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Autore: Tomoko_chan    16/08/2012    3 recensioni
"Tutti lo chiamavano traditore, io lo chiamavo fratello. Lo capivo."
E se Naruto riuscisse a convincere Sasuke a tornare a casa? E se questo scoprisse di essersi perso tante cose? E se Naruto scoprisse di avere ancora una famiglia e questa arrivasse di colpo nella sua vita? E se un nuovo e grande nemico volesse la testa dei migliori shinobi?
Questo è un NaruHina, un pò di SasuSaku, un ShikaIno. E se poi i nuovi arrivati sconvolgessero una coppia? Una nuova trama e nuovi personaggi. E se vi piacesse?
-
Alcuni personaggi saranno leggermente OOC ma solo un pò, i dovuti cambiamenti dopo una dura e tragica Quarta Guerra!
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Le storie dei Ninjia, Naruto negli anni.'
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Cap 34 To the Hokage’s room and others moments.
 
Naruto era andato da Sasuke per un consulto tra amici. Aveva avuto una discussione con Hinata e così si era rifugiato dall’amico.
-Aaaaa Sasuke odio avere certe discussioni con la mia Hinata!
-Ma avete discusso o litigato? Non ti capisco!
-Discusso.
-Che è successo?
-Beh, in pratica.. (Flashback)
Naruto e Hinata erano seduti a fare colazione. Poi, di colpo, Hinata posò la tazza di caffè al tavolo e lo fissò.
-Oggi torno a casa dalla mia famiglia, Naruto.
A Naruto il caffè andò di traverso.
-Non mi avevi detto che volevi tornare dai tuoi.
-Naruto, devo. Presto diventerò capo Clan e ho delle responsabilità nei loro riguardi.
-Mah… Non stai bene qui?
-Certo che ci sto bene, amore, ma non è la casa del mio Clan.
(Fine Flashback)
-Non le hai detto più nulla?
-No! Non sapevo che dire Sasuke, io voglio che rimanga da me!
-E glielo dovevi dire!
-Non ci sono riuscito, ormai aveva deciso.
-Naruto. Sei un cagasotto.
-Wow come sei delicato!
Sasuke si era alzato e stava andando in camera sua a cambiarsi.
-Alza il culo e va lì a dirglielo!- Sasuke aprì la porta.
-Grazie di tutto, Sasuke, ti voglio bene!
Sasuke sbatté forte la porta dietro di se. Cosa che nel suo linguaggio significava “anche io”.
Naruto rise e uscì da casa Uchiha. Avrebbe parlato con Hinata più tardi. Ora aveva un appuntamento da Tsunade-sama.
La nonnetta lo aveva chiamato per guardare il lavoro dell’hokage e, ovviamente, per sbrigare le sue scartoffie. E così raggiunse in fretta l’ufficio della nonna.
Shizune lo fece accomodare su una sedia accanto alla scrivania di Tsunade.
-Tu ora stai qui in silenzio. E soprattutto quello che sentirai oggi deve rimanere in questa stanza.
-Va bene, nonna Tsunade.
-Shizune, fai entrare Shikamaru.
Shika entrò pronto per la missione e si stupì di vedere Naruto in quella stanza.
-Avvicinati Shikamaru.- Tsunade gli porse un rotolo. –Qui hai le indicazioni per andare in missione.
-Mi può dire di cosa si tratta?
-La tua missione è una missione prettamente investigativa. Una ragazza che aveva un abilità speciale negli occhi, più unica che rara,  è stata ritrovata morta e senza occhi.
-Oddio.
-Pensiamo che qualcuno stia mirando alle abilità degli occhi e siccome nel nostro villaggio ne abbiamo molte, dobbiamo prevenire il problema.
Quindi andrai lì e cercherai di scoprire di chi si tratta. Forse un membro della vecchia Akatsuki è tornato in azione. O potrebbe essere altro.
-Va bene. Parto subito.
-Astieniti da ogni tipo di combattimento. Si tratta solo di investigare, chiaro?
-Chiaro.
-Ritorno previsto entro 4 giorni. Ogni mezza giornata ci devi mandare gli aggiornamenti. Ora vai.
-Si, Tsunade-sama.
Shikamaru uscì dall’ufficio dell’hokage e si avviò.
-Tsunade, mi sta dicendo che coloro che hanno un abilità innata sono in pericolo?- era Naruto a parlare.
-Esattamente.
-Bisogna avvertirli immediatamente!
-Lo so. Ho già fatto chiamare Sasuke e Hinata, che lo dirà al suo Clan.
Naruto si fece serio.
-C’è un'altra persona che dovete chiamare, nonna.
-Sarebbe?
-Haru-chan.
 
