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Autore: Mikky    16/08/2012    1 recensioni
“E' un traditore, un farabutto, un bugiardo, un vigliacco, un baro e tante altre cose. Ma di certo non è un assassino”
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"Sono qui, non ti lascio da solo!”
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"La prossima testa che rotolerà sarà la tua, Potter!”
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo, Da VII libro alternativo
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Pensavo che con la mia presenza Draco avesse lasciato la sua maschera di gelido-bastardo-stronzo nascosta in un cassetto. In verità se n’era dimenticato solo per alcuni giorni, perché ritornò quello di prima…cioè quello che conosceva il resto di Hogwarts.
Nel frattempo io e Blaise avevamo fatto amicizia, diventando inseparabili, migliori amici, direi. Il nostro rapporto aveva iniziato a cambiare quando Draco aveva cominciato a saltare lezioni, cene e pranzi, oltre ad essere molto taciturno. La preoccupazione e il desiderio di capirne di più ci aveva avvicinati.
“Allora, oggi vedrai per la prima volta Hogsmeade” disse Zabini da dietro il giornale, che il suo gufo aveva portato.
“Voglio vedere i Tre manici di scopa, me ne avete parlato così tanto che mi incuriosisce!”.
“Non so a che cosa eri abituata in America, quindi non aspettarti un locale elegantissimo, degno di una famiglia di ricchi purosangue, ma se vuoi bere una Burrobirra degna di questo nome, non c’è posto migliore!”.
Risi, quando incontrai lo sguardo del moro. Mi girai verso il biondo al mio fianco, cercando di attirarlo nel discorso. Niente, rimaneva a fissare il muro davanti a sé.
Guardai nuovamente Zabini e ghignai “Non lo trovi fantastico, Draco, così potresti conoscere meglio la dolce Pansy!”.
“Eh?” chiese girandosi.
“Buongiorno, Malfoy!” cantilenò Blaise abbassando il giornale.
“Buongiorno” sussurrò “Vado a prepararmi…”.
Fece segno di alzarsi, ma lo bloccai “Va tutto bene?”.
“Sì, magnificamente” e si alzò.
Lo guardai andarsene superando gli altri studenti che erano già pronti per la gita. Sembrava preoccupato per qualcosa.
“Blaise…”soffiai, porgendomi verso di lui.
“No, non è arrivata nessuna lettera da parte di sua madre” rispose nascondendo il volto dietro la Gazzetta.
“Perché non me l’ha detto?” chiesi, mordendomi il labbro inferiore e rizzandomi.
Era stato stranissimo vedere la foto di Lucius sul giornale e leggere che era stato rimandato ad Azkaban e che i giudici avevano rifiutato l’ennesimo ricorso della moglie. Quando gli avevo chiesto spiegazioni avevo ricevuto solo una scrollata di spalle. “Che doveva dirti? Mio padre è finito ad Azkaban perché accusato di essere un Mangiamorte?” domandò in un sussurro “Cos’è? Voi non avete i giornali?”.
“Sì, ce li abbiamo, ma non scrivono quello che non ci riguarda” spiegai “E l’arresto di Malfoy non è una cosa che interessa a noi americani, almeno per ora. Se è apparso qualcosa era in fondo pagina”.
“Se il Signore Oscuro risorge siete rovinati anche voi”.
“Forza ragazzi!” ruggì la McGranitt “Andiamo!”.


Mi aggrappai al braccio dei due ragazzi ridendo. Non avevo mai visto così tanta neve in vita mia e la trovavo fantastica.
Blaise mi prese per mano e mi condusse dentro il locale. Mi fece sedere ad un tavolo che era all’angolo e ordinò tre Burrobirra. Mentre aspettavamo mi faceva la lista di cose che avremmo visitato e raccontandomi aneddoti sulle loro precedenti gita nella cittadina.
Avevo male alle guancie per tutto quello che avevo riso. Quando arrivarono i bicchieri brindammo ai fantasmi della Stamberga Strillante, mentre Draco continuava a non degnarci della sua attenzione.
