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Autore: PayneIsAPanda    17/08/2012    9 recensioni
Allora eccomi qua con la mia seconda Fan Fiction :) in questa storia i One Direction sono dei normali 8si fa per dire) ragazzi che vivono a Londra e Christie è una vecchia amica di famiglia di Liam con un passato che vorrebbe dimenticare ma che nel corso della storia tornerà a crearle problemi :) per il resto vi basterà seguire la storia :)
Genere: Comico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Eravamo pronti per uscire.
In un certo senso era come una sorta di primo appuntamento.
Due persone normali uscivano insieme la prima volta per vedere se avevano cose in comune e vedere se poteva funzionare una relazione fra loro.
Io e Harry già ci conoscevamo e anche piuttosto bene ormai.
Dovevo uscire con lui e passarci un po’ di tempo da sola per decifrare i miei sentimenti.
Sembrava lui mi leggesse nel pensiero perché appena fummo fuori.
-Quindi. Tu oggi pomeriggio dovresti capire ciò che provi?-
-Bè. Dobbiamo capire ciò che proviamo.-
-Parla per te che io già lo so cosa provo.-
Mi fermai.
-Ah si? Perché non mi avevi detto ancora niente?-
-Pensavo che avrei potuto influenzare la tua decisione e spingerti così in una direzione che non è quella che realmente vuoi.-
-Ok ma se tu non sei interessato a qualcosa di più non è necessario che in questa giornata io debba decidere se lo voglio.-
-Ehi. Questa eventualità non esiste. Se alla fine di questa giornata vorrai restare così come siamo bene, se invece vorrai fare un passo avanti ancora meglio. Mi basta che resti al mio fianco, il modo importa, ma relativamente.-
-Ok.-
Camminammo un po’ stretti nelle nostre giacche.
Era Marzo eppure faceva ancora piuttosto freddo.
-Tu sai che in questo periodo a Los Angeles vanno già in giro in bermuda ormai?- dissi.
-Qui a Londra invece si gela dal freddo. Il lato positivo però è che quando fa così freddo hai la scusa per farti riscaldare dall’abbraccio di chi ti sta vicino.- disse allargando le braccia.
Mi abbandonai al calore del suo corpo.
Stavo decisamente meglio così.
-Mi sa che hai ragione.- commentai facendolo sorridere.
-Io sbaglio raramente.-
Sciolsi l’abbraccio.
-Ti prego. Vogliamo parlare del maglione verde marcio che ti sei messo l’altro giorno?-
-Ok primo non è stata una mia idea, ma di Zayn e secondo, anche i modelli durante le sfilate li mettono quelli.-
-Tesoro tu non sei Francisco Lachowski. Lui si può permettere di vestirsi in un certo modo, ma tu è meglio che eviti.-
Sbuffò e continuammo a camminare lungo la strada.
In giro a quell’ora c’erano persone di tutte le età.
C’erano dodicenni con lo skateboard, gruppi di ragazzine che parlavano dei loro attori e cantanti preferiti, mamme che portavano i bambini al parco, studenti che facevano pausa dai libri prendendo qualcosa da Starbucks.
Andai al bancone a ordinare.
-Un frappuccino alla fragola con panna e vaniglia e dei brownies al doppio cioccolato.- dissi a quello che stava dietro il bancone.
Harry mi guardò strano un momento, poi ordinò a sua volta.
-Io prendo un cappuccino.-
-Da portare via?- ci chiese lui.
-Si, grazie.-
Prendemmo il nostro nutrimento e poi uscimmo.
-Perché non abbiamo mangiato dentro?- mi chiese.
-Perché c’è un posto più bello.-
Camminammo due minuti fino a raggiungere la bellissima entrata di Hyde Park.
Era sempre bellissimo passare sotto quella grande arcata.
Andammo in riva al Serpentine Lake su una delle panchine disseminate sul prato.
Era il posto che in assoluto preferivo al mondo.
A Los Angeles c’erano tanti posti meravigliosi ma quella panchina che dava sul lago in quel parco era la cosa migliore che avessi mai visto.
Bè forse la seconda.
Guardai Harry seduto accanto a me.
Stava guardando l’acqua e nei suoi occhi di smeraldo ora c’erano delle meravigliose sfumature azzurrognole.
Tornai a bere il mio frappuccino guardando il lago.
-Pensa se continuando a scrivere canzoni poi diventi famoso e ti esibisci qui ad Hyde Park di fronte a migliaia e migliaia di persone.- dissi io.
Rise un pochino.
-Come i Queen? C’era il parco pieno di persone. Era bellissimo.-
-Più di 200.000 se non sbaglio.-
-Si. A vedere le foto su Internet sembrano tante formiche. Chissà cosa si prova ad esibirsi di fronte a tanta gente.-
-Deve dare tanta di quella soddisfazione da bastarti per una vita intera. Che poi a dire la verità io so solo che sai scrivere perché sul canto ancora non posso dire nulla perché non ti ho mai sentito.-
-Farei scappare tutte le papere che ci sono nel lago. E gli scoiattoli si suiciderebbero giù dagli alberi.-
Allora mi alzai e mandai via tutte le papere che c’erano nelle vicinanze e poi corsi verso gli alberi attorno alla panchina muovendomi come una forsennata per far scappare tutti gli scoiattoli che c’erano in giro.
Tornai a sedermi.
Lui si stava sbellicando dalle risate.
-Ora che tutti gli animali del parco mi odiano il minimo che puoi fare è cantarmi una serenata.-
-Per le serenate serve anche la chitarra.-
-Sono una che si accontenta.-
Lui sorrise guardando per terra.
Alzò di nuovo lo sguardo su di me.
-Cosa vuoi che ti canti?-
-È la giornata in cui decido perciò ci penserei bene a cosa cantarmi.- dissi con un sorriso.
Rise ancora un momento poi si voltò tutto verso di me e si mise a gambe incrociate sulla panchina.
Io mi misi nella stessa posizione davanti a lui.
Mi prese la mano con fare teatrale.
Sogghignai un momento.
Poi iniziò a cantare.
 

