Ormai la settimana era finita. Rose e Lily avevano deciso di completare tutti i compiti ricevuti.
Così Rose, la domenica mattina, si ritrovò in biblioteca a cercare Severus per poter finire con lui i compiti di Pozioni. Quella era, infatti l’unica materia che non aveva ancora svolto.
Il serpeverde era seduto ad un tavolo. Teneva un libro appoggiato al tavolo, proprio di fronte a se. Il suo corpo era piegato in avanti, tanto da farlo sembrare gobbo. I suoi capelli facevano da tenda davanti a se.
Sembrava totalmente preso dal libro. All’inizio, infatti, Rose decise di non avvicinarsi per lasciarlo studiare. In un secondo momento, invece, ragionò che anche Pozione fosse una materia, quindi avrebbe potuto studiare quella assieme a lei.
Si sedette, così, al suo fianco. Il ragazzo non le lanciò nemmeno uno sguardo.
Cosa che, invece, avrebbe fatto ben volentieri se ci fosse stata una certa rossa al posto di Rose.
- Allora, Severus, cosa stai studiando d’interessante?- Chiese, cercando di essere gentile, per trovare un modo d’iniziare una conversazione.
- Sto studiando Difesa contro le Arti Oscure.- Rispose secco il giovane.
- Stavo pensando... fra quanto riesci a finire Difesa?- Rose si stava davvero sforzando di calmare le acque e far spiccicare qualche parola in più al moro.
Severus sollevò lo sguardo puntandolo in quello smeraldo di Rose.
- Che t’interessa?- Il suo tono restava freddo. Riabbassò lo sguardo, maledicendo mentalmente la troppa somiglianza fra gli occhi di Lily e quelli di Rose.
La grifona fece finta di nulla, sospirando prima di parlare:- Abbiamo i compiti di Pozioni da fare. Come spero tu abbia già immaginato Lumacorno vuole che li facciamo assieme. Anche perché si tratta di dover fare anche una pozione nel modo corretto.-
Severus sollevò un sopracciglio, prima di parlare nuovamente:- Sì, lo immaginavo. Però potremmo anche fare uno una cosa e l’altro un’altra. Non dirmi che sei incapace di fare una pozione corretta.- La punzecchiò.
La giovane sorrise per tutta risposta, prima di aggiungere:- No, ma penso che insieme ci potremmo aiutare... Voglio fare il compito al meglio.-
La serpe la guardò per pochi attimi, prima di distogliere nuovamente lo sguardo.
- Se riesci ad aspettare mezz’ora lo facciamo insieme.- Borbottò.
Rose si alzò, andandosi a prendere un romanzo che iniziò a leggere attendendo il moro.
Come predetto da Severus mezz’ora dopo quest’ultimo si alzò, dopo aver completato il proprio compito. Osservò Rose leggere con la massima attenzione. Una ciocca dei suoi capelli castani ogni tanto le ricadeva davanti agli occhi morbidamente. Lei la prendeva e la spostava dietro l’orecchio.
Severus sbuffò. Certo era una bella ragazza niente da dire, ma non avrebbe mai pareggiato minimamente lo splendore della rossa amica.
Si diresse ad una scansia e prese il libro di Pozioni che sarebbe servito loro.
Si avvicinò al tavolo notando che la castana non si era mossa di una virgola, probabilmente perché non si era accorta di nulla.
Posò l libro senza stare attento alla delicatezza usata davanti alla compagna. Il libro fece un sonoro schiocco colpendo il tavolo. Rose sollevò lo sguardo, fissando il tomo che si trovava dinanzi a se. Poi voltò lo sguardo su Severus.
- La prossima volta prova ad usare un po’ più di gentilezza! Non sono ancora diventata sorda. Bastava che mi dicessi qualcosa tipo: “Ho fini...”- Si bloccò al notare lo sguardo irritato del ragazzo, che senza rispondere aprì il volume.
Rose lo osservò. Era concentrato sui propri pareva quasi che gli piacesse farli. Persino lei che era la Prefetto di Corvonero e non si era mai persa una parola dei professori non amava studiare. Chissà cosa aveva di diverso quel ragazzo. Forse era l’amore della conoscenza... possibile?
Si concentrò a sua volta sul compito. Di sicuro farlo col migliore pozionista dava una maggiore possibilità ad entrambi di completare il compito in modo eccellente.
- Ecco qua. Come immaginavo basta fare il riassunto di queste dieci pagine.- Indicò Severus, rendendosi definitivamente utile.
- Grazie... che libro è?- Chiese Rose, prima di osservare la copertina senza, però, perdere il segno.
“Pozioni e Rimedi di tutti i tipi” si riusciva a leggere in risalto su di essa.
Quel titolo se lo sarebbe dovuto ricordare e avrebbe dovuto usarlo più spesso, si disse.
Severus la stava osservando con una nota di divertimento nello sguardo.
- Che c’è?- Chiese Rose, voltandosi a guardarlo.
- Sei sicura di voler iniziare il compito?- Le chiese, continuando ad osservarla con la stessa espressione di prima.
- Certo, perché? Che idea avevi?- Chiese Rose.
- Nulla di che, solo che io l’avevo già fatto. Quindi, direi che se non vuoi sprecare tempo ora, anche perché dopo io non ne avrò più da concedertene... beh, potremmo fare la pozione.-
Rose annuì. - D’accordo. Dico alla bibliotecaria che lo prendo in prestito e ti seguo.-
I due si alzarono, lei andando a prendere in prestito il libro e lui pensando a come far sì di poter essere perdonato da Lily. Magari quella ragazzina gli sarebbe tornata utile. Sogghignò.
Se lei avesse parlato con le amiche in modo positivo di lui, probabilmente Lily avrebbe pensato di scusarlo.
La bibliotecaria accettò di dare in prestito il libro a Rose, lasciandola andare via senza tanto dilungarsi. Il probabile motivo di tale trattamento privilegiato era che Madama Chips non c’era ancora.
I due giovani si avviarono senza proferire verbo verso la Stanza delle Necessità, dove sarebbero apparsi tutti i calderoni e gli ingredienti di cui avessero bisogno.
Pochi minuti dopo si trovavano entrambi davanti al medesimo calderone. Severus sollevò il libro del Principe Mezzosangue.
Rose ricordava bene tutte le volte che lo zio Harry le aveva raccontato la storia del Principe, senza però spiegarle chi fosse. Ricordava bene come il Principe fosse legato a quel libro pieno di misteri.
Lo continuò ad osservare. Cosa ci faceva il libro del Principe nelle mani del Preside Snape?
- Allora, iniziamo?- La richiamò alla realtà Severus.
Rose non rispose, presa com’era a fissare quel libro.
Severus aprì il libro, iniziando ad usarlo.