Mezzora dopo Sasuke, Hinata e una Haru preoccupata si trovavano nell’ufficio dell’hokage e guardavano con uno sguardo interrogativo Naruto.
-Naruto, lasciò a te il dovere di dirglielo.
-Va bene, Tsunade.
Naruto si alzò e, con uno sguardo piuttosto serio, si appoggiò alla finestra.
-Siete tutti in pericolo. Un’entità misteriosa mira alle abilità innate. A già fatto una vittima. Hinata, devi avvertire il tuo Clan, ovviamente.
-Aspetta, ma Haru che c’entra allora?- Sasuke non sembrava preoccupato per sé, ma era davvero stupito di vedere Haru lì.
-Anche Haru possiede un abilità innata. È venuta fuori una sera che ci stavamo allenando insieme, a casa sua.- rispose Naruto
-Sapevo che ero diversa.- Haru si guardava le mani. –Ma non pensavo così tanto. La mia abilità è venuta fuori in combattimento con Naruto.
Diciamo che ero molto arrabbiata perché non riuscivo nemmeno a sfiorarlo con un kunai. E poi….
-Gli occhi erano diventati una lastra rossa. Ed era in grado di lanciare fuoco dagli occhi e dal corpo.
-Non sono in grado di padroneggiarla però.- disse Haru.
-Sasuke, ricordi il combattimento con Haku? Credo che Haru sia in grado di fare le stesse cose ma, invece che del ghiaccio, utilizza il fuoco.
Inoltre, ad un certo punto, a sputato lava come nella tecnica della Mizukage Mei.
-E’ davvero un abilità particolare.- commentò Tsunade.
-Che però ripeto, non sono capace di controllare. Haru continuava a guardare in basso.
-In ogni caso hai un abilità innata. Che tu sia capace o no di usare, qualcuno potrebbe fare quello che hanno fatto all’altra ragazza,cioè rapirla,
ucciderla e strapparle via gli occhi. Capito cugina? – Naruto era più serio che mai.
Poi passò lo sguardo su Hinata.
-Per Sasuke non mi preoccupo, è uno dei più potenti shinobi che conosco. Ma voi due…
-So difendermi anche io, Naruto. - Hinata sembrava offesa.
-Non sai chi avrai di fronte.
-Nemmeno tu, come fai a dire che non potrò difendermi?
-Basta, ragazzi.- Tsunade aveva interrotto quell’assurdo litigio. – Vi annuncio che non uscirete più per missioni. Dovete rimanere nel villaggio, dove sarete più difesi.
Non avete il permesso per uscire dalle mura del paese. Ora potete andare. Anche tu, Naruto. Per oggi abbiamo finito.
-A domani Tsunade.- Naruto salutò e uscì con gli altri.
Accompagno Haru e Sasuke a casa di quest’ultimo e poi parlò con Hinata mentre andavano a casa.
Naruto aveva davvero uno sguardo preoccupato.
-Se continui a vivere a casa mia sarai al più sicuro.
-Non posso Naruto. Ho un Clan da difendere.
-Ma si tratta della tua vita!- Naruto aveva alzato la voce.
-E della loro! Naruto, se c’è una cosa che in questi anni mi hai insegnato, è quella di proteggere ad ogni costo i nostri cari. È per questo che bisogna diventare più forti.
E io sono il futuro Capo Clan e sicuramente la più forte tra loro. Ho il dovere di proteggerli.
-Ma io voglio proteggerti e non posso farlo se ti sto lontano.
-E allora vieni con me.
-Cosa?
-Pretendi che io venga a vivere con te. Beh, vieni da me!
-Ma la mia casa non la posso abbandonare.
-La tua casa non scappa! Non ti chiedo di vivere dai miei per sempre.
-Davvero? Per me… per me va bene. Ma tuo padre?
-Non si potrà opporre.
-Sicura?
-Gli parlerò. Sono decisioni mie, del futuro capo Clan.
-Ma lui è il capo Clan!
-Lo so, ma solo perché deve insegnare a me. E tu sei l’eroe del paese e il futuro Hokage, non può impedirti di stare con noi. Soprattutto se è per difesa alla nostra persona.
-Quando andiamo?
-Beh, le mie valigie sono pronte! Prendi quello che ti serve e andiamo.
-Bene.
I due andarono in casa e, con la pace ritrovata, prepararono una valigia per Naruto.
-Grazie per l’aiuto, amore.
-Sei sicuro che per te vada bene vivere con tutta la mia enorme famiglia? - ora la ragazza sembrava preoccupata, meno decisa
-Amore, non mi voglio separare da te, soprattutto se la tua vita è in pericolo. – si abbassò leggermente per poterla guardare negli occhi perla –Io ti amo Hinata.
E mi dispiace essermene accorto così tardi.. tu.. mi hai sempre protetto da lontano. Grazie.
-Naruto non..
-No, Hinata, fammi parlare. Sono stato un vero stupido. In fondo, il mio sogno, non era essere ben voluto da tutti. Ma era essere amato da almeno una persona.
E ci sei sempre stata tu! Io ora voglio renderti felice, davvero. Ti amo da morire piccola mia!
Hinata prese il volto di Naruto tra le mani e lo baciò con dolcezza.
-Non c’è bisogno di ringraziarmi. È difficile non amarti!
Naruto prese Hinata dalle cosce e la sollevò.
-Abbiamo molto tempo ancora.. perché non salutiamo questa casa a modo nostro?
La baciò appassionatamente e mentre lei gli toglieva la maglia, lui l’adagiava sul letto, per fare l’amore. 

 
Bella gente, in questo capitolo introduco il nuovo nemico! Ditemi che ne pensate e se qualcosa non vi sembra chiara, ditemelo, che lo spiegherò nel prossimo capitolo! Inoltre, verranno spiegati tutti quei momenti negli scorsi capitoli dove c'era qualcuno che osservava.... Fatemi sapere! Un ringraziamento speciale va ai miei recensori e sopratutto a Gejshacon cui ho molto legato e mi stimola a continuare, JennySand che mi recensisce sempre e Green Death per le sue meravigliose recensioni costruttive! Un bacio a tutti i miei lettori accaniti, :* vi adoro tutti *w*

PS: Descrizione nuovi personaggi nella mia raccolta "I disegni della voce."  passate <3
   
 
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