Isn't she lovely
Isn't she wonderful
Isn't she precious
Less than one minute old
I never thought through love we'd be
Making one as lovely as she
But isn't she lovely made from love


All’inizio sembrò titubante, come se avesse paura di farmi scappare o qualcosa del genere.
Però man mano vide i miei occhi illuminarsi prese più confidenza con quella voce meravigliosa che aveva.
 

Isn't she pretty
Truly the angel's best
Boy, I'm so happy
We have been heaven blessed
I can't believe what God has done
Through us he's given life to one
But isn't she lovely made from love

Isn't she lovely
Life and love are the same
Life is Aisha
The meaning of her name
Londie, it could have not been done
Without you who conceived the one
That's so very lovely made from love

 
 
Finì di cantare e aspettò che dicessi qualcosa.
-Non per essere volgare ma.. porca puttana perché non sei già famoso scusa?-
Lui rise.
-No seriamente Harry non sto scherzando. Scrivi canzoni che sono una meraviglia. Hai una voce bellissima e sai cantare altrettanto bene. Sei simpatico, divertente, sai essere la persona più dolce di questo mondo e sei bello da far stare male. Il mondo ti amerebbe.-
In quel momento fui colpita da qualcosa.
Si un ragazzo come lui era da amare, era il tipo di persona a cui tutti possono affezionarsi.
Io sapevo di non essere come il resto del mondo ma forse ciò che lui era era anche più forte del mio essere diversa.
Quanto era contorta la mia mente.
-Ma il mondo non sa della mia esistenza. Quindi per il momento mi faccio amare da mia madre e basta.- disse con un mezzo sorriso.
Sapevo perché aveva sottolineato quella frase.
-Comunque non ti sei mai sperticata in così tanti complimenti per me. Sono commosso.- disse fingendo di mettersi a piangere.
-Ecco perché di solito non lo faccio. Poi non mi prendi sul serio e allora vaffanculo.- dissi alzandomi dalla panchina.
Non ero arrabbiata.
Al contrario.
Avrei reagito nel suo stesso modo se lui mi avesse fatto dei complimenti.
L’avrei preso sul ridere perché noi funzionavamo così.
-Dai torna qui.- mi disse dalla panchina.
Mi voltai verso di lui.
-Allora vieni a prendermi.- dissi iniziando a correre.
Correre mi dava sempre una bellissima sensazione di libertà.
Sentire il vento sulla mia pelle mi faceva sentire viva.
Era da tanto che non correvo così.
Mi voltai in corsa per vedere dove fosse il riccio.
Era a pochi metri da me che ancora mi inseguiva.
Allora accelerai il passo.
Mi ricordai improvvisamente una cosa.
C’era un punto del parco in cui dovevo andare.
Non riuscì a prendermi.
Arrivata all’albero che mi interessava mi fermai poggiandoci la schiena contro.
Pochi secondi dopo Harry mi raggiunse.
Si lasciò andare per terra ai piedi dell’albero.
-Tu mi vuoi morto.- disse ansimando mettendosi di schiena.
-Volevo portarti qua.- dissi alzando gli occhi verso i rami dell’albero.
Lui si mise seduto sull’erba.
-Come mai?-
-Ricordi che ho detto che il mio primo bacio è stato con Liam? È successo proprio qua.-
