Allora ragazzi, in questo capitolo ho cercato di pensare come Draco, ma sta a voi dirmi se ci sono riuscita ono. Vorrei che il personaggio sembrasse credibile.
Buona lettura (:


2. Scommessa


Draco la guardò storto, intento a capire chi aveva davanti. Proprio lei? La Granger? Sto diventando matto, sicuro che il bolide non mi abbia colpito anche in testa?  Pensò dubbioso il ragazzo. La Granger che gli rivolge la parola è già strano di per se, che poi gli parlasse per ringraziarlo era preoccupante.
"Malfoy, sono ancora qui" disse Hermione notando lo sguado vuoto del ragazzo.
"Come ti permetti di parlare con me, Mezzosangue? E poi non stavo riparando te" sputò fuori velenoso.
"Il mio era un semplice grazie, ottuso che non sei altro!" detto ciò la ragazza, offesa, girò i tacchi decisa a scappare più velocemente possibile da quella situazione.
"Come osi..Mio padre lo verrà a sapere! Non finisce qui!" sentì gridare Malfoy.
Come si  è permessa di chiamare ottuso me? Draco Malfoy un'ottuso? La pagherà, oh se la pagherà.
I suoi pensieri vennero interrotti dall'aprirsi della porta, prima chiusa violentemente dalla Granger, dell'Infermeria. Chi può essere? Adesso non voglio vedere proprio nessuno. Ma appena vide il suo miglior amico si ricredette, lui non era nessuno, era molto peggio.
"Ho visto che la Granger è uscita tutta incazzosa, cosa ci faceva qua? E cosa le hai fatto?"
"Io non ho fatto proprio nulla, e comunque era venuta a ringraziarmi per averla protetta" pronunciò l'ultima parola quasi fosse un insulto.
"Sembrava proprio così, ma cosa le hai detto per farla arrabbiare così tanto?" continuò il moro.
"Stranamente, ho detto la verità, volevo prendere solo lo stupido boccino, poi però l'ho chiamata Mezzosangue" Draco quasi si vergognò di quel gesto, aveva agito d'istinto, senza pensare alle parole ed era una cosa che lui non si poteva permettere, e poi era venuta solo a ringraziare. Una piccola parte del suo cervello rivalutò quell'ottuso, ma respinse il pensiero che la Granger potesse avere ragione e lo seppellì, con tanto di pietra sopra.
"Non hai forse esagerato?" chiese titubante Blaise.
"Penso che spetti a me decidere come o con chi parlare no? O è una facoltà che mi hanno negato? chiese tranquillo, una tranquillità omicida.
"Va bene, io vado e vedi di rimetterti a posto"
Malfoy non rispose, gli sembrava ovvio, e poi si stava insinuando una domanda nella sua testa, ma non ci fece caso.
Era veramente dispiciuto di aver risposto male alla Mezzosangue?

Hermione dopo la mini discussione avvenuta in Infermeria si diresse in giardino.
Era fine Novembre e faceva freddo, il cielo era grigio, ma qua e là si vedevano chiazze chiare, quasi a richiamare l'azzurro del cielo.  Come gli occhi di Malfoy  si sorprese a pensare la Granger, ma subito scacciò quel pensiero. Aveva ancora con se il volume di erbologia e aveva intenzione di finirlo prima dell'inizio delle vacanze. Quell'anno, sfortunatamente, sarebbe dovuta rimanere a Hogwarts, e voleva riposarsi, non avere nulla da leggere se non i suoi libri e non studiare nulla, per due intere settimane.
Si immerse nella lettura e quando alzò lo sguardo si accorse che era passato molto ptempo e che molto probabilmente era l'ora di cena. Guardò di sfuggita il grande orologio e notò che era in terribile ritardo. Correndo attraverso l'immenso castello arrivò alla Sala Grande in tempo per il dessert. Ma proprio mentre si dirigeva al tavolo dei Grifondoro andò a sbattere contro un ragazzo.
"Scusa, è che non ho visto dove andavo..." si scusò impacciata la ragazza
"Oh, non scusarti Granger" rispose Blaise Zabini
"Ah, sei tu, levati dai piedi"
"A cosa è dovuto questo repentino cambio di umore?" la provocò il serpeverde
Lei manco ci fece caso e passò oltre diretta verso il proprio gruppo.
"Che voleva Zabini da te?" chiese premurosa e forse anche un pò sospettosa, Ginny.
"Oh no, niente, ci siamo solo scontrati" si affrettò a dire la riccia.

