Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Elecchan    17/08/2012    3 recensioni
Immaginate che una comune ragazzina di quasi 13 anni, che è appassionata di Hetalia, all'improvviso si trovi nel loro mondo? Cosa succede? Conoscerà gli altri? Chi diventeranno i suoi amici? E avrà nemici? Leggete e lo scoprirete.~
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il trio mi portò a casa di Feliciano, che era molto carina ed accogliente. Era poco lontana dagli edifici dove c'erano gli alleati - lì accanto c'era quello dell'asse - perché dovevano discutere per molti giorni di affari importanti, quindi tutti gli Stati stavano soggiornando lì vicino.

« Ele, ti offro qualcosa? »

Erano le 11 del mattino, come potevo avere fame? Sospirai, scuotendo un poco la testa. Ma l'italiano non demordeva, me lo chiese tante volte, finché accettai i biscotti che mi offriva, anche se non avevo proprio fame. Kiku era seduto davanti a me, mentre Ludwig puliva la cucina, come se fosse a casa sua. Il giapponese mi fissava curiosamente, come se non avesse mai visto una comune ragazzina. Poi, tranquillamente, mi fece qualche domanda, che poi divenne un interrogatorio.

« Dove vivi? Com'è il tuo mondo? Ci sono persone che rappresentano le nazioni? Siete immortali? Se no, quanto vivete? »

Risposi a tutte le domande, poi all'improvviso prese la macchina fotografica, iniziando a farmi tantissime foto, una di seguito all'altra. Era talmente curioso che dopo aver fatto centinaia di foto, mi fece ancora più domande e passai la mattinata così. Poi ad un tratto Feliciano ci chiamò per mangiare.

« Veeeeh! Ho preparato la pasta, veh! »

Disse, sorridendomi e invitando gli altri due a sedersi. La pasta al sugo era veramente buona, si vedeva che era italiano il ragazzo! Iniziai ad osservarlo. Era proprio come me lo ero immaginato: occhi nocciola, molto simili ai miei. Capelli ramati e a sinistra faceva capolino il famoso ciuffo. Rimasi ad osservarlo, quasi contemplandolo. Come faceva quel ciuffo a sfidare la legge della gravità? Lo volevo anch'io quel ciuffo, magari non con lo stesso effetto di Feliciano, o ero fritta.
Divisa? Quella presente nell'anime, color azzurro cielo. Poi mi soffermai sul tedesco. Biondo, capelli tirati rigorosamente indietro col gel. Occhi color ghiaccio, lucidi e piccoli, ma molto belli. Pelle chiarissima e muscoli scolpiti. Rimasi a fissarlo, a bocca aperta, ma iniziò a fissarmi anche lui.

« Mh, qualcosa non va, signorina? »

Disse, con tono glaciale. Mi spaventai un po' sentendo la sua voce, mormorai un niente e rigirai la testa imbarazzata, per iniziare a guardare il giapponese. Insomma, ero ancora un po' diffidente, li dovevo studiare. Occhi marroni, profondi, molto simili ai miei, capelli neri, corti e di bassa statura. Forse tra il trio preferivo lui, il più tranquillo, il più pacato. Se non faceva foto ovviamente, quello era un altro discorso. Di pomeriggio, Feliciano mi propose di andare a fare una passeggiata, visto che lì vicino c'era la casetta di Lovino e Antonio. Sorrisi, accettando l'invito, anche se ancora diffidente. Bussammo piano alla porta, anche se da dentro si sentivano urla sovrumane e in risposta risatine. La porta si aprì di botto, spalancata con una forza impressionante, facendola sbattere con violenza al muro. Mi spaventai un po' tremolacchiando. Ma... siamo sicuri che erano Lovino e Antonio? Un giovane ragazzo, con i capelli castani e un po' spettinati, occhi verde smeraldo e molto abbronzato apparve davanti a me. Spagna, lo capii dall'aspetto e dal sorrisone solare che mi mostrò, poi si presentò e mi porse la mano. Mi presentai anch'io, chiedendo dov'era Lovino. In quel momento assunse un'aria ancora più scherzosa.

« Il mio Lovinito? Mh, stava correndo per tutta la casa perché per sbaglio gli ho spruzzato sugo di pomodoro in testa e non sa dov'è il bagno! »

Scattò a ridere. Anch'io ridacchiai, immaginando il fratello di Feliciano coperto di pomodoro, incavolato nero che correva. Poi mi trovai davanti proprio il meridionale, che mi strinse forte le spalle spingendomi al muro con violenza, quasi come Alfred al nostro primo incontro.

