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Autore: korkyna    19/08/2012    1 recensioni
C'e' Draco in questa storia, c'e' la sua famiglia, ci sono le sue convinzioni e c'e' un anno nuovo a Hogwarts che forse gli fara' presente come le cose cambino dopo una Guerra.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Febbraio



Ormai non era più solo un capriccio o un modo per dimostrarsi migliore agli occhi degli altri, ormai era diventata un’enorme e fondamentale Questione di Principio.

Ora Draco salutava la Granger quasi spudoratamente ogni volta la incontrasse, quando gli orari glielo permettevano, la aspettava nei corridoi per accompagnarla alla lezione successiva. Il tutto senza mai rivolgerle la parola.
Era assurdo, inutile e stupido.Ma Draco Malfoy era tutto e questo e molto di più, capace di qualsiasi cosa quando s’impuntava su una questione e la questione, qui, era la Granger e la sua sfacciataggine.
La suddetta non l'aveva presa molto bene. Magari all'inizio, dopo il primo stupore, era stata al gioco " vediamo chi molla per primo " ma era troppo matura e indaffarata per continuare a lungo. Irritata, acida e scorbutica, cercava di evitarlo, lo mandava al diavolo e si tratteneva dall'affatturarlo solo per la dignità del suo ruolo di Caposcuola.
I giorni li passavano cosi, cercando l'uno di sbatterle in faccia i propri buoni propositi (veri o presunti), lei cambiando direzione ogni volta lo vedeva per i corridoi.
 
Un pomeriggio piovoso la pioggia sui vetri, accompagnata dall'irritante ticchettio delle scarpe che la scortavano, fecero scemare in Hermione ogni buon proposito di pazienza e fermandosi improvvisamente in mezzo al corridoio, si rivolse a colui che inacidiva le sue giornate.
" Ora mi son stancata Malfoy, la vuoi finire di seguirmi ovunque? Vuoi tormentare il resto nei miei giorni per avere offeso il tuo ego? "
" Non ti tormento Granger, non ti parlo nemmeno. Sei tu, semmai, che con i tuoi comportamenti rendi ben palese quanto la mia presenza t’infastidisca. Sempre tu, qualche giorno fa, hai messo in dubbio la mia dignità ed io ho i miei metodi per dimostrarla, al contrario tuo “.
" Non capisco cosa tu voglia dimostrare, starmi attaccato in giro per il castello con quell'espressione acida non ti rende una persona migliore, anzi. Non migliora la tua immagine e soprattutto non migliora te. Ti sei comportato malissimo, sei un vigliacco, egoista e voltafaccia, di certo stare dietro a me solo perché son Mezzosangue non farà di te una persona migliore. "

Succede che in certi momenti non ce la fai più, a reggere il gioco, a far finta che vada tutto bene, a credere che bastino due parole a tirarti fuori dalla merda in cui sei dentro. Come un chiodo che, a un certo punto, non regge più il peso del quadro, come il famoso vaso che strabocca. Cosi accade anche a Draco che la guarda, la Granger, mentre gli sputa in faccia veleno che ha il sapore della realtà, mentre, le spalle alla finestra e i lampi a illuminarle i capelli, gli dice che essere Draco Malfoy significa disonore e disprezzo. Lo sentiva già che era cosi, ma la voce di Hermione ha mille spilli che gli fanno male e lo fanno sentire ancora più misero e solo.

" E' vero Granger, ho fatto cose pessime, a volte maligne e inutili, a volte orribili e pericolose. Non ti dirò che mi hanno obbligato, anche se le minacce di morte su mia madre e su mio padre sono state un forte stimolo, io ero e sono orgoglioso di essere un Purosangue, mi hanno insegnato a essere grato per la famiglia in cui sono nato. Ho lottato e combattuto per la mia famiglia, anche se tu lo leggerai come uno strisciare e complottare. Son vigliacco e durante la guerra ho pensato solo alla mia vita e non a quanto fosse sbagliato non aiutarvi. Ho avuto paura e gli unici che mi hanno aiutato siete stati voi. Voi che disprezzavo da sempre, per partito preso. Mi son ritrovato alla fine di tutto, senza mio padre, senza mia madre, senza onori in cui rispecchiare l'orgoglio. Son solo in una situazione che non capisco, senza i mezzi per affrontarla, fosse stato per me, ora sarei chiuso al Manor, senza osar mettere il naso fuori. Invece mi hanno obbligato a venire qua e Potter cerca di istaurare un rapporto con me, come niente fosse. Starti appresso è solo un modo per dimostrarmi che posso convivere con tutto questo. Ma onestamente non credo di riuscirci, anche se sento che è da qui che devo partire. Perché non voglio chiudermi in un castello a rimpiangere i bei tempi andati, anche se non so come continuare e dove devo arrivare”.

Lei era rimasta in silenzio e lo guardava con un'espressione indecifrabile. Aveva sentito in lui tutti i sottointesi e le cose non dette, aveva sentito i toni di voce cambiare, aveva visto la sua mano sinistra tremare al pensiero di Lui.
Era troppo buona per odiarlo, per quante sofferenze lui le avesse portato gli anni passati. Era anche troppo intelligente per non capire, almeno in parte, come si sentisse lui in quel momento.

Cosi, invece di rispondergli, gli diede le spalle e ricominciò a camminare verso l'aula di Trasfigurazione. Lui non accennava a muoversi cosi Hermione si fermò per aspettarlo, lanciandogli una mezza occhiata.
Malfoy rilassò le spalle e la raggiunse.

A fianco a fianco s’incamminarono a lezione ma, appena prima di entrare in aula, Hermione gli sfiorò delicatamente la mano con un polpastrello, una lieve carezza di comprensione cui Draco rispose con un respiro strozzato.
  
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