-Me lo vuoi raccontare?- mi chiese lui con un sorriso.
Mi prese in contropiede.
Mi aspettavo che evitasse l’argomento e invece voleva sentire la storia.
-Avevo di nuovo litigato a scuola e lui mi aveva fatto la predica così appena arrivata a casa avevo mollato lo zaino ed ero corsa qua. Mi raggiunse solo dopo un’oretta. Io ero qui sotto questo albero che guardavo le foglie che cominciavano a spuntare sui rami e lui aveva ricominciato a rompere mentre io volevo solo ascoltare il vento. Così l’ho baciato per farlo stare zitto. Lui è arrossito ed è tornato a casa.-
-Povero. Poi è stato strano quando vi siete rivisti?-
-Non tanto. Lui lo sapeva che non c’era nulla di sentimentale in quel bacio.-
-Non avevi paura che si innamorasse di te?-
-Avevamo 12 anni. Era l’ultimo dei miei pensieri. E poi perché avrebbe dovuto scusa?-
-Oh potrei darti un milione di motivi per cui avrebbe potuto innamorarsi di te.-
Sorrisi leggermente imbarazzata.
-Ero praticamente sua sorella. Il pensiero non mi ha mai nemmeno sfiorata. I miei però ci speravano un po’. Speravano che uno come Liam mi avrebbe aiutata a mettere la testa a posto.-
-Poveri illusi.-
Risi.
-Ci volevi tu a mettermi la testa apposto.- gli dissi con un sorriso.
-Ah perché così è apposto?-
Gli diedi un piccolo ceffone sul braccio.
Guardai di nuovo verso il cielo.
-Se mi vedessero ora.. credo non mi riconoscerebbero.- Harry si alzò da terra e si mise accanto a me scrutando il cielo.
-Io credo che saprebbero chi sei all’istante. Sei sempre stata così. Solo che la ciocca azzurra, il piercing e l’atteggiamento da dura lo nascondevano. Certo io allora non c’ero però credo che la parte migliore di te loro la conoscessero comunque anche se tu la nascondevi.-
-La parte migliore di me.. Liam era forse l’unico a cui non la nascondevo.-
-È facile essere migliori con lui vicino. Riesce a tirare fuori il meglio di tutti .-
-Quando vuoi ci riesci anche tu.-
-Grazie.- mi disse con un altro sorriso.
-Ok direi che è ora di mangiare.-
La cosa bella di Hyde Park era che ci trovavi di tutto.
Il cioschetto degli hot dog fu la salvezza per le nostre pance affamate.
Mangiammo seduti su un'altra panchina dando anche del pane alle papere che ci vennero vicine.
-Da piccolo ne ero terrorizzato.- disse.
-Come mai?-
-Mi avevano beccato quando avevo 7 anni.-
-Tu che gli avevi fatto per farti beccare?- chiesi.
-Perché pensi che io abbia fatto qualcosa di male?-
Continuai a guardarlo senza rispondere.
-Si ok va bene. Io gli avevo strappato una piuma.-
-Visto lo sapevo. Sempre il solito. Che volevi farci con la piuma?-
-Volevo regalarla a una che conoscevo.-
Scoppiai a ridere.
-Già a 7 anni a fare ste cose. Perché non sono stupita?-
-Non prendermi in giro. Io direi piuttosto: a 7 anni già a farsi male per una ragazza.-
-Dettagli. È il minimo che possiate fare per noi.-
-Infatti. Quello che ho sempre detto è che non mi farei nessun problema a prendere un pugno per una ragazza se lei sarà lì a curarmi le ferite.-
Gli sorrisi.
