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Autore: Lily_Evans_60    16/08/2012    0 recensioni
Salve, questa è la mia prima storia ma spero che vi piaccia comunque. Vi racconterò come la mia testa immagina la storia di James e Lily Potter, secondo me una delle coppie più belle della saga. Buona Lettura e non esistate a criticarmi :)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Mi scuso immensamente con voi... Il blocco dello scrittore mi impedisce di scrivere con continuità! Spero che leggiate ugualmente questo nuovo capitolo... A presto! :)


Capitolo 6 - Pozioni e Serpeverde


Lo aveva fatto soffrire... In fondo non era detto che finisse nella cerchia più stretta di Voldemort. Era solo un ragazzo. Del resto non poteva star con lui. Non poteva. Severus e Lily si conoscevano da sempre. Lily sapeva della famiglia di lui, dell’infanzia terribile che aveva affrontato. Del resto il Cappello Parlante lo aveva spedito a Serpeverde non appena sfiorata la sua testa, e la ragazza era finita a Grifondoro. Certo, non si deve generalizzare, ma si sa che i Serpeverde hanno qualcosa di malvagio... Severus ora aveva a che fare con persone pericolose e Lily non lo avrebbe potuto accettare. Nonostante quello che lui provasse. E lei lo aveva sempre considerato un amico. Forse un fratello, visto la sorella che aveva. Niente più.


Era diverso quando le si accendeva il cuore, quando il rossore le invadeva il viso, quando avrebbe voluto sparire da davanti a lui, e girato l’angolo voler tornare. Era un lampo in un cielo sereno, due anime che si incontrano. E ridere, ridere ancora, poi piangere. Era desiderare di vedere il suo volto sorridente. Era sorridere quando lui la implorava di uscire con lui. Era ricordare il sapore delle sue labbra. E ora doveva fare a meno di lui. Doveva fare a meno di queste sensazioni, si sarebbe aggrappata al solo ricordo delle sue parole sussurrate. Avrebbe vissuto con la sua presenza assente. Sarebbe ritornata quella che era prima nonostante il cuore che le scoppiava nel petto. Lo avrebbe fatto per lei stessa. E per quel suo migliore amico che non poteva veder soffrire.


“Lily avanti svegliati, sono quasi le sette e mezza” disse una voce.

Lily aprì gli occhi e vide la sagoma di Alice Prewett già in divisa scolastica che si stava spazzolando i capelli scuri.

“Cossuscedd?” biascicò Lily, secondo i postumi di una notte insonne.

“Avanti dormigliona alzati. O non vorrai subire di nuovo la furia della McGranitt” la rimbeccò Mary.


Lily si mise le mani davanti agli occhi pesti. Avrebbe dovuto prendere una pozione che le assicurasse un sonno senza sogni, perché erano  quattro notti che stava fino alle prime ore del mattino con gli occhi spalancati. Si alzò lentamente e si diresse verso il bagno, che in quel momento era però occupato dall’altra compagna di stanza di Grifondoro, Dorcas Meadowes. Dorcas era una strega brillante, dai lunghi capelli color dell’oro e occhi di un blu splendente; indubbiamente una delle streghe più attraenti del loro anno, che non aveva mancato delle attenzioni di innumerevoli ragazzi. Però non si era mai pavoneggiata ed era rimasta con i piedi per terra, dedicandosi invece con motivazione allo studio.

 

“Ben svegliata Lily, credo che sia meglio che tu ti muova” le sorrise Dorcas aprendo la porta.

 

“Lily, io e Mary ti aspettiamo in Sala Grande” le gridò Alice dalla porta del dormitorio. La ragazza indossò la divisa in fretta e furia e raccolse i capelli rossi nel solito chignon basso, sapendo così di evitare le furie della vicepreside. Prese la borsa con i libri e vi depose “Pozioni Avanzate” con un sospiro: quel giorno avrebbe rivisto Severus. Non si era presentato all’ultima lezione di pozioni, e questo non era affatto da lui. Si rimproverò per quei pensieri: non erano affari suoi del resto.


Scese le scale giungendo nella Sala Comune di Grifondoro e attraversò il ritratto della Signora Grassa.

 

“Sei in ritardo” la rimbeccò. Ignorandola, Lily si avviò verso la Sala Grande da cui proveniva il solito calore con un gran vociare di studenti intenti ad affrontare la giornata di lezioni. Dietro a una colonna con un gargoyle vide Alice impegnata con Frank Paciock in una conversazione decisamente non verbale, e questo la fece sorridere e distogliere il pensiero dalle sue preoccupazioni. Alice aveva un viso tondo e un sorriso allegro che la rendevano la persona più solare che Lily conoscesse. I suoi capelli erano castani e mossi ed era nota per la sua goffaggine, che faceva sorridere praticamente tutta la scuola. Aveva ottimi voti ed aveva uno spiccato talento per Difesa contro le Arti Oscure... Un talento che le sarebbe risultato utile di quei tempi, purtroppo.

