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Autore: twisted__    18/08/2012    2 recensioni
Un Severus Piton tormentato dagli occhi del ragazzino tanto odiato alla ricerca di una donna ormai persa, Hermione e Harry legati da un filo invisibile che non si decide ad accorciarsi e una storia raccontata a più voci. Cosa succederebbe se Harry decidesse di esser meno cauto? Come può Hermione gestire un sentimento che prova da quattro anni?
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Si avvicina il giorno del ritorno ad Hogwarts, il movimento qui al Quartier Generale comincia a farsi sentire. E’ l’ansia dello studente che torna a scuola, del ragazzo che non ha voluto fare i compiti e non sa come farà. Quell’ansia la conosco molto bene e tu come me la conoscevi.
Mi sembra così assurdo ora essere qui, nella casa dalla quale sono evaso e dove poi, grazie a te, non sono tornato tanti anni.
Poi hai avuto Lily, il tempo di farmi padrino, e sei morto, James. E mi sento così in colpa di aver avuto molto più tempo io con te che tuo figlio Harry con voi.
Vedessi come ti somiglia, James. Hai tuoi stessi ricci nerissimi, il corpo sottile e l’abilità del Cercatore.
Gli occhi sono di Lily, ma tutto quello che vi è dentro non appartiene a nessuno di voi. E’ incubo quello che gli vive nelle iridi e se vi avesse conosciuto lui l’orrore non lo conoscerebbe.
Forse nemmeno io saprei cos’è.
Quando sono andato ad Azkaban, la mia anima era talmente marcia e assetata di vendetta che nemmeno i Dissennatori l’hanno voluta. Con la tua morte non è rimasto in me un briciolo di felicità. Volevo solo trovare Peter Minus e ucciderlo. Ucciderlo come lui aveva fatto con te vendendoti al nemico.
Avevamo giurato solennemente di non avere buone intenzioni, ricordi? Solo uno di noi ne ha avute di cattive.
Pensavo meritasse la morte, poi ho trovato tuo figlio Harry. Con lui ho visto come Peter viveva, nascosto in un corpo di topo. Ho capito che la sua vita è peggiore di ogni morte, ovunque sia ora. Ed è stato Harry a farmelo capire.
E’ il tuo degno figlio, James. Talmente degno che a volte mi sembra di riaverti qui, con me, a descrivermi gli occhi di Lily. Harry quest’anno tornerà a scuola e le sue chiacchiere con Ron ed Hermione mi fanno tornare con la memoria alle nostre notti bianche a cercare di finire tutti i compiti.
Mi manchi, James. Sei stato il mio migliore amico, l’unico al mondo. Remus di te non parla mai, ma glielo leggo negli occhi che manchi tanto anche a lui.

Il tuo migliore amico.
Sirius.

