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Autore: i am a gipsy    18/08/2012    4 recensioni
Questo odore...questa voce...mh, forse oggi doveva venire Anne?
FERMI TUTTI. Ditemi che non è possibile. Se c'è Anne, c'è pure...
« Cos'è, non riconosci più il tuo migliore amico? » ridacchia ancora la voce, e sento benissimo che il ragazzo sopra di me mi stringe.
Deglutisco, girandomi lentamente. Lui si alza un pochino per aiutarmi, e dopo si distende ancora su di me.
« Alla buon'ora. Buongiorno, Michelle. » mi sorride. Cazzo, rischio di morire se mi sorride ancora così.
Sospiro, allungandomi un po' per baciargli una guancia tenera.
Così tenera, che si taglia con un grissino.
No, ma che minchia c'entra ora la pubblicità?
« Buongiorno...Harry. » tento di fare un sorriso, ma sono sicura che quella che è uscita sembra una smorfia.
Ebbene sì, signore e signori, il ragazzo disteso sopra di me è Harold Edward Milward Styles.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Minchia, diventi ogni giorno più bassa!

Prologo



« Ciao bella, ti va di ballare? » mi giro per vedere chi cazzo è che rompe.

Sono molto fine, lo so.
Vediamo: alto, secco...dei capelli orrendi ed occhi di un colore indefinibile. Colpa delle luci, che volete?
Sembra ubriaco...no, aspetta, lo è. Ed ha la mano in un posto proibito.
« No, e se non levi subito quella mano dalla mia gamba e sparisci, spedisco le tue palle a far salotto con le tonsille. »
Il tipo si mette a ridere ed una mano si posa sul mio braccio. Ma non è del tizio.
« Senti coglione, lascia stare mia sorella e smamma. » ho mai detto di amare mio fratello?
Non credo, ma forse basta pensarlo. Magari è telepatico!
« Grazie facocero. Ora X? » salgo in macchina e mi allaccio la cintura.
Non che sia un'abitudine, ma pochi mesi fa ho avuto un incidente e non ci tengo ad andare di nuovo in ospedale.
Odio il bianco. E poi l'ospedale puzza di morto. Rispetto per i malati ed i morti, eh.
« Non c'è di che, fenicottera. Eh, a quanto pare sono già le tre. » neanche il tempo di respirare, che David parte in quarta. 
Se non ci fossi abituata, lo manderei a cagare.
Ah, David. Il mio amato – si fa per dire – fratello di 19 anni. Leggasi: primogenito che ha avuto un culo enorme a prendere gli occhi azzurri di mamma.
Per il resto, ci assomigliamo molto: stessa zazzera castana e stesso naso. Ma lui è più stronzo.
Casa nostra non dista molto dalla discoteca, perciò arriviamo a tempo di record. Uffa, ed io che volevo ascoltare l'Mp4. 
Vaffanculo a David ed alla sua guida veloce.
Prima di entrare in casa, mi sfilo le scarpe – rigorosamente ricoperte di vomito – e seguo David in cucina.
Luce accesa. Oggi mi sa che toccava a mamma aspettarci.
Seh, i miei sono talmente ansiosi, che fanno a turno per aspettarci svegli fino alle tre, alias l'orario in cui torniamo sempre.
« Mamma...mamma, cazzo, svegliati! » la scuoto piano e apre finalmente gli occhi. Arriccio il naso.
« Minchia, quanto sei cessa. » sussurro, mentre lei scoppia in una risata silenziosa.
E' sempre così. Ci insultiamo scherzosamente fin dalla notte dei tempi.
« Tu non sei messa meglio. Su, vai a letto. Vado a salutare Dave. » le do un bacio sulla guancia, e salgo le scale.
Minchia, che sonno. Ma devo struccarmi, se non voglio diventare un panda marrone.
Dai, dai, dai, dai. Okay, l'occhio destro è passabile.
Forza, forza, forza, forza. Bene, anche l'altro occhio. Un passatina al resto del viso...ERA ORA, CAZZO!
Crollo sul letto e...uh, vedo nero!



