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Autore: Soul of the Crow    18/08/2012    8 recensioni
Ci troviamo nella serie GO, il Quinto Settore domina il calcio e come sappiano, i SEED sono stati mandati con lo scopo di controllare le varie scuole; un'altra organizzazione ha avuto la stessa idea, ma invece di mandare dei giocatori per controllare le scuole, lo fa per liberarle.
Chi sono questi giocatori? I vostri OC! Ho bisogno di voi.
Se volete partecipare, vi aspetto dentro coi dettagli.
(Riscrittura completata)
Genere: Fantasy, Generale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo qualche ora… nella sala degli affreschi…
Si erano divisi per perlustrare la villa, ma anche dopo aver cercato per ore, non avevano trovato un granchè:
- Trovato qualcosa? - domandò Kita.
- Niente di niente. È già tanto se non ci siamo persi: questo posto è peggio di un labirinto. - rispose Isozaki irritato per aver girato a vuoto.
- Nemmeno noi abbiamo avuto fortuna: come faremo a trovare la Prigione dell’Eclissi Eterna di questo passo? - si chiese Hakuryuu, ma tutti lo sentirono:
- è questo il vero nome del posto chiamato ? - chiese Kariya.
- Non dovevi pronunciare il vero nome di quel posto. Se lo fai può succedere qualcosa di brutto. - disse Shuu avvertendo l’albino, ma era troppo tardi perché il pavimento della stanza cominciò a sgretolarsi: nessuno riuscì a dire o fare alcunché che cominciarono a precipitare.
 
Nel sottosuolo della villa…
Dopo essere caduti per qualche metro in profondità, vennero avvolti da aure verdi scure e viola che rallentarono la loro caduta, e poco dopo essere arrivati a terra, le aure svanirono e si trovarono davanti due persone: un uomo sulla trentina dalla carnagione pallida, gli occhi blu elettrico e capelli verde smeraldo legati in un codino, e una donna tra i venti e i trent’anni, dalla carnagione normale, i capelli viola raccolti in una coda alta e occhi verdi.
- Chi siete? - domandò loro Namikawa.
- Scommetto che siete delle spie di Pandora. - disse Tsurugi, evocando il suo avatar e preparandosi a tirare visto che aveva evocato una sfera di energia grazie al bracciale di Rika.
- No, fermo! Non far loro del male! - gli disse Shuu, mettendosi tra i due trentenni e Tsurugi. Poco dopo Hakuryuu lo raggiunse.
- E chi sarebbero? Scommetto che sono dalla parte di Pandora. - li accusò Sousuke Taki.
- Si inizia subito con le accuse eh? Comunque siamo qui per aiutarvi. - disse Yamato.
- Non avete ancora risposto: chi siete? - fece notare loro Mahoro.
- Io mi chiamo Yamato Kazetsuki. - rispose il trentenne.
- Io invece sono Nikora Violet. Siamo ex membri della Confraternita del Sole Nero. - si presentò la viola.
- Pandora ha fatto qualcosa anche a voi, vero? - chiese Hakuryuu.
- Infatti, poco dopo che voi due foste cacciati, deve aver fatto un incantesimo anche a noi per impedire che la ostacolassimo facendoci credere che fosse Nori. - gli rispose Nikora.
- Ma ora siete tornati alla normalità. - disse Shuu, ma il suo tono sembrava più quello di una domanda.
- Sì, ora è tutto a posto. - lo rassicurò Yamato, per poi rivolgersi nuovamente agli altri:
- Allora, volete il nostro aiuto o no? -
I ragazzi e le manager, esclusi Hakuryuu e Shuu, si riunirono:
- Non so voi, ma il loro aiuto potrebbe farci comodo. - disse Hyoudou.
- Se ci serve per perderci nuovamente in questa villa o per farci ammazzare da questa Pandora, allora è perfetto. - disse sarcastico Minamisawa.
- Nessuno ti ha interpellato. - lo riprese Yukimura.
- Stà di fatto che dobbiamo ritrovare i nostri amici, e se anche quella prigione è un labirinto come lo è stata la villa, potrebbero esserci d’aiuto. - disse Kishibe.
- Io continuo a non fidarmi. - aggiunse Ryuuzaki.
- E quando mai ti sei fidato di qualcuno? - gli domandò Miyabino.
- Dobbiamo darci una mossa. I nostri amici potrebbero anche essere passati a miglior vita a quest’ora. - fece notare loro Taiyou.
- E va bene! Dobbiamo salvare i nostri amici, quindi io vado con loro! Chi non vuole venire rimanga pure qui! - disse Tenma, animato da una determinazione strana persino per i suoi livelli.
Tutti lo seguirono e il gruppo, dopo un paio d’ore, arrivò davanti alla Prigione:
- Siamo arrivati. - annunciò Nikora, vedendo davanti a lei una grotta illuminata da bracieri di fiamme nere e dorate.
Yamato si avvicinò un attimo, e vide che le due guardie che dovevano sorvegliare la Prigione non c’erano; l’unica cosa che era rimasta di loro erano le loro armature nere  e dorate:
- Molto strano. Che cosa sarà successo alle guardie? - si chiese Yamato, per poi dirsi:
- Evidentemente, Pandora ha usato la loro energia per alimentare la Fiamma del Sole Nero e potrebbe aver fatto la stessa cosa con i campi di forza che proteggono le celle. - constatò Nikora, avvicinatasi alle armature.
Dopo un quarto d’ora di cammino il paesaggio non era cambiato, tranne per il fatto che i bracieri erano spariti e le fiamme fluttuavano qua e là:
- Non mi sembra un posto così terribile. - disse Shinsuke.
- Perché non hai visto ancora visto niente. - li avvertì Yamato.
Il gruppo continuò a camminare e, dopo poco tempo, si iniziarono a vedere le prime celle: erano delle semplici incavature nella grotta, disposte in fila lungo quella specie di “corridoio” di pietra, ma erano piuttosto grandi e la pietra lì era stata levigata, e l’entrata di quelle incavature era sbarrata da scudi di energia neri e dorati. O almeno da quelli che dovevano essere scudi di energia, perché sembrava fossero diventati trasparenti.
- Non capisco dove sono finiti i nostri compagni. Qui non li vedo. - constatò Tenma.
- Quanto sei impaziente! Comunque tra poco dovremmo esserci! - lo informò Yamato, notando che in alcune celle erano presenti degli scheletri.
Poi continuarono ad andare avanti e videro dei cadaveri, andando avanti ancora trovarono altri ragazzi e ragazze fortunatamente ancora vivi, che indossavano tute nere e dorate, alcune delle quali erano strappate in vari punti, dove si notavano tagli, da cui colava ancora il sangue, e che sembravano essere stati causati da un coltello o da una frusta; in altri punti vi erano delle ustioni ben evidenti, altri punti ancora erano ricoperti da strati di ghiaccio.
Ma non era finita lì: alcuni Emissari avevano gambe e braccia piegate in posizioni innaturali, dovevano essere fratturate.
Dopo un’altra oretta di cammino:
- I nostri bracciali hanno ricominciato ad illuminarsi! - disse Shindou.
- Vuol dire che siamo vicini. - li avvertì Nikora.
E la donna aveva ragione: poco dopo essere giunti ad un bivio, il bracciale di Kita emise un bagliore accecante.
- Che cosa ha questo bracciale? - chiese.
- Il suo possessore originario deve essere molto vicino. A questo punto non vi resta che andare avanti finchè anche gli altri bracciali non si comporteranno allo stesso modo. - li informò la Violet e tutti i possessori dei bracciali si sparpagliarono per la Prigione a cercare i loro amici.
- Chi possiede i medaglioni invece venga con me. - annunciò Yamato toccando un punto preciso in uno spazio nella roccia non occupato dalle celle, facendo apparire un passaggio segreto ed entrandoci, seguito da Ryuuzaki, Hyoudou, Shuu e Yukie.
 
