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Autore: Alexi_J    16/08/2012    2 recensioni
Mael, un nome strano come strana è la ragazza che porta questo nome. Mael non ha per niente una vita facile, le sembra di vivere in un mondo di pazzi. Non si fida di niente e di nessuno, per le troppe sofferenze e delusioni si è creata una barriera per proteggersi da questo mondo strano che la circonda.
Nel corso della sua vita incontrerà una persona che l'aiuterà e la salverà da questo mondo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo circa 2 minuti di camminata arrivammo ad un distributore automatico.
Andai vicino, introdussi i soldi, schiacciai il pulsante delle mie sigarette e in un secondo furono giù.
Le presi e le misi in borsetta. Per fortuna che mi ero ricordata di averle finite!! Mi girai e mi avvicinai a Justin che mi stava aspettando più in là.
Anche adesso gli stetti accanto perchè volevo evitare altre figure di merda. Lo raggiunsi e ci incamminammo verso casa.
"Ma da quand'è che fumi?" chiese interrompendo il silenzio.
"Boh ormai sarà quasi un anno" risposi guardando sempre avanti.
"Pensavo che mi avessi risposto tipo 'non sono cazzi tuoi'" mi disse con tono meravigliato.
Mi voltai feci un mezzo sorriso e gli feci spallucce. Poi ritornai a guardare davanti a me.
"Certo che sei strana eh" continuò.
"Certo che tu non stai mai zitto" risposi subito dopo.
"Volevo solo chicchierare un po', ma se non vuoi..." si interruppe. "Vaffanculo" aggiunse poi.
COOSAAA?!! Mi aveva appena mandata a fanculo solo perchè gli avevo risposto in tono?
Cioè lui mi dava della strana e io non potevo rispondergli in tono che mi mandava a fanculo?? EHH NO NO! Caro mio hai sbagliato persona.
Mi fermai un attimo, se ne accorse pure lui e si fermò.
"Senti abbiamo iniziato male e le cose non stanno migliorando per niente. Tu mi dai della strana, mi rompi i coglioni su quando fumo da quanto tempo e varie cose. Io non t'ho detto nulla, solamente ti ho risposto in tono quindi vedi di cambiare atteggiamento perchè così non andiamo da nessuna parte!!".
Lo guardai dritto negli occhi e gli sputai addosso queste parole. Mi aveva giusto un po' fatto girare i coglioni.
Mi girari e continuai la strada da sola.
"Anche le tue risposte mi stanno facendo girare i coglioni. E le prossime volte ti attacchi per le sigarette" disse lui avvicinandosi a me.
"Tanto, ormai so dov'è il distributore" risposi subito.
"Comunque mi ha sorpreso, sai fare anche dei discorsi lunghi eh?!" ribattè subito con un tono sarcastico che di sarcastico non aveva nulla in questo momento.
Mi fermai un secondo e lo fulminai con lo sguardo. Non era possibile, mi stava dando sui nervi. Mi voltai e continuai a camminare.
"Sei veramente stupido cazzo. Mi sa che prima o poi finisce male eh!" gli dissi poco dopo.
Avrei voluto tirargli uno schiaffo, ma evitai, e gli dissi solo questo.
"Potremmo sempre iniziare da capo?" mi chiese.
"Non lo so...vedremo" gli risposi con un tono più tranquillo di prima.
Ormai eravamo quasi arrivati a casa. Riconoscevo il lungo vialone.
Ancora prima di entrare nel giardino di zia, notai una persona che stava impiedi vicino al mio muretto.
Non mi ci volle tanto per capire che era di nuovo Jack. Ci stavamo avvicinando a lui.
" Tieni Justin porta questo a Susy e dille che arrivo subito" dissi a Justin dandogli lo zucchero e le caramelle.
Mi guardò con un'espressione interrogativa.
"Ook...posso prendere ancora una caramella?" chiese.
"Prendine quante ne vuoi ma adesso vai dentro, muoviti" gli risposi prima di andare verso Jack.
Justin non disse niente, guardò quella scena -io che stavo andando verso Jack- e poi entrò in casa.