"Allora, come va con il compito di trasfigurazione Ron?" chiese Harry al suo miglior amico.
"Mpf" fu la risposta.
Da quando era successo Ron non parlava quasi mai in pubblico, soprattutto se tra il pubblico c'era Hermione.
La ragazza riuscì a mangiare qualche pallina di un dolce simile al profitteroles, dopo di che il cibo sparì dal tavolo e furono invitati a raggiungere i propri dormitori.

Draco doveva rimanere in Infermeria quella notte, poi sarebbe potuto tornare nella sua stanza, nei sotterranei.
"Mi raccomando niente Quidditch per le prossime due settimane!" disse premurosa Madama Chips
"Stia tranquilla" le rispose il biondo, forse un pò sgarbato. A Draco quella donna gli era sembre piaciuta, in un certo senso: era premurosa con lui, come con chiunque altro, lei non faceva distinzioni tra Case, Purosangue o Mezzosangue. Se lui si lamentava troppo lo richiamava e senza troppi complimenti gli diceva di non frignare. Gli piaceva quella donna perchè era dolce e sensibile, aveva il tocco delicato ma al tempo stesso era decisa, forte e sicura di se, coraggiosa e pronta a qualsiasi evenienza.
Ma il serpeverde quella notte non dormì gran che bene, in parte per la posizione che doveva assumere a causa del fianco, in parte perché qualcosa lo disturbava.

Era sabato e Draco si svegliò di buon umore, sapeva che quel giorno sarebbe potuto tornare al suo dormitorio. Mentre Blaise lo aiutava con la sua roba Madama Chips lo salutò:
"Mi raccomando Malfoy, non farti più vedere per un bel pò di tempo!" gli aveva detto con un sorriso genuino sulle labbra
"Non si preoccupi, mi terrò alla larga da lei" rispose il ragazzo ironico. Draco non sorrideva quasi mai, e quella non fu un'eccezione, ma il tono fece capira alla donna che stava scherzando.
Blaise invece non si stupì del tono di Draco, sapeva che il suo amico era affezionato alla donna, così non fece battute.
Tornati nel dormitorio a Blaise venne in mente il suo incontro con la Granger.
"Sai ieri, mentre eri in Infermeria, ho incrociato la Granger" disse d'un tratto. Incrociato, che eufemismo  pensò.
"Perchè me lo dici Blaise?" chiese il compagno.
"Era tanto per fare conversazione, pensa era in ritardo e sembrava particolarmente scocciata" continuò.
"Non me ne frega nulla della Granger" rispose il biondo imperturbabile.
"Lo dicevo tanto per dire" rispose fintamente offeso il moro.
Al ragazzo venne un'idea:
"Vuoi fare una scommessa, amico? Da tanto tempo non ne facciamo una"
"Dipende" rispose Draco, quando rispondeva così Blaise sapeva che era interessato.
"Non so, riusciresti a far innamorare la Granger di te?" buttò lì.
Draco lo guardò manco fosse il Signore Oscuro in persona.
"Che hai detto? Tu sei matto, troppo succo di zucca ti da alla testa, quella mi odia" scherzo senza però sorridere.
"Oh no Draco, io dico sul serio, sei o non sei il Principe delle Serpi?"
"Forse non l'hai capito ma quella è una delle tante ragioni per cui mi odia" disse Malfoy, era scettico, e l'amico se ne accorse.
"Sai, è da un pò che non vedo ragazze al tuo fianco" lo provocò "E poi, cerco solo di farti tornare in pista" disse ammiccando alla serpe.
"Tornare in pista? Grazie alla Mezzosangue?Stai scherzando vero? Al momento ho troppe cose per la testa"
"Che è? hai paura?"
"Non mi provocare"lo avvisò Draco mentre il tono scherzoso scemava dalla sua voce.
"Non ti sto provocando, voglio solo che facciamo una scommessa, come ai vecchi tempi, se ci riesci entro la fine delle vacanze di Natale hai vinto" rispose serio il moro.
Draco, vedendo l'insistenza del compagno accettò, a patto che non si sarebbe dovuto sapere.
"Qua la mano, Draco".



Spero sia piaciuta, intanto vorrei sapere se è il caso di continuarla visto che non sono molto sicura dei dialoghi, mi farebbe piacere come la pensate (:
Grazie mille a Angy Riddle Malfoy che è stata la prima a invogliarmi a continuare (:
               
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