“La prossima volta non ti porto con noi!” disse Zabini cupo.
“Che c’è?” chiese Malfoy ridestandosi “Non ho fatto niente”.
“Appunto!”.
Lui scosse la testa “Scusate, stavo pensando”.
“A cosa? O meglio a chi?” e il moro ammiccò.
“A nulla di importante…”.
“E dai! Una volta avresti fatto una delle tue battutacce! Dai, Thompson, andiamocene e lasciamolo stare. Mi sa che oggi non è proprio giornata” Blaise finì la Burrobirra e si alzò.
Non mi mossi, rimasi seduta al suo fianco, gli appoggiai una mano sul braccio, cercando di attirare la sua attenzione. Draco si girò e mi guardò negli occhi, dove cercai la risposta alle mie domande, ma non c’era nulla se non stanchezza e un po’ di sorpresa.
“Ti conviene andare” disse.
Annuii e gli diedi un bacio sulla guancia prima di andarmene con Zabini.


Prima stavamo parlando delle caramelle comprate a Melandia e poi ci trovavamo nell’ufficio della McGranitt che ci chiedeva cosa avevamo visto nel viale.
Aveva visto solo Katie Bell che si sollevava da terra e urlava di dolore. Hangrid che la prendeva in braccio e ci ordinava di seguirlo. Era la decima volta che lo dicevamo e la professoressa continuava a chiederci se era tutto lì.
“Ok, potete andare” disse la donna “Granger, Potter e Weasley, rimanete qua, per piacere”.
Uscii seguita dall’amica di Katie e da Blaise. Lei se ne andò di corsa verso l’infermeria, mentre noi due rimanemmo fuori dalla porta.
“Era una magia oscura piuttosto potente” mormorai.
“Sono tempi oscuri” disse lui “Il Signore Oscuro è risorto e vuole uccidere Potter”.
Rimasi in silenzio quando sentii che nella stanza stavano parlando. Gli feci il cenno di non fiatare e avvicinai l’orecchio alla porta.
Sentii la McGranitt dire “Qualunque cosa tu abbia da dire su questa terribile faccenda sono sicura che puoi dirla anche a me!”.
“Credo che Draco Malfoy abbia dato a Katie quella collana, professoressa” fu la secca risposta di Harry Potter.
“Questa è un’accusa molto pesante, Potter. Ha qualche prova?”.
“No. Ma…”.
Mi rizzai e guardai Blaise “Cos’è Magie Sinister?” chiesi.
“E’ un negozio dove vendono alcune cose per la magia oscura. Ci trovi le Mani della Gloria o altri oggetti di quel tipo” mi spiegò.
Mi allontanai dalla porta e mi diressi verso i sotterranei. Dovevo parlarne con Draco? Chiedergli se era vero?
“Perché Potter odia Malfoy?” chiesi fermandomi di colpo.
Non mi ero mai girata, ma ero certa che il mio nuovo amico mi avesse seguito.
“Non c’è un esatto motivo. È iniziato tutto perché Potter ha rifiutato l’amicizia di Draco ed è finita con suo padre ad Azkaban, accusato proprio da quel idiota”.
Infilai le mani nelle tasche dei jeans e continuai a camminare. Cosa cavolo succedeva ad Hogwarts? Perché la gente si accusava a vicenda?
“Caroline” sentii la mano di Blaise bloccarmi per un braccio “Che hai sentito?”.
“Niente…Solo che forse la collana potrebbe essere arrivata da Sinister…”.


Avevo deciso di non farne parola di quello che avevo sentito. Fingevo che tutto fosse normale, pensavo ad altre cose e le sparizioni di Draco durante le lezioni mi davano una mano.
Quella mattina ci aveva detto che aveva mal di testa e che andava da Madama Chips a farsi dare una controllata, mi promise che sarebbe stato da me per l’ora di Trasfigurazione, prima di congedarsi con il solito bacio sulla guancia. Ma non era arrivato.
