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Autore: Soul of the Crow    17/08/2012    7 recensioni
Ci troviamo nella serie GO, il Quinto Settore domina il calcio e come sappiano, i SEED sono stati mandati con lo scopo di controllare le varie scuole; un'altra organizzazione ha avuto la stessa idea, ma invece di mandare dei giocatori per controllare le scuole, lo fa per liberarle.
Chi sono questi giocatori? I vostri OC! Ho bisogno di voi.
Se volete partecipare, vi aspetto dentro coi dettagli.
(Riscrittura completata)
Genere: Fantasy, Generale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il giorno dopo… alla Raimon…
Quel giorno era tornato Endou, ma nonostante questo tutti erano ancora tristi e scioccati da quello che era successo alle loro compagne, e delle domande continuavano a tornare nelle loro menti: che cos’era il Sole Nero? E perché aveva mandato ragazzi e ragazzi ad eliminare i SEED?
- Mi mancano le nostre amiche. - si lamentò Shinsuke, fissando il bracciale giallo che gli aveva lasciato Haily.
- Vorrei tanto sapere dove sono finite. - ammise Tenma.
- Da quando è comparso quel pallone nero e dorato sono sparite. E non si sono più viste… - constatò Kirino.
- La cosa strana è che tutti gli altri sembrano essersi dimenticati di loro. - aggiunse Kariya.
- Magari anche tutti gli altri ragazzi e ragazze che quel pallone nero e dorato ha portato via nel corso del torneo hanno a che fare con questa storia. - disse Shindou.
- Qualunque cosa sia accaduta a loro, noi non possiamo fare niente. Non sappiamo dove quel pallone abbia portate, e la Holy Road è ancora in corso. - aggiunse freddo Tsurugi.
Ma ad un tratto, il vento smise di soffiare e tutti, tranne i possessori del bracciale, rimasero bloccati:
- Che stà succedendo? Si sono tutti fermati. - disse Shinsuke.
- Tutti tranne noi, questi bracciali devono averci protetti dall’arresto temporale. - constatò Shindou.
- Ma cosa significa tutto questo? - chiese Midori, avvicinatasi ai ragazzi. Non ci fu tempo per rispondere perché i sette possessori dei bracciali vennero teletrasportati, ma l’arresto temporale continuava a persistere.
 
In una distesa innevata dell’Hokkaido…
Kyousuke, Tenma, Shindou, Kirino, Shinsuke, Kariya e Midori, dal campo di calcio della Raimon si erano ritrovati nell’Hokkaido, ma non c’erano solo loro: vi era anche Kita della Tengawara, Isozaki della Mannouzaka, Miyabino e Ryuuzaki della Teikoku Gakuen, Namikawa della Kaiou Gakuen, Hyoudou e Minamisawa della Gassan Kunimitsu, Yukimura, Kitaki e Itsuki della Hakuren, Kishibe e Sousuke Taki della Kidokawa Seishuu, Mahoro della Gen’ei Gakuen e la manager della squadra Kousaka Yukie, e infine Amemiya Taiyou dell’Arakumo Gakuen.
- Come mai siamo finiti qui? - si chiese Kita.
- E chi lo sa. Io ricordo solo che mi stavo allenando, fino a… - stava per dire Isozaki, ma Namikawa lo interruppe:
- Fino a quando il tempo non si è fermato. -
- Ma non per noi che eravamo in possesso dei bracciali o dei medaglioni, a quanto pare. - aggiunse Miyabino.
- Poi si sono illuminati e ci hanno teletrasportati qui. - concluse Hyoudou.
- Ragazzi guardate! - li chiamò Yukimura, e tutti si voltarono nella direzione in cui guardava l’attaccante della Hakuren e videro un’enorme villa nera, ma il tetto e le ante delle finestre erano dorate.
- Che posto è questo? - si chiese Mahoro.
- Potrebbe essere… - stava per dire Kishibe, ma Taiyou lo precedette:
- La sede del Sole Nero. - disse per poi aggiungere:
- Date un’occhiata laggiù! C’è qualcosa scritto nella neve! - tutti si voltarono verso destra e videro una scritta color rosso sangue nella neve:
“Benvenuti alla Sede del Sole Nero. A quanto pare siete sfuggiti all’arresto temporale che avevo creato, ma poco importa: non sopravvivrete abbastanza per raccontarlo. Da quel che ho potuto capire siete finiti qui per salvare i vostri amici, quindi vi darò una possibilità per salvarli: dovrete solo entrare nella Villa e raggiungere il luogo in cui sono rinchiusi, ma viste le vostre capacità non riuscirete nemmeno ad entrare. Addio.
La Signora del Sole Nero, Pandora Sunlight.”
- Quelle parole… sono state scritte col sangue… - disse Yukie, ma la scritta sparì poco dopo.
- Non abbiamo altra scelta: per liberare gli altri dobbiamo entrare in quella villa. - constatò Shindou.
- Ma cosa intendeva quando ha detto che non riusciremo nemmeno ad entrare? - chiese Midori.
La risposta non tardò ad arrivare: la villa venne circondata da una barriera violacea, dalla quale partirono delle scariche elettriche che colpirono i calciatori e le due manager, facendoli svenire.
- Se queste scariche elettriche persistono, non riusciremo mai a salvare i nostri amici. - pensò Tenma, per poi cadere al suolo svenuto, ma prima di addormentarsi vide due ombre avvicinarsi a loro.
 
