Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
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Autore: smarties89    18/08/2012    2 recensioni
“Nella vita puoi avere un numero illimitato di seconde possibilità. Alla fine però le esaurisci. Con il senno di poi, sono stato molto fortunato, così ho deciso di non sfidare più la sorte. (…) Ogni giorno sono contento di aver trovato la forza di prendere la strada giusta.” (Slash)
CONTINUAZIONE DI 'SAVE ME'
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scott era stato arrestato una sera in un parcheggio del Lavish: lo presero mentre era seduto in macchina con una tipa e avevano della roba. Lui era già in libertà vigilata, e quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.

Quando Slash tornò a casa, dopo essere andato a parlare con il manager della band per capire come affrontare la situazione, gli leggevo in faccia che era preoccupato.

Mi disse che con il manager avevano deciso di non fare nulla, di aspettare che Scott fosse rilasciato e che avesse cominciato la disintossicazione prima di avviare l'incisione dell'album

 

Che dicono gli altri?”

 

E che vuoi che dicano?! Aspettiamo...Scott è troppo in gamba e ormai siamo una band, non lo molliamo per questa cosa...inoltre lui tiene al nostro progetto perciò sono certo che si impegnerà per migliorare!”

 

Annuii in silenzio.

 

Sophia, stai tranquilla che davanti a noi Scott non ha mai nemmeno parlato di droga. Sa che per noi è un argomento più che delicato!”

 

Annuii di nuovo.

 

Ti vuoi fidare di me per una volta? Ti ho già detto che amo troppo te e Joy per ricaderci e rischiare di perdervi!”

 

Mi fido...sono così stanca, Saul...” sussurrai. Le notti in bianco continuavano ed ero distrutta.

 

Perchè non te ne vai a letto, amore?”

 

Tanto fra un'ora devo alzarmi di nuovo...”

 

No, senti...tu ora vai a dormire. Resto io con Joy, mi occupo io di tutto. Sono stato così assente in questi ultimi tempi e non mi sono accorto che tu sei stanca morta. Tanto finchè Scott non si sistema siamo fermi; ora tocca a me fare un po' di notti in bianco.”

 

Grazie” sussurrai, scivolando già nel sonno.

 

Saul mi prese in braccio e mi portò in camera da letto; mi sistemò sotto le coperte e, senza che nemmeno me ne rendessi conto, ero già nel mondo dei sogni.

 

Mi risvegliai 13 ore dopo, alle 10 del mattino; quanto tempo era che non dormivo così tanto? Mi sembrava una vita...e quella mattina mi sentivo bene come non mi accadeva da mesi. Una notte intera senza alzarsi...un sogno.

Andai subito in camera di Joy e aprii lentamente la porta; sulla poltrona accanto alla culla, c'era Slash addormentato con la testa all'indietro e la bocca aperta...e con in braccio Joy, con un ditino in bocca e l'altra manina che stringeva il pollice di Saul.

Quella scena era così bella che corsi in salotto a prendere la macchina fotografica...feci un sacco di fotografie, una più bella dell'altra. Non vedevo l'ora di mostrargliele!

Sicuramente la loro doveva essere stata una notte agitata, perciò decisi che quel che ci voleva per mio marito era una colazione sostanziosa.

Preparai i pancakes che tanto amava e apparecchiai la tavola con cura; terminai giusto in tempo per vedere uno zombie entrare in cucina e non potei fare a meno di ridacchiare.

 

Cosa ridi...sono a pezzi...”

 

Ora mi capisci? Buongiorno amore mio...” gli dissi dandogli un lieve bacio sulle labbra.

 

Si accomodò al tavolo e si svegliò improvvisamente vedendo una pila di pancakes profumati sotto il suo naso.

Li trangugiò in un nano secondo.

 

Ci volevano” disse ancora con la bocca piena.

 

Vedo che ti sono piaciuti”

 

Come fai te i pancakes!” mi rispose facendomi l'occhiolino.

 

Mi alzai dalla mia sedia e andai a sedermi a cavalcioni su di lui. Mi attaccai vogliosa alle sue labbra e lo sentii rispondere con desiderio; in poco tempo il bacio divenne sempre più profondo e potevo sentire chiaramente la sua erezione sotto di me. Mi prese in braccio e con agilità mi portò in camera da letto, senza staccarsi dalle mie labbra.

Facemmo l'amore con passione e desiderio e, una volta che ci ritrovammo abbracciati a letto, mi disse:

 

E se facessimo un altro bambino?”

 

Lo guardai perplessa. “Saul, Joy non ha nemmeno un anno!”

 

E allora?”

 

Non credi sia un po' presto?”

 

Beh, no...poi crescerebbero insieme, andrebbero ancora più d'accordo...”

 

Oddio...io...non lo so...”

 

Senti, non deve arrivare per forza adesso, no? Interrompi la pillola e poi quando arriverà, arriverà...”

 

Sapevo che era una follia, dato che la nostra primogenita aveva appena sei mesi...ma sentirgli dire quelle cose mi rese talmente da felice da non desiderare altro che un altro figlio da lui.
 

  
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