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Autore: hermione_harry4ever    02/03/2007    1 recensioni
Hermione è davvero in clima di cambiamento in tutti i sensi:cambia fisicamente,gli affetti diventano amori e le amicizie diventano complicate a causa dei conflitti degli interessi,e poi da un pò di tempo stà succedendo qualcosa di strano... Vi auguro una buona lettura!! Recensite in tante
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nell’ufficio del preside

Nell’ufficio del preside

 

 

“Ginny, Ginny!”Urlò Hermione nel panico più totale.

Tutti si girarono verso di lei: aveva gli occhi gonfi per il pianto, trucco sciolto, capelli spettinati, i polsi rossi e i vestiti tutti stropicciati.

“Hermione, che ti è successo?”disse Ginny impaurita fermando una vivace conversazione con le sue compagne di scuola.

Hermione a stento riusciva a tenersi in piedi: a stento attraverso la sala, sedendosi proprio vicino Ginny abbracciandola forte e iniziando a piangere di nuovo.

Tutta la sala stette ad ascoltare.

“Ginny, è successa una cosa terribile!”e di nuovo a piangere.

“Calmati. Fai un respiro profondo e poi parla”disse, cercando di farla calmare.

Così fece; Riempì i suoi polmoni fino al limite, e poi dopo riprese a parlare trattenendo le lacrime.

“Mentre Ron e Harry facevano pace, io sono uscita perché volevo raggiungerti”si fermò per asciugarsi le lacrime.

“Forza, continua”

“le scale come il solito si erano spostate, e io le stavo aspettando, quando Malfoy mi ha raggiunta”

Ginny trasalì

-Che l’abbia violentata!?pensò con terrore

“Io gli ho detto bruscamente di andarsene, ma più lo dicevo, più lui si eccitava e provava ad avere un contatto con me. Mi ha preso i polsi”dicendo ciò, li fece vedere all’amica: erano rossissimi.

“Deve averti stretta molto”constatò Ginny ancora scandalizzata.

Hermione fece un cenno con la testa “Per fortuna Ron e Harry erano usciti dal dormitorio e mi hanno difesa, ma…”

“Cosa?”

La ragazza tremava. I sensi di colpa erano rivenuti a galla.

“Come ho potuto, perché l’ho fatto!”

“Cosa Hermione?Cosa?”

“Sono un mostro!Un mostro orrendo!”continuava a ripetersi.

“Hermione, che stai farneticando?”urlò Ginny.

“La rissa si stava facendo sempre più violenta…Continuavo a dire “Basta, finitela, ma non mi sentivano. Poi all’improvviso ho scagliato un incantesimo che li ha scaraventati a molti metri di distanza”e pianse disperata.

Ginny rimase incredula, senza parole. Le faceva male vedere la sua amica piangere, disperarsi, ma non sapeva proprio cosa dire.

Fece la cosa più semplice: la abbracciò finché Hermione non si calmò.

“Sono un mostro!Ho lanciato un incantesimo contro i miei amici!Come ho potuto!”Diceva in modo ossessionato.

Non riusciva a darsi pace.

Malediva Draco che non la lasciava stare, malediva quelle maledette scale, ma per di più malediva se stessa.

Se lei si fosse difesa, se lei non avesse chiesto aiuto ai suoi amici, forse tutto questo si sarebbe potuto evitare.

Si sentiva terribilmente debole e incapace di controllarsi.

Ginny ascoltava le parole di Hermione senza dire niente. L’ascoltava e la lasciava sfogare, credendo che fosse la cosa giusta da fare.

Ad un certo punto smise di abbracciarla. Ciò fece dirigere la testa di Hermione verso la direzione dove era rivolta la testa della sua amica: la Mc Grannit era sulla soglia della Sala.

Hermione iniziò a tremare e a mangiucchiarsi le pellicine delle dita, mentre dagli occhi sgorgavano lacrime a fiocchi.

