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Autore: genioincompreso    16/08/2012    1 recensioni
Nessuno sa cosa si possa nascondere dietro ad una persona...
A volte non ci sono altro che fiori ed altre... beh ci sono delle spine molto pungenti come nel caso di Brittany S. Pierce. Una ragazza che all'apparenza può sembrare molto stupida ma che in realtà non è altro che terrorizzata dal mondo e si difende comportandosi da bambina solo per sfuggire a questo brutto mondo che le ha strappato dalle braccia una delle persone più importanti della sua vita....
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per Brittany era difficile essere stronza come Santana.
Per Brittany era facile però amare Santana anche se non glielo avrebbe detto mai.
Ma partiamo dall'inizio...
Partiamo da quella tragica sera di un novembre alquanto prepotente. La pioggia non faceva altro che peggiorare le cose, scendeva veloce e dirompente e in un sol secondo investì in pieno tutto il suo corpo lasciandolo fradicio e tremante sotto gli ampi strati di abiti che alla rinfusa si era messa addosso appena suo padre le aveva detto di cambiarsi.
“Ma porca di quella.... Cosa gli sarà venuto in mente a mio padre ? È domani il giorno delle visite...” pensò immediatamente appena riuscì a trovare riparo sotto il portico dell'ospedale, guardando male quell'uomo che per tutto il tragitto in macchina se ne era stato zitto e aveva proferito parola solo per dirle che era veramente stupida se ancora non aveva capito il perchè di tutto quell'ambaradan...
-Che hai da guardarmi così? Muoviti che la mamma ci aspetta-
- Oh finalmente parli...-Disse, Brittany,però tappandosi subito la bocca dopo aver visto lo sguardo acido che suo padre le aveva lanciato in risposta.
-Muoviti...-

Appena entrati, superate le enormi porte in vetro, una dolce arietta calda li investì e come automaticamente si tolsero i cappotti, tenendoli sotto braccio anche se erano completamente bagnati. Ma tanto... bagnato più bagnato non è che cambiava qualcosa.
Allora, come al solito presero il corridoio più stretto dell'edificio, quello che portava al reparto oncologico e superando le varie camere che all'interno erano già tutte spente e buie, si fermarono davanti all'unica camera da cui proveniva ancora un po' di luce. La porta stranamente da come si ricordava Brittany era chiusa, fece per aprirla ma suo padre la fermò poggiandole una mano sulla spalla.
-Tu stai fuori... devo parlarle di una cosa... ehm privata...-
-Ok...-
-Se aspetti qualche minuto dovrebbe arrivare Lucy... ti ricordi chi è ? è quella infermiera un po' grassoccia che assiste la mamma. Se ti dice di andare nell'atrio con lei seguila.-
-Ok...-
-Allora...-
Con fare alquanto sospetto suo padre la superò e facendo attenzione a non far vedere niente di ciò che c'era all'interno entrò nella stanza e si richiuse la porta alle spalle.
“Chissà cosa avrà da dirle di così privato...”
-Brittany...- Una voce calda e accogliente attirò la sua attenzione.
Come aveva detto poco prima suo padre, era arrivata Lucy che insieme a tutte quelle coincidenze così strane quella sera non sorrideva ma aveva ben in vista due occhi rossi come il fuoco.
-Che è successo Lucy?- Le domandò, guardandola interrogativa.
-Niente tesoro, niente... seguimi che ti offro qualche biscotto e un po' di acqua...-
-Va bene...-
Inaspettatamente l'infermiera le appoggiò un braccio intorno alle spalle e tenendola stretta a sé la accompagnò nell'atrio dove c'era quel mondano tavolo su cui i malati dell'ospedale si riunivano per mangiare o per fare qualche attività.
Arrivate sul posto la fece sedere e a sua volta, dopo averle portato un piatto pieno di biscotti ed un bicchiere d'acqua, le si mise di fianco guardandola con amore e affetto.
-Come mai tutta sta gentilezza?-
L'infermiera non rispose, guardò soltanto verso il corridoio e rigirandosi verso di lei le sorrise stringendole e accarezzandole la mano.
-Va bene... oggi siete un po' tutti strani lo sapete?-
A quel punto Lucy decise di parlare.
-Senti Britt devo dirti una cosa solo che non so come dirtela...Bevi un po' d'acqua però prima.
Come un lampo, un cattivo presentimento si fece strada nella mente di Brittany che subito smise di addentare i biscotti e sgranò gli occhi.
-bevi... ti assicuro che allevierà un po'...-
-No Lucy... non ho voglia di bere... dimmi ciò che devi dirmi... mi sto sentendo male già adesso...dimmelo.-
L'infermiera fece un gran respiro poi annunciò la triste notizia lasciandola a bocca aperta e con il pavimento in frantumi sotto i suoi piedi.
-Britt... tua mamma se ne è andata...è diventata un angelo...-
 

  
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