Dopo un’altra mezz’oretta di cammino… lungo il percorso alternativo…
- Questo posto è terribile. Agli altri detenuti erano state causate ustioni in diversi punti del corpo, ferite sia profonde che superficiali dai quali ancora usciva il sangue causati da coltelli e fruste, fratture a gambe e braccia, e giurerei di aver visto anche qualcuno che era stato congelato o che veniva fulminato a intervalli di tempo regolari grazie ad un collare. Ma perché la Signora del Sole Nero fa subire loro tutto questo? - chiese Yukie.
- Non tollera chi fallisce e visto che aveva affidato agli Emissari il compito di eliminare i SEED, ha riservato loro la sorte che avrebbero dovuto toccare ai giocatori mandati dal Quinto Settore. Ma non pensate che sia finita qui. - rispose Yamato.
- La tortura peggiore è un’altra: un incantesimo che riporta alla mente di una persona i momenti più tristi della sua vita, talvolta anche i più traumatici. Così la vittima viene distrutta psicologicamente; solo in seguito la Signora del Sole Nero la uccide. - spiegò Shuu.
- Siamo arrivati: inserite i medaglioni in quegli incavi. - disse il trentenne indicando una porta circolare d’oro in cui erano presenti quattro incavature della stessa forma dei medaglioni.
Ognuno dei ragazzi inserì il proprio medaglione, e la porta si aprì in una stanza circolare in cui erano presenti quattro celle: non per niente erano riservate ai Quattro Grandi.
- Non capisco perché qui ci sono quattro celle separate dalle altre. - ammise Ryuuzaki.
- Qui sono rinchiusi i Quattro Grandi, ovvero degli Emissari che si sono distinti dagli altri per un’ottima tecnica e per potenza. E proprio perché considerati più potenti è stata creata una stanza per loro e a cui possono accedere solo i possessori dei medaglioni. - spiegò Shuu, per poi dirigersi vicino alle celle.
 