Poco lontano dalla villa… in un rifugio di montagna…
Ragazzi e ragazze si erano risvegliati, ma non si trovavano più nella fredda distesa ghiacciata dove erano stati colpiti, ma in quello che doveva essere un rifugio montano, illuminato da un focolare in un camino.
- Che è successo? - chiese Shinsuke, appena ripresosi dall’effetto della scarica elettrica.
- Non ti ricordi? Una scarica elettrica ci aveva colpiti. - disse Kariya, svegliatosi poco dopo.
- Sembra un rifugio di montagna, ma come abbiamo fatto ad arrivare qui? - chiese Kirino.
- La domanda più opportuna sarebbe chi vi ha portati qui. - disse una voce sconosciuta alle spalle dei ragazzi.
- Chi ha parlato? - domandò Itsuki, ma non dovette attendere molto per avere una risposta perché due figure comparvero dalla porta: erano due ragazzi, uno dalla carnagione abbronzata, i capelli corti e gli occhi color cenere, l’altro aveva capelli bianchi, occhi color sangue e la carnagione pallida.
Tsurugi, Isozaki, Ryuuzaki, Taki, Namikawa e Mahoro furono gli unici a riconoscerli:
- Hakuryuu! Shuu! Cosa ci fate qui? - chiesero all’unisono.
- Li conoscete? - chiese Kitaki, il quale non aveva ancora parlato.
- Sì, sono due SEED, ma non capisco come facciano a essere qui. - rispose Kyousuke.
- Siamo qui per lo stesso motivo per cui i bracciali vi hanno teletrasportato qui. - rispose Hakuryuu.
- Due nostre amiche sono state rapite da un pallone nero e dorato, e come colleghi e amici siamo venuti a salvarle. - aggiunse Shuu.
- Come colleghi? In che senso? - chiese Tsurugi.
- La Signora del Sole Nero ci ha cacciati dalla Confraternita un paio di anni fa e ci deve aver fatto qualcosa per farci scordare dei nostri compagni Emissari, ma due ragazze sono venute alla God Eden e ci hanno aiutati a ricordare. - gli spiegò il corvino.
Solo allora tutti notarono le fasciature che avevano sulle braccia e le gambe che avevano i due ex SEED:
- Perché quelle fasciature? - domandò loro Tenma.
- Le scariche elettriche che vi hanno colpito provenivano da una barriera posta a protezione della villa. Abbiamo cercato di sfondarla per entrare, ma non è servito a niente: l’unica cosa che siamo riusciti ad ottenere sono state ustioni e tagli, ma è sicuramente meglio di quello che staranno subendo gli altri Emissari. - spiegò Hakuryuu.
- In che senso? - chiese nuovamente il centrocampista della Raimon.
- Gli Emissari quando falliscono una missione, come è successo ai vostri compagni di squadra, finiscono in un posto che tutti chiamano , non perché nessuno si ricorda il vero nome, ma perché le torture che si subiscono lì sono indicibili. Per farla breve, finirci una volta, ti basta per tutta la vita.
A questo punto, saranno fortunati se sono rimasti in vita. - spiegò Shuu, rabbuiandosi quando pronunciò l’ultima frase.
- Allora come faremo ad entrare e salvarli prima che… - stava per chiedere Shindou, ma Hakuryuu gli rispose prima che completasse la frase:
- Sfondare quella barriera è praticamente impossibile, l’unico modo è trovare un altro modo per entrare, e in questo rifugio c’è un passaggio segreto per infiltrarsi nella villa. - disse, per poi premere un punto preciso vicino al camino fatto di pietra; dopo un breve rimbombo, il fuoco del camino si spense da solo, il camino scomparve e rivelò delle scale che sembravano portare sottoterra.
- Allora, andiamo o no? - chiese loro Shuu.
Gli altri annuirono, per poi cominciare a scendere le scale.
 