« DOV'E' IL BAGNO, DOV'E' QUEL BAGNO DEL CAVOLO! »

Iniziò a sbraitare, tutto coperto di pomodoro in testa, poi notai disperata che c'era una porta proprio dietro di me. Gliela indicai tremante. In quel momento mi spinse in avanti ed entrò in fretta in bagno. Avevo il cuore a mille e mi toccai il petto tremolacchiando. Feliciano provò a consolarmi, anche se rideva, mentre Antonio si teneva la pancia a forza di ridere. Lovino tornò, incavolato nero, dopo un po'. Osservandolo, era proprio uguale a Feliciano, poche differenze lo contraddistinguevano dal fratello. Occhi poco più scuri, ricciolo a destra – Feliciano a sinistra – e capelli leggermente più scuri. Imprecò per un po', dando un pugno allo spagnolo e definendolo bastardo, per poi andarsene a passi pesanti in camera sua.

« Scusate è sempre fatto così! » Affermò lo spagnolo, per nulla arrabbiato delle bestemmie e degli insulti che gli aveva appena detto l'italiano.

Io e Feli ci limitammo ad annuire, poi ci offrì qualcosa da mangiare. Lovino non si fece vedere per tutto il tempo che rimanemmo lì. Che maleducato. Lentamente, salii in camera sua. Volevo un po' conoscerlo, no? Bussai un po' e non sentendo risposta entrai lo stesso. Me lo trovai di nuovo davanti che mi sbatteva al muro con forza.

« Ti ha mandato quello bastardo spagnolo? »

Ringhiò. Tremando dal terrore, mi limitai a scuotere velocemente la testa, fissandolo negli occhi. In quel momento mi lasciò e saltò sul suo letto, invitandomi a sedermi accanto a lui.

« E' lui che mi ha lanciato sugo in testa. Scusa se prima t-ti ho sbattuto forte al muro. »

Disse, visibilmente scocciato. Mi limitai ad annuire un poco. Riuscimmo a parlare del più e del meno, visto che io sono del Sud e quindi avevamo interessi in comune. Guardai la finestra. Era oramai sera. Scesi insieme a lui, così magari “ faceva pace ” con Antonio. Sì, certo.Iniziò a prenderlo a parolacce, poverino quanto mi faceva pena quello spagnolo, mi chiedevo come faceva a sopportarlo! Però ridevo ai loro discorsi, erano veramente comici!

« Sei solo un bastardo spagnolo tu! » Sbraitava, Lovino.

« Te quiero, Lovinito! » Rispondeva sempre lo spagnolo.

Ebbene sì, i due sono fidanzati. Chi l'avrebbe mai detto! Eppure è solo finto odio ciò che prova Lovino per Antonio, perché si preoccupa molto per lui e sacrificherebbe la propria vita pur di vederlo felice. Il carattere di Lovino è estremamente diverso da quello del fratello. Poteva mostrarsi antipatico, in realtà secondo me aveva un cuore d'oro, mentre il fratellino del Nord Italia si mostrava molto ingenuotto, dolce e socievole con tutti. Se non fosse stato per l'aspetto, io non avrei mai detto che fossero fratelli! Però mi sono affezionata ad entrambi, sì, sono sicura che posso fidarmi di loro, anche se li ho appena conosciuti. Ludwig invece mi fa sentire a disagio, forse per la sua calma e la sua freddezza, forse l'avrei dovuto conoscere meglio. Ci sarà qualche motivo per il quale l'italiano Feli sta sempre con lui? Kiku invece lo trovo interessante, sì, amo i tipi tranquilli e pacati come lui e credo che diventeremo grandi amici.


Uscimmo con Feliciano e andammo un po' a spasso per la città, non sapeva però il suo nome. Ha detto comunque che non eravamo in Italia. Bah, sapevo che non me lo avrebbe detto! Lui in mente ha solo la pasta e i pomodori e la pizza! Di notte dormii lì, tra Feliciano e Kiku. Ero così al settimo cielo, mi sentivo finalmente bene, protetta e con dei nuovi amici. La nostalgia di casa ancora non c'era. Non riuscii a dormire la notte, ero troppo curiosa di conoscere i rimanenti stati e di andare a casa loro, anche se avevo un po' paura di incontrare Bielorussia... Durante la notte iniziai a fare già i progetti per il giorno dopo: avrei inanzitutto conosciuto Russia e le sue due sorelle, magari anche i Baltici. Poi avrei fatto un'altra passeggiata per la città, chissà, magari avrei potuto scoprire il suo nome!
Comunque, il primo giorno da sogno era passato. E chissà quanti sarebbero stati.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Elecchan