Avevo passato l’ora a sbattere il piede per terra, nervosa e furiosa. Mi aveva promesso che ci sarebbe stato! Come osava mancare ad un appuntamento con me?!
Quando suonò la campanella uscii di corsa e a passo di marcia percorrevo il corridoio verso l’infermeria. Tutti si giravano al mio passaggio confusi e un po’ terrorizzati, non dovevo avere l’espressione più rassicurante del mondo.
Stavo per girare l’angolo, quando mi sentii spingere contro il muro, trovandomi davanti due occhi verdi.
“Potter!” sputai.
“Thompson, vogliamo parlarti”.
Guardai oltre quegli occhiali tondi e vidi che dietro di lui c’erano anche gli altri due “Weasley e Granger! Il trio al completo! Be’ sarebbe meraviglioso fermarsi ma devo andare!”.
Li scansai e ricominciare a camminare. Se il mio umore era nero, dopo aver notato l’assenza di quello che doveva essere il mio migliore amico, adesso, dopo l’incontro con il Trio degli Idioti, era color catrame!
“Vogliamo sapere qualcosa su Malfoy!” disse, correndomi dietro Harry Potter.
“Anch’io voglio sapere qualcosa! Dove è andato a cacciarsi quel idiota?”.
Voltai per l’ennesima volta a sinistra, seguita dagli altri tre. Cosa di Ho da fare non avevano capito?
“Tu sai nulla di quello che è successo a Katie? Sai di qualche complotto contro di lei?” chiese Weasley.
Mi fermai di colpo e mi voltai “Cosa? Puoi ripetere?”.
“Hai sentito bene!”.
“No, non so assolutamente nulla di quello che è successo alla vostra amica. E poi, scusate, come potrei sapere qualcosa? Sono appena arrivata e non ho esattamente così tanti amici”.
“Parli con Malfoy e sembra che lui si fidi di te” spiegò Harry “Forse lui ti ha detto qualcosa…”.
“Pensi che sia stato Draco?” domandai. Sapevo già la risposta, ma volevo vedere se aveva il coraggio di dirmelo in faccia.
“Non so se lo sai, ma suo padre è un Mangiamorte” a parlare fu la Granger, era la prima volta che apriva bocca dall’inizio di quel entusiasmante incontro “Vuol dire…”.
“Lo so! Sono Americana mica idiota! Sappiamo cosa sono i Mangiamorte” sbottai seccata “Ma non capisco perché questo mi dovrebbe preoccupare”.
“Tu non sai com’è veramente” soffiò la ragazza avvicinandosi.
“Perché tu sì? Da quanto lo conosci?” chiesi.
“Da sei anni ormai”.
“Io lo conosco da quando ne avevo tre. Quindi, permettimi di dire, che lo conosco meglio di te” le ghignai in faccia.
Potter prese la mano di Hermione e l’allontanò da me. Lei scosse la testa indispettita. Mi odiava, da quando il professor Ruf, e anche la maggior parte del corpo insegnanti, aveva cominciato a considerarmi la migliore strega di tutta Hogwarts, così che la piccola So-tutto-io si trovò improvvisamente al secondo posto. Da quel momento aveva deciso che ogni momento era buono per accusarmi di qualcosa o per offendermi.
“Non è diventato un Mangiamorte a sua volta, vero?” chiese Ronald. Sembrava quasi che mi pregasse di dirgli che, senza la minima ombra di dubbio, Draco era ancora un normale ragazzo.
Però non avevo questa certezza. Fingevo che tutto funzionasse, ma c’erano alcuni momenti che mi spingevano a credere alle voci e ai bisbigli che si potevano udire chiaramente quando lui passava.
“Non lo so” ammisi “Non so se ha il Marchio”.
“Senti, Thompson” cominciò Potter “Noi non vogliamo accusare Draco ingiustamente, ma se sta facendo qualcosa che può nuocere ad altre persone noi dobbiamo saperlo”.
“Volete che vi faccia la spia su di lui?! Ve lo scordate!” mi girai e corsi via verso i sotterranei.



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