Intanto… nel gruppo guidato da Hakuryuu e Nikora…
La parte facile era stata trovarli e farli uscire dalle celle, ma dovevano ancora svegliarli:
- Non capisco perché non si svegliano. - disse Midori, la quale si era caricata un braccio di Aster sulle spalle. Gli altri ragazzi tenevano in braccio l’Emissaria a cui apparteneva originariamente il bracciale che possedevano, come nel caso di Kaori per Shindou, oppure se la erano caricata in spalla, come nel caso di Sibyl per Isozaki.
Stà di fatto che nessuno di loro apriva gli occhi, anzi continuavano a lamentarsi come se fossero in preda ad un incubo.
- Sarebbe ora che ve lo dica: questi ragazzi hanno subito di tutto e di più durante l’allenamento per diventare Emissari del Sole Nero. Si può dire che scosse elettriche, ustioni, tagli, le fratture e il congelamento non riescano a ferirli, così Pandora ha deciso di adottare un altro metodo di tortura. - disse Nikora.
- E quale sarebbe? - domandò Taiyou, mentre continuava a guardare Aoiri.
- Poco dopo aver teletrasportato qui gli Emissari con i palloni neri e dorati, la Signora del Sole Nero usa i suoi poteri per farli cadere in un incubo in cui fa rivivere le esperienze peggiori che hanno vissuto fino a quel momento. Li intrappola in quelle visioni e non dà loro la possibilità di andarsene. - lo informò Hakuryuu.
- Ma che cosa sono i segni che hanno al polso destro? - gli chiese Tenma, vedendo un anello di rune nere sul braccio di Kuromi.
- Significa che sono stati privati del loro keshin. Quei segni rimarranno finchè non recupereremo i loro avatar. - gli rispose l’albino.
- Ma i keshin sono delle emanazioni spirituali di una persona, come è possibile rubarli? - gli domandò Tsurugi, il quale si era caricato Rika sulle spalle.
- Pandora può fare questo e molto di più, e i loro avatar le servivano per un motivo preciso. - s’intromise Nikora, ma non finì il discorso perché vide ritornare il gruppo guidato da Shuu e Yamato: l’ex Emissario si era caricato Ayla sulle spalle, così come Ryuuzaki aveva fatto con Hayley, Hyoudou teneva in braccio Fiammetta e Yukie si era caricata un braccio di Alan sulle spalle e gli teneva un braccio intorno alla vita.
- Ora che ci siamo tutti, è meglio uscire da questo posto. - annunciò Yamato. Tutti annuirono, e si incamminarono per verso l’uscita.
 
Mentre percorrevano la via di uscita…
- C’è qualcosa di strano: io mi sarei aspettata di trovarli in condizioni ben peggiori di queste. Che Pandora ci sia andata piano di proposito? - si chiese Nikora.
- Dubito, sai di cosa è capace quella donna. E poi sai bene che per quel rituale le servivano anche i Keshin Proibiti, e per prenderli doveva indebolire i ragazzi, ma non ucciderli, altrimenti gli avatar sarebbero morti con loro. - le ricordò il trentenne, ma venne richiamato dal portiere della Teikoku:
- Yamato, avrei una domanda. - gli disse all’improvviso Miyabino, mentre teneva in braccio Erika.
- Cioè? Come faremo a liberare i ragazzi dall’incubo e riprendere i loro keshin? -
Il portiere della Teikoku annuì.
- Per la verità non lo so: non è mai successo che qualcuno di noi usasse quel sortilegio, ma forse potremo fare qualcosa usando la Fiamma del Sole Nero. - rispose il trentenne.
Il gruppo allora si diresse verso la stanza della Signora del Sole Nero, e per farlo ci impiegarono poche ore, visto che dovevano ancora uscire dalla prigione e che Yamato e Nikora conoscevano una scorciatoia che li avrebbe portati appena fuori dalla stanza di Pandora:
- Siamo arrivati. - disse Nikora, per poi aprire la porta che conduceva alla stanza di Pandora.
Ma non sapevano che ciò a cui avrebbero assistito, avrebbe svelato i misteri dei loro compagni Emissari, e della Confraternita del Sole Nero.
 
 
Angolo di Emy
Questo capitolo non mi soddisfa molto a dir la verità: io ho fatto del mio meglio, ma ho dovuto riscriverlo varie volte.
Ho voluto solo illustrare gli effetti delle torture, e alla fin fine ci sono andata molto leggera: non mi andava di infierire ulteriormente sugli Emissari dopo quello che gli ho già fatto passare.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e nel prossimo capitolo verranno svelati i dettagli del piano di Pandora e della storia delle Gemelle del Sole Nero.
Grazie a chi recensisce e segue.
Bacioni
Emy
  
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