“Hermione, sii forte!Non piagnucolare più, e fai giustizia ai tuoi amici punendo Malfoy!”urlò Ginny che scosse violentemente Hermione che sembrava fosse andata in trance.

Lei annuì debolmente, si asciugò le lacrime, si alzò e a testa alta e con lo sguardo di fuoco si apprestò a raggiungere la prof.

Voleva vendetta e giustizia, questa volta quel Malfoy non se la sarebbe scansata!

-Forza e coraggio-si ripeteva in mente, come supporto morale.

“Seguitemi, Signorina Granger”disse la prof con voce materna.

 

Si avvicinarono ad una colonna, che una volta aperta, portava all’ufficio del preside.

“Cioccorane”era la parola d’ordine

A quelle parole, apparvero delle scale a chiocciola. Percorse tutte, Hermione vide per la prima volta l’ufficio del preside.

Era pieno di cianfrusaglie, libri…

Subito l’attenzione di Hermione fu catturata da una creatura stupenda: una fenice. Era rosso fuoco, proprio nel momento più bello della sua breve vita.

Subito la fenice si avvicinò, e si posò sulla sua spalla: non pesava nulla.

Lei l’accarezzò, facendo scorrere le sue piccole mani sul suo morbido piumaggio.

Ma il suo rituale fu interrotto dalla voce del preside che disse “Grazie prof Mc Grannit. Per favore, può lasciarci da soli?”

La prof uscì subito

 

“Ciao Hermione, accomodati”

Hermione si sedette su una morbida poltrona dopo aver posato la fenice sul suo rametto.

“Lei si chiama Funny, e come tu sicuramente saprai è una fenice”

“Si, ed è bellissima”

“Senti Hermione, ora ti chiedo di raccontarmi per filo e per segno cosa ti è successo”

Hermione respirò profondamente e poi iniziò a raccontargli tutto, delle scale che si erano spostate, di Draco che la voleva baciare, di Harry che l’ha difesa, di Ron che voleva sedare la rissa e di lei che ha scagliato un incantesimo cercando di dividerli.

I suoi occhi divennero lucidi, ma non pianse. Si era promessa di non essere mai più così fragile.

Il professore ascoltava interessato il discorso e poi alla fine disse.

“Tu non ti devi sentire in colpa, in fondo non era una cosa voluta, bensì è stata una cosa istintiva, improvvisa, quindi non ti angustiare!

Per quanto riguarda Malfoy, lui dovrà essere giudicato dal tribunale dei maghi minorenni, poiché ha cercato di abusare di te. Poi parlerò con il prof Piton per vedere la punizione momentanea.

Ora vai nel dormitorio, rimettiti in sesto e quando vuoi, pure durante la notte, potrai andare a trovare i tuoi due amici, che si sono comportati davvero da due eroi”disse, aprendole la porta.

Hermione scese in fretta dalle scale, andò nel dormitorio, si fece una doccia, si riaggiustò di nuovo, e l’ora di cena ritornò nella Sala Comune, dove l’aspettava ansiosamente Ginny.

Mangiò come una furia, e in mezz’ora aveva mangiato primo, secondo, contorno, frutta, dessert…

Ginny la guardò con gli occhi che erano quasi fuori dalle orbite.

“Ginny, ti dispiace se vado a trovare Harry e Ron?”

“Vai pure, poi ti raggiungo”

Hermione porse l’attenzione nel tavolo dei Serpeverde. Tutti, infatti, guardavano il posto di Draco vuoto.

La voce ormai si era sparsa, tutti sapevano che Malfoy aveva cercato di violentarla, e tutti sapevano che aveva litigato in modo feroce contro Potter…

 

 

 

 

 

Rieccomi con la mia fan!mi scuso per non essermi fatta più sentire,ma ho studiato fino a tardi per qualche settimana!!

Vi invito ancora a recensire numerose!!

 

 

 

 

 

Ciao!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  
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