 

Con un sospiro, varcò le porte della Sala Grande, individuando la chioma castana di Mary Macdonald e raggiungendola con un sorriso.

“Ce l’hai fatta a venire” le disse, porgendole un bicchiere di succo di zucca. “Dai trangugia qualcosa che dobbiamo essere nell’aula di Trasfigurazione tra dieci minuti”

Controvoglia, Lily addentò una fetta di pane tostato, facendo vagare il suo sguardo per i tavoli della Sala Grande mentre i suoi pensieri vagavano su...

“Buongiorno Evans, come stai oggi?” Una sagoma familiare le si sedette di fronte, facendola sussultare.

 

Ignorando spudoratamente quella mano che saliva a scompigliare i capelli e il suo possessore, Lily fece cenno a Mary di alzarsi e insieme si avviarono verso le porte della Sala Grande. In fondo, James Potter e la sua arroganza non erano cambiati di una virgola: dopo quella scena al settimo piano non la aveva mai cercata, mai le aveva chiesto scusa e mai aveva cercato un chiarimento. Si era comportato come se quel... Bacio non fosse mai avvenuto e Lily si disse che era meglio così. Se si fosse pavoneggiato con quel Black gridando a destra e a manca quello che era successo, sarebbe stato certo peggiore. Con un brivido, trovarono una Alice alquanto scompigliata e altrettanto sorridente davanti alla porta dell’aula della McGranitt.

“Dove eri finita?” Le chiese Mary “Hai saltato la colazione... Che diavolo stavi facendo?”

“Ehm.. Io stavo...”

L’arrivo della McGranitt le risparmiò l’onere di rispondere. Entrarono diligentemente nell’aula e si sedettero ai soliti posti. Black e Potter erano in fondo all’aula, nel loro solito posto. Mary e Dorcas si sedettero vicine, e Lily prese posto accanto a Alice. La lezione scorse velocemente, animata dal caos dei loro tentativi di trasformare la testa del compagno in una testa di squalo.

“Quando mai ci servirà saper fare una roba del genere?” Si chiese esasperata Lily. “Quando dovremo affrontare il mondo reale, certo non ci salverà diventare degli squali.”

 

Dopo trasfigurazione, Lily e Alice si recarono a Pozioni e Dorcas e Mary andarono a Aritmanzia.

“Allora Alice, ho visto che la relazione con Frank va a gonfie vele” Le sorrise malandrina la rossa.

“Non credevo che qualcuno ci avesse visti” rispose imbarazzata. “Comunque Frank è così dolce, un ragazzo da sposare”.

Lily scoppiò a ridere mentre scendevano nei sotterranei “Non ti allargare troppo!”

 

Entrarono nella familiare aula piena di calderoni e fumi colorati, tanto cara a Lily. Una figura incurvata dai capelli neri fino alle spalle era già seduta al proprio posto in cima all’aula, e il professor Lumacorno distribuiva dei fogli lungo le file di banchi da lavoro.

“Buongiorno signorine, il vostro compito di oggi è preparare una squisita Amortentia in due ore. Prego signorina Evans, siediti accanto a Severus, voglio vedere cosa sono in grado di fare i miei studenti migliori se lavorano insieme.”

Severus tirò su la testa e Lily rabbrividì ma si trascinò fino al primo banco dove si lasciò cadere sulla sedia. Ignorando deliberatamente il ragazzo accanto a lui, sfogliò Pozioni avanzate fino alla pagina desiderata e iniziò ad accumulare gli ingredienti sul tavolo.

 

Il ragazzo ogni tanto le lanciava delle occhiate sbieche ma scribacchiava distratto sul suo volume del libro. Quando proprio non poté farne a meno, Lily gli chiese quanti grammi di bile di armadillo dovevano aggiungere. Severus rispose con voce atona ma guardandola intensamente negli occhi, costringendola a distogliere lo sguardo. La lezione proseguì con i tentativi sempre più disperati di Lily di ignorare il suo compagno fino a che, al suono della campanella, la ragazza prese la sua borsa e se ne andò in fretta e furia, lasciando, senza accorgersene, Severus Piton che aveva appena aperto la bocca per dirle qualcosa.

 

 

 


Nota dell'autrice: Lily cerca di andare avanti ignorando i suoi problemi ma si ritrova ogni giorno davanti un quanto mai arrogante James Potter e un apparentemente impassibile Severus Piton. Chissà cosa voleva dirle il nostro buon Serpeverde? Alla prossima!

P.S. Spero che abbiate notato quel familiare "Cossuscedd?" e un certo riferimento all'utilità di possedere la testa di uno squalo...

  
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