lei, teneva lo sguardo basso e tirava su col naso. Aveva capito che la stavo guardando e stava cercando di mostrarsi forte ai miei occhi. Ma lei era forte.
Non dissi nulla e le accarezzai la guancia, facendole alzare il viso; con i pollici asciugavo ogni lacrima che le scendeva da quei occhioni blu che tanto amavo. Le sorrisi «Hai ragione quello che non ha le palle sono io, avrei dovuto farlo prima. Ho sempre temuto che tu mi rifiutassi e l’idea di perderti mi faceva impazzire» mormorai e sfiorai il mio naso con il suo e ispirai il suo buonissimo profumo. Mi sentivo rinato.
Chiusi gli occhi e baciai delicatamente le sue labbra rosse per via dei piccoli morsi, dati dal pianto nervoso. Assaggiai piano il suo sapore sentendola ricambiare il mio bacio, avvicinai il mio corpo al suo e la strinsi. Non doveva più sfuggirmi. L’amavo ed ero pronto a gridarlo al mondo se lei avesse voluto.
«Mi sono innamorato di te quel giorno in cui abbiamo visto insieme quel cartone animato» dichiarai staccandomi dalle sue labbra «Eri così bella e innocente, da allora ogni giorno hai portato via un pezzo della mia anima legandola alla tua» Le lasciai un piccolo bacio a fior di labbra.
Heather sorrise, dai suoi occhi non scendevano più lacrime «Ti amo» disse teneramente, arrossendo.
Mi fiondai sulle sue labbra e la baciai più e più volte, a ogni bacio c’era una parola dolce che riservavo da tempo per lei «Ti amo» Le dissi alla fine, appoggiando la fronte contro la sua.
Non dovevo innamorarmi, ma non potevo sottrarmi all’amore. Ma non me ne sarei mai pentito, lei era mia.

Sette anni dopo.
 
Corsi come un pazzo per casa, cercando quel terremoto che aveva iniziato da poche settimane a camminare «Darcy dove sei?» La vidi dietro al divano. La piccola rise piano così mi avvicinai e la presi in braccio, sollevandola da terra. Darcy iniziò a ridere come una matta e io amavo vederla felice.
Mi lasciò un bacio e urlò «Pa-pa, ma-ma?» Cercava la madre, era molto legata con Heather.
Sorrisi e annuì «Cerchiamo la mami» Risi e la tenni meglio tra le braccia, ed entrammo in cucina trovando mia moglie «Shh» feci a mia figlia e piano piano mi avvicinai a Heather. Quando le fui vicino le punzecchiai il fianco, facendola urlare e Darcy iniziò a ridere di gusto.
«Harry!» sbottò, indicandomi con il mestolo «La stai portando nel lato oscuro?» Ridacchiai e alzai le spalle.
La mia vita era nettamente migliorata da quando Heather fece il suo ingresso ed io non potevo che esserne felice. Grazie a lei ero diventato un uomo e un padre, avrei rifatto tutto da capo.
«Spero almeno che quando crescerà prenderà da me e non da te!».
Le lasciai un bacio sulla fronte «Uhm io dico che è innamorata di me e prenderà tutto da me» Sorrisi allegro.
Heather sgranò gli occhi «Buona fortuna a me».
Si crescendo ero divento un uomo migliore, ma ero sempre e il solito Harry Styles con la differenza che avevo due donne attorno a me. Una mi chiamava amore e l’altra papà, erano la mia ragione di vita.
 
The End.
 
Spazio d’autrice
 
 
Buon pomeriggio ragazze, ecco a voi la mia ONE SHORT su Harry Styles.
Questa storia è nata da un compito per scuola, con la differenza che la parte finale (quella di “sette anni dopo”) non esisteva.
Spero tanto che vi sia piaciuta, o almeno che vi abbia messo il sorriso.
Ho un’altra ONE SHORT su Harry, ma è drammatica. Ma vi assicuro che ne vale la pena.
 
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Si può che due persone che si odiano si innamorano?
Niente resta come prima, se no nessuno crescerebbe più. (PUBBLICATO EPILOGO)
Marry me. (OS SU MAYA E HARRY, CONTINUO DELLE FF PRECEDENTI A QUESTA)
Moment, in time.
And who am I that's a secret I'll never tell you.
L'amore vive oltre il corpo e l'anima.
Non cambierai mai, vero?
The bad boy.
 
Se vi è piaciuto il capitolo fatemelo sapere con una recensione.
 
Se mi cercate su twitter sono: myloverismalik
Se mi cercate su wattpad sono: zjmssmile
Baci Valentina.
  
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