***

“Non so come farò con tutti i compiti di Piton che non ho fatto, con tutto che è stato qui tutta l’Estate!”
“Te la cavi, Ron. Ovviamente vorrai copiare da me, vero?”
Gli occhi del rosso si posano speranzosi su Hermione.
“Ti amerei per sempre”.
Hermione lotta per addormentare il fastidio che dentro di lei cresce inspiegabilmente.
“Certo, per un paio di pergamene”.
“Ti ha dato fastidio?”
“Io..”
La porta si apre spinta da Harry che silenzioso entra sorridendo ai due. Hermione indaga nel suo sguardo e decide che è tutto normale.
“Perché smettete di parlare se entro io? Cosa fate, loschi traffici?”. Lo dice ridendo ed Hermione ride con lui. Anche Ron sorride, poi riacquista il suo tono risentito e parla.
“Hermione se l’è presa perché le ho detto che la amerei per sempre solo se mi passasse i compiti.”
“E dai, Hermione, lascialo copiare! Pensa che fra un anno con tutte le probabilità tu e Ron avrete da frequentare corsi talmente diversi che Ron non potrà copiare nemmeno una A”.
Hermione sorride e lascia le pergamene a Ron che borbotta un “grazie” arrabbiato.
“Che c’è?Scherzavo! Puoi copiare!”
“E’ che solo se te lo dice Harry tu cedi!”
Fiamme.
Le sembra che il viso abbia preso fuoco. Probabilmente arrossisce violentemente perché Ron sembra notarlo e anche Harry pare accorgersene.
“Ma che dici! Pensa a copiare che se parli ancora mi prendo tutto!”
Ron sembra urtato, non sa se per il rossore o per la frase.
Harry ha uno sguardo indecifrabile.
Ha fretta di cambiare argomento, di riacquistare il controllo.
“Harry, tu vuoi copiare?”
“No grazie, a me non frega niente dei compiti.”
“Da quando chiedi se qualcuno vuole copiare? Lo vedi?”
“Ron taci! Quante storie!”.
Ha paura di avvampare di nuovo. Decide di cambiare subito argomento, distogliersi di dosso ogni attenzione.
“Harry, come sarebbe che dei compiti non ti importa?”
“I Dursley non me li fanno fare e poi ho pensato ad altro”.
“Altro?”
“Sì. Tipo che morte avesse colto i miei amici, cosa ci fosse di così urgente da fare per non scrivermi neanche “ciao” e se di voi fosse rimasta traccia o avessi sognato tutto.”
Hermione aspetta. Sa che il fuoco non è cessato ancora.
“O anche a Cedric Diggory, perché no”
Adesso sembra aver esaurito i colpi. Hermione sospira, di nuovo torna lo sguardo indecifrabile di Harry. Lui fissa il muro. Spara e poi guarda il muro, come fosse niente.
Lo odia.
“Hai finito?”chiede tremando con le mani e con la voce “se non hai altro da dire io vado giù ad aiutare la signora Weasley.”
Lascia la stanza col viso in fiamme e il cuore incenerito. Le mani le tremano per la rabbia e la frustrazione. Ha gli occhi gonfi di lacrime, ma non le lascia andare.
L’orgogliosa Hermione sa che se piangi hai già perso.
E lei non spreca lacrime per nessuno, mai.
Nemmeno per Harry Potter.

***

La stanza sembra esser rimasta vuota pur essendoci due persone ancora.
Ron non parla, guarda Harry allibito e rosso fino alla punta delle orecchie.
“Perché le hai detto quelle cose?”
“Perché è quello che sento e ti dirò, non mi importa se quello che sento è scomodo per gli altri”
“Nessuno mette in dubbio quello che senti”
“Ah sì? Tanto è vero che la vita è andata avanti senza curarsi di come sono stato io.”
“Ti abbiamo chiesto scusa, ci siamo spiegati, cosa vuoi ancora? Il tappeto rosso?”
Ora Harry urla.
“Avrei voluto un po’ di vicinanza in più quando tutto quello che ho ricevuto quest’estate erano le lettere di Sirius che mi chiedevano di mantenere la calma, come se fossi un pazzo!”
“Sei tu che non permetti alle persone di starti vicino e nemmeno ti accorgi di come ti guarda!”
“Come mi guarda chi?”
“Hermione! Chi altrimenti? Ti sei mai voltato a vedere con che occhi ti guarda quando stai male, quando ti comporti così?”
Ora i suoi occhi verdi sono grandi e interrogativi. Nessuna traccia di rabbia li colora, c’è solo lo spavento a governarli.
“Come vuoi che mi guardi?”
“Oh andiamo! Lei muore per te!” Ron sbuffa, non sa se per la rassegnazione o la rabbia.
“Ma scherzi? Ron, chi dovrebbe voltarsi a guardare sei tu. Lei ha sempre avuto un debole per te.”
Il rosso e il moro si guardano silenziosi per qualche secondo. Ron guarda l’amico uscire dalla stanza e resta solo con le sue domande. 


Nota: Salve a tutti voi che leggerete. Ci tenevo a precisare che non tutte le scene sono realmente presenti nel libro, alcune le ho inventate solo per mandare avanti la storia, tipo la scena del litigio fra Ron e Harry e la lettera di Sirius. Anche più avanti nella storia, come in qualche altro capitolo più indietro, potrete trovare di queste scene, per cui vi invito a leggere il tutto senza soffermarsi sulla effettiva esistenza di certe scene nel libro. Un bacio e grazie per tutto il tempo che dedicate a recensirmi.
   
 
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