Nel sottosuolo…
Dopo una lunga discesa, il percorso continuava ancora per qualche ora, ma rettilineo, per poi cominciare a salire, e dopo un altro paio d’ore dovevano essere arrivati all’interno della villa: Hakuryuu, in testa al gruppo, aprì una botola sopra le loro teste, così i ragazzi e le manager si ritrovarono in una stanza affrescata, ma quattro immagini in particolare attirarono l’attenzione del gruppo: la prima raffigurava un Sole da cui partivano 16 raggi, che però avevano l’aspetto degli avatar in forma ombra, la seconda rappresentava il Sole e la Luna che si stavano per sovrapporre, la terza raffigurava ancora gli stessi astri che si stavano per allineare, ma sotto vi erano anche due figure: una aveva in mano un coltello e stava per colpire l’altra, mentre la quarta e ultima rappresentava la vittima a terra, apparentemente priva di vita e delle anime che stavano riemergendo dalla figura del Sole, ormai completamente eclissato.
- Quelle immagini sono terribili. - disse Yukie.
- Spesso la Signora del Sole Nero stava qui ad osservarle, ma ha cominciato a farlo più spesso negli ultimi anni. Non abbiamo mai capito perché. - le spiegò Hakuryuu.
- Considerando cosa ha fatto negli ultimi tempi, c’è da sperare che non voglia compiere il rituale raffigurato su queste pareti. Permetterebbe di far tornare in vita una persona, ma dovrebbe sacrificarne un’altra. - aggiunse Shuu.
- Ora però dobbiamo andare a cercare gli altri. - disse Tenma e il gruppo si divise per perlustrare la villa, visto che i due ex Emissari non si ricordavano dove si trovasse quel luogo.
 
Intanto… nella stanza della Fiamma del Sole Nero…
- Che cosa gli hai fatto strega!? - chiese Daigo a Pandora guardando suo figlio.
- In confronto a ciò che hai fatto tu a mia sorella, soltanto qualche graffio. - gli rispose calma, come se quello che stava facendo non le facesse né caldo né freddo, e in effetti era così: eliminare il figlio dell’ex Imperatore era solo una piccola vendetta in aggiunta a quello che aveva in mente.
- Sei senza emozioni! - la accusò Daigo, per poi riprendere a parlare:
- E poi non so a che ti riferisci. -
- Lo sai bene invece: avevi appena scoperto dell’esistenza del Sole Nero e dei nostri intenti quando hai pensato che eliminare il suo capo avrebbe portato alla scomparsa dell’intera Confraternita. Eri riuscito anche a trovare delle informazioni sul mio conto, così una notte sei entrato di nascosto in questa villa e hai pensato di uccidermi. Ma hai sbagliato bersaglio e hai ucciso mia sorella! E riguardo alla tua accusa, dovresti prima guardare te stesso, e poi gli altri! Non mi pare che per eliminare le persone che ti creano problemi, o che potrebbero farlo, tu ti sia fatto degli scrupoli! - Pandora pronunciò quell’ultima frase con tutto l’odio che provava verso l’ex Imperatore del Quinto Settore, per poi aggiungere:
- Ma stà tranquillo: la tua sofferenza durerà ancora poco. - poi da una delle pieghe dell’abito che indossava, prese un coltello:
- Ti ricordi di questo coltello Daigo? È lo stesso che hai usato per uccidere mia sorella! E tu morirai per mezzo di questo stesso strumento. - sul volto della Signora del Sole Nero si era dipinto un sorriso sadico, mentre si riavvicinava alla Fiamma: ancora poco tempo, e l’allineamento del Sole con la Luna avrebbe avuto luogo e il suo piano si sarebbe attuato.
 
Nello stesso momento… a casa Kazetsuki…
- Mi hai chiamata Yamato Kazetsuki? - gli chiese una donna dai capelli viola e gli occhi verdi.
- è così che si saluta un vecchio amico Nikora Violet? In ogni caso sì, sono stato io a chiamarti e immagino tu sappia il perché. - le rispose Yamato.
- Pandora ha spedito gli Emissari e noi dobbiamo aiutare quei ragazzi a salvarli. - disse di rimando la donna.
- Dobbiamo andare: non mi piace il fatto che Pandora ci abbia usati per tutto questo tempo senza che noi ce ne rendessimo conto. - affermò Yamato.
- Ora è tardi per piangere sul latte versato, ma per salvare i ragazzi siamo ancora in tempo. - disse convinta Nikora, per poi teletrasportarsi alla villa insieme a Yamato.
Tra poco il Sole e la Luna si sarebbero incontrati.
 
 
Angolo di Emy
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, anche perché non avevo molte idee, e ho fatto una fatica a scriverlo, ma spero che il risultato vi soddisfi.
Credo vi siate fatti un’idea del piano di Pandora, ma anche gli Emissari fanno parte del piano.
Ps: se qualcuno di voi ha in mente delle torture per gli Emissari, potreste mandarmi qualche idea? Anche perché ho esaurito le idee.
Vedrete che accadrà nei prossimi capitoli.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy
  
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