Jack si accorse della mia presenza. "vedo che hai già trovato compagnia eh?" chiese con un tono alquanto fastidioso.
"Ti ho detto che non voglio più averti tra le palle Jack!" quasi urlai.
"Mael cazzo non capisco, perchè mi tratti così?" Chiese con un aria interrogativa.
Come faceva a non capire? Aveva dimenticato quello che era successo? Quello che mi aveva fatto?!
"Oh ma te sei stupido! " risposi con un tono da incazzata. Si ero incazzata. Prima Justin, adesso lui. Andiamo bene Mel.
"Perchè? Mi spieghi cazzo?" mi venne vicino e mi prese il braccio.
Mi dimenai un po' e finalmente mollò la presa.
"Hai anche il coraggio di chiedermi il perchè?! Cazzo ma non ti ricordi quello che è successo eh?" lo guardai malissimo, forse avevo pure gli occhi lucidi per la rabbia -ma poco importava adesso-.
Non disse nulla, mi guardava dritto negli occhi senza dir nulla.
"Non ti ricordi quello che è successo alla festa eh? Non ti ricordi che te ne sei andato via senza dirmi una parola eh? Cazzo non ti ricordi niente Jack?!" continuai.
Stavo quasi urlando per la rabbia. Sentivo gli occhi lucidi.
Forse perchè non avevamo mai parlato di questo. E poi io non ne avevo mai parlato con nessuno, forse con la mia migliore amica, ma ormai erano passati mesi.
Ma il dolore di quei ricordi non se n'era andato.
Continuavo a guardarlo negli occhi, aspettando forse una sua risposta.
Aveva un'espressione strana. Poi lo vidi abbassare gli occhi a terra. Forse qualcosa gli era tornato alla mente.
"Senti Mel...mi dispiace..." vidi che si portò una mano dietro al collo e continuando a guardare a terra.
Io ero lì, di fronte a lui, con le braccia incrociate spettando una qualche risposta.
"Vorrei riniziare tutto da capo." aggiunse poi.
"Senti Jack non lo so. A me non sembra il caso." gli dissi senza guardarlo, non ci riuscivo.
Così mi presi, mi voltai e me ne andai in casa. Lo avevo lasciato per la seconda volta impalato senza aver ricevuto una risposta.
Sinceramente non sapevo neanche io cosa volevo fare con lui. Solo che non riuscivo a resistere ai suoi occhi e mi mancava.
Entrai in casa, salutai zia e Pattie, vidi poi Justin che nel frattempo si era sistemato sul divano a guardare la tv. Non ci feci molto caso.
Dissi che ero stanca e andai in camera. Sentivo gli occhi più lucidi di prima e le lacrime stavano iniziando a scendere.
Mi sentivo così confusa. Il fatto che Jack fosse ritornato nella mia vita, e che adesso voleva ricominciare da capo, mi aveva completamente stravolto.
Ora che ero quasi riuscita a dimenticarlo lui tornava. Ora che avevo cambiato casa, cambiato città, amici, ora che volevo iniziare a cambiare tutto, lui ritorava come niente fosse.
Mi sentivo davvero confusa.
Entrai in camera, chiusi la porta, forse un po' troppo forte, e mi fiondai sul letto. Iniziai a piangere.
Sentivo le lacrime scendere una dietro l'altra e con più frequenza. Era da tanto che non piangevo, soprattutto che non piangevo per lui.
Ma ora proprio non ce la facevo, avevo un peso troppo grande dentro che dovevo in qualche modo liberare.
Poco dopo sentii bussare alla porta.
Cazzo proprio adesso?! Proprio ora che stavo in queste condizioni pietose?!


Eccomi quii, sono ritornata con il seguito della storia :)
Scusatemi se l'ho messo dopo qualche giorno ma non sono riuscita.
Si, questo capitolo non mi piace granche...
Bohh, secondo voi com'é??
Comunquee graziee mille a tutti per le recensioni.
Siete fantastici :)
Chi sarà mai a bussare la porta??
Voi a chi pensate??
Lasciate tantee recensioni che mi fa piacere
Un bacio
-Ale

  
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