–Questa mi piace.- dissi appoggiando la testa sulla sua spalla.
-La paura delle papere poi quando ti è passata?-
-Un paio d’anni dopo. Avevo vinto un anatroccolo ad una fiera e così vedendolo crescere la paura mi è passata.-
-Bene. Perché quell’oca lì ha delle piume bellissime. Me ne prendi una?- gli chiesi.
-No dai per piacere non mi puoi fare questo.-
-Per favoreeeee.- dissi arricciando le labbra.
Lui sospirò e si alzò dalla panchina.
Inseguì l’oca per 5 minuti finchè lei non prese l’intelligente decisione di volare via.
Nulla di fatto.
-Non la inseguo nel lago.- mi disse.
-Me l’avresti presa veramente la piuma?-
-Se avessi le ali per raggiungere l’oca si.-
-Se tu avessi le ali ne avrei voluta una delle tue.-
-E io te l’avrei data.-
-Quindi niente ali, niente piume, che mi puoi dare in sostituzione?- chiesi.
-Quello che vuoi.-
-Tutto?-
-Tutto quello che ho, tutto quello che sono, tutto me stesso. Tutto.-
Il mio cuore aveva già preso la sua decisione prima ancora che me ne rendessi conto.
Gli sorrisi prima di alzarmi sulle punte dei piedi per baciarlo.
La prima cosa che vidi quando mi staccai e riaprii gli occhi furono le sue fossette.
-Ti accontenti di poco.- mi disse.
Ricambiai il suo sorriso.
In quel momento avendolo così vicino a me sentii qualcosa.
Qualcosa di strano in pancia.
Fame non poteva essere perché avevo appena mangiato.
Potevano essere solo.. le famose e mai provate farfalle nello stomaco.
Poteva essere un segno quello, anzi sicuramente lo era.
Avevo bisogno di esserne sicura perciò dovevo fare una cosa.
-Andiamo a casa? C’è una cosa che devo fare.-
Tornammo a casa ma non tolsi neanche la giacca.
Entrai in salotto.
-Liam. Metti la giacca. Devi accompagnarmi in un posto. È importante.-
-Oook.- un po’ titubante fece come gli avevo detto.
-Torno fra une mezz’oretta.- dissi a Harry dandogli un bacio sulla guancia prima di uscire assieme a Liam.
Appena fummo fuori Liam mi si fece vicino.
-Dove si va?- mi chiese.
-A trovare mamma e papà.-
 


*Look at me carrots*

eccomi qui col capitolo 15 :)
ecco al famosa giornata della decisione di Kitty che si svolge ad Hyde Park..
guardando le Olimpiadi alcune gare si svolgevano qui e mi è piaciuto tantissimo quindi ho deciso che era il posto ideale per questa giornata..
loro.. boh loro sono i soliti, fanno i cretini, ma forse finalmente qualcosa è cambiato ahah chi lo sa..
comunque la mia domanda è. Kitty riuscirà finalmente a decidersi su quello che prova oppure no?
devo ringraziare tutte le meravigliose creature hce continuano a leggere questa storia e tutte quelle che recensiscono sempre jsdbnjkg
la prima che recensisce avrà l'aticipazione :)
ah avrei in mente qualche ideuccia per una nuova FF.. 
ancora niente di sicuro però volevo almeno cominciare a fare il banner ma sono indecisa su come sarà la protagonista femminile quindi quale delle due qui sotto preferite? scrivetemelo nella recensione così poi decido, grazie :)
Byee
      Simo







 

  
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