Sento la testa pesante. Saranno i capelli, magari domani mi raso a zero come Britney Spears.
Anzi, no. Non voglio finire come lei: cessa, pazza, tossica, alcolizzata, detenuta (?) e...
« Michelle? » chi CAZZO è che interrompe le mie riflessioni, talmente profonde da far paura ad Einstein?
« Mmmh. » mugugno, tirandomi la coperta sopra la testa, ma con lentezza. 
Non voglio rischiare di morire per il mal di testa, ho solo sedici anni e mezzo.
Sento una risata familiare, ma sono talmente intontita da non riconoscere l'invasore. Seh, è maschio.
Ed ha deciso di distendersi su di me. Ma sì, fai pure con comodo, eh. Tanto io sono di pasta frolla!
Ora che ci penso, oggi c'era qualcosa, ma non ricordo...doveva venire qualcuno...
« Tua madre mi ha detto che sei rientrata tardi ieri sera...ti sembrano cose da fare? » sussurra nel mio orecchio.
Questo odore...questa voce...mh, forse oggi doveva venire Anne?
FERMI TUTTI. Ditemi che non è possibile. Se c'è Anne, c'è pure...
« Cos'è, non riconosci più il tuo migliore amico? » ridacchia ancora la voce, e sento benissimo che il ragazzo sopra di me mi stringe. 
Deglutisco, girandomi lentamente. Lui si alza un pochino per aiutarmi, e dopo si distende ancora su di me.
« Alla buon'ora. Buongiorno, Michelle. » mi sorride. Cazzo, rischio di morire se mi sorride ancora così.
Sospiro, allungandomi un po' per baciargli una guancia tenera.
Così tenera, che si taglia con un grissino.
No, ma che minchia c'entra ora la pubblicità?
« Buongiorno...Harry. » tento di fare un sorriso, ma sono sicura che quella che è uscita sembra una smorfia.
Ebbene sì, signore e signori, il ragazzo disteso sopra di me è Harold Edward Milward Styles.
Conosciuto anche come Harry dei One Direction. Sono la sua amica d'infanzia, e ormai conosco tutto il gruppo. Che sfortuna, eh?
Come ha fatto Harry a non dimenticarsi di me, una volta diventato famoso? Semplice, si è dimenticato.
Ma se pensava che io sarei stata zitta a piangere...beh, allora non mi conosceva.
Infatti, dopo tre mesi ad aspettare una chiamata, o anche solo un messaggio, sono andata a casa sua.
Per prima cosa, l'ho riempito di ceffoni. Poi, gli ho rammentato chi ero e mi è scappata pure una ramanzina coi fiocchi.
Infine ci siamo abbracciati. Io in lacrime, e lui che si dava del coglione da solo.
Ma ha fatto bene, perchè non si dimentica la bambina che conosci da una vita e che ti è sempre stata vicina.
« Miki, ci sei? » vedo le sue dita schioccare davanti ai miei occhi e sobbalzo.
« Sì, scusa, ma stavo ricordando il giorno in cui siamo tornati amici. » lo vedo sorridere e non posso fare a meno di ricambiarlo. 
A noi basta rimanere in silenzio a guardarci negli occhi, per stare bene.
Cazzo, sembra che stiamo insieme.
« Ragazzi, il pranzo è in tavola! » eccola, mia madre deve sempre rompere i coglioni nei momenti meno opportuni.
Harry si alza, si passa una mano in mezzo a quei ricci magnifici e mi tende la mano, che afferro prontamente.
« Faresti meglio a darti una sistemata. Ti aspetto giù, Miki. » mi fa l'occhiolino e gli sorrido.
Mentre sta uscendo ed io entro nel bagno, mi richiama. Che c'è adesso?
« Ah, Miki...devo dirti una cosa. » che si stia per dichiarare? Con un gesto, lo incito a continuare, piena di speranza, mentre lui si morde un labbro.
« Minchia, ma diventi ogni giorno più bassa! Cioè, mi chiedo se un giorno ci arrivi al metro e settanta. » chiude velocemente la porta, schivando il libro che gli tiro contro. Lo sento ridere, lo stronzo.
« COGLIONE! » sbotto. Sento caldo alle guance, bah.
Mi ha sempre preso in giro per via dell'altezza. Cioè, non solo devo sopportare il fatto di non essere una tettona bionda con gli occhi azzurri, no!
Pure bassa devo essere! Ma vaffanculo, genetica del cazzo che mi ha impedito di essere alta come papà.
Mi giro, ma sbatto la faccia contro la porta del bagno. Oh porco pallino, ma tutte a me oggi?
Mentre mi massaggio il naso, ripenso a quello che ha detto Harry.
Sarà pure il mio migliore amico, ma non si è mai accorto di tutti gli sguardi che gli lanciavo.
Di tutte le volte che arrossivo, ogni volta che mi baciava sulle guance o sulla fronte.
Non si è mai accorto di come fossi triste, quando usciva con una ragazza che non fossi io.
E non si è accorto nemmeno di come fosse strano, il fatto che mi rinchiudevo in camera a piangere, quando ho scoperto della Flack e della Horobin.
Anche adesso, che esce con quella troia della Delevingne – che cognome del cazzo – ed io non riesco più a sorridergli come prima, non se n'è accorto.
Perchè Harry Styles è un deficiente, ma un deficiente figo. E' stupido, stronzo, donnaiolo e tutto quello che volete.
Ma è dannatamente bello.
E solo ora mi sono accorta di non essermi presentata.
Ciao a tutti, mi chiamo Michelle Elizabeth Coen – detta Miki – e sono fottutamente innamorata di Harry Styles.


Ciao, bella gente.

Questa è la mia prima storia sul fandom dei One Direction.
Mi scuso per il prologo forse un pò corto, ma era necessario u.u
Ad ogni modo, spero che vi piaccia. Il primo capitolo potrei postarlo domani.
Vedete il banner super figo lassù? Quello gigantesco?
Bene, l'ha fatto theSweetestPartOfMe_1D
Che brava, eh? Grazie ancora, sweetie <3
Passando a cose ancora più serie, il rating arancione è messo non per le scene sessuali.
Ma per il linguaggio scurrile della protagonista. 
Chiariamo una cosa: Michelle non sono io, ma il suo carattere è ispirato al mio ^^
Le altre 4 carote entreranno in scena molto presto *___* 
Ultima cosa e poi vi lascio stare: spero di non aver offeso nessuno con i commenti della protagonista, ma lei è così. Ha i suoi pregiudizi, come quello sulla Delevingne LOL.
Bene, ora posso anche sparire.
Kiss,

C